Signore, in quanto numero (Salmo 3)
1.
Signore, in quanto numero
Sono i nemici miei:
Contro di me si levano
Molti superbi e rei!
All’alma mia essi dicono
Senza pietà veruna:
“Per lui salute alcuna,
Presso il Signor non v’è”.
2.
Ma Tu, Dio clementissimo,
D’intorno a me sei scudo
Tu sei mia gloria e
l’unica Difesa contro il crudo
Nemico che me abbattere
Vorrebbe fino al suolo,
Onde prostrato e solo,
Potermi sterminar!
3.
Al grido mio, prontissima
Risposta, o Dio, n’hai dato:
In pace coricatomi Mi son
poi risvegliato;
Giacché Tu in sonno
placido M’hai fatto riposare
Mi dài di contemplare
L’alba di un nuovo dì.
4.
Se di nemici acerrimi,
Migliaia intorno avessi
Sempre sereno e impavido
Starommi in mezzo ad essi;
Io griderò: “Deh! Levati.
Deh! Tu mi salva, o Dio!”
E tosto al grido mio
Risponderà il Signor.
5.
Dalla man formidabile Del
Signor onnipotente
Percosse lor mandibile
Saranno di repente:
La salvazion dei miseri
Appartiene al Signore,
Il Suo divin favore A lor
mai verrà men.