Articoli/Più di una questione grammaticale

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Più di una questione grammaticale

I Riformatori, articolando i Cinque Sola, per affermare le verità centrali della fede cristiana, fanno uso di preposizioni. Esse spiegano come siano cinque le cose che cooperano all’unico piano di Dio e ciascuna di esse sia distintamente unica escludendo una qualsiasi mescolanza o aggiunta. Notate le parole in maiuscolo nella seguente frase: FONDATI SULLA sola Scrittura, affermiamo che la giustificazione è PER sola grazia, ATTRAVERSO  la sola fede, A CAUSA DI Cristo soltanto, e tutto ALLA sola gloria di Dio.

Il Cattolicesimo romano concorda ma ...nega l’aggettivo “sola” e lo sostituisce con molte congiunzioni. Eccone le più tipiche. Dice: Fondati sulla Scrittura E sulla tradizione, affermiamo che la giustificazione è per grazia E per l’azione efficace dei sacramenti (che noi gestiamo), attraverso la fede E le opere meritorie, a causa di Cristo E dell’attivo contributo della Madonna, dei santi, e dell’innata giustizia umana,  e tutto per la gloria di Dio E della chiesa. Si tratta di congiunzioni tutt’altro che indifferenti o “tollerabili”. Esse pregiudicano la sostanza stessa dell’Evangelo! Il Signore, infatti, dice: "Io sono il SIGNORE; questo è il mio nome; io non darò la mia gloria a un altro, né la lode che mi spetta agli idoli" (Isaia 42:8).

Oggi è molto di moda il “consociativismo”, l’inclusivismo... Tutto e il contrario di tutto viene accolto, abbracciato con generosa tolleranza! Non a caso l’inclusivismo “cattolico” ed “ecumenico” è molto popolare. Questo “abbraccio” si estende oggi anche oltre il campo “cristiano”, è Cristo, ma anche gli altri personaggi religiosi, religioni e spiritualità. Dio è tutto ciò che pensi che sia, molte sarebbero le strade che portano alla salvezza, è la fede più qualsiasi altro “esercizio spirituale” tu ritenga opportuno e “certamente” le “opere meritorie” sono essenziali, forse anche più della fede, che sarebbe un “optional”. Tutto poi, per la gloria di Dio? No di certo... tutto per la gloria dell’essere umano, della sua presunta grandezza, valore, nobiltà, libertà e capacità decisionale...

Il “valore ultimo” che tutto accomunerebbe, si dice, è quello della “spiritualità” da contrapporre al materialismo puro e semplice, tanto che si fa appello all’alleanza fra le diverse spiritualità contro “il nemico comune”. E’ così? No, la Parola di Dio ci chiama al discernimento: “Carissimi, non crediate a ogni spirito, ma provate gli spiriti per sapere se sono da Dio; perché molti falsi profeti sono sorti nel mondo” (1 Giovanni 4:1). “Essi sono spiriti di demòni capaci di compiere dei miracoli” (Apocalisse 16:14).

La precisione “grammaticale” delle espressioni della nostra fede è di grande importanza. L’Apostolo ci dice “Ritieni la forma delle sane parole, che tu hai udite da me, in fede, e carità, che è in Cristo Gesù” (2 Timoteo 1:13 Diodati).

“L’esclusivismo” della nostra fede è di essa un dato fondante ed imprescindibile. “Vi è un corpo solo e un solo Spirito, come pure siete stati chiamati a una sola speranza, quella della vostra vocazione. V'è un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo, un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, fra tutti e in tutti” (Efesini 4:4-6); “Infatti c'è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo” (1 Timoteo 2:5).

FONDATI SULLA sola Scrittura, affermiamo che la giustificazione è PER sola grazia, ATTRAVERSO  la sola fede, A CAUSA DI Cristo soltanto, e tutto ALLA sola gloria di Dio.

Per approfondire, vedi qui.