Articoli/Io credo in Gesù, non nelle dottrine

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"Io credo in Gesù, non nelle dottrine"

Precisare quale sia la retta dottrina biblica e attivamente impegnarsi per la sua promozione e difesa non solo non sembra interessare a molti cristiani, ma la ritengono addirittura negativa. Dicono: "Io credo in Gesù, non nelle dottrine".

Certo, quando si tratta di accompagnare delle persone a Cristo, non è necessario presentare loro l'intero corpus della teologia cristiana e discuterne ogni dettaglio. E' possibile anche sorvolare su eventuali loro imprecisioni o questioni che comprenderanno solo più tardi, quando, avendo accolto Cristo come loro Signore e Salvatore, maturano nella conoscenza. Lasciarle, però, permanentemente allo stadio infantile, anzi, ritenere che sia più conveniente così, è del tutto irresponsabile e autolesionista.

"Io credo in Gesù, non nelle dottrine"? Martin Lloyd Jones scrisse: "Non si può separare ciò che uno crede da quello che è. E' per questa ragione che la dottrina è di importanza vitale. Coloro che ignorantemente dicono: "Io non credo nella dottrina, credo nel Signore Gesù Cristo; sono salvato; sono un cristiano, e nient'altro importa' stanno corteggiando il disastro. E' per questa ragione che il Nuovo Testamento stesso ci ammonisce esattamente contro questo pericolo. Dobbiamo guardarci dall'essere 'come bambini sballottati e portati qua e là da ogni vento di dottrina per la frode degli uomini, per l'astuzia loro nelle arti seduttrici dell'errore", perché se la tua dottrina ti fa naufragare, tu ne soffrirai grave danno. E' necessario quindi studiare le dottrine per salvaguardarci contro certi insegnamenti erronei ed eretici nei quali possiamo cadere tanto quanto rischiava la chiesa primitiva" ('Esposizione di Efesini),