Io volli prender guardia (Salmo 39:1-6)

L'arpa davidica 1919, T. B. White
Vanità della vita terrena, 60

1. Io volli prender guardia alle mie vie
E dissi: Il labbro mio vo' raffrenar.
Mentre l'empio si trova a me dinnanzi,
Onde mia lingua non abbia a peccar".

2. Così io mi rimasi muto e cheto
E non parlai neppur di ciò che è ben,
Ma il mio dolor segreto s'è inasprito
Ed il mio cuore dentro a me vien men.

3. E mentre tutto questo meditato
Come un fuoco s'è acceso dentro di me
Ed ho gridato: Ahi! quanto viver debbo?
Il fine dei miei giorni, o Dio, qual è?

4. Il tempo di mia vita è come un niente!
Presso di Te ogni uomo è vanità.
Egli se nen va e sen viene come un'ombra
Ed i suoi beni un altro goderà.

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Tempo di Riforma - a cura del past. Paolo Castellina  - Scrivici cliccando qui