Catechismi/Catechismo di Matthew Henry: differenze tra le versioni

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*D. 1. Qual è il fine principale dell'uomo? R. Il fine principale dell'uomo è glorificare Dio e goderlo per sempre.  
*D. 1. Qual è il fine principale dell'uomo? R. Il fine principale dell'uomo è glorificare Dio e goderlo per sempre.  
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*D. 107. Cosa ci insegna la conclusione della preghiera del Signore? A. La conclusione della preghiera del Signore, che è, poiché tuo è il regno, il potere e la gloria, per sempre, Amen, ci insegna a ricevere il nostro incoraggiamento nella preghiera solo da Dio e nelle nostre preghiere per lodarlo, attribuendogli regno, potere e gloria a lui; ea testimonianza del nostro desiderio e della nostra certezza di essere ascoltati, diciamo: Amen.  
*D. 107. Cosa ci insegna la conclusione della preghiera del Signore? A. La conclusione della preghiera del Signore, che è, poiché tuo è il regno, il potere e la gloria, per sempre, Amen, ci insegna a ricevere il nostro incoraggiamento nella preghiera solo da Dio e nelle nostre preghiere per lodarlo, attribuendogli regno, potere e gloria a lui; ea testimonianza del nostro desiderio e della nostra certezza di essere ascoltati, diciamo: Amen.  


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Ritorno


Il Catechismo di Matthew Henry


  • D. 1. Qual è il fine principale dell'uomo? R. Il fine principale dell'uomo è glorificare Dio e goderlo per sempre.
  • D. 2. Quale regola ha dato Dio per dirci come possiamo glorificarlo e goderlo? R. La parola di Dio (che è contenuta nelle Scritture dell'Antico e del Nuovo Testamento) è l'unica regola che ci orienta su come possiamo glorificarlo e goderlo.
  • D. 3. Cosa insegnano principalmente le Scritture? R. Le Scritture insegnano principalmente ciò che l'uomo deve credere riguardo a Dio e quale dovere Dio richiede all'uomo.
  • D. 4. Che cos'è Dio? R. Dio è uno Spirito, infinito, eterno e immutabile nel suo essere, saggezza, potenza, santità, giustizia, bontà e verità.
  • D. 5. Esistono più dèi di uno? R. C'è solo uno, il Dio vivente e vero.
  • D. 6. Quante persone ci sono nella Divinità? R. Ci sono tre persone nella Divinità; il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo; e questi tre sono un solo Dio; lo stesso in sostanza, uguale in potenza e gloria.
  • D. 7. Quali sono i decreti di Dio? R. I decreti di Dio sono i suoi scopi eterni, secondo il consiglio della sua volontà: per la sua propria gloria ha preordinato qualunque cosa accada.
  • D. 8. In che modo Dio esegue i suoi decreti? R. Dio esegue i suoi decreti nelle opere della creazione e della provvidenza.
  • D. 9. Qual è il lavoro della creazione? R. L'opera della creazione è che Dio fa tutte le cose dal nulla, mediante la parola della sua potenza, nello spazio di sei giorni, e tutto è molto buono.
  • D. 10. In che modo Dio ha creato l'uomo? R. Dio creò l'uomo maschio e femmina, a sua immagine, in conoscenza, giustizia e santità, con il dominio sulle creature.
  • D. 11. Quali sono le opere della provvidenza di Dio? R. Le opere della provvidenza di Dio sono le sue più sante, sagge e potenti che preserva e governa tutte le sue creature e tutte le loro azioni.
  • D. 12. Quale atto speciale di provvidenza esercitò Dio nei confronti dell'uomo nella tenuta in cui fu creato? R. Quando Dio ha creato l'uomo, è entrato in un'alleanza di vita con lui, a condizione di perfetta obbedienza, proibendogli di mangiare dell'albero della conoscenza del bene e del male, pena la morte.
  • D. 13. I nostri primogenitori sono rimasti nello stato in cui sono stati creati per la prima volta? R. I nostri primogenitori, essendo stati lasciati alla libertà della loro volontà, caddero dallo stato in cui erano stati creati, peccando contro Dio.
  • D. 14. Cos'è il peccato? R. Il peccato è qualsiasi mancanza di conformità o trasgressione della legge di Dio.
  • D. 15. Qual è stato il peccato per cui i nostri primi genitori sono caduti dallo stato in cui erano stati creati? R. Il peccato per il quale i nostri primogenitori caddero dallo stato in cui erano stati creati, fu di aver mangiato il frutto proibito.
  • D. 16. Tutta l'umanità cadde nella prima trasgressione di Adamo? R. Il patto stipulato con Adamo, non solo per se stesso, ma per la sua posterità, tutta l'umanità che discende da lui dalla generazione ordinaria, peccò in lui e cadde con lui nella sua prima trasgressione.
  • D. 17. In quale stato la caduta portò l'umanità? R. La caduta ha portato l'umanità in uno stato di peccato e miseria.
  • D. 18. In che cosa consiste la peccaminosità di quello stato in cui cadde l'uomo? A. La peccaminosità di quello stato in cui cadde l'uomo consiste nella colpa del primo peccato di Adamo, la mancanza della giustizia originale e la corruzione di tutta la sua natura, (che è comunemente chiamata peccato originale) insieme a tutte le trasgressioni effettive che procedono da esso.
  • D. 19. Qual è la miseria di quella proprietà in cui cadde l'uomo? R. Tutta l'umanità a causa della sua caduta ha perso la comunione con Dio, è sotto la sua ira e maledizione, e quindi è soggetta a tutte le miserie di questa vita, alla morte stessa e alle pene dell'inferno per sempre.
  • D. 20. Dio ha lasciato che tutta l'umanità perisse nello stato di peccato e miseria? A. Dio, avendo per puro piacere da tutta l'eternità eletto alcuni alla vita eterna, entrò in un patto di grazia, per liberarli da uno stato di peccato e miseria e per portarli in uno stato di salvezza mediante un Redentore.
  • D. 21. Chi è il Redentore degli eletti di Dio? R. L'unico Redentore degli eletti di Dio è il Signore Gesù Cristo, il quale, essendo l'eterno Figlio di Dio, si fece uomo; e così era, e continua ad essere, Dio e l'Uomo, in due nature distinte, e una persona, per sempre.
  • D. 22. In che modo Cristo, essendo il Figlio di Dio, si è fatto uomo? A. Cristo il Figlio di Dio si è fatto uomo, prendendo per sé un vero corpo e un'anima ragionevole; essendo concepito dal potere dello Spirito Santo nel seno della Vergine Maria, e nato da lei, ma senza peccato.
  • D. 23. Quali uffici esegue Cristo come nostro Redentore? R. Cristo come nostro Redentore esegue gli uffici di un profeta, di un sacerdote e di un re, sia nel suo stato di umiliazione che di esaltazione.
  • D. 24. In che modo Cristo esegue l'ufficio di profeta? R. Cristo esegue l'ufficio di profeta, rivelandoci mediante la sua Parola e il suo Spirito la volontà di Dio per la nostra salvezza.
  • D. 25. In che modo Cristo esegue l'ufficio di sacerdote? R. Cristo esegue l'ufficio di sacerdote, offrendo se stesso un sacrificio per soddisfare la giustizia divina e riconciliarci con Dio, e intercedere continuamente per noi.
  • D. 26. In che modo Cristo esegue l'ufficio di Re? A. Cristo esegue l'ufficio di un re, sottomettendoci a sé, governandoci e difendendoci, e trattenendo e vincendo tutti i suoi e nostri nemici.
  • D. 27. In cosa consisteva l'umiliazione di Cristo? A. L'umiliazione di Cristo consisteva nel suo nascere, e che in una condizione bassa, fatta sotto la legge, subendo le miserie di questa vita, l'ira di Dio e la morte maledetta della croce; nell'essere seppellito e continuare per un po 'sotto il potere della morte.
  • D. 28. In che cosa consiste l'esaltazione di Cristo? R. L'esaltazione di Cristo consiste nel risorgere dai morti il ​​terzo giorno, nell'ascendere al cielo, nel sedere alla destra di Dio Padre e nel venire a giudicare il mondo nell'ultimo giorno.
  • D. 29. In che modo siamo resi partecipi della redenzione acquistata da Cristo? R. Siamo resi partecipi della redenzione acquistata da Cristo, per l'applicazione effettiva di essa a noi mediante il suo Spirito Santo.
  • D. 30. In che modo lo Spirito applica a noi la redenzione acquistata da Cristo? R. Lo Spirito applica a noi la redenzione acquistata da Cristo, operando la fede in noi, e con ciò unendoci a Cristo nella nostra effettiva chiamata.
  • D. 31. Che cos'è la chiamata efficace? A. La chiamata effettiva è l'opera dello Spirito di Dio, per cui convincendoci del nostro peccato e della nostra miseria, illuminando le nostre menti nella conoscenza di Cristo e rinnovando la nostra volontà, ci persuade e ci permette di abbracciare Gesù Cristo, offerto il Vangelo.
  • D. 32. Di quali benefici si chiamano effettivamente partecipi in questa vita? R. Coloro che sono effettivamente chiamati in questa vita partecipano alla giustificazione, all'adozione e alla santificazione e ai numerosi benefici che in questa vita li accompagnano o ne derivano.
  • D. 33. Che cos'è la giustificazione? R. La giustificazione è un atto della libera grazia di Dio, in cui egli perdona tutti i nostri peccati e ci accetta come giusti ai suoi occhi, solo per la giustizia di Cristo imputata a noi e ricevuta per sola fede.
  • D. 34. Che cos'è l'adozione? R. L'adozione è un atto della grazia gratuita di Dio, grazie al quale siamo accolti nel numero e abbiamo diritto a tutti i privilegi dei figli di Dio.
  • D. 35. Che cos'è la santificazione? R. La santificazione è l'opera della libera grazia di Dio, grazie alla quale siamo rinnovati in tutto l'uomo a immagine di Dio, e siamo sempre più abilitati a morire al peccato ea vivere secondo la giustizia.
  • D. 36. Quali sono i benefici che in questa vita accompagnano o derivano dalla giustificazione, dall'adozione e dalla santificazione? R. I benefici che in questa vita accompagnano o derivano dalla giustificazione, dall'adozione e dalla santificazione sono la certezza dell'amore di Dio, la pace della coscienza, la gioia nello Spirito Santo, l'aumento della grazia e la perseveranza in esso fino alla fine.
  • D. 37. Quali benefici ricevono i credenti da Cristo alla morte? R. Le anime dei credenti sono alla loro morte rese perfette nella santità e passano immediatamente nella gloria; ed i loro corpi essendo ancora uniti a Cristo, riposano nelle loro tombe fino alla risurrezione.
  • D. 38. Quali benefici ricevono i credenti da Cristo alla risurrezione? R. Alla risurrezione, i credenti risuscitati nella gloria, saranno apertamente riconosciuti e assolti nel giorno del giudizio, e resi perfettamente benedetti nel pieno godimento di Dio per tutta l'eternità.
  • D. 39. Qual è il dovere che Dio richiede all'uomo? R. Il dovere che Dio richiede dall'uomo è l'obbedienza alla sua volontà rivelata.
  • D. 40. Cosa rivelò all'inizio Dio all'uomo per il governo della sua obbedienza? R. La regola che Dio all'inizio rivelò all'uomo per la sua obbedienza, era la legge morale.
  • D. 41. Dov'è la legge morale sommariamente compresa? R. La legge morale è sommariamente compresa nei dieci comandamenti.
  • D. 42. Qual è la somma dei dieci comandamenti? R. La somma dei dieci comandamenti è amare il Signore nostro Dio con tutto il nostro cuore, con tutta la nostra anima, con tutta la nostra forza e con tutta la nostra mente e il nostro prossimo come noi stessi.
  • D. 43. Qual è la prefazione ai dieci comandamenti? R. La prefazione ai dieci comandamenti è in queste parole: Io sono il Signore tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitù.
  • D. 44. Cosa ci insegna la prefazione ai dieci comandamenti? R. La prefazione ai dieci comandamenti ci insegna che, poiché Dio è il Signore e il nostro Dio e Redentore, siamo tenuti a osservare tutti i comandamenti di Dio.
  • D. 45. Qual è il primo comandamento? R. Il primo comandamento è: Non avrai altri dei davanti a me.
  • D. 46. Cosa è richiesto nel primo comandamento? R. Il primo comandamento ci richiede di conoscere e riconoscere che Dio è l'unico vero Dio, e il nostro Dio, e di adorarlo e glorificarlo di conseguenza.
  • D. 47. Cosa è proibito nel primo comandamento? R. Il primo comandamento proibisce di negare, o non adorare e glorificare, il vero Dio, come Dio, e il nostro Dio; e il dare quell'adorazione e quella gloria a qualsiasi altro che è dovuto a lui solo.
  • D. 48. Cosa ci insegnano in particolare queste parole [prima di me] nel primo comandamento? R. Queste parole, [prima di me,] nel primo comandamento, ci insegnano che Dio che vede tutte le cose, prende atto ed è molto dispiaciuto del peccato di avere un altro Dio.
  • D. 49. Qual è il secondo comandamento? R. Il secondo comandamento è: Non ti farai alcuna immagine scolpita o somiglianza di alcuna cosa che sia lassù nei cieli o quaggiù sulla terra; o quello è nell'acqua sotto la terra: non ti prostrerai davanti a loro, né li servirai: perché io, il Signore tuo Dio, sono un Dio geloso, che visito l'iniquità dei padri sui figli, fino alla terza e quarta generazione di coloro che mi odiano e che mostrano misericordia a migliaia di loro che mi amano e osservano i miei comandamenti.
  • D. 50. Cosa è richiesto nel secondo comandamento? R. Il secondo comandamento richiede di ricevere, osservare e mantenere pura e integra tutta l'adorazione e le ordinanze religiose che Dio ha stabilito nella sua parola.
  • D. 51. Cosa è proibito nel secondo comandamento? R. Il secondo comandamento proibisce l'adorazione di Dio per immagini o in qualsiasi altro modo non stabilito nella sua parola.
  • D. 52. Quali sono i motivi allegati al secondo comandamento? R. Le ragioni annesse al secondo comandamento sono la sovranità di Dio su di noi, la sua proprietà in noi e lo zelo che ha per la propria adorazione.
  • D. 53. Qual è il terzo comandamento? R. Il terzo comandamento è: Non prendere il nome del Signore tuo Dio invano; poiché il Signore non lo riterrà senza colpa che prende il suo nome invano.
  • D. 54. Cosa è richiesto nel terzo comandamento? R. Il terzo comandamento richiede un uso santo e riverente dei nomi, dei titoli, degli attributi, delle ordinanze, delle parole e delle opere di Dio.
  • D. 55. Cosa è proibito nel terzo comandamento? R. Il terzo comandamento proibisce ogni profanazione o abuso di qualsiasi cosa per cui Dio si fa conoscere.
  • D. 56. Qual è il motivo allegato al terzo comandamento? R. La ragione allegata al terzo comandamento è che, tuttavia, coloro che violano questo comandamento possono sfuggire alla punizione degli uomini, tuttavia il Signore nostro Dio non permetterà loro di sfuggire al suo giusto giudizio.
  • D. 57. Qual è il quarto comandamento? R. Il quarto comandamento è: Ricorda il giorno di sabato, per santificarlo. Sei giorni lavorerai e farai tutto il tuo lavoro, ma il settimo giorno è il sabato del Signore tuo Dio: in esso non farai alcun lavoro, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, tuo servo, né la tua serva, né il tuo bestiame, né lo straniero che è entro le tue porte: poiché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra, il mare e tutto ciò che è in essi, e si è riposato il settimo giorno; pertanto il Signore ha benedetto il giorno di sabato e lo ha santificato.
  • D. 58. Cosa è richiesto nel quarto comandamento? R. Il quarto comandamento richiede l'osservanza santa di Dio nei tempi stabiliti come ha stabilito nella sua parola; espressamente un giorno intero su sette, per essere un santo sabato per se stesso.
  • D. 59. Quale giorno dei sette Dio ha stabilito che sia il sabato settimanale? R. Dall'inizio del mondo alla risurrezione di Cristo, Dio stabilì che il settimo giorno della settimana fosse il sabato settimanale, e da allora il primo giorno della settimana continuò fino alla fine del mondo, che è il Sabato cristiano.
  • D. 60. Come deve essere santificato il sabato? R. Il sabato deve essere santificato da un santo riposo per tutto quel giorno, anche da tali impieghi e ricreazioni mondane che sono legali in altri giorni; e passare tutto il tempo negli esercizi pubblici e privati ​​dell'adorazione di Dio, eccetto per quanto deve essere assunto nelle opere di necessità e misericordia.
  • D. 61. Cosa è proibito nel quarto comandamento? R. Il quarto comandamento proibisce l'omissione, o l'adempimento imprudente, dei doveri richiesti, profanando la giornata con l'ozio: o facendo ciò che è di per sé peccaminoso, o con pensieri, parole o opere non necessarie, su impieghi o ricreazioni mondane.
  • D. 62. Quali sono le ragioni annesse al quarto comandamento? R. Le ragioni annesse al quarto comandamento sono: Dio ci concede sei giorni alla settimana per il nostro lavoro, il suo rivendicare una proprietà speciale nel settimo, il suo esempio e la sua benedizione il giorno del sabato.
  • D. 63. Qual è il quinto comandamento? R. Il quinto comandamento è: Onora tuo padre e tua madre, affinché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che il Signore tuo Dio ti dà.
  • D. 64. Cosa è richiesto nel quinto comandamento? R. Il quinto comandamento richiede la conservazione dell'onore e l'adempimento del dovere, che appartiene a ciascuno nei suoi diversi luoghi e rapporti, come superiori, inferiori o uguali.
  • D. 65. Cosa è proibito nel quinto comandamento? R. Il quinto comandamento proibisce di trascurare o fare qualsiasi cosa contro l'onore e il dovere che appartiene a ciascuno nei suoi diversi luoghi e relazioni.
  • D. 66. Qual è il motivo allegato al quinto comandamento? R. La ragione allegata al comandamento sporco è una promessa di lunga vita e prosperità (nella misura in cui servirà per la gloria di Dio e il loro bene) a tutti coloro che osservano questo comandamento.
  • D. 67. Qual è il sesto comandamento? R. Il sesto comandamento è: Non uccidere.
  • D. 68. Cosa è richiesto nel sesto comandamento? R. Il sesto comandamento richiede tutti gli sforzi legittimi per preservare la nostra vita e quella degli altri.
  • D. 69. Cosa è proibito nel sesto comandamento? R. Il sesto comandamento proibisce di togliere ingiustamente la nostra vita, o quella del nostro prossimo, e qualunque cosa vi tenda.
  • D. 70. Qual è il settimo comandamento? R. Il settimo comandamento è: Non commettere adulterio.
  • D. 71. Cosa è richiesto nel settimo comandamento? R. Il settimo comandamento richiede la conservazione della castità nostra e del prossimo, nel cuore, nella parola e nel comportamento.
  • D. 72. Cosa è proibito nel settimo comandamento? R. Il settimo comandamento proibisce tutti i pensieri, le parole e le azioni impudiche.
  • D. 73. Qual è l'ottavo comandamento? R. L'ottavo comandamento è: Non rubare.
  • D. 74. Cosa è richiesto nell'ottavo comandamento? R. L'ottavo comandamento richiede che tutti i legittimi procurano e promuovono la ricchezza e la proprietà esteriore nostre e del nostro prossimo.
  • D. 75. Cosa è proibito nell'ottavo comandamento? R. L'ottavo comandamento proibisce qualsiasi cosa impedisca o possa ingiustamente ostacolare la nostra ricchezza o quella del nostro prossimo e la sua condizione esteriore.
  • D. 76. Qual è il nono comandamento? R. Il nono comandamento è: Non pronunciare falsa testimonianza contro il tuo prossimo.
  • D. 77. Cosa è richiesto nel nono comandamento? R. Il nono comandamento richiede il mantenimento e la promozione della verità tra uomo e uomo e del buon nome nostro e del prossimo, specialmente nella testimonianza.
  • D. 78. Cosa è proibito nel nono comandamento? R. Il nono comandamento proibisce qualunque cosa sia pregiudizievole per la verità o dannosa per il nostro buon nome o per il nostro prossimo.
  • D. 79. Qual è il decimo comandamento? R. Il decimo comandamento è: Non desiderare la casa del tuo prossimo, non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né qualsiasi cosa che sia del tuo prossimo. .
  • D. 80. Cosa è richiesto nel decimo comandamento? R. Il decimo comandamento richiede una piena contentezza della nostra condizione, con uno spirito retto e caritatevole verso il nostro prossimo e tutto ciò che è suo.
  • D. 81. Cosa è proibito nel decimo comandamento? R. Il decimo comandamento proibisce ogni malcontento per il nostro patrimonio, invidia o lutto per il bene del nostro prossimo, e tutti i desideri e gli affetti smodati per qualsiasi cosa che sia sua.
  • D. 82. C'è un uomo in grado in questa vita di osservare perfettamente i comandamenti di Dio? R. Nessun semplice uomo dalla caduta è in grado in questa vita di osservare perfettamente i comandamenti di Dio, ma quotidianamente li infrange nel pensiero, nella parola o nell'azione.
  • D. 83. Tutte le trasgressioni della legge sono ugualmente atroci? R. Alcuni peccati in se stessi e, a causa di diversi aggravamenti, sono più atroci agli occhi di Dio di altri.
  • D. 84. Cosa merita ogni peccato? R. Ogni peccato merita l'ira e la maledizione di Dio, sia in questa vita che in quella a venire.
  • D. 85. Cosa richiede Dio da noi, affinché possiamo sfuggire all'ira e alla maledizione dovute a noi per il peccato? R. Per sfuggire all'ira e all'ira di Dio dovute a noi per il peccato, Dio richiede da noi la fede in Gesù Cristo, il pentimento per la vita, con un uso diligente di tutti i mezzi esteriori con cui Cristo ci comunica i benefici della redenzione.
  • D. 86. Che cos'è la fede in Gesù Cristo? R. La fede in Gesù Cristo è una grazia salvifica, grazie alla quale riceviamo e riposiamo su di lui solo per la salvezza, come ci viene offerto nel Vangelo.
  • D. 87. Che cos'è il pentimento per la vita? A. Il pentimento per la vita è una grazia salvifica, per cui un peccatore, spinto dal vero senso del suo peccato e dall'apprensione della misericordia di Dio in Cristo, con il dolore e l'odio per il suo peccato si volge a Dio, con pieno scopo e sforzarsi di ottenere una nuova obbedienza.
  • D. 88. Quali sono i mezzi esteriori con cui Cristo ci comunica i benefici della redenzione? R. I mezzi esteriori e ordinari con cui Cristo ci comunica i benefici della redenzione sono le sue ordinanze, in particolare la parola, i sacramenti e la preghiera; tutto ciò che è reso efficace per gli eletti per la salvezza.
  • D. 89. In che modo la parola è resa efficace per la salvezza? A. Lo Spirito di Dio rende la lettura, ma soprattutto la predicazione, della Parola un mezzo efficace per convincere e convertire i peccatori, e per edificarli in santità e conforto, mediante la fede, fino alla salvezza.
  • D. 90. Come si deve leggere e ascoltare la parola affinché possa diventare efficace per la salvezza? R. Affinché la parola possa diventare efficace per la salvezza, dobbiamo seguirla con diligenza, preparazione e preghiera, riceverla con fede e amore, riporla nel nostro cuore e metterla in pratica nella nostra vita.
  • D. 91. In che modo i sacramenti diventano mezzi efficaci di salvezza? R. I sacramenti diventano mezzi efficaci di salvezza, non per virtù in essi o in Colui che li amministra, ma solo per la benedizione di Cristo e per l'opera dello Spirito in coloro che per fede li ricevono.
  • D. 92. Che cos'è un sacramento? R. Un sacramento è una santa ordinanza istituita da Cristo, in cui, mediante segni sensibili, Cristo e i benefici del nuovo patto sono rappresentati, suggellati e applicati ai credenti.
  • D. 93. Quali sono i sacramenti del Nuovo Testamento? R. I sacramenti del Nuovo Testamento sono il battesimo e la cena del Signore
  • D. 94. Che cos'è il battesimo? R. Il battesimo è un sacramento, in cui il lavaggio con acqua, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, significa e sigilla il nostro innesto in Cristo e la partecipazione ai benefici del patto di grazia, e il nostro impegno ad essere il Signore.
  • D. 95. A chi deve essere amministrato il battesimo? R. Il battesimo non deve essere amministrato a nessuno che è fuori dalla chiesa visibile, finché non professano la loro fede in Cristo e l'obbedienza a lui; ma i bambini di coloro che sono membri della chiesa visibile devono essere battezzati.
  • D. 96. Cos'è la Cena del Signore? R. La Cena del Signore è un sacramento, in cui dando e ricevendo pane e vino, secondo la nomina di Cristo, si manifesta la sua morte, ei degni ricevitori non sono, secondo un modo corporeo e carnale, ma per fede, resi partecipi di il suo corpo e il suo sangue, con tutti i suoi benefici, al loro nutrimento spirituale e alla crescita nella grazia.
  • D. 97. Cosa è richiesto per ricevere degnamente la Cena del Signore? R. È richiesto a coloro che prenderanno degnamente la cena del Signore, che esaminino se stessi della loro conoscenza per discernere il corpo del Signore, della loro fede per nutrirsi di lui, del loro pentimento, amore e nuova obbedienza, per non venire indegnamente , mangiano e bevono il giudizio a se stessi.
  • D. 98. Che cos'è la preghiera? R. La preghiera è un'offerta dei nostri desideri a Dio per cose gradite alla sua volontà, nel nome di Cristo, con la confessione dei nostri peccati e il riconoscimento grato delle sue misericordie.
  • D. 99. Quale regola ha dato Dio per la nostra guida nella preghiera? R. L'intera parola di Dio è utile per guidarci nella preghiera, ma la regola speciale di direzione è quella forma di preghiera che Cristo insegnò ai suoi discepoli, comunemente chiamata La preghiera del Signore.
  • D. 100. Cosa ci insegna la prefazione della preghiera del Signore? A. La prefazione del Padre Nostro, che è Padre nostro che sei nei cieli, ci insegna ad avvicinarci a Dio con tutta santa riverenza e fiducia, come figli a un Padre capace e pronto ad aiutarci, e che dobbiamo pregare con e per gli altri.
  • D. 101. Per cosa preghiamo nella prima petizione? R. Nella prima petizione, che è: Sia santificato il tuo nome, preghiamo che Dio permetta a noi e agli altri di glorificarlo in tutto ciò per cui si fa conoscere e che disponga tutte le cose alla sua propria gloria .
  • D. 102. Per cosa preghiamo nella seconda petizione? R. Nella seconda petizione, che è: Venga il tuo regno, preghiamo, che il regno di Satana possa essere distrutto e che il regno di grazia possa essere promosso, noi stessi e gli altri portati in esso e conservati in esso, e che il regno di gloria può essere affrettato.
  • D. 103. Per cosa preghiamo nella terza petizione? R. Nella terza petizione, che è: sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra, preghiamo che Dio per la sua grazia ci renda capaci e desiderosi di conoscere, obbedire e sottometterci alla sua volontà in ogni cosa gli angeli fanno in cielo.
  • D. 104. Per cosa preghiamo nella quarta petizione? R. Nella quarta petizione, che è: Dacci oggi il nostro pane quotidiano, preghiamo affinché, grazie al dono gratuito di Dio, possiamo ricevere una parte competente delle cose buone di questa vita e godere della sua benedizione con esse.
  • D. 105. Per cosa preghiamo nella quinta petizione? R. Nella quinta petizione, che è, E perdona i nostri debiti, mentre perdoniamo i nostri debitori, preghiamo, che Dio, per amor di Cristo, perdoni liberamente tutti i nostri peccati; cosa che siamo piuttosto incoraggiati a chiedere, perché per sua grazia siamo abilitati dal cuore a perdonare gli altri.
  • D. 106. Per cosa preghiamo nella sesta petizione? R. Nella sesta petizione, che è: E non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male, preghiamo, che Dio ci impedisca di essere tentati al peccato, o ci sostenga e ci liberi quando siamo tentati.
  • D. 107. Cosa ci insegna la conclusione della preghiera del Signore? A. La conclusione della preghiera del Signore, che è, poiché tuo è il regno, il potere e la gloria, per sempre, Amen, ci insegna a ricevere il nostro incoraggiamento nella preghiera solo da Dio e nelle nostre preghiere per lodarlo, attribuendogli regno, potere e gloria a lui; ea testimonianza del nostro desiderio e della nostra certezza di essere ascoltati, diciamo: Amen.