Confessioni di fede/Westminster/Catechismo maggiore

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Catechismo maggiore|Ritorno


Catechismo maggiore di Westminster

 

Concordato dall’Assemblea dei Teologi a Westminster
con l’Assistenza dei Commissari della Chiesa di Scozia,
come Componente della Uniformità di Religione pattuita tra le Chiese di Cristo nei Regni di Scozia, Inghilterra ed Irlanda.

 

Approvato nell’anno 1618 dall’Assemblea Generale della Chiesa di Scozia, per essere la Direttiva della Catechizzazione di coloro che hanno manifestato una certa qual competenza
nelle basi della religione.

 

con testi probanti dalle Sacre Scritture

L’Assemblea riunita a Edimburgo, il 2 luglio 1648, sessione 10

Atto di approvazione del Catechismo Maggiore

L’Assemblea Generale, avendo esaminato esattamente e considerato seriamente il CATECHISMO MAGGIORE, concordato dall’Assemblea dei Teologi assisi a Westminster, con l’assistenza dei Commissari di questa Chiesa; stampate delle copie ed inviatele ai Presbiteri per essere più esattamente esaminate; ed essendo fatta in questa Assemblea frequente intimazione pubblica, che chiunque avesse avuto dubbi o obiezioni su un punto qualsiasi di questo testo lo rilevasse; ha trovato, dopo averne fatto debito esame, che il suddetto Catechismo è conforme alla Parola di Dio, e in nulla contrario alla dottrina ricevuta, culto, disciplina, e governo di questa Chiesa; e che potrà così essere considerato parte necessaria dell’intesa Uniformità di Religione e ricco tesoro per il progresso della conoscenza fra il popolo di Dio. L’Assemblea, quindi, benedicendo il Signore perché sia stato preparato un così eccellente Catechismo, approva lo stesso come componente dell'Uniformità. Concorda, da parte sua, che esso sia il Catechismo comune per i tre regni, e una Direttiva per catechizzare coloro che hanno manifestato una certa qual competenza nelle basi della religione.

Introduzione

1. Qual è il fine ultimo e supremo della vita umana?

Il fine ultimo e supremo della vita umana è di rendere gloria a Dio [1] e goderlo pienamente per sempre [trovare in lui per sempre la piena realizzazione di noi stessi per sempre] [2].

[1] Romani 11:36; 1 Corinzi 10:31; [2] Salmo 73:24-28; Giovanni 17:21-24.

2. Da che cosa si può capire che esiste un Dio?

Manifesta eccellentemente che c'è un Dio la luce della natura nell’uomo [la consapevolezza che noi tutti ne abbiamo] come pure l'osservazione delle opere di Dio [3];

ma sono solo la sua Parola ed il suo Spirito a rivelarcelo in modo sufficiente ed efficace ai fini della nostra salvezza [4].

[3] Romani 1:19-20; Salmo 19:1-3; Atti 17:28; [4] 1 Corinzi 2:9-10; 2 Timoteo 3:14-17; Isaia 59:21.

La Parola di Dio

3. Che cos’è Parola di Dio?

Parola di Dio sono le Sacre Scritture dell’Antico e del Nuovo Testamento [5]: l’unica regola della nostra fede e la nostra condotta [6].

[5] 2 Timoteo 3:16; 2 Pietro 1:19-21; [6] Efesini 2:20; Apocalisse 22:18-19; Isaia 8:20; Luca 16:29,31; Galati 1:8-9; 2 Timoteo 3:15-16; vedi nota 4.

4. In che modo è evidente che le Scritture siano Parola di Dio?

Le Scritture manifestano esse stesse d’essere Parola di Dio, per la loro maestà [7] e purezza [8]; dal consenso di tutte le loro parti [9], e lo scopo di tutto l'insieme, che è quello di dare gloria a Dio [10]; dalla loro luce e potenza di persuadere e di convertire peccatori, di confortare ed edificare i credenti a salvezza [11]. È però lo Spirito di Dio, che rende testimonianza mediante le Scritture e con le Scritture nel cuore umano, ad essere l’unico pienamente in grado di persuadere una persona che esse siano di fatto la Parola stessa di Dio [12].

[7] Osea 8:12; 1 Corinzi 2:6-7,13; Salmo 119:18,129; [8] Salmo 12:6; 119:140; [9] Atti 10:43; Atti 26:22; [10] Romani 3:19,27; [11] Atti 18:28; Ebrei 4:12; Giacomo 1:18; Salmo 19:7-9; Romani 15:4; Atti 20:32. [12] Giovanni 16:13-14; 1 Giovanni 2:20,27; Giovanni 20:31.

5. Che cosa riguarda l'insegnamento principale delle Sacre Scritture?

L'insegnamento principale delle Sacre Scritture riguarda che cosa le creature umane debbano credere di Dio, e quali siano i doveri che esse sono tenute ad adempiere [13].

[13] 2 Timoteo 1:13.

Che cosa dobbiamo credere al riguardo di Dio

6. Che cosa ci rivelano le Scritture su Dio?

Le Scritture ci rivelano che cos’è Dio [14], le persone nella Deità [15], i Suoi decreti [16], e l'esecuzione dei Suoi decreti [17].

[14] Ebrei 11:6; [15] 1 Giovanni 5:7; [16] Atti 15:14-15,18; [17] Atti 4:27-28.

7. D. Che cos’è Dio?

R. Dio è uno Spirito [18], in e di per Sé stesso infinito nella Sua Essenza [19], gloria [20], beatitudine [21], e perfezione [22]; del tutto sufficiente a Sé stesso [sufficiente ad ogni cosa] [23], eterno [24], immutabile [25], incontenibile [incomprensibile] [26], onnipresente [27], onnipotente [28], onnisciente [29], sapientissimo [30], santissimo [31], giustissimo [32], sommamente misericordioso e benigno, sommamente longanime, abbondante in bontà e verità [33].

[18] Giovanni 4:24; [19] Esodo 3:14; Giobbe 11:7-9; [20] Atti 7:2; [21] 1 Timoteo 6:15; [22] Matteo 5:48; [23] Genesi 17:1; [24] Salmo 90:2; [25] Malachia 3:6; Giacomo 1:17; [26] 1 Re 8:27; [27] Salmo 139:1-13; [28] Apocalisse 4:8; [29] Ebrei 4:13; Salmo 147:5; [30] Romani 16:27; [31] Isaia 6:3; Apocalisse 15:4; [32] Deuteronomio 32:4; [33] Esodo 34:6.

8. Esiste forse più di un Dio?

Non c'è che un Dio soltanto, il Dio vivente e vero [34].

[34] Deuteronomio 6:4; 1 Corinzi 8:4,6; Geremia 10:10.

9. Quante persone vi sono nella Deità?

Nella Deità vi sono tre Persone: il Padre, il Figlio, e lo Spirito Santo; e queste tre sono un vero ed eterno Iddio, identiche in sostanza, [co]uguali in potenza ed in gloria, sebbene distinte dalle loro personali proprietà [35].

[35] 1 Giovanni 5:7; Matteo 3:16-17; 28:19; 2 Corinzi 13:14; Giovanni 10:30.

10. Quali sono le proprietà personali delle tre persone della Deità?

E’ proprio del Padre generare il Figlio [36], e del Figlio essere generato dal Padre [37], come pure dello Spirito Santo procedere e dal Padre e dal Figlio, da ogni eternità [passata] [38].

[36] Ebrei 1:5,6,8; [37] 1 Giovanni 1:14,18; [38] Giovanni 15:26; Galati 4:6.

11. Da che cosa consta che il Figlio e lo Spirito Santo siano [co]uguali con il Padre?

Le Sacre Scritture dimostrano che il Figlio e lo Spirito Santo sono [co]uguali con il Padre, attribuendo loro quei nomi [39], attributi [40], opere [41] e culto [42] che sono propri e peculiari solo a Dio.

[39] Isaia 6:3,5,8; confrontato con: Giovanni 12:41; Atti 28:25; 1 Giovanni 5:20; Atti 5:3-4; [40] Giovanni 1:1; Isaia 9:6; Giovanni 2:24-25; 1 Corinzi 2:10-11; [41] Colossesi 1:16; Genesi 1:2; [42] Matteo 28:19; 2 Corinzi 13:14.

I decreti divini

12. Quali sono i decreti di Dio?

I decreti di Dio sono gli atti, liberi, santi, e sapienti, del consiglio della Sua volontà [43], per i quali, da ogni eternità e per la Sua propria gloria, Egli ha immutabilmente preordinato tutto ciò che avviene nel tempo [44], in modo particolare quanto riguarda gli angeli e gli uomini.

[43] Efesini 1:11; Romani 11:33; 9:14-15; Romani 9:14-15,18; [44] Efesini 1:4,11; Romani 9:22-23; Salmo 33:11.

13. Che cosa in particolare Dio ha decretato al riguardo di angeli ed esseri umani?

Dio, mediante un decreto eterno ed immutabile, sulla base del semplice [mero] Suo amore, a lode della Sua grazia gloriosa, affinché fosse manifestato a tempo debito, ha eletto alcuni angeli alla gloria [45] e in Cristo Egli ha scelto alcuni uomini destinandoli a vita eterna [46], come pure i mezzi che a questo fine sarebbero stati usati. Inoltre, secondo il Suo potere sovrano e l’imperscrutabile consiglio della Sua volontà [per il quale Egli estende il Suo favore o lo nega secondo il Suo beneplacito], è passato oltre al resto, preordinandolo all'ignominia ed all'ira, inflitta a causa dei loro peccati, a lode e gloria della Sua giustizia [47].

[45] 1 Timoteo 5:21; [46] Efesini 1:4-6; 2 Tessalonicesi 2:13-14; [47] Romani 9:17-18,21-22; Matteo 11:25-26; 2 Timoteo 2:20; Giuda 1:4; 1 Pietro 2:8.

14. In che modo Dio esegue i Suoi decreti?

Dio esegue i Suoi decreti nelle opere della creazione e della provvidenza, secondo la Sua infallibile prescienza e il libero ed immutabile consiglio della Sua volontà [48].

[48] Efesini 1:11.

La Creazione

15. Che cos'è l'opera della creazione?

L'opera della creazione è ciò che Dio ha compiuto nel principio mediante la parola della Sua potenza, per la quale Egli ha realizzato il mondo e tutto ciò che esso contiene, nello spazio di sei giorni, dal nulla, per Sé stesso e tutto molto buono [49].

[49] Genesi 1; Ebrei 11:3; Proverbi 16:4.

16. In che modo Dio ha creato gli angeli?

Dio ha creato gli spiriti [50] angelici [51], immortali [52] santi [53], eccellenti in conoscenza [54], potenti in forza [55], al fine di eseguire i Suoi comandamenti e celebrare il Suo nome [56]. Gli angeli sono immortali ma sono soggetti [in quanto creature] a cambiamento [non sono immutabili] [57].

[50] Salmo 104:4; [51] Colossesi 1:16; [52] Matteo 22:30; [53] Matteo 25:31; [54] 2 Samuele 14:17; [55] 2 Tessalonicesi 1:7; [56] Salmo 103:20; [57] 2 Pietro 2:4.

17. In che modo Dio ha creato l'uomo?

Dopo aver fatto ogni altra creatura, Dio crea l'uomo maschio e femmina [58]; forma il corpo dell'uomo dalla polvere della terra [59] e la donna dalla costola dell'uomo [60] e li dota ciascuno di un'anima vivente, ragionevole ed immortale [61]; li fa secondo la Sua immagine [62], in conoscenza [63], giustizia e santità [64]; scrive la Sua legge nei loro cuori [65] e dà loro la capacità di adempierla [66] come pure dà loro il dominio sulle creature [67]. Dio, infine, crea l'essere umano passibile di caduta [68].

[58] Genesi 1:27; [59] Genesi 2:7]; [60] Genesi 2:22: [61] Genesi 2:7; Giobbe 35:11; Ecclesiaste 12:7; Matteo 10:28; Luca 23:43; [62] Genesi 1:27; [63] Colossesi 3:10; [64] Efesini 4:24; [65] Romani 2:14-15; [66] Ecclesiaste 7:29; [67] Genesi 1:28; [68] Genesi 3:6; Ecclesiaste 7:29.

La Divina Provvidenza

18. Quali sono le opere della divina provvidenza?

Le opere della divina provvidenza sono la Sua attività santissima [69], sapientissima [70] e potentissima di preservazione [conservazione] [71] e governo [72] di tutte le Sue creature. Essa consiste nello stabilire [ordinare] le Sue creature e le loro azioni [73] per la Sua propria gloria [74].

[69] Salmo 145:17; [70] Salmo 104:24; Isaia 28:29; [71] Ebrei 1:3; [72] Salmo 103:19; [73] Matteo 10:29-31; Genesi 45:7; [73] Matteo 10:29-31; Genesi 45:7.

19. Qual è la provvidenza di Dio verso gli angeli?

Mediante la Sua provvidenza Dio ha permesso che alcuni degli angeli cadessero in condizione di peccato e si dannassero [75] volontariamente e irreparabilmente, circoscrivendo ed ordinando tutto questo, come pure tutti i loro peccati, alla Sua propria gloria [76]; e ha stabilito il resto degli angeli in santità e beatitudine [77]; impiegandoli poi tutti [78], a Suo piacere [arbitrio], nel servire [amministrare] la Sua potenza, misericordia e giustizia [79].

[75] Giuda 6; 2 Pietro 2:4; Ebrei 2:16; Giovanni 8:44; [76] Giobbe 1:12; Matteo 8:31; [77] 2 Timoteo 5:21; Marco 8:38; Ebrei 12:22; [78] Salmo 104:4; [79] 2 Re 19:35; Ebrei 1:14.

20. In che cosa consiste l'opera provvidenziale di Dio manifestata verso le creature umane nella condizione in cui erano state create?

L'opera provvidenziale di Dio manifestata verso l'uomo nella condizione in cui era stato creato [status creationis] consiste nell'averlo collocato in [un] paradiso, incaricandolo di prendersene cura [coltivarlo] e dandogli la facoltà di nutrirsi del frutto della terra [80]; facendogli dominare [soggiogando] tutte le altre creature [81]; istituire il matrimonio come suo aiuto [82]; accordargli di poter essere in comunione con Lui [stesso] [83]; istituire il Sabato [84]; sanzionare con lui un patto di vita alla condizione di obbedienza personale, perfetta e perpetua [85], della quale l'albero della vita era suggello [pegno] [86]; e interdirgli l'uso dell'albero della conoscenza del bene e del male sotto pena di morte [87].

[80] Genesi 2:8,15,16; [81] Genesi 1:28. [82] Genesi 2:18; [83] Genesi 1:26-29; 3:8; [84] Genesi 2;3; [85] Galati 3:12; Romani 10:5 [86] Genesi 2:9; [87] Genesi 2:17.

La Caduta

21. L'uomo è forse rimasto [ha persistito] nello stato in cui Dio all'inizio l'aveva creato?

I nostri progenitori, essendo stata loro permessa una libera volontà, indotti dalla tentazione di Satana, hanno trasgredito ciò che Dio aveva loro comandato ed hanno mangiato il frutto loro proibito. Sono così decaduti dallo stato di innocenza in cui erano stati creati [88].

[88] Genesi 3:6-8,13; Ecclesiaste 7:29; 2 Corinzi 11:3.

22. Tutto il genere umano è caduto in quella prima trasgressione?

Il patto stabilito da Dio con Adamo non riguardava soltanto lui. Esso è stato stabilito con Adamo in quanto rappresentante legale ["persona pubblica"] di tutti i suoi discendenti [posteri]. Per cui tutto il genere umano discendente da lui per generazione ordinaria [89], con quella prima trasgressione ha peccato in lui e con lui è decaduto [caduto] [90].

[89] Atti 17:26; [90] Genesi 2:16-7; Romani 5:12-20; 1 Corinzi 15:21-22.

23. In quale stato la Caduta ha precipitato il genere umano?

La Caduta ha precipitato il genere umano in stato di peccato e di miseria [91].

[91] Romani 5:12; 3:23.

24. Che cos’è il peccato?

Il peccato è una qualsiasi mancanza di conformità o trasgressione di una qualsiasi Legge divina che sia data come regola della creatura razionale [92].

[92] 1 Giovanni 3:4; Galati 3:10,12.

25. In che cosa consiste la peccaminosità della condizione in cui è caduto l’uomo?

La peccaminosità della condizione in cui è caduto l'uomo, consiste nella colpa in cui è incorso il primo peccato di Adamo [93], nella mancanza di quella giustizia nella quale era stato creato, ed anche nella corruzione della sua natura, che lo ha reso del tutto inabile, impotente ed apertamente avverso a tutto ciò che è spiritualmente buono, come pure completamente e continuamente propenso ad ogni male [94]. Questo è comunemente chiamato peccato originale, e da questo provengono tutti i peccati attuali [95].

[93] Romani 5:12,19; [94] Romani 3:10.19; Efesini 2:1-3; Romani 5:6; 8:7-8; Genesi 6:5. [95] Giacomo 1:14-15; Matteo 15:19.

26. In che modo il peccato originale è stato trasmesso dai nostri progenitori alla loro posterità?

Il peccato originale è stato trasmesso ai nostri progenitori ed alla loro posterità per generazione naturale, cosicché tutti coloro che sono stati da loro procreati in quel modo sono concepiti e nascono nel peccato [96].

[96] Salmi 51:5; Giobbe 14:4; 15:14; Giovanni 3:6.

27. Quale tipo di miseria la Caduta arrecato al genere umano?

La Caduta ha arrecato al genere umano non solo la perdita della sua [originaria] comunione con Dio [97], ma anche la Sua ira e maledizione. Per questo noi siamo [ora] per natura figli d'ira [98], servi di Satana [99], e meritatamente passibili di ogni castigo sia in questo secolo che in quello venturo [100].

[97] Genesi 3:8,10,24; [98] Efesini 2:2-3; [99] 2 Timoteo 2:26; [100] Genesi 2:7; Lamentazioni 3:39; Romani 6:23; Matteo 25:41,46; Giuda 1:7.

28. Quali sono le pene del peccato nel presente secolo?

Le pene del peccato nel presente secolo possono essere o di carattere interiore, come la cecità della mente [101], intelligenza depravata [102], forti illusioni [103], durezza di cuore [104], l'orrore di coscienza [105], e passioni infami [106]; di carattere esteriore, come la maledizione divina sulle creature per causa nostra [107], ed altri mali in cui incorriamo nel nostro corpo, nomea, posizione, rapporti, e le nostre attività [108], insieme alla morte stessa [109].

[101] Efesini 4:18; [102] Romani 1:28 Lett. "un senso reprobo"; [103] 2 Tessalonicesi 2:11.[104] Romani 2:5; [105] Isaia 33:14; Genesi 4:13; Matteo 27:4; [106] Romani 1:26; [107] Genesi 3:17;[108] Deuteronomio 28:15-18; [109] Romani 6:21,23.

29. Quali sono le pene del peccato nel secolo venturo?

Le pene del peccato nel secolo venturo [che Dio infligge ai peccatori nel mondo a venire] sono: la separazione eterna dalla beatissima presenza di Dio, come pure i più atroci tormenti nell'anima e nel corpo, senza interruzione, nel fuoco della Geenna per sempre [110].

[110] 2 Tessalonicesi 1:9; Marco 9:43-48; Luca 16:24.

Il patto

30. Dio lascia il genere umano a perire nella condizione di peccato e di miseria?

No, Dio non lascia il genere umano a perire nella condizione di peccato e di miseria [111] nella quale è caduto violando il primo patto, chiamato comunemente "Patto d'opere" [112]; ma per il semplice Suo amore e misericordia, Egli libera da essa i Suoi eletti e li trasferisce in condizione di salvezza in virtù del nuovo patto, chiamato comunemente "Patto di grazia" [113].

[111] 1 Tessalonicesi 5:9; [112] Galati 3:10-12; [113] Tito 3:5-7; Galati 3:21; Romani 3:20-22.

31. Con chi è stato stipulato il Patto di grazia?

Il Patto di grazia è stato stipulato con Cristo come il secondo Adamo, e in Lui con tutti gli eletti come Sua progenie [114].

[114] Galati 3:16; Romani 5:15-21; Isaia 53:10-11.

32. In che modo si manifesta la grazia di Dio nel secondo patto?

Nel secondo patto, la grazia di Dio si manifesta nel fatto che Egli gratuitamente prepara ed offre a dei peccatori un Mediatore [115] e, per suo mezzo vita e salvezza [116]. Per ottenerne benefici in Lui, Dio pone loro come condizione ed esige la fede [117]. Inoltre, a tutti i Suoi eletti, Egli promette ed elargisce lo Spirito Santo [118], affinché Egli operi in loro quella stessa fede [119] insieme a tutte le altre grazie salvifiche [120]. Lo Spirito Santo è dato loro per metterli in grado [renderli idonei] di manifestare una santa obbedienza [121] che è evidenza e prova di vera fede [122] e gratitudine verso Dio [123], e via da percorrere per giungere alla salvezza [124].

[115] Genesi 3:15; Isaia 42:6; Giovanni 6:27; [116] Giovanni 5:11-12; [117] Giovanni 3:16; 1:12; [118] Proverbi 1;23; [119] 2 Corinzi 4:13; [120] Galati 5:22-23; [121] Ezechiele 36:27;[122] Giacomo 2:18,22; [123] 2 Corinzi 5:14-15; [124] Efesini 2:18.

33. Il patto di grazia è stato sempre amministrato nella stessa maniera?

No, il patto di grazia non è stato sempre amministrato nella stessa maniera: il modo in cui era amministrato nell'Antico Testamento era diverso da quello in cui è amministrato nel Nuovo Testamento [125].

[125] 2 Corinzi 3:6-9.

34. In che modo il Patto di Grazia era amministrato durante l'Antico Testamento?

Il Patto di Grazia durante l'Antico Testamento era amministrato tramite promesse [126], profezie [127], sacrifici [128], circoncisione [129], la Pasqua [130], ed altre figure ed ordinanze. Tutti queste pre-significavano il Cristo che sarebbe venuto ed erano per quel tempo sufficienti ad edificare gli eletti nella fede nel promesso Messia [131], attraverso il quale essi avrebbero conseguito piena remissione dei peccati e salvezza eterna [132].

[126] Romani 15:8; [127] Atti 3:20,24; [128] Ebrei 10:1; [129] Romani 14:11; [130] 1 Corinzi 5:7; [131] Ebrei 11:13 e i capitoli 8, 9, 10; [132] Galati 3:7-9,14.

35. In che modo il Patto di grazia è amministrato nel Nuovo Testamento?

Nel Nuovo Testamento, essendone manifestata la sostanza, vale a dire Cristo, lo stesso patto di grazia era ed è ancora amministrato nella predicazione della Parola [133] e nell’amministrazione dei sacramenti del Battesimo [134] e della Cena del Signore [135]. In essi la grazia e la salvezza sono proposti [esibiti] ad ogni nazione con maggiore pienezza, evidenza, ed efficacia [136].

[133] Marco 16:15; [134] Matteo 28:19-20; [135] 1 Corinzi 11:23-25; [136] 2 Corinzi 3:6-9; Ebrei 8:6,10,11; Matteo 28:19.

Il Mediatore del Patto di Grazia

36. Chi è il Mediatore del Patto di Grazia?

L'unico Mediatore del Patto di Grazia è il Signore Gesù Cristo [137] che, essendo l'eterno Figlio di Dio, di un'unica sostanza [co-essenziale] ed uguale [co-uguale] [138] al Padre, nella pienezza dei tempi diventa uomo [139], e così era e continua ad essere Dio e uomo, in due intere e distinte nature, ed una persona unica per sempre [140].

[137] 1 Timoteo 2:5; [138] 1 Giovanni 1:1, 14; 10:30; Filippesi 2:6; [139] Galati 4:4; [140] Luca 1:35; Romani 9:5; Colossesi 2:9; Ebrei 7:24-25.

37. In che modo Cristo, essendo il Figlio di Dio, è diventato in uomo?

Cristo, il Figlio di Dio, è diventato un uomo assumendo un vero corpo ed un'anima razionale [141], essendo concepito per la potenza dello Spirito Santo nel ventre della Vergine Maria, della sua sostanza e nato da lei [142], ma immune da peccato [143].

[141] Giovanni 1:14; Matteo 26:38; [142] Luca 1:27,31,35,42; Galati 4:4; [143] Ebrei 14:15; 7:26.

38. Perché era necessario che il Mediatore fosse Dio?

Era necessario che il Mediatore fosse Dio affinché Egli potesse sostenere la natura umana in modo tale da non finire schiacciata e soccombere sotto il peso dall'infinita ira di Dio e dalla potenza della morte [144]; per dare valore ed efficacia alle Sue sofferenze, ubbidienza, ed intercessione [145]; e per soddisfare la giustizia di Dio [146], procurarne il Suo favore [147], acquistarsi un popolo peculiare [148], dare loro il Suo Spirito [149], debellare tutti i loro nemici [150], e portarli alla salvezza eterna [151].

[144] Atti 2:24-25; Romani 1:4; 4:25; Ebrei 9:14; [145] Atti 22:28; Ebrei 9:14; 7:25-28[146] Romani 3:24-26; [147] Efesini 1:6; Matteo 3:17; [148] Tito 213-14; [149] Galati 4:6;[150] Luca 1:68,69,71,74; [151] Ebrei 5:8-9; 9:11-15.

39. Perché era necessario che il Mediatore fosse uomo?

Era necessario che il Mediatore fosse uomo affinché Egli potesse innalzare la nostra natura [152], prestare obbedienza alla Legge [153], soffrire e intercedere per noi nella nostra natura [154], simpatizzare con le nostre debolezze [155]; affinché potessimo ricevere l'adozione di figli [156], avere consolazione ed accesso con piena fiducia [audacia] al trono della grazia [157].

[152] Ebrei 2:16; [153] Galati 4:4; [154] Ebrei 2:14; 7:24-25; [155] Ebrei 4:15; [156] Galati 4:5; [157] Ebrei 4:16.

40. Perché era necessario che il Mediatore fosse sia Dio che uomo in una sola Persona?

Era necessario che il Mediatore, che doveva riconciliare Dio e uomo, dovesse essere Egli stesso sia Dio che uomo, e questo in un unica Persona, affinché le opere proprie di ciascuna natura potessero essere accolte da Dio per noi [158], e ad esse noi potessimo poggiarci come le opere di un'intera persona [159].

[158] Matteo 1:21-23; 3:17; Ebrei 9:14; [159] 1 Pietro 2:6.

41. Perché il nostro Mediatore è chiamato Gesù?

Il nostro Mediatore è chiamato Gesù perché Egli salva il Suo popolo dai loro peccati [160].

[160] Matteo 1:21.

42. Perché il nostro Mediatore è chiamato Cristo?

Il nostro Mediatore è stato chiamato Cristo, perché era unto di Spirito Santo oltre misura [161], e così distinto [separato], e pienamente fornito di ogni autorità e capacità [162] per assolvere alle funzioni di Profeta [163], Sacerdote [164] e Re della Sua Chiesa [165], nello stato sia di umiliazione che di esaltazione.

[161] Giovanni 3:34; Salmo 45:7; [162] Giovanni 6:27; Matteo 28:18-20; [163] Atti 3:21-22; Luca 4:18,21; [164] Ebrei 5:5-7; 4:14-15; [165] Salmo 2:6; Matteo 21:5; Isaia 9:6-7; Filippesi 2:8-11.

43. In che modo Cristo assolve alla funzione di profeta?

Cristo assolve alla funzione di profeta rivelando alla Sua chiesa [166], in ogni età, mediante lo Spirito e la Parola [167], in diversi modi di amministrazione [168], l'intera volontà di Dio [169] in tutto ciò che concerne la loro edificazione e salvezza [170].

[166] Giovanni 1:18; [167] 1 Pietro 1:10-12; [168] Ebrei 1:1-2; [169] Giovanni 15:15; [170] Atti 20:23; Efesini 4:11-13; Giovanni 20:31.

44. In che modo Cristo assolve la funzione di Sacerdote?

Cristo assolve la funzione di Sacerdote nel Suo offrire Sé stesso una volta in sacrificio immacolato da ogni colpa a Dio [171] per essere la riconciliazione per i peccati del Suo popolo [172], e nell'intercedere in perpetuo per loro [173].

[171] Ebrei 9:14,28; [172] Ebrei 2:17; [173] Ebrei 7:25.

45. In che modo Cristo assolve la funzione di Re?

Cristo assolve la funzione di Re nel chiamare dal mondo un popolo che Gli appartenga [174] e nel dare loro ufficiali [175], leggi [176] e disciplina [censure] attraverso i quali Egli visibilmente li regge e li governa [177]; nell'elargire la grazia salvifica ai Suoi eletti [178], ricompensando la loro ubbidienza [179], castigandoli per i loro peccati [180], preservandoli e sostenendoli nelle loro tentazioni e sofferenze [181], contenendo e sconfiggendo tutti i loro nemici [182], e facendo in modo con potenza che tutte le cose si risolvano per la Sua gloria [183] ed il loro bene [184]; come pure vendicandosi del resto che non conosce Dio e non ubbidisce [ottempera] all'Evangelo [185].

[174] Atti 15:14-16; Genesi 49:10; Salmo 110:3; [175] Efesini 4:11-12; 1 Corinzi 12:28; [176] Isaia 33:22; [177] Matteo 18:17-28; 1 Corinzi 5:4-15; [178] Atti 5:31; [179] Apocalisse 22:10; 2:10; [180] Apocalisse 3:19; [181] Isaia 63:9; [182] 1 Corinzi 15:25; Salmo 11:1-2; [183] Romani 14:10-11; [184] Romani 8:28; [185] 2 Tessalonicesi 1:8-9; Salmo 2:8-9.

L'opera del Mediatore

46. In che cosa consisteva lo stato di umiliazione di Cristo?

Lo stato di umiliazione di Cristo consisteva in quell'umile condizione per la quale Egli, per amor mostro, svuotandosi della Sua gloria, prese forma di un servo, e questo nel Suo concepimento e nascita, vita, morte, come pure dopo la Sua morte, fino alla Sua risurrezione [186].

[186] Filippesi 2:6-8; Luca 1:31; 2 Corinzi 8:9; Atti 2:24.

47. In che modo Cristo si è umiliato nel Suo concepimento e nascita?

Cristo si è umiliato nel Suo concepimento e nascita nel fatto che, essendo da ogni eternità il Figlio di Dio, nel seno del Padre, Egli si è compiaciuto, nella pienezza del tempo, di diventare il Figlio dell'uomo, fatto da una donna di umile condizione, e nato da essa; insieme a diverse circostanze di un abbassamento straordinario [187].

[187] Giovanni 1:14,18; Galati 4:4; Luca 2:7.

48. In che modo Cristo si è umiliato nella Sua vita?

Cristo si è umiliato nella Sua vita assoggettandosi alla legge [188], che ha adempiuto perfettamente [189]; e affrontando le ingiustissime ingiurie del mondo [190], le tentazioni da parte di Satana [191], e infermità nella Sua carne, sia quelle comuni alla natura umana che quelle che particolarmente accompagnavano la Sua bassa condizione [192].

[188] Galati 4:4; [189] Matteo 5:17; Romani 5:19; [190] Salmo 22:6; Ebrei 12:2-3; [191] Matteo 4:1-12; Luca 4:13; [192] Ebrei 2:17-18; 4:15; Isaia 52:13-14.

49. In che modo Cristo si è umiliato nella Sua morte?

R. Cristo si è umiliato nella Sua morte, nel fatto che, dopo essere stato tradito da Giuda [193], abbandonato dai Suoi discepoli [194], deriso e respinto dal mondo [195], condannato da Pilato, e tormentato dai Suoi persecutori [196]; dopo aver affrontato i terrori della morte e la potenza delle tenebre, sentito e portato su di Sé il peso dell'ira di Dio [197], ha deposto la Sua vita come oblazione per il peccato [198], sopportando la dolorosa, vergognosa e maledetta morte di croce [199].

[193] Matteo 27:4; [194] Matteo 26:56; [195] Isaia 53:2-3: [196] Matteo 27:26-50; Giovanni 19:34. [197] Luca 22:44; Matteo 27:46; [198] Isaia 53:10; [199] Filippesi 2:8; Ebrei 12:2; Galati 3:13.

50. In che cosa è consistita l'umiliazione di Cristo dopo la Sua morte?

L'umiliazione di Cristo dopo la Sua morte è consistita nell'essere seppellito [200], e nel continuare in stato di morte, e sotto il potere della morte fino al terzo giorno [201]. Questo è stato espresso nelle parole: "discese agli inferi".

[200] 1 Corinzi 15:3-4; [201] Salmo 16:10; Atti 2:24-27; Romani 6:9; Matteo 12:40.

51. Che cos'è lo stato di esaltazione di Cristo?

Lo stato di esaltazione di Cristo comprende la Sua risurrezione [202], ascensione [203], il Suo sedersi [sessione] [204] alla destra del Padre ed il Suo ritorno per giudicare il mondo [205].

[202] 1Corinzi 15:4;[203] Marco 16:19; [204] Efesini 1:20; [205] Atti 1:11; 17:31.

52. In che modo Cristo è stato esaltato nella Sua risurrezione?

Cristo è stato esaltato nella Sua risurrezione nel fatto che, non avendo nella morte [dalla quale non era possibile che Egli fosse da essa trattenuto] [206] subito la decomposizione, ed avendo lo stesso ed identico corpo con il quale aveva sofferto, con le sue proprietà essenziali [207] [ma senza la mortalità e le altre comuni infermità che appartengono a questa vita], realmente unito alla Sua anima [208], è risorto dai morti il terzo giorno contando sul suo stesso potere [209]. Egli ha dichiarato così di essere il Figlio di Dio [210], di avere soddisfatto la giustizia divina [211], di avere debellato la morte e colui che ne ha il potere [212], e ha dimostrato di essere il Signore dei morti e dei viventi [213]. Egli ha compiuto tutto questo come pubblica persona [214], capo della Sua Chiesa [215], per la loro giustificazione [216], vivificazione nella grazia [217], sostegno contro i nemici [218], ed assicurarli della loro stessa risurrezione dei morti nell'Ultimo Giorno [219].

[206] Atti 2:24-27; [207] Luca 24:39; [208] Romani 6:9; Apocalisse 1:18; [209] Giovanni 10:18; [210] Romani 1:4; [211] Romani 8:34; [212] Ebrei 2:14; [213] Romani 14:9; [214] 1Corinzi 15:21-22; [215] Efesini 1:20-23; Colossesi 1:18; [216] Romani 4:25; [217] Efesini 2:1,5-6; Colossesi 2:12; [218] 1 Corinzi 15:25-27; [219] 1 Corinzi 15:20.

53. In che modo Cristo è stato esaltato nella Sua Ascensione?

Cristo è stato esaltato nella Sua Ascensione nel fatto che, dopo essere apparso spesso dopo la Sua Risurrezione, ed avere conversato con i Suoi apostoli, annunciando loro le cose che riguardano il Regno di Dio [220], e dopo aver dato loro l'autorità [il mandato] di predicare l'Evangelo a tutte le nazioni [221], quaranta giorni dopo la Sua Risurrezione, Egli, nella nostra natura, e come nostro Capo [222], trionfando sui nemici [223], visibilmente è stato elevato nel più alto dei cieli, per ricevervi doni per gli uomini [224], per elevarvi le nostre aspirazioni [225], e per prepararci un luogo [226]. Là Egli continuerà ad essere e rimarrà fino al Suo secondo avvento alla compimento dei secoli [alla fine del mondo] [227].

[220] Atti 1:2-3; [221] Matteo 28:19-20; [222] Ebrei 6:20; [223] Efesini 4:8; [224] Atti 1:9-11; Efesini 4:10; Salmo 68:18; [225] Colossesi 3:1-2; [226] Giovanni 14:3; [227] Atti 3:21.

54. In che modo Cristo è esaltato nel Suo insediamento alla destra di Dio?

Cristo è esaltato nel Suo insediamento alla destra di Dio, nel fatto che, in quanto Dio-uomo [Theanthropos] Egli è fatto avanzare nel più alto favore e grazia con Dio Padre [228], in tutta la pienezza di gioia [229], gloria [230] e potenza su tutte le cose tanto in cielo come sulla terra [231]; realmente raccoglie e difende la Sua chiesa, e sottomette i nemici di loro; fornisce i Suoi ministri ed il Suo popolo con doni e grazie [232], ed intercede per loro [233].

[228] Filippesi 2:9; [229] Atti 2:28; [230] Giovanni 17:5; [231] Efesini 1:22; [232] Efesini; 4:10-12; [233] Romani 8:34.

55. In che modo Cristo intercede per noi?

Cristo intercede per noi, comparendo continuamente nella nostra natura alla presenza di Dio Padre in cielo [234], in virtù dei meriti della Sua ubbidienza e sacrificio sulla terra [235], esprimendo la Sua volontà a che essi siano applicati a tutti i credenti [236]; rispondendo ad ogni accusa che venga loro rivolta [237]; e procurando loro pace nella coscienza, nonostante le loro quotidiane cadute [238], accesso fiducioso al trono della grazia [239], e procurando che le loro persone [240] ed il servizio della loro ubbidienza siano accolti [241].

[234] Ebrei 9:12-24 [235] Ebrei 1:3; [236] Giovanni 3:16; 17:9,20-24; [237] Romani 8:33-34; [238] Romani 5:1-2; 1 Giovanni 2:1-2; [239] Ebrei 4:16; [240] Efesini 1:6; [241] 1 Pietro 2:5.

56. In che modo Cristo sarà esaltato quando tornerà a giudicare il mondo?

Cristo sarà esaltato quando tornerà a giudicare il mondo nel fatto che proprio Lui, che era stato ingiustamente giudicato e condannato da uomini empi [242], tornerà nell'Ultimo Giorno con potenza massima [243] e nella piena manifestazione della gloria Sua e del Padre, con tutti gli angeli santi [244], con un ordine, con la voce dell'arcangelo e con la tromba di Dio [243], per giudicare il mondo con giustizia [245].

[242] Atti 3:14-15; [243] Matteo 24:30; [244] Luca 9:26; Matteo 25:31; [245] 1 Tessalonicesi 4:16; [246] Atti 17:31.

I benefici di Cristo

57. Quali benefici Cristo ha conseguito attraverso la Sua mediazione?

Cristo, attraverso la Sua mediazione, ha conseguito la redenzione [247], insieme a tutti gli altri benefici del Patto di Grazia [248].

[247] Ebrei 9:12; [248] 2 Corinzi 1:20.

58. In che modo siamo resi partecipi dei benefici che Cristo ha procurato?

Siamo resi partecipi dei benefici che Cristo ha procurato [249] attraverso quell'applicazione personale che è in primo luogo l'opera di Dio lo Spirito Santo [250].

[249] Giovanni 1:11-12; [250] Tito 3:5-6.

59. Chi viene reso partecipe della redenzione operata da Cristo?

La redenzione è applicata in modo certo e comunicata efficacemente a tutti coloro per i quali Cristo l'ha acquistata [251]. A suo tempo essi, mediante lo Spirito Santo, sono posti in grado di credere nei termini [secondo] dell'Evangelo [252].

[251] Efesini 1:13-14; Giovanni 6:37,39; 10:15-16; [252] Efesini 2:8; 2 Corinzi 4:13.

60. Possono coloro che non hanno mai udito l’Evangelo, e che così non conoscono Gesù Cristo, e non credono in Lui, essere salvati mediante la loro vita vissuta secondo la luce di natura?

Coloro che, non avendo mai udito l'Evangelo [253] e che così non conoscono Gesù Cristo [254] né credono in Lui, non possono essere salvati [255], per quanto diligenti siano di impostare la loro vita secondo la luce della natura [256], o le leggi della religione che professano [257]; né vi è salvezza alcuna in altri se non Gesù Cristo [258], che è il Salvatore del Suo corpo, vale a dire la Chiesa [259].

[253] Romani 10:14; [254] 2 Tessalonicesi 1:8-9; Efesini 2:12; Giovanni 1:10-12; [255] Giovanni 8:24; Marco 16:16; [256] 1 Corinzi 1:20-24; [257] Giovanni 4:22; Romani 9:31-32; Filippesi 3:4-9; [258] Atti 4:12; [259] Efesini 5:23.

La Chiesa

61. Sono salvati tutti coloro che odono l'Evangelo e vivono nella chiesa?

Tutti coloro che odono l'Evangelo e vivono nella chiesa visibile non possono essere annoverati, per questo solo fatto, fra i salvati. Lo sono solo gli autentici membri della chiesa invisibile [260].

[260] Giovanni 12:38-40; Matteo 7:21; 22:14; Romani 11:7.

62. Che cos’è la chiesa visibile?

La chiesa visibile è un’entità sociale composta da tutti coloro che in ogni età e luogo del mondo professano la vera religione [261], insieme ai loro figli [262].

[261] 1 Corinzi 1:2; 12:13; Romani 15:9,12; Apocalisse 7:9; Salmo 2:8; 22:27-31; 45:17; Matteo 28:19-20; Isaia 59:21; [262] 1 Corinzi 7:14; Atti 2:39; Romani 11:16; Genesi 17:7.

63. Quali sono i privilegi speciali della chiesa visibile?

La chiesa visibile ha il privilegio di essere sottoposta alla speciale cura e governo da parte di Dio [263]; di essere protetta e preservata in ogni tempo nonostante l'opposizione dei suoi nemici [264], e di godere la comunione dei santi, i mezzi ordinari della salvezza [265] e le offerte di grazia da parte di Cristo a tutti i suoi membri nel ministero dell'Evangelo, testimoniando che chiunque crede in Lui sarà salvato [266], escludendone nessuno che voglia venire a Lui [267].

[263] Isaia 9:5-6; 1 Timoteo 4:10; [264] Salmo 115:1-2,9; Isaia 31:4-5; Zaccaria 12:1-4;8-9; [265] Atti 2:39,42; [266] Salmo 147:19-20; Romani 9:4; Efesini 4:11-12; Marco 16:15-16; [267] Giovanni 6:37.

64. Che cos'è la chiesa invisibile?

La chiesa invisibile è l'intero numero degli eletti che sono stati, sono e saranno raccolti insieme sotto Cristo loro capo [268].

[268] Efesini 1:10; 1:22-23; Giovanni 10:16; 11:52.

65. Di quali speciali benefici possono godere da parte di Cristo i membri della chiesa invisibile?

I membri della chiesa invisibile godono da parte di Cristo unione e comunione con Lui nella grazia e nella gloria [269].

[269] Giovanni 17:21; Efesini 2:5-6; Giovanni 17:24.

La dinamica della salvezza

66. In che cosa consiste l’unione che gli eletti hanno con Cristo?

L’unione che gli eletti hanno con Dio consiste nell’opera della grazia di Dio [270] per la quale essi sono uniti a Cristo come loro capo e sposo [271] in modo spirituale e mistico, ma veramente ed inseparabilmente. Essa viene stabilita attraverso la loro chiamata efficace [272].

[270] Efesini 1:12; 2:6-7; [271] 1 Corinzi 6:17; Giovanni 10:28; Efesini 5:23,30; [272] 1 Pietro 5:10; 1 Corinzi 1:9.

67. Che cos'è la chiamata efficace?

La chiamata efficace è opera dell'onnipotenza e della grazia di Dio [273], per la quale Egli (sulla base del Suo speciale amore per i Suoi eletti e non perché abbia trovato in loro alcunché lo induca a farlo) [274], nel tempo che ritiene più opportuno, li invita e li attira a Gesù Cristo mediante la Sua Parola ed il Suo Spirito [275], illuminando in maniera salvifica la loro mente [276] e potentemente rinnovando la loro volontà [277]. In questo modo essi (sebbene in loro stessi siano morti nel peccato) sono resi volenterosi e capaci a rispondere alla Sua chiamata e ad accogliere ed abbracciare la grazia così offerta e trasmessa [278].

[273] Giovanni 5:25; Efesini 1:18-20; 2 Timoteo 1:8-9; [274] Tito 3:4-5; Efesini 2:4-5,7-9; Romani 9:11; [275] 2 Corinzi 5:20; 6:1-2; Giovanni 6:44; 2 Tessalonicesi 2:13-14; [276] Atti 26:18; 1 Corinzi 2:10,12; [277] Ezechiele 11:19; 26:26-27; Giovanni 6:45; [278] Efesini 2:5; Filippesi 2:13; Deuteronomio 30:6.

68. Sono solo gli eletti ad essere chiamati efficacemente?

Ad essere chiamati efficacemente sono tutti gli eletti ed essi soltanto [279], per quanto altri possano essere, e spesso lo sono, chiamati esteriormente dal ministero della Parola [280], e godano di alcune azioni comuni dello Spirito [281]. Essi, però, per la loro ostinata negligenza e disprezzo della grazia loro offerta, sono giustamente lasciati nella loro incredulità e non giungono mai veramente a Gesù Cristo [282].

[279] Atti 13:48; [280] Matteo 22:14; [281] Matteo 7:22; Ebrei 6:4-6; [282] Giovanni 12:38-40; Atti 28:25-27; Giovanni 6:64:65; Salmo 81:11-12.

69. In che cosa consiste la comunione nella grazia della quale i membri della chiesa invisibile godono con Cristo?

La comunione nella grazia della quale i membri della chiesa invisibile godono con Cristo consiste nella loro partecipazione alle virtù della Sua mediazione, nella loro giustificazione [283], adozione [284], santificazione e di qualunque altra cosa in questa vita manifesti la loro unione con Lui [285].

[283] Romani 8:30; [284] Efesini 1:5; [285] 1 Corinzi 1:30.

70. Che cos'è la giustificazione?

La giustificazione è un atto della della grazia (gratuita) di Dio verso peccatori [286], per la quale Egli perdona tutti i loro peccati, li accetta e considera le loro persone come giuste ai

Suoi occhi [287], non sulla base di alcunché sia operato in loro o fatto da loro [288], ma soltanto sulla base della perfetta obbedienza e piena soddisfazione di Cristo, da Dio imputata loro [289] e ricevuta solo per fede [290].

[286] Romani 3:22,23-25; 4:5; [287] 2 Corinzi 5:19-21; Romani 3:22,24-25,27-28; [288] Tito 3:5,7; Efesini 1:7; [289] Romani 5:17-19; 4:6-8; [290] Atti 10:43; Galati 2:16; Filippesi 3:9.

71. In che modo la giustificazione può essere considerata un atto gratuito della grazia di Dio?

Con la Sua ubbidienza e morte, Cristo ha reso soddisfazione propria, reale e piena alla giustizia di Dio [non per Sé stesso ma] in favore di coloro che sono giustificati [291]. Dio accoglie la soddisfazione che da loro avrebbe potuto esigere tramite [l’opera di] un Garante che, di fatto, Egli stesso provvede: il Suo unigenito Figlio [292]. Così Egli Imputa loro la Sua giustizia [293] richiedendo loro, per la loro giustificazione, null’altro che la fede [294] (che pure è Suo dono [295]). In questo modo per loro la giustificazione è del tutto gratuita [296].

[291] Romani 5:8-10,19; [292] 1 Timoteo 2:5-6; Ebrei 10:10; Matteo 20:28; Daniele 9:24-26; Isaia 53:4-6,10-12; Ebrei 7:22; Romani 8:32; 1 Pietro 1:18-19; [293] 2 Corinzi 5:21; [294] Romani 3:24-25; [295] Efesini 2:8; [296] Efesini 1:17.

72. Che cos'è la fede giustificante?

La fede giustificante è una grazia salvifica [297], operata nel cuore di un peccatore dallo Spirito [298] e dalla Parola di Dio [299], per la quale egli, ai fini della salvezza, essendo convinto del suo peccato e miseria, come pure dell'incapacità da sé stesso e di ogni altra creatura di tirarlo fuori della sua condizione di perdizione [300], non solo dà il suo assenso alla verità della promessa dell'Evangelo [301], ma accoglie il Cristo che vi è presentato e la Sua giustizia, trovando il suo riposo in Lui, per il perdono dei suoi peccati [302] e per la sua accoglienza e considerazione della sua persona come giusta agli occhi di Dio ai fini della salvezza [303].

[297] Ebrei 10:39; [298] 2 Corinzi 4:13; Efesini 1:17-19; [299] Romani 10:14-17; [300] Atti 2:37; 16:30; Romani 6:6; Efesini 2:1; Atti 4:12; [301] Efesini 1:13; [302] Giovanni 1:12; Atti 16:31; 10:43; [303] Filippesi 3:9; Atti 15:11.

73. In che modo la fede giustifica un peccatore agli occhi di Dio?

La fede giustifica un peccatore agli occhi di Dio, non a causa delle altre grazie che sempre la accompagnano, o dalle buone opere che ne sono i frutti [304], né come se la grazia della fede, o qualsiasi altro suo atto, fossero a lui imputate per la sua giustificazione [305]; ma solo come uno strumento mediante il quale egli riceve ed applica Cristo e la Sua giustizia [306].

[304] Galati 3:11; Romani 3:28; [305] Romani 4:5; 10:10; [306] Giovanni 1:12; Filippesi 3:9; Galati 1:16.

74. Che cos'è l'adozione?

L'adozione è un atto della grazia libera di Dio [307], in e per mezzo del Suo unico Figlio Gesù Cristo [308], per la quale tutti coloro che sono giustificati, vengono accolti nel numero dei Suoi figli [309], viene imposto loro il Suo nome [310], viene dato loro lo Spirito di Suo Figlio [311], sono sottoposti alla Sua paterna cura e dispensazioni [312], ammessi a tutte le libertà e privilegi dei figli di Dio, fatti eredi di tutte le Sue promesse e coeredi con Cristo nella gloria [313].

[307] 1 Giovanni 3:1; [308] Efesini 1:5; Galati 4:4-5; [309] Giovanni 1:12; [310] 2 Corinzi 6:18; Apocalisse 3:12; [311] Galati 4:6; [312] Salmo 103:13; Proverbi 14:26; Matteo 6:32; [313] Ebrei 6:12; Romani 8:17.

75. Che cos'è la santificazione?

La santificazione è un'opera della grazia di Dio, per la quale coloro che, prima della fondazione del mondo, Dio ha scelto perché fossero santi, sono a suo tempo, attraverso le efficaci operazioni del Suo Spirito [314] che applica loro [le virtù] della morte e risurrezione di Cristo [315], rinnovati nell'intero loro uomo secondo l'immagine di Dio [316], essendo stati posti nel loro cuore [317] i semi del ravvedimento a vita e tutte le altre grazie salvifiche. Quelle grazie in loro sono così talmente messe in azione, aumentate e rafforzate [318], che essi muoiono sempre di più al peccato e risorgono a novità di vita [319].

[314] Efesini 1:4; 1 Corinzi 6:11; 2 Tessalonicesi 2:13; [315] Romani 6:4-6; [316] Efesini 4:23-24; [317] Atti 11:18; 1 Giovanni 3:9; [318] Giuda 20; Ebrei 6:11,12; Efesini 3:16-19; Colossesi 1:10,11; [319] Romani 6:4,6,14; Galati 5:24.

76. Che cos'è il ravvedimento a vita?

Il ravvedimento per ottenere la vita è una grazia salvifica [320], operata nel cuore di un peccatore dallo Spirito [321] e dalla Parola di Dio [323], per la quale, vedendo egli ed essendo consapevole, non solo del (grave) pericolo [in cui si trova commettendoli], ma anche del carattere turpe ed odioso dei suoi peccati [324], e per aver compreso ed accolto la misericordia di Dio in Cristo verso tutti coloro che se ne pentono [325], tanto egli si addolora [326] ed odia tutti i suoi peccati [327], da abbandonarli e volgersi verso Dio [328], proponendosi e impegnandoci costantemente di camminare con Lui in tutte le vie di una nuova obbedienza [329].

[320] 2 Timoteo 2:25; [321] Zaccaria 12:10; [322] Atti 11:18,20-21; [323] Ezechiele 18:28,30,32; Luca 15:17-18; Osea 2:6-7; [324] Ezechiele 36:31; Isaia 30:22; [325] Gioele 2:12-13; [326] Geremia 31:18-19; [327] 2 Corinzi 7:11; [328] Atti 26:18; Ezechiele 14:6; 1 Re 8:47-48; [329] Salmo 119:6,59,128; Luca 1:6; 2 Re 23:5.

77. In che cosa differisce la giustificazione dalla santificazione?

Sebbene la santificazione sia inseparabilmente congiunta con la giustificazione [330], esse differiscono nel fatto che Dio, nella giustificazione, mette in conto [del peccatore] la giustizia di Cristo [331], mentre nella santificazione, il Suo Spirito infonde grazia ed abilita ad esercitarla [332]. Nella giustificazione il peccato è perdonato [333], nella santificazione è portato in soggezione [334]. Nella prima tutti i credenti vengono liberati dalla vendetta dell'ira di Dio e perfettamente in questa vita affinché mai essi cadano sotto condanna [335], la seconda non è mai uguale in tutti [336], né può essere perfetta in questa vita in nessuno [337], ma in via di crescita fino alla [futura] perfezione [338].

[330] 1 Corinzi 6:11; 1 Corinzi 1:30; [331] Romani 4:6-8; [332] Ezechiele 36:27; [333] Romani 3:24-25; [334] Romani 6:6,14; Ebrei 5:12-14; [335] Romani 8:33-34; [336] 1 Giovanni 2:12-14; Ebrei 5:12-14; [337] 1 Giovanni 1:8,10; [338] 2 Corinzi 7:1; Filippesi 3:12-14.

78. Da dove sorge, nei credenti, l’imperfezione della loro santificazione?

L’imperfezione della santificazione nei credenti, sorge dai residui di peccato che dimorano in ogni loro parte, ed i perpetui desideri della carne contro lo spirito. E’ per questo che essi sono spesso aggravati da tentazioni, e cadono in molti peccati [339], sono ostacolati nei loro servizi spirituali [340] e le loro opere migliori sono imperfette e contaminate agli occhi di Dio [341].

[339] Romani 7:18-23; Marco 14:66; Galati 2:11-12; [340] Ebrei 12:1; [341] Isaia 64:6; Esodo 28:38.

79. Potrebbero i veri credenti, a causa delle loro imperfezioni, le molte tentazioni e peccati, decadere dallo stato di grazia?

I veri credenti, in ragione dell'immutabile amore di Dio [342] e del Suo decreto e patto di dare loro perseveranza [343], per la loro inseparabile unione con Cristo [343], la Sua continua intercessione in loro favore [345], e lo Spirito e seme divino che dimora in loro [346], non possono né totalmente né definitivamente decadere dallo stato di grazia [347], ma sono custoditi dalla potenza di Dio, attraverso la fede, per la salvezza [348].

[342] Geremia 31:3; [343] 2 Timoteo 2:19; Ebrei 13:20-21; 2 Samuele 23:5; [344] 1 Corinzi 1:8-9; [345] Ebrei 7:25; Luca 22:32; [346] 1 Giovanni 3:9; 1 Giovanni 2:27; [347] Geremia 32:40; Giovanni 10:28; [348] 1 Pietro 1:5.

80. Possono i veri credenti essere infallibilmente assicurati di essere in stato di grazia e che persevereranno in essa per la salvezza?

Coloro che credono veramente in Cristo, e si impegnano a camminare con buona coscienza davanti a Lui [349], possono, senza bisogno di rivelazioni straordinarie, per una fede radicata nella verità delle promesse di Dio, e mediante lo Spirito che li pone in grado di discernere in sé stessi quelle grazie alle quali sono fatte le promesse di vita [350], e rendendo testimonianza con il loro spirito che essi sono figli di Dio [351], essere infallibilmente assicurati di essere in stato di grazia, e persevereranno in essa per la salvezza [352].

[349] 1 Giovanni 2:3; [350] 1 Corinzi 2:12; 1 Giovanni 3:14,18-19; 21,24; [351] Romani 8:16; [352] 1 Giovanni 5:13.

81. Tutti i credenti sono sempre sicuri del loro essere attualmente in stato di grazia e che saranno salvati?

La certezza della grazia e della salvezza non fanno parte dell'essenza della fede [353]. I veri credenti possono aspettare a lungo prima di ottenerla [354]. Persino dopo averla goduta essa può essere indebolita ed intermittente, a causa di cambiamenti d'umore, tentazioni e infedeltà [355]. Ciononostante, essi non sono mai lasciati privi della presenza e del sostegno dello Spirito di Dio che non permette loro di cadere nella disperazione completa [356].

[353] Efesini 1:13; [354] Isaia 50:10; Salmo 88:1-3,6-7,9-10,13-15; [355] Salmi 77:1-12; Cantico 5:2.3,6; Salmi 58:8.12; Salmi 31:22; Salmo 22:1; [356] 1 Giovanni 3:9; Salmi 73:15,23; Isaia 54:7-10.

82. Dove si manifesta la comunione nella gloria della quale i membri della chiesa invisibile godono con Cristo?

La comunione nella gloria della quale i membri della chiesa invisibile godono con Cristo, è in questa vita [357], immediatamente dopo la morte [358], ed alla fine perfezionata alla risurrezione e giorno del giudizio [359].

[357] 2 Corinzi 3:18; [358] Luca 23:43; [359] 1 Tessalonicesi 4:17.

83. Che cos'è la comunione in gloria con Cristo che i membri della chiesa invisibile godono in questa vita?

I membri della chiesa invisibile si vedono comunicate loro in questa vita le primizie della gloria che avranno con Cristo come membra del corpo di cui Egli è il capo. Essi hanno così titolo in Lui a quella gloria che Egli possiede pienamente [360]. Come primizia di essa, essi godono in questa vita del senso dell'amore di Dio [361] nei loro confronti, di pace nella loro coscienza, di gioia nello Spirito Santo e di speranza di gloria [362]. Al contrario, i reprobi, in questa vita, come inizio dei tormenti che essi patiranno dopo la morte, sentono tutto il peso dell ira vendicativa di Dio che pende sul loro capo, orrore di coscienza e temibile attesa del giudizio [363].

[360] Efesini 2:5-6; [361] Romani 5:5; 2 Corinzi 1:22; [362] Romani 5:1-2; [363] Genesi 4:13; Matteo 27:4; Ebrei 10:27; Romani 2:9; Marco 9:44.

La morte, il giudizio finale e la condizione ultima dei giusti e dei reprobi

84. Dobbiamo tutti morire?

Sì. Dio aveva minacciato che il salario del peccato [364] sarebbe stata la morte [365]. Tutti hanno peccato ed è quindi stabilito che tutti gli esseri umani muoiano [366].

[364] Romani 6:23; [365] Ebrei 9:27; [366] Romani 5:12.

85. Se la morte è il salario del peccato, perché i giusti non sono liberati dalla morte, dato che tutti i loro peccati sono perdonati in Cristo?

I giusti saranno liberati dalla morte stessa nell'Ultimo Giorno, e persino nella morte essi sono liberati dal suo dardo e maledizione [367]. Per questo, sebbene essi muoiano, essi lo sono per amore di Dio [368], per liberarli perfettamente dal peccato e dalla miseria [369], come pure per renderli capaci di ulteriore comunione con Cristo nella gloria, nella quale attraverso di essa essi entrano [370].

[367] 1 Corinzi 15:26,55-57; Ebrei 2:15; [368] Isaia 57:1-2; 2 Re 22:20; [369] Apocalisse 14:13; Efesini 5:27; [370] Luca 23:43; Filippesi 1:23.

86. In che cosa consiste la comunione nella gloria che i membri della chiesa invisibile hanno con Cristo dopo la loro morte?

La comunione nella gloria con Cristo, che i membri della chiesa invisibile godono immediatamente dopo la loro morte, consiste nel fatto che, nella loro anima, essi sono resi perfetti in santità [372] e accolti nel più alto dei cieli, dove essi contemplano il volto di Dio in luce e gloria [373], attendendo la piena redenzione del loro corpo [374], il quale, persino nella morte, continua ad essere unito a Cristo [375] e riposa nella tomba come in un letto [376], fintanto che, nell'Ultimo Giorno, esso sarà riunito con l'anima [377]. Le anime dei malvagi, d'altro canto, alla loro morte, vengono gettate nell'inferno, dove esse rimarranno nei tormenti e in totale oscurità, e i loro corpi tenuti nelle loro tombe, come in una prigione, fino alla risurrezione ed al giudizio del grande giorno [378].

[371] Ebrei 12:23; [372] 2 Corinzi 5:1,6,8; Filippesi 1:23; Atti 3:21; Efesini 4:10; [373] 1 Giovanni 3:2; 1 Corinzi 13:12; [374] Romani 8:23; Salmo 16:9; [375] 1 Tessalonicesi 4:14; [376] Isaia 57:2; [377] Giobbe 19:26-27; [378] Luca 16:23-24; Atti 1:25; Giuda 6,7.

87. Che cosa dobbiamo credere al riguardo della risurrezione?

Dobbiamo credere che all'Ultimo Giorno vi sarà una risurrezione generale dei morti, sia dei giusti come degli ingiusti [379]. Allora, quelli che saranno in vita verranno trasformati, ed il corpo stesso dei morti che giacevano nella tomba, essendo riunito alla loro anima per sempre, sarà fatto risorgere dalla potenza di Cristo [380]. I corpi dei giusti, per lo Spirito di Cristo come loro Capo, ed in virtù della Sua risurrezione, sarà fatto risorgere con potenza, spirituale, incorruttibile e simile al suo corpo glorioso [381]. I corpi degli ingiusti saranno fatti risorgere da Lui, come un giudice offeso, a loro disonore [382].

[379] Atti 24:15; [380] 1 Corinzi 15:51-53; 1 Tessalonicesi 4:15-17; Giovanni 5:28,29; [381] 1 Corinzi 15:21-23,42-44; Filippesi 3:21: [382] Giovanni 5:27-29; Matteo 25:33.

88. Che cosa seguirà immediatamente dopo la risurrezione?

Immediatamente dopo la risurrezione seguirà il giudizio generale e finale delle creature umane e angeliche [383]. Il suo giorno ed ora nessuno conosce affinché tutti possano vegliare e pregare, ed essere sempre pronti per la venuta del Signore [384].

[383] 2 Pietro 2:4,6-7,14-15; Matteo 25:46; [384] Matteo 24:36,42,44.

89. Che cosa sarà fatto agli ingiusti nel giorno del giudizio?

Nel Giorno del Giudizio gli ingiusti saranno posti alla sinistra [385] di Cristo e, sulla base di chiare prove, e pienamente persuasi dalla propria coscienza [386] della loro colpevolezza, riceveranno la temibile ma giusta sentenza di condanna pronunciata contro di loro [387]. In forza di quella sentenza saranno respinti per sempre dalla presenza favorevole di Dio, la gloriosa comunione con Cristo, e i Suoi santi e tutti i Suoi santi angeli, per essere relegati nell'inferno, dove saranno puniti con indicibili tormenti sia nel corpo che nell'anima, con il diavolo e i suoi angeli [388].

[385] Matteo 25:33; [386] Romani 2:15-16; [387] Matteo 25:41-43; [388] Luca 16:26; 2 Tessalonicesi 1:8-9.

90. Che cosa sarà fatto ai giusti nel giorno del giudizio?

Nel Giorno del Giudizio, i giusti verranno rapiti per incontrare Cristo sulle nuvole [389], saranno posti alla Sua destra e là verranno apertamente riconosciuti e assolti [da ogni colpa] [390]. Si uniranno poi con Lui nel giudicare le reprobe creature angeliche ed umane [391]. Saranno accolti in Cielo [392] dove saranno liberati in modo pieno e per sempre da ogni peccato e miseria [393], colmati di indescrivibili gioie, resi perfettamente santi e felici [394] sia nell'anima che nel corpo, in compagnia di innumerevoli santi e angeli santi [395], ma specialmente nella visione immediata e fruizione di Dio il Padre, del nostro Signore Gesù Cristo, e dello Spirito Santo, per ogni eternità [396]. Questa è la piena e perfetta comunione che i membri della chiesa invisibile godranno con Cristo nella gloria alla Risurrezione e Giorno del Giudizio.

[389] 1 Tessalonicesi 4:17; [390] Matteo 25:33; 10:32; [391] 1 Corinzi 6:2-3; [392] Matteo 25:34,46; [393] Efesini 5:27; Apocalisse 14:13; [394] Salmi 16:11; [395] Ebrei 12:22-23; [396] 1 Giovanni 3:2; 1 Corinzi 13:12; 1 Tessalonicesi 4:17-18; [396] 1 Giovanni 3:2; 1 Corinzi 13:12; 1 Tessalonicesi 4:17-18.

La Legge morale di Dio

91. Quale dovere Dio richiede dall'uomo?

Il dovere che Dio richiede dall'uomo è l'ubbidienza alla Sua volontà rivelata [397]

[397] Romani 12:1-2; Michea 6:8; 1 Samuele 15:22.

92. Che cosa Dio rivela all'uomo come prima regola d'obbedienza?

La regola d'obbedienza rivelata ad Adamo in stato di innocenza, ed a tutta l’umanità in lui, oltre allo speciale comando di non mangiare dell’albero della conoscenza del bene e del male, era la Legge morale [398].

[398] Genesi 1:26-27; Romani 2:14-15; Romani 10:5; Genesi 2:17..

93. Che cos’è la legge morale?

La legge morale è l'espressione [dichiarazione] della volontà di Dio al genere umano. Essa dirige ed obbliga ciascuno alla personale, perfetta e perpetua conformità ed obbedienza ad essa, nell’intero uomo, anima e corpo [399], con i dovuti sentimenti e disposizione (d'animo), sia dell'anima che del corpo, come pure alla prestazione di tutti quei doveri [obblighi] di santità e di giustizia dovuti a Dio ed ai nostri simili [agli uomini] [400]. Dio promette vita a coloro che l'osservano, e morte a coloro che la trasgrediscono (la violano) [401].

[399] Deuteronomio 5:1-3; Luca 10:26-27; 1 Tessalonicesi 5:23; [400] Luca 1:75: [401] Romani 10:5; Galati 3:10; 3:12.

94. La legge morale ha ancora una funzione dopo la Caduta?

Sebbene nessuno dopo la Caduta possa conseguire la giustizia e vita attraverso (l'osservanza della) Legge morale [402], essa continua ad essere utile a tutti, come pure, in modo peculiare, rispettivamente a coloro che sono rigenerati e a coloro che non sono rigenerati [403].

[402] Romani 8:3; Galati 2:16; [403] 1 Timoteo 1:8.

95. In che modo la Legge morale è utile a tutti gli uomini?

La Legge morale è utile a tutti gli uomini in quanto essa fa conoscere quale sia la natura santa e la volontà di Dio [405], come pure quali siano gli obblighi ai quali sono tenuti a conformare il loro comportamento [405]; per convincerli che essi sono del tutto incapaci ad osservarli, come pure della nefanda contaminazione della loro natura, cuore e vita [406]; per umiliarli col senso del loro peccato e miseria [407], e quindi ad aiutarli a vedere con maggiore chiarezza il bisogno che essi hanno di Cristo [408] e della perfezione della Sua ubbidienza [409].

[405] Michea 6:8; Giacomo 2:10,11; [406] Salmi 19:11,12; Romani 3:20; Romani 7:7; [407] Romani 3:9,23; [408] Galati 3:21-22; [409] Romani 10:4.

96. A quale particolare funzione [uso peculiare] adempie la legge per le persone non rigenerate?

La legge morale, per le persone rigenerate, adempie alla funzione di risvegliare la loro coscienza affinché sfugga dall'ira a venire [410] e si accostino a Cristo [411]; oppure, se esse dovessero permanere in stato di peccato, lasciarli inescusabili [privi di scuse] [412] e sottoposti alla sua maledizione [413].

[410] 1 Timoteo 1:9-10; [411] Galati 3:24; [412] Romani 1:20; 2:15; [413] Galati 3:10.

97. A quale particolare funzione [uso peculiare] adempie la legge per le persone rigenerate?

Sebbene esse siano state rigenerate e credano in Cristo, come pure siano state liberate dalla legge morale come patto d'opere [414], tanto che non siano state né giustificate né condannate per suo mezzo [416], pure, oltre al suo uso generale comune a loro e a tutti gli uomini, essa assume per loro un ruolo speciale, vale a dire mostrare loro quanto essi siano legati a Cristo per l'averla adempiuta e per aver sopportato egli per loro e per il loro bene la sua maledizione [417], e quindi per sospingerli ad una maggiore riconoscenza [418], ed ad esprimere la stessa in una sempre maggiore cura di conformarvisi come regola della loro ubbidienza [419].

[414] Romani 6:14; 7:4,6; Galati 4:4-5; [415] Romani 3:20; [416] Galati 5:23; Romani 8:1; [417] Romani 7:24-25; Galati 3:13,14: Romani 8:3-4; [418] Luca 1:68-69,74-75; Colossesi 1:12-14; [419] Romani 7:22; 12:2; Tito 2:11-14.

I Dieci Comandamenti

98. Dov’è riassunta la legge morale?

La legge morale è riassunta nei dieci comandamenti del Decalogo trasmessi dalla voce di Dio sul Monte Sinai, e scritti da Lui su due tavole di pietra [420]. Sono riportati nel ventesimo capitolo del libro dell’Esodo. I primi quattro comandamenti contengono i nostri doveri verso Dio, e gli altri sei i nostri doveri verso gli uomini [421].

[420] Deuteronomio 10:4; Esodo 34:1-4; [421] Matteo 22:37-40.

99. Quali regole devono essere osservate per la retta comprensione del Decalogo?

Per la retta comprensione del Decalogo devono essere osservate le seguenti regole:

1. Che la legge è perfetta ed obbliga ognuno alla piena conformità dell’intero uomo alla sua giustizia, ed all’intera e perpetua obbedienza, tanto da esigere la più grande perfezione in ogni suo dovere ed a proibire il peccato [anche] al minimo grado [422].

2. Che essa è spirituale: essa, cioè, si estende fino all’intelletto, la volontà, i sentimenti ed ogni altro potere dell’anima, tanto quanto parole, opere e gesti [423].

3. La stessa cosa, ma sotto diversi rispetti, è richiesta o proibita in comandamenti diversi [424].

4. Laddove si esige l'adempimento di un dovere, pure si proibisce il peccato contrario corrispondente [425]; e dove un peccato è proibito, là pure è comandato il dovere contrario corrispondente [426]. Allo stesso modo, laddove al comandamento è annessa una promessa, pure vi si minaccia il contrario [427]; e laddove è annessa una minaccia, il contrario vi è implicato [428].

5. Che ciò che Dio proibisce, non deve essere fatto in alcun tempo [429]; ciò che Egli comanda è sempre nostra incombenza adempiere [430], benché ogni particolare dovere non deve essere fatto in ogni tempo [431].

6. Che inclusi in un peccato o dovere, sono tutti quelli dello stesso genere ad essere proibiti o comandati; insieme a tutte le loro cause, modi, occasioni ed apparenze d’essi, come pure ogni istigazione [provocazione] a commetterlo [432].

7. Che ciò che è proibito o comandato a noi stessi, noi siamo tenuti, secondo lo stato in cui siamo stati posti, a fare in modo che sia evitato o eseguito da altri, secondo i doveri propri della loro condizione [433].

8. Che in ciò che è comandato ad altri, noi siamo vincolati, secondo il nostro stato e vocazione, ad essere loro d’aiuto [434]; come pure ad aver cura di non prendere parte con altri ciò che sia loro proibito [435].

[422] Salmi 19:7; Giacomo 2:10; Matteo 5:21-22, [423] Romani 7:14; Deuteronomio 6:5; Matteo 22:37-39; Matteo 5:21,22,27-28, 33-34,37-39,43-44; [424] Colossesi 3:5; Amos 8:5; Proverbi 1:19; 1 Timoteo 6:10; [425] Isaia 58:13; Deuteronomio 6:13; Matteo 4:9-10; Matteo 15:4-6; [426] Matteo 5:21-25; Efesini 4:28; [427] Esodo 20:12; Proverbi 30:17: [428] Geremia 18:7-8; Esodo 20:7; Salmi 15:1,4,5; Salmi 24:4,5; [429] Giobbe 13:7,8; Romani 3:8; Giobbe 36:21; Ebrei 11:25; [430] Deuteronomio 4:8-9; [431] Matteo 12:7; [432] Matteo 5:21-22,27,28; Matteo 15:4-6; Ebrei 10:24-25; 1 Tessalonicesi 5:22; Giuda 23; Galati 5:26; Colossesi 3:21; [433] Esodo 20:10; Levitico 19:17; Genesi 18:19; Giosuè 4:15; Deuteronomio 6:6,7; [434] 2 Corinzi 1:24; [435] 1 Timoteo 5:22.

100. Quali speciali cose dobbiamo considerare nei dieci comandamenti?

Nei dieci comandamenti dobbiamo considerare la prefazione, la sostanza dei comandamenti stessi e diverse ragioni che in alcuni di essi sono vi sono aggiunte per maggiormente dar loro efficacia.

101. Qual è la premessa dei dieci comandamenti?

La prefazione ai dieci comandamenti è contenuta in queste parole: "Io sono il SIGNORE, il tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitù" [436]. Con essa Dio manifesta la Sua sovranità [primato], essendo Jahvè, l'eterno, immutabile ed onnipotente Dio [437]; avendo il Suo essere in e da Sé stesso [438], e dando essere a tutte le Sue parole [439] ed opere [440]; e che Egli è un Dio che si lega da un patto, non solo con l'Israele antico, ma anche con tutto il Suo popolo [441]; che, portandoli fuori dalla loro servitù in Egitto, così Egli ci libera dalla nostra servitù spirituale [442]; e che quindi siamo tenuti ad accogliere solo Lui come nostro Dio e ad osservare tutti i Suoi comandamenti [443].

[436] Esodo 20:2; [437] Isaia 44:6; [438] Esodo 3:14; [439] Esodo 6:3; [440] Atti 17:24,28; [441] Genesi 17:7; Romani 3:29; [442] Luca 1:74,75; [443] 1 Pietro 1:15,17-18; Levitico 18:30; 19:37.

102. Qual è la somma dei quattro comandamenti che contiene i nostri doveri verso Dio?

La somma dei quattro comandamenti che contengono i nostri doveri verso Dio è: “Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima tua, con tutta la forza tua, con tutta la mente tua” [444].

[444] Luca 10:27.

Il primo Comandamento

103. Qual è il primo comandamento?

Il primo comandamento è: “Non avrai altri dèi davanti a me” [445].

[445] Esodo 20:3.

104. Quali sono i doveri imposti nel primo comandamento?

I doveri imposti nel primo comandamento sono: (1) conoscere e confessare Dio come l’unico e vero Dio e come il nostro Dio [446], (2) rendere culto a Dio e glorificarlo come Gli è dovuto [447], pensando a Lui [448], meditando su di Lui [449], rammentandoci di Lui [450], stimandolo sopra ogni altra cosa [451], onorandolo [452], adorandolo [453], scegliendolo [454], amandolo [455], desiderandolo [456], temendolo [457]; credendogli [458] (3) dobbiamo confidare in Dio [459], sperare in Lui [460], rallegrarci di Lui [462]; (4) Dobbiamo essere zelanti per Dio [463]; (5) dobbiamo invocare Dio, dandogli ogni lode e ringraziamento [464] e accordandogli ogni ubbidienza e sottomissione con l’intero nostro essere [465]; (6) dobbiamo compiacere Dio in ogni cosa [466] e rattristarci quando Egli viene in qualche modo offeso [467]; (7) Dobbiamo camminare umilmente con Dio [468].

[446] 1 Cronache 28:9; Deuteronomio 26:7; Isaia 43:10; Geremia 14:22; [447] Salmi 95:6,7; Matteo 4:10; Salmo 29:2; [448] Malachia 3:16; [449] Salmi 63:6; [450] Ecclesiaste 12:1; [451] Salmi 71:19; [452] Malachia 1:6; [453] Isaia 45:23; [454] Giosuè 24:15,22; [455] Deuteronomio 6:5; [456] Salmi 73:25; [457] Isaia 8:13; [458] Esodo 14:31; [459] Isaia 26:4; [460] Salmo 130:7; [461] Salmo 37:4; [462] Salmo 32:11; [463] Romani 12:11; Numeri 25:11; [464] Filippesi 4:6; [465] Geremia 7:23; Giacomo 4:7; [466] 1 Giovanni 3:22; [467] Geremia 31:18; Salmi 119:136; [468] Michea 6:8.

105. Quali sono i peccati proibiti nel primo comandamento?

I peccati proibiti nel primo comandamento sono: (1) l’ateismo, vale a dire negare o non avere un Dio [469]. (2) l’idolatria, vale a dire avere o adorare più di un solo Dio, o chiunque altro insieme o invece del vero Dio [470]; (3) non averlo o professarlo apertamente come Dio, e nostro Dio [471]; (4) l’omissione o la negligenza di qualunque cosa che a Dio sia dovuta e richiesta nel primo comandamento [472]; (5) l’ignoranza [volontaria] [473], la dimenticanza [474], il fraintendimento [475], le false opinioni [476], intrattenere pensieri indegni e malvagi su di Dio [477]; (6) Il tentativo audace e curioso di scrutare in ciò che Dio intende che rimanga celato [478]. (7) qualsiasi empietà (profanità) [479]; (8) odio contro Dio [480]; (9) amore di sé stessi [481]; (10) egocentrismo [482]; (11) e tutte le altre disposizioni disordinate ed immoderate della nostra mente, della volontà, o degli affetti verso altre cose, e sottratte a lui interamente o in parte [483]; (12) vana credulità [484]; (13) incredulità [485]; (14) l’eresia [486]; (15) fede erronea (miscredenza) [487]; (16) la diffidenza [488]; (17) il disperare [489]; (18) l’incorreggibilità [490]; (19) l’indifferenza sotto i giudizi [491]; (20) la durezza di cuore [492]; (21) superbia [493]; (22) la presunzione [494]; (23) la sicurezza carnale [495]; (24) tentare (sfidare) Dio [496]; (25) fare uso di mezzi illeciti [497] e confidare in mezzi leciti [498]; (26) i piaceri e le gioie carnali [499]; (27) lo zelo corrotto, cieco ed imprudente [500]; (28) la tiepidezza [501] e l’indolenza nelle cose di Dio [502]; (29) estraniarsi (alienarci) ed apostatare da Dio [503]; (30) pregare, o rendere un qualunque culto religioso, a santi, ad angeli, o a qualsiasi altra creatura [504]; (31) tutti i patti e le consultazioni col diavolo [505] ed il dare ascolto ai suoi suggerimenti [506]; (32) fare degli uomini i signori della nostra fede e coscienza [507]; (33) stimare poco e disprezzare Dio ed i Suoi comandamenti [508]; (34) resistere al suo Spirito e contristarlo [509], (35) la scontentezza e l’impazienza per le sue dispensazioni, accusarlo stoltamente dei mali che egli ci infligge [510]; (36) attribuire la lode di qualsiasi bene noi siamo, abbiamo o possiamo fare, alla fortuna [511], agli idoli [512], a noi stessi [513], o a qualsiasi altra creatura [514].

[469] Salmi 14:1; Efesini 2:12; [470] Geremia 2:27-28; 1 Tessalonicesi 1:9; [471] Salmi 81:11; [472] Isaia 43:2,23-24; [473] Geremia 4:22; Osea 4:1,6; [474] Geremia 2:32; [475] Atti 17:23,29; [475] Atti 17:23,29; [476] Isaia 40:18; [477] Salmi 50:21; [478] Deuteronomio 29:29; [479] Tito 1:16; Ebrei 12:16; [480] Romani 1:30; [481] 2 Timoteo 3:2; [482] Filippesi 2:21; [483] 1 Giovanni 2:15-16; 1 Samuele 2:29; Colossesi 2:2,5; [484] 1 Giovanni 4:1; [485] Ebrei 3:12; [486] Galati 5:20; [487] Atti 26:9; [488] Salmi 78:22; [489] Genesi 4:13; [490] Geremia 5:3; [491] Isaia 42:25; [492] Romani 2:5; [493] Geremia 13:15; [494] Salmi 10:13; [495] Sofonia 1:12; [496] Matteo 4:7; [497] Romani 3:8; [498] Geremia 17:5; [499] 2 Timoteo 3:4; [500] Galati 4:17; Giovanni 16:2; Romani 10:2; Luca 9:54-55; [501] Apocalisse 3:16; [502] Apocalisse 2:1; [503] Ezechiele 14:5; Isaia 1:4-5; [504] Romani 10:13-14; Osea 4:12; Atti 10:25-26; Apocalisse 19:10; Matteo 4:10; Colossesi 2:18; Romani 1:25; [505] Levitico 20:6; 1 Samuele 28:7,11; 1 Cronache 10:13-14; [506] Atti 5:3; [507] 2 Corinzi 1:24; Matteo 23:9; [508] Deuteronomio 32:15; 2 Samuele 12:9; Proverbi 13:13; [509] Atti 7:51; Efesini 4:30; [510] Salmi 73:2,3,13-15,22; Giobbe 1:22; [511] 1 Samuele 6:7-9; [512] Daniele 5:23; [513] Deuteronomio 8:17; [514] Abacuc 1:16.

106. Cosa ci è specialmente insegnato nel primo Comandamento con le parole 'davanti a me'?

Queste parola 'davanti a me' o 'davanti al mio volto', nel primo comandamento, ci insegnano che Dio, che vede tutte le cose, nota particolarmente, e ne è molto dispiaciuto, del peccato di avere un qualunque altro Dio. Tali espressioni sono un argomento per dissuaderci da esso, e per renderlo ancora più grave come la provocazione più impudente [515]. Inoltre, queste parole sono usate anche per persuaderci a fare tutto ciò che facciamo al Suo servizio giacché siamo costantemente sotto i Suoi occhi [516].

[515] Ezechiele 8:5-6; Salmi 44:20-21; [516] 1 Cronache 28:9.

Il Secondo Comandamento

107. Qual è il secondo comandamento?

Il secondo comandamento è: "Non ti farai scultura alcuna né immagine alcuna delle cose che sono lassù nei cieli o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non le servirai, perché io, l'Eterno, il tuo DIO, sono un Dio geloso che punisce l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, e uso benignità a migliaia, a quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti" [517].

[517] Esodo 20:4-6.

108. Quali sono i doveri ordinati nel secondo comandamento?

I doveri ordinati nel secondo comandamento sono: accogliere, osservare, e conservare puro ed integro tutto il culto e le ordinanze religiose che Dio ha istituito nella sua Parola [518]; particolarmente la preghiera e il rendimento di grazie nel nome di Cristo [519]; la lettura, la predicazione, e l’ascolto [della Parola] [520]; l’amministrazione ed il ricezione dei sacramenti [521]; il governo e la disciplina della Chiesa [522]; i suoi servizi e doveri [523]; il digiuno religioso [524]; giurare nel nome di Dio [525]; i voti a Lui fatti [526]; come pure disapprovare, detestare, opporsi ad ogni falso culto [527]; e, nel rispetto dello stato e vocazione di ciascuno, la sua estirpazione insieme ad ogni monumento di idolatria [528].

[518] Deuteronomio 32:46-47; Matteo 28:20; Atti 2:42; 1 Timoteo 6:13-14; [519] Filippesi 4:6; Efesini 5:20; [520] Deuteronomio 17:18-19; Atti 15:21; 2 Timoteo 4:2; Giacomo 1:21-22; [521] Matteo 28:19; 1 Corinzi 11:23-30; [522] Matteo 18:15-17; Matteo 16:19; 1 Corinzi 5; 1 Corinzi 12:28; [523] Efesini 4:11-12; 1 Timoteo 5:17-18; 1 Corinzi 9:7-15; [524] Gioele 2:12,18; 1 Corinzi 7:5; [525] Deuteronomio 6:13; [526] Salmi 76:11; [527] Atti 17:16-17; Salmi 16:4; [528] Deuteronomio 7:5; Isaia 30:22.

109. Quali sono i peccati proibiti nel secondo comandamento?

I peccati proibiti nel secondo comandamento sono: concepire [529], consigliare [530], comandare [531], far uso [532] e in qualsiasi modo approvare qualsiasi culto religioso non istituito da Dio stesso [533]; tollerare una falsa religione; farsi una qualsiasi rappresentazione di Dio, di tutto o di una delle tre Persone, sia interiormente nella nostra mente, che esteriormente in un qualsiasi genere di immagine o aspetto di alcuna creatura [534]; ogni culto reso ad essa [535], o a Dio in essa o per mezzo di essa [536]; farsi una qualche rappresentazione di divinità inventate [537], ed ogni culto o servizio loro rivolto [538]; ogni invenzione superstiziosa [539], il corrompere il culto di Dio [540], aggiungervi o togliervi qualcosa [541], sia inventato ed introdotto da noi [542], o ricevuto per tradizione da altri [543], per quanto giustificarlo si voglia in base alla sua antichità [544], rispondente ad usanze particolari [545], devozione [popolare] [546], buona fede, o pretesti di vario genere [547]; la simonia [548]; il sacrilegio [549]; ogni negligenza [550], disprezzo [551], ostacolo [552] ed opposizione contrasto del culto e delle ordinanze che Dio ha stabilito [553].

[529] Numeri 15:39; [530] Deuteronomio 13:6-8; [531] Osea 5:11; Michea 6:16; [532] 1 Re 11:33; 1 Re 12:33; [533] Deuteronomio 12:30-32; [534] Deuteronomio 4:15-19; Atti 17:29; Romani 1:21-23,25; [235] Daniele 3:18; Galati 4:8; [536] Esodo 32:5; [537] Esodo 32:8; [538] 1 Re 18:26,28; Isaia 65:11; [539] Atti 17:22; Colossesi 2:21-23; [540] Malachia 1:7-8,14; [541] Deuteronomio 4:2; [542] Salmi 106:39; [543] Matteo 15:9; [544] 1 Pietro 1:18; [545] Geremia 44:17; [546] Isaia 65:3-5; Galati 1:13-14; [547] 1 Samuele 13:11-12; 1 Samuele 15:21; [548] Atti 8:18; [549] Romani 2:22; Malachia 3:8; [550] Esodo 4:24-26; [551] Matteo 22:5; Malachia 1:7; [552] Matteo 23:13; [553] Atti 13:44-45; 1 Tessalonicesi 2:15-16.

110. Quali sono le ragioni connesse al secondo Comandamento per ulteriormente rafforzarlo?

Le ragioni connesse al secondo Comandamento per ulteriormente rafforzarlo, contenute nelle parole: "perché io, il SIGNORE, il tuo Dio, sono un Dio geloso; punisco l'iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, e uso bontà, fino alla millesima generazione, verso quelli che m'amano e osservano i miei comandamenti" [554], oltre ad evidenziare la sovranità di Dio su di noi ed il fatto che Egli abbia un diritto su di noi [555], sono il Suo zelo fervente per il culto che Gli è dovuto [556], e la Sua indignazione vendicativa contro ogni falso culto, trattandosi di prostituzione [adulterio] spirituale [557]; considerando chi infrange questo comandamento gente che Lo odia, e minacciando di punirli per diverse generazioni [558]; come pure stimando coloro che lo osservano come gente che Lo ama ed osserva i Suoi comandamenti, promettendo loro misericordia per molte generazioni [559].

[554] Esodo 20:5-6; [555] Salmi 45:11; Apocalisse 15:3-4; [556] Esodo 34:13-14; [557] 1 Corinzi 10:20-22; Deuteronomio 32:16-20; [558] Osea 2:2-4; [559] Deuteronomio 5:29.

Il terzo Comandamento

111. Qual è il terzo comandamento?

Il terzo comandamento è: “Non userai il nome dell'Eterno, il tuo DIO, invano, perché l'Eterno non lascerà impunito chi usa il suo nome invano” [560].

[560] Esodo 20:7.

112. Che cosa si esige nel terzo comandamento?

Nel terzo comandamento si esige che il nome di Dio, i Suoi titoli, attributi [561], ordinanze [562], la Parola [563], sacramenti [564], preghiera [565], giuramenti [566], voti [567], sorti [568], le Sue opere [569], e con qualunque altra cosa Egli si faccia conoscere, sia usato in modo santo e riverente in pensiero [570], meditazione [571], parola [572], e scritto [573]; da una santa professione [574] e comportamento responsabile [idoneo] [575], per la gloria di Dio [576] e per il bene di noi stessi [577] e degli altri [578].

[561] Matteo 11:9; Deuteronomio 28:58; Salmi 29:2; 68:4; Apocalisse 15:3-4; [562] Malachia 1:14: [563] Salmi 138:2; [564] 1 Corinzi 11:24-25,28:29; [565] 1 Timoteo 2:8; [566] Geremia 4:2; [567] Ecclesiaste 5:2,4-6; [568] Atti 1:24,26; [569] Giobbe 36:24; [570] Malachia 3:16; [571] Salmi 8:1,3-4,9; [572] Colossesi 3:17; Salmi 105:2,5; [573] Salmi 112:18; [574] 1 Pietro 3:15; Michea 4:5; [575] Filippesi 1:27; [576] 1 Corinzi 10:31; [577] Geremia 32:39; [578] 1 Pietro 2:12.

113. Quali sono i peccati proibiti nel terzo comandamento?

I peccati proibiti nel terzo comandamento sono: non usare il nome di Dio come richiesto [579]; e l’abuso di esso in maniera ignorante [580], vana [581], irreverente, profana [582], superstiziosa [583]; menzionare malvagiamente o altrimenti far uso dei suoi titoli, attributi [584], ordinanze [585], o opere [586] attraverso la bestemmia [587], lo spergiuro [588]; ogni impropero peccaminoso [589], giuramenti [590], voti [591] e estrazioni a sorte [592], violare i nostri giuramenti e voti, se legittimi [593]; e adempierli, se di cose illegittime [594]; mormorare e contestarli [595], cercare di sondarli in modo curioso [596] e non applicare rettamente i decreti di Dio [597] e provvidenze [598]; interpretarlo erroneamente [599], applicarlo in modo illegittimo [600], o pervertire in qualsiasi modo la Parola o parti di essa [601], scherzi profani [602], domande curiose e senza profitto, vane ciance, o il menzionare false dottrine [603], abusarne le creature o qualsiasi cosa contenuta sotto il nome di Dio, incantesimi [604], o concupiscente e pratiche peccaminose [605], il malignare [606], spregio [607], oltraggi [608] o qualsiasi scaltra opposizione alla verità di Dio, grazia e vie [609], fare professione di religione con ipocrisia o per fini sinistri [610], vergognarsi di essa [611] o vergognarsene attraverso un comportamento discordante [612], non saggio [613], infruttuoso [614] ed offensivo [615], oppure apostatare da esso [616].

[579] Malachia 2:2; [580] Atti 17:23; [581] Proverbi 30:9; [582] Malachia 1:6-7,12; Malachia 3:14; [583] 1 Samuele 4:3-5; Geremia 7:4,9-10,14,31; Colossesi 2:20-22; [584] 2 Re 18:30,35; Esodo 5:2; Salmo 139:20; [585] Salmi 50:16-17; [587] 2 Re 19:22; Levitico 24:11; [588] Zaccaria 5:4; 8:17; [589] 1 Samuele 17:43; 2 Samuele 16:5; [590] Geremia 5:7; Geremia 23:10; [591] Deuteronomio 23:18; Atti 23:12,14; [592] Ester 3:7; 9:24; Salmi 22:18; [593] Salmo 24:4; Ezechiele 17:16,18-19; [594] Marco 6:26; 1 Samuele 25:22;32-34; [595] Romani 9:14,19-20; [596] Deuteronomio 29:29; [597] Romani 3:5-7; Romani 6:1; [598] Ecclesiaste 8:11; 9:3; [599] Matteo 5:21-22; [600] Ezechiele 13:22; [601] 2 Pietro 3:16; Matteo 22:24-31; Matteo 25:28-30; [602] Isaia 22:13; Geremia 23:345,36,38; [603] 1 Timoteo 1:4,6-7; 1 Timoteo 6:4-5,2; 2 Timoteo 2:14; Tito 3:9; [604] Deuteronomio 18:10-14; Atti 19:13; [605] 2 Timoteo 4:3-4; Romani 13:13-14; 1 Re 21:9-10; Giuda 4; [606] Atti 13:45; 1 Giovanni 3:12; [607] Salmo 1:1; 2 Pietro 3:3; [608] 1 Pietro 4:4; [609] Atti 13:45-46,50; Atti 4:18; 19:9; 1 Tessalonicesi 2:16; Ebrei 10:29; [610] 2 Timoteo 3:5; Matteo 23:14; Matteo 6:1-2,5,16; [611] Marco 8:38; [612] Salmi 73:14-15; [613] 1 Corinzi 6:5-6; Efesini 5:15-17; [614] Isaia 5:4; 2 Pietro 1:8-9; [614] Isaia 5:4; 2 Pietro 1:8-9; [615] Romani 3:22-23; [616] Galati 3:1,3; Ebrei 6:6.

114. Quali sono le ragioni connesse al terzo comandamento?

Le ragioni connesse al terzo comandamento, in queste parole: “perché l'Eterno non lascerà impunito chi usa il suo nome invano” [617], sono: perché Egli è il Signore e il nostro Dio: il suo nome, quindi, non deve essere profanato o fatto oggetto di alcun tipo d’abuso [618], specialmente perché egli non lo tollererà e non risparmierà i trasgressori di questo comandamento. Chi lo fa non gli verrà permesso di sfuggire al suo giusto giudizio [619], per quanto possa sfuggire alle censure ed alle punizioni degli uomini [620].

[617] Esodo 20:7; [618] Levitico 19:12; [619] Ezechiele 36:21-23; Deuteronomio 28:58-19; Zaccaria 5:3-4; [620] 1 Samuele 2:12,17,22,24, 1 Samuele 3:13.

Il quarto comandamento

115. Qual è il quarto comandamento?

Il quarto comandamento è: “Ricordati del giorno di sabato per santificarlo. Lavorerai sei giorni e in essi farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è sabato, sacro all'Eterno, il tuo DIO; non farai in esso alcun lavoro, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo servo, né la tua serva, né il tuo bestiame, né il forestiero che è dentro alle tue porte; poiché in sei giorni l'Eterno fece i cieli e la terra, il mare e tutto ciò che è in essi, e il settimo giorno si riposò; perciò l'Eterno ha benedetto il giorno di sabato e l'ha santificato” [621]

[621] Esodo 20:8-11.

116. Che cosa si esige nel quarto comandamento?

Il quarto comandamento esige [da ogni uomo] che si santifichi, vale a dire, si considerino consacrati a Dio, quei tempi che tali Egli ha stabilito nella sua Parola, espressamente un intero giorno su sette; che, dalla fondazione del mondo fino alla risurrezione del Cristo era il settimo giorno, e, da allora, il primo giorno della settimana; così dovrà essere fino alla fine del mondo. Questo è il Sabato cristiano [622], pure chiamato nel Nuovo Testamento “il Giorno del Signore” [623].

[622] Deuteronomio 5:12-14; Genesi 2:2-3; 1 Corinzi 16:1-2; Matteo 5 :17-18; Isaia 56:2,4,6-7; [623] Apocalisse 1:10.

117. In che modo deve essere santificato il Sabato, o Giorno del Signore?

Il Sabato, o Giorno del Signore, deve essere santificato con un santo riposo per tutto il giorno [624], non solo cessando da quelle opere che in ogni tempo sono peccaminose, ma anche da tali attività mondane e ricreazioni che pur sono legittime negli altri giorni [625]; facendone nostra gioia quella di trascorrere l’intero tempo (eccetto quanto deve esserne usato per le opere di necessità e di misericordia [626]) negli esercizi pubblici e privati del culto di Dio [627]. A quel fine, per poter essere liberi e abili ai doveri di quel giorno, dobbiamo prepararne il cuore, con previdenza, diligenza e moderazione, tanto da poter cessare o rimandare ad un altro tempo appropriato ogni nostra occupazione mondana [628].

[624] Esodo 20:8,10; [625] Esodo 16:25.28; Neemia 13:15-22; Geremia 17:21-22; [626] Matteo 12:1-13; [627] Isaia 58:13; Luca 4:16; Atti 20:7; 1 Corinzi 16:1-2; Salmo 92; Isaia 66:23; [628] Esodo 20:8; Luca 23:54-56; Esodo 16:22,25-26,29; Neemia 13:19.

118. Perché l’ingiunzione del dovere di osservare il Sabato è diretta più specificatamente ai capi-famiglia e ad altri superiori?

L’ingiunzione di osservare il Sabato è diretta più specificatamente ai capi-famiglia e ad altri superiori, non solo perché sono tenuti essi stessi ad osservarlo, ma perché devono vegliare affinché lo osservino tutti coloro di cui hanno responsabilità; ma anche perché essi sono inclini talvolta ad impedirne l’osservanza pretendendo che essi svolgano servizi che pure dovrebbero cessare per quel giorno [629].

[629] Esodo 20:10; Giosuè 24:15; Neemia 13:15-17; Geremia 17:20-22; Esodo 23:12.

119. Quali sono i peccati proibiti nel quarto comandamento?

I peccati proibiti nel quarto comandamento sono: ogni omissione dei doveri ivi ordinati [630], ogni loro esecuzione noncurante, negligente ed infruttuosa, come pure forzatamente e con fastidio [631]; ogni profanazione di quel giorno con ozio e pigrizia oppure facendo ciò che in sé stesso è peccaminoso [632], ma anche operando, parlando o pensando inutilmente alle proprie occupazioni o ricreazioni del giorno dopo [633].

[630] Ezechiele 22:26; [631] Atti 20:7-9; Ezechiele 33:30-33; Amos 8:5; Malachia 1:13; [632] Ezechiele 22:38; [633] Geremia 17:24,27; Isaia 58:13.

120. Quali sono le ragioni connesse al quarto comandamento per rafforzare maggiormente la sua osservanza?

Le ragioni connesse al quarto comandamento per rafforzare maggiormente la sua osservanza, hanno a che fare con la sua equità. Dio ci permette sei giorni su sette per svolgere i nostri affari, ma, con quelle parole, se ne riserva uno per sé: “Lavorerai sei giorni e in essi farai ogni tuo lavoro” [634]. Dio rivendica quel giorno come sua speciale proprietà: “ma il settimo giorno è sabato, sacro all'Eterno” [635] dall’esempio posto da Dio stesso che “in sei giorni ha fatto il cielo e la terra, il mare e tutto ciò che è in essi, e poi si è riposato il settimo giorno”: e da quella benedizione che Dio ha accordato a quel giorno, non solo santificandolo affinché fosse un giorno dedicato al suo servizio, ma stabilendolo come mezzo per benedirci attraverso la sua santificazione, “perciò l'Eterno ha benedetto il giorno di sabato e l'ha santificato” [636].

[634] Esodo 20:9; [635] Esodo 20:10; [636] Esodo 20:11.

121. Perché è posta la parola “Ricordati” all’inizio del quarto comandamento?

La parola “Ricordati” è posta all’inizio del quarto comandamento [637] in parte a causa del grande beneficio che ce ne viene rammendandocene. Veniamo così aiutati nel prepararci alla stessa sua osservanza [638] e poi, osservandolo, per meglio osservare il resto dei comandamenti [639]; per continuare a rammentarci con riconoscenza dei due grandi benefici della Creazione e della Redenzione, il che contiene un breve sommario della religione [640]; in parte poi, perché siamo noi stessi molto inclini a dimenticarcene [641], in quanto per esso vi è minore luce della natura [642]; e pure esso pone un limite alla nostra libertà naturale a ciò che ci è lecito in altri tempi [643]; perché ricorre solo un giorno su sette. e molti affari mondani vengono in mezzo che troppo spesso ci distolgono la mente dal pensarvi, a prepararsene o a santificarlo [644]; e perché Satana, con i suoi strumenti lavora molto per obliterarne la gloria e persino la memoria e introdurre così irreligione ed empietà [645].

[637] Esodo 20:8; [638] Esodo 16:23; Luca 23:54,56; Marco 15:42; Neemia 13:19; [639] Salmo 92; Ezechiele 20:12,19-20; [640] Genesi 2:2-3; Salmi 118:22,24; Atti 4:10-11; Apocalisse 1:10; [641] Ezechiele 22:26; [642] Neemia 9:14; [643] Esodo 34:21; [644] Deuteronomio 5:14-15; Amos 8:5; [645] Lamentazioni 1:7; Geremia 17:21-23; Neemia 13:15-22.

122. Qual è la somma dei sei comandamenti che contengono il nostro dovere verso gli uomini?

La somma dei sei comandamenti che contengono i doveri che abbiamo verso l’uomo è quella di amare il nostro prossimo come noi stessi [646] e di fare agli altri quel che vorremmo che essi facessero a noi [657].

[646] Matteo 22:39; [647] Matteo 7:12.

Il quinto Comandamento

123. Qual è il quinto comandamento?

Il quinto comandamento è “Onorerai tuo padre e tua madre, affinché i tuoi giorni siano lunghi sulla terra che l'Eterno, il tuo DIO, ti dà” [648]

[648] Esodo 20:12

124. Chi si intende con padre e madre nel quinto comandamento?

Per padre e madre, nel quinto comandamento, si intendono non soltanto i nostri genitori naturali [649] ma tutti coloro che sono maggiori di noi per età [650] e doni [651], specialmente coloro che, secondo le ordinanze di Dio, ci sono superiori quanto ad autorità, sia nella famiglia [652], chiesa [653] o nazione [654].[649] Proverbi 23:22,25; Efesini 6:1-2; [650] 1 Timoteo 5:1-2; [651] Genesi 4:20-22; Genesi 45:8; [652] 2 Re 5:13; [653] 2 Re 2:12; 2 Re 13:14; Galati 4:19; [654] Isaia 49:23.

125. Perché i nostri superiori sono chiamati padre e madre?

I nostri superiori sono chiamati padre e madre, sia per insegnare loro che hanno dei doveri da adempiere verso i loro inferiori come i genitori naturali, affinché esprimano verso di loro amore e tenerezza, conformemente ai rapporti che ne hanno [655]; sia per indurre negli inferiori una maggiore disponibilità e gioia nell'adempiere ai doveri che hanno verso i loro superiori, come se fossero loro genitori [656].[655] Efesini 6:4; 2 Corinzi 12:14; 1 Tessalonicesi 2:7-8,11; Numeri 11:11-12; [656] 1 Corinzi 4:14-16; 2 Re 5:13.

126. Qual è lo scopo generale del quinto comandamento?

Lo scopo generale del quinto comandamento è l'adempimento di quei doveri che ci competono l'un l'altro a seconda dei diversi tipi di rapporti che intratteniamo con gli altri, in quanto inferiori, superiori o pari [657].[657] Efesini 5:21; 1 Pietro 2:17; Romani 12:10.

127. Qual è l’onore che i sottoposti devono ai loro superiori?

L'onore che gli inferiori devono ai loro superiori è il rispetto di tutto cuore [658] con la parola [659] ed il comportamento [660], la preghiera ed il rendimento di grazie per loro [661]; disponibilità all'obbedienza ai loro legittimi comandi e consigli [663]; debita sottomissione quando ci correggono [664], fedeltà verso di loro [665]; loro difesa [666]; mantenimento delle loro persone ed autorità conformemente al loro rango ed alla natura della loro posizione [667]; sopportare le loro debolezze e coprirle con amore [668], affinché vi sia onore verso di loro e nel loro governo [669].[658] Malachia 1:6; Levitico 19:3; [659] Proverbi 31:28; 1 Pietro 3:6; [660] Levitico 19:32; 1 Re 2:19; [661] 1 Timoteo 2:1-2; [662] Ebrei 13:7; Filippesi 3:17; [663] Efesini 6:1-2; 6-7; 1 Pietro 2:13-14; Romani 13:1-5; Ebrei 13:17; Proverbi 4:3-4; Proverbi 23:22; Esodo 18:19,24; [664] Ebrei 12:9; 1 Pietro 2:18-20; [665] Tito 2:9-10; [666] 1 Samuele 25:15-16; 2 Samuele 18:3; Ester 6:2; [667] Matteo 22:21; Romani 13:6-7; 1 Timoteo 5:17-18; Galati 6:6; Genesi 45:11; Genesi 47:12; [668] 1 Pietro 2:18; Proverbi 23:22; Genesi 9:23; [669] Salmo 127:3-5; Proverbi 31:23.

128. Quali sono i peccati dei sottoposti contro i loro superiori?

I peccati degli inferiori contro i loro superiori sono: ogni negligenza nei doveri verso di loro [670], invidiarli [671], disprezzarli [672], ribellione [673] contro le loro persone e luoghi [675], ai loro legittimi consigli [676], comandi e correzioni [677], maledirli, prenderli in giro [678] ed ogni comportamento refrattario e scandaloso che causi vergogna e disonore a loro ed al loro governo [679].[670] Matteo 15:4-6; [671] Numeri 11:28-29; [672] 1 Samuele 8:7; Isaia 3:5; [673] 2 Samuele 15:1-12; [674] Esodo 21:15; [675] 1 Samuele 10:27; [676] 1 Samuele 2:25; [677] Deuteronomio 21:18-21; [678] Proverbi 30:11,17; [679] Proverbi 19:26.

129. Cosa è richiesto ai superiori nei riguardi dei loro sottoposti?

E' richiesto dai superiori, secondo quel potere che essi ricevono da Dio, e in quel particolare rapporto in cui stanno, che essi amino [680], preghino [681] e invochino benedizioni per i loro sottoposti [682]; li istruiscano [683], consiglino ed ammoniscano [684]; incoraggino [685], commendino [686] e retribuiscano coloro che fanno bene [687], e scoraggino [688], riprovino e castighino quelli che fanno male [689]; proteggano [690] e provvedano per loro tutto ciò di cui hanno bisogno per la loro anima [691] e corpo [692], e, con serio, saggio, santo ed esemplare comportamento, diano gloria a Dio [693], portino onore verso sé stessi [694] e così preservino quell'autorità che Dio ha loro conferito [695].[680] Colossesi 3:19; [681] 1 Samuele 12;23; Giobbe 1:5; [682] 1 Re 8:55-56; Ebrei 7:7; Genesi 49:28; [683] Deuteronomio 6:6-7; [684] Efesini 6:4; [685] 1 Pietro 3:7; [686] 1 Pietro 2:14; Romani 13:3; [687] Ester 6:3; [688] Romani 13:3-4; [689] Proverbi 29:15; 1 Pietro 2:14; [690] Giobbe 29:13-16; Isaia 1:10,17; [691] Efesini 6:4; [692] 1 Timoteo 5:8; [693] 1 Timoteo 4:12; Tito 2:3-5; [694] 1 Re 3:28; [695] Tito 2:15.

130. Quali sono i peccati dei superiori?

I peccati dei superiori, oltre alla negligenza dei doveri loro ordinati [696], è cercare i propri interessi [697], cercare la propria gloria [698], comodo, profitto e piacere [699]; comandare cose illecite [700], o non nella capacità degli inferiori di eseguire [701]; consigliare [702], incoraggiare [703], o favorirli in in ciò che è male [704]; dissuaderli o scoraggiarli in ciò che è bene [705]; correggerli indebitamente [706], esporli senza curarsene all'errore o lasciarvene, nell'errore, nella tentazione o nel pericolo [707], provocarli ad ira [708] o in qualsiasi modo disonorarsi o minimizzare la loro autorità attraverso un comportamento ingiusto, indiscreto, rigoroso o remissivo [709].[696] Ezechiele 34:2-4; [697] Filippesi 2:21; [698] Giovanni 5:44; Giovanni 7:18; [699] Isaia 56:10-11; Deuteronomio 17:7; [700] Daniele 3:4-6; Atti 4:17-18; [701] Esodo 5:10-18; Matteo 23:2-4; [702] Matteo 14:8; Marco 6:24; [703] 2 Samuele 13:28; [704] 1 Samuele 3:13; [705] Giovanni 7:46-49; Colossesi 3:21; Esodo 5:17; [706] 1 Pietro 2:18-20; Ebrei 12:10; Deuteronomio 25:3; [707] Genesi 38:11-26; Atti 18:17; [708] Efesini 6:4; [709] Genesi 9:21; 1 Re 12:13-16; 1 Re 1:6; 1 Samuele 2:29-31.

131. Quali sono i doveri dei pari?

I doveri dei pari sono: considerare la dignità ed il valore l'uno dell'altro [710], onorarsi l'un l'altro [711], e rallegrarsi dei doni e dei progressi degli altri come se fossero i nostri [712].[710] 1 Pietro 2:17; [711] Romani 12:10; [712] Romani 12:15-16.

132. Quali sono i peccati dei pari?

I peccati dei pari sono, oltre alla negligenza dei doveri ordinati [713], la svalutazione del loro valore [714], l'invidia per i loro doni [715], rattristarci per l'avanzamento della loro prosperità [716] ed usurpare preminenza l'uno sull'altro [717].[713] Romani 13:8; [714] 2 Timoteo 3:3; [715] Atti 7:9; [716] Numeri 122; Ester 6:12-13; [717] 3 Giovanni 1:9; Luca 22:24.

133. Qual è la ragione annessa al quinto comandamento, per farlo rispettare maggiormente?

La ragione connessa al quinto comandamento, con queste parole: "affinché i tuoi giorni siano lunghi sulla terra che l'Eterno, il tuo DIO, ti dà" [718], è un'espressa promessa di lunga vita e prosperità, nella misura in cui serva alla gloria di Dio ed al bene di tutti coloro che osservano questo comandamento [719].[718] Esodo 20:12; [719] Deuteronomio 5:16; 1 Re 8:25; Efesini 6:2-3.

Il sesto comandamento

134. Qual è il sesto comandamento?

Il sesto comandamento è "Non ucciderai" [720].[720] Esodo 20:13

135. Quali sono i doveri ordinati nel sesto comandamento?

I doveri ordinati nel sesto comandamento riguardano ogni attento sforzo ed impegno legittimo di preservare la vita nostra [721] ed altrui [722] opponendo resistenza ad ogni pensiero e proposto che possa pregiudicarla [723], sottomettendo ogni passione [724] ed evitando ogni occasione [725], tentazione [726] e pratiche, che tendano a togliere ingiustamente la vita di chiunque [727]. Questo può essere realizzato attraverso la giusta difesa contro la violenza [728], la sopportazione paziente della mano di Dio [729], la quiete di mente [730], la contentezza di spirito [731]; l'uso sobrio del cibo [732] e delle bevande [733], del fisico [734], del sonno [735], del lavoro [736] e delle ricreazioni [737]; coltivando pensieri caritatevoli [738], amore [739], compassione [740], mansuetudine, gentilezza e longanimità [741], spirito pacifico [742], parola e comportamento mite [743], sopportazione, disponibilità alla riconciliazione, sopportazione paziente e perdono delle offese, e rendendo bene per male [744], confortando e soccorrendo gli afflitti, e proteggendo e difendendo gli innocenti [745].[721] Efesini 5:28-29; [722] 1 Re 18:4; [723] Geremia 20:15-16; Atti 23:12,16-17,21,27; [724] Efesini 4:26-27; [725] 2 Samuele 2:22; Deuteronomio 22:8; [726] Matteo 4:6-7; Proverbi 1:10-11,15-16; [727] 1 Samuele 24:12; 1 Samuele 26:9-22; Genesi 37:21-22; [728] Salmo 82:4; Proverbi 24:11-12; 1 Samuele 14:45; [729] Giacomo 5:7-11; Ebrei 12:9; [730] 1 Tessalonicesi 4:11; 1 Pietro 3:3-4; Salmo 37:8-11; [731] Proverbi 17:22; [732] Proverbi 25:16,27; [733] 1 Timoteo 5:23; [734] Isaia 38:21; [735] Salmo 127:2; [736] Ecclesiaste 5:12; 2 Tessalonicesi 3:10,12; Proverbi 16:20; [737] Ecclesiaste 3:4,11; [738] 1 Samuele 19:4-5; 1 Samuele 22:13-14; [739] Romani 13:10; [740] Luca 10:33-34; [741] Colossesi 3:12-13; [742] Giacomo 3:17; [743] 1 Pietro 3:8-11; Proverbi 15:1; Giudici 8:1-3; [744] Matteo 5:24; Efesini 5:2,32; Romani 12:17; [745] 1 Tessalonicesi 5:14; Giobbe 31:19-20; Matteo 25:35-36; Proverbi 31:8-9.

136. Quali sono i peccati proibiti nel sesto comandamento?

I peccati proibiti nel sesto comandamento sono: il togliere la vita di noi stessi [746] o di altri [757], eccetto nel caso di pubblica giustizia [748], guerra legittima [749] o difesa necessaria [750]; il trascurare o il ritirare legittimi e necessari mezzi per la preservazione della vita [751]; ira peccaminosa [752], odio [753], invidia [754], desiderio di vendetta [755]; ogni passione eccessiva [756], preoccupazioni infondate [757]; uso immoderato di cibo e bevanda [758], lavoro [759], e ricreazioni [760]; parole provocanti [761], oppressione [762], liti [763], colpire, ferire [764] e qualunque cosa tenda alla distruzione della vita di chiunque [765].[746] Atti 16:28; [747] Genesi 9:6; [748] Numeri 35:31,33; [749] Geremia 48:10; Deuteronomio 20:1; [750] [1]; [751] Matteo 25:42-43; Giacomo 2:15-16; Ecclesiaste 6:1-2; [752] Matteo 5:22; [753] 1 Giovanni 3:15; Levitico 19:17; [754] Proverbi 14:30; [755] Romani 12:19; [756] Efesini 4:31; [757] Matteo 6:31,34; [758] Luca 21:34; Romani 13:13; [759] Ecclesiaste 12:12:; Ecclesiaste 2:22-23; [760] Isaia 5:12; [761] Proverbi 15:1; Proverbi 12:18; [762] Ezechiele 18:18; Esodo 1:14; [763] Galati 5:15; Proverbi 23:29; [764] Numeri 35:16-18,21; [765] Esodo 21:18-36.

Il settimo comandamento

137. Qual è il settimo comandamento?

Il settimo comandamento è: "Non commetterai adulterio" [766][766] Esodo 20:14.

138. Quali sono i doveri ordinati nel settimo comandamento?

I doveri ordinati nel settimo comandamento sono: castità di corpo, mente e sentimenti, [767] parole [768], e comportamento [769]; la preservazione di essa in noi stessi e negli altri [770]; vigilanza sugli occhi e su tutti i sensi [771]; autocontrollo [772] frequentare compagnie caste [773], decoro e modestia nell'abbigliamento [774]; matrimonio per coloro che non hanno il dono della continenza [775], amore coniugale [776] e coabitazione [777], impegno diligente nello svolgimento della propria vocazione [778]; evitare ogni occasione di impurità e resistenza alle tentazioni [779].[767] 1 Tessalonicesi 4:4; Giobbe 31:1; 1 Corinzi 7:34; [768] Colossesi 4:6; [769] 1 Pietro 3:2; [770] 1 Corinzi 7:2;35-36; [771] Giobbe 31:1; [772] Atti 24:24-25; [773] Proverbi 2:16-20; [774] 1 Timoteo 2:9; [775] 1 Corinzi 7:2,9; [776] Proverbi 5:19-20; [777] 1 Pietro 3:7; [778] Proverbi 31:11,27-28; [779] Proverbi 5:8; Genesi 39:8-10.

139. Quali sono i peccati proibiti nel settimo comandamento?

I peccati proibiti nel settimo comandamento, oltre alla negligenza dei doveri che vi sono comandati [780] sono: adulterio, fornicazione [781], violenza sessuale. incesto [782]; sodomia ed ogni concupiscenza innaturale [783], ogni immaginazione erotica, pensieri, propositi e sentimenti [784]; ogni espressione corrotta e immonda, oppure starla a sentire [785]; sguardi licenziosi [786]; comportamento impudico e leggero, abbigliamento immodesto [787]; proibizione di legittimo matrimonio [788] e tolleranza di matrimoni illeciti [789], permettere, tollerare e mantenere la prostituzione o farne uso [790]; fare voti permanenti di celibato [791]; indebito ritardo del matrimonio [792]; avere più mogli o mariti che uno al tempo stesso [793]; divorzio ingiusto [794] o abbandono del coniuge [795]; pigrizia, ingordigia e ubriachezza [796]; compagnie non caste [797]; canzoni, libri, figure, danze, spettacoli lascivi [798] ed ogni altra provocazione o atti di lussuria, sia in noi stessi che in altri [799].[780] Proverbi 5:7; [781] Ebrei 13:4; Galati 5:19; [782] 2 Samuele 13:14; 1 Corinzi 5:1; [783] Romani 1:24,26-27; Levitico 20:15-16; [784] Matteo 5:28; Matteo 15:19; Colossesi 3:5; [785] Efesini 5:3-4; Proverbi 7:5,21-22; [786] Isaia 3:16; 2 Pietro 2:14; [787] Proverbi 7:10,13; [788] 1 Timoteo 4:3; [789] Levitico 18:1-21; Marco 6:18; Malachia 2:11-12; [790] 1 Re 15:12; 2 Re 23:7; Deuteronomio 23:17-18; Levitico 19:29; Geremia 5:7; Proverbi 7:24-27; [791] Matteo 19:10-11; [792] 1 Corinzi 7:7-9; Genesi 38:26; [793] Malachia 2:14-15; Matteo 19:5; [794] Malachia 2:16; Matteo 5:32; [795] 1 Corinzi 7:12-13; [796] Ezechiele 16:49; Proverbi 23:30-33; [797] Genesi 39:19; Proverbi 5:8; [798] Efesini 5:4; Ezechiele 23:14-16; Isaia 23:15-17; Isaia 3:16; Marco 6:22; Romani 13:13; 1 Pietro 4:3; [799] 2 Re 9:30; Geremia 4:30; Ezechiele 23:40.

L'ottavo comandamento

140. Qual è l’ottavo comandamento?

L'ottavo comandamento è: "Non ruberai" [800].[800] Esodo 20:15.

141. Quali sono i doveri richiesti nell'ottavo comandamento?

I doveri ordinati nell'ottavo comandamento sono: verità, fedeltà e giustizia nei contratti e nel commercio fra uomo e uomo [801]; rendere a ciascuno il dovuto; restituzione dei beni illegalmente sottratti al legittimo proprietario [802]; dare e prestare liberalmente, secondo le nostre capacità e altrui necessità [803]; moderazione nei nostri giudizi, volontà e sentimenti riguardo ai beni mondani [804]; cura provvidente e studio di procurarci [805], conservare, usare e disporre quelle cose che sono necessarie e convenienti per il sostentamento della nostra vita e adatte alla nostra condizione [806], un'attività professionale legittima [807] e diligenza nello svolgerla [808]; parsimonia [809], evitare cause legali non necessarie [810], fideiussioni o altri simili impegni [811] e l'impegno, mediante mezzi giusti e legali, di procurarsi, preservare, e promuovere il benessere e la condizione esteriore di altri, come pure della nostra [812].[801] Salmo 15:2-4; Zaccaria 7:4,10; Zaccaria 8:16-17; [802} Levitico 6:2-5; Luca 19:8; [803] Luca 6:30-38; 1 Giovanni 3:17; Efesini 4:28; Galati 6:10; [804] 1 Timoteo 6:6-9; Galati 6:14; [805] 1 Timoteo 5:8; [806] Proverbi 27:23-27; Ecclesiaste 2:24; Ecclesiaste 3:12-13; 1 Timoteo 6:17-18; Isaia 38:1; Matteo 11:8; [807] 1 Corinzi 7:20; Genesi 2:15; Genesi 3:19; [808] Efesini 4:28; Proverbi 10:4; [809] Giovanni 6:12; Proverbi 21:20; [810] 1 Corinzi 6:1-9; [811] Proverbi 6:1-6; Proverbi 11:15; [812] Levitico 25:35; Deuteronomio 22:1-4; Esodo 23:4-5; Genesi 47:14-20; Filippesi 2:4; Matteo 22:39.

142. Quali sono i peccati proibiti nell'ottavo comandamento?

I peccati proibiti nell'ottavo comandamento, oltre alla negligenza dei doveri ivi richiesti [813] sono: il furto [814], la rapina [815], il sequestro di persona [816], la ricettazione di beni rubati [817], affari fraudolenti [818], falsi pesi e misure [819], rimozione di confini [820], ingiustizia ed infedeltà nei contratti fra persona e persona [821] o in questioni di fiducia [822], oppressione [823], estorsione [824], usura [825], corruzione [826] processi vessatori [827], ingiusta segregazione e spopolamento [828], accaparramento di beni necessari per aumentarne il prezzo [829], professioni illegali [830] ed ogni altro modo ingiusto e peccaminoso di prendere o sottrarre dal nostro prossimo ciò che gli appartiene, o per arricchire noi stessi [831], avidità [832], amore e valorizzazione disordinata di beni mondani [833], sollecitudini ansiose e affanno nel procurarsene, conservarli ed usarli [834], invidiare la prosperità di altri [835] come pure pigrizia [836], prodigalità, spreco di denaro nel gioco d'azzardo, ed ogni altro modo per il quale indebitamente rechiamo pregiudizio alla nostra condizione esteriore [837], e defraudare noi stessi dell'uso debito e conforto della condizione che Dio ci ha assegnato [838].[813] Giacomo 2:15-16; 1 Giovanni 3:17; [814] Efesini 4:28; [815] Salmo 62:10; [816] 1 Timoteo 1:10; [817] Proverbi 29:24; [818] 1 Tessalonicesi 4:6; [819] Proverbi 11:1; [820] Deuteronomio 19:14; Proverbi 23:10; [821] Amos 8:5; Salmo 37:21; [822] Luca 16:10-12; [823] Ezechiele 22:29; Levitico 25:17; [824] Matteo 23:25; Ezechiele 22:12; [825] Salmo 15:5; [826] Giobbe 15:34; [827] 1 Corinzi 6:6-8; Proverbi 3:29-30; [828] Isaia 5:8; Michea 2:2; [829] Proverbi 11:26; [830] Atti 19:19,24-25; [831] Giobbe 20:19; Giacomo 5:4; Proverbi 21:6; [832] Luca 12:15; [833] 1 Timoteo 6:5; Colossesi 3:2; Salmo 62:10; [834] Matteo 6:25,31,34; [835] Salmo 73:3; Salmo 37:1-7; [836] 2 Tessalonicesi 3:11; Proverbi 18:9; [837] Proverbi 21:17; Proverbi 23:20-21; Proverbi 28:19; [838] Ecclesiaste 4:8; Ecclesiaste 6:2; 1 Timoteo 5:8.

Il nono comandamento

143. Qual è il nono comandamento?

Il nono comandamento è: "Non farai falsa testimonianza contro il tuo prossimo" [839].[839] Esodo 20:16.

144. Quali sono i doveri richiesti nel nono comandamento?

I doveri ordinati nel nono comandamento sono: preservare e promuovere la verità fra persona e persona [840] ed il buon nome del nostro prossimo come pure del nostro [841] apparire ed essere per la verità [842], di tutto cuore [843], sinceramente [844], liberamente [845], chiaramente [846] e pienamente [847]; dire la verità e solo la verità in questioni di giudizio e giustizia [848] e in qualsiasi altra cosa [849]; stimare caritatevolmente il nostro prossimo [850], amare, desiderare, rallegrarsi nel suo buon nome [851]; rattristarci [852] e coprire le loro debolezze [853], riconoscere liberamente i loro doni e grazie [854], difendere la loro innocenza [855] e ricevere volentieri un buon rapporto [856] e l'indisponibilità ad ammettere un cattivo rapporto [857] a loro riguardo; scoraggiare le maldicenze [858], gli adulatori [859], e i diffamatori [860]; amore e cura per il nostro buon nome, e difenderlo quando è necessario [861]; mantenere le promesse legittime [862]; pensare a tutte le cose che sono veraci, tutte le cose che sono oneste, tutte le cose che sono giuste, tutte le cose che sono pure, tutte le cose che sono amabili, tutte le cose che sono di buona fama, e praticarle [863].[840] Zaccaria 8:16; [841] 2 Giovanni 1:12; [842] Proverbi 31:8-9; [843] Salmo 15:2; [844] 2 Cronache 19:9; [845] [1]; [846] Giosuè 7:19; [847] 2 Samuele 14:18-20; [848] Levitico 19:15; [849] 2 Corinzi 1:17-18; Efesini 4:25; [850] Ebrei 6:9; 1 Corinzi 13:7; [851] Romani 1:8; 2 Giovanni 1:4; 3 Giovanni 1:3-4; [852] 2 Corinzi 2:4; 2 Corinzi 12:21; [853] Proverbi 17:9; 1 Pietro 4:8; [854] [2]; [855] 1 Corinzi 1:4,5-7; 2 Timoteo 1:4-5; [856] Proverbi 26:24-25; [857] Salmo 15:3; [858] Proverbi 25:23; [859] Salmo 15:3; [860] Salmi 101:5; [861] Proverbi 22:21; [862] Salmi 15:4; [863] Filippesi 4:8.

145. Quali sono i peccati proibiti nel nono comandamento?

I peccati proibiti nel nono comandamento sono: ogni pregiudizio arrecato alla verità ed al buon nome del nostro prossimo, come pure del nostro [864], specialmente nei tribunali [865]; addurre false evidenze [866], favoreggiare falsi testimoni [867], apparire favorevoli ad una cattiva causa e dichiararsene a favore, sfidare e travolgere la verità [868], tollerare sentenze ingiuste [869], chiamare male il bene e bene il male; retribuire il malvagio secondo l'opera del giusto, e il giusto secondo l'opera del malvagio [870]; contraffazione [871], nascondere la verità, silenzio indebito in una giusta causa [872] e tacere quando l'iniquità esige che sia denunciata da noi stessi [873] o rilevata affinché sia evidente [874]; non dire la verità a tempo e a luogo [875], oppure maliziosamente ad un fine sbagliato [876], oppure pervertendola dandole un significato sbagliato [877], o con espressioni dubbie od equivoche a pregiudizio della verità o della giustizia [878], dire falsità [879], mentire [880], diffamare [881], colpire alle spalle [882], detrarre, riportare voci non provate [883], bisbigliare [884], schernire [885], offendere [886], censurare [889] in maniera affrettata [887], dura [888] e parziale; equivocare consapevolmente intenzioni, parole ed azioni [890], adulare [891], vantarsi in modo vanaglorioso [892], pensare o parlare in maniera troppo elevata o troppo bassa di noi stessi o degli altri [893], negare i doni e le grazie di Dio [894], aggravare piccoli difetti [895], nascondere, scusare o attenuare peccati quando si è chiamati ad un'aperta confessione [896], evidenziare debolezze quando non è necessario [897], suscitare false dicerie [898], ricevere ed approvare relazioni malvagie [899], tapparsi le orecchie di fronte a giuste difese [900]; sospetti malvagi [901], invidiare o rattristarci per i crediti meritati di altri [902], sforzarci o desiderare di comprometterli [903], rallegrarsi dell'infamia e delle disgrazie altrui [904], disprezzo sdegnoso [905], sperticata ammirazione [906], infrangere promesse legittime [907], trascurare ciò che è di buona fama [908], e praticare o non evitare noi stessi, o non ostacolare ciò che possiamo in altri quelle cose che procurano cattiva fama [909].[864] 1 Samuele 17:28; 2 Samuele 16:3; 2 Samuele 1:9-10,15-16; [865] Levitico 19:15; Abacuc 1:4; [866] Proverbi 19:5; Proverbi 6:16,19; [867] Atti 6:13; [868] Geremia 9:3,5; Atti 24:2,5; Salmo 12:3-4; Salmo 52:1-4; [869] Proverbi 17:15; 1 Re 21:9-14; [870} Isaia 5:23; [871] Salmo 119:69; Luca 19:8; Luca 16:5-7; [872] Levitico 5:1; Deuteronomio 13:8; Atti 5:3,8-9; 2 Timoteo 4:6; [873] 1 Re 1:6; Levitico 19:17; [874] Isaia 59:4; [875] Proverbi 29:11; [876] 1 Samuele 22:9-10; Salmo 52:1-5; [877] Matteo 7:1; [878] Genesi 3:5; Genesi 26:7,9; [879] Isaia 59:13; [880] Levitico 19:11; [881] Salmo 50:20; [882] Giacomo 4:11; Geremia 38:4; [883] Levitico 19:19; [884] Romani 1:29-30; [885] Genesi 21:9; Galati 4:29; [886] 1 Corinzi 6:10; [887] Matteo 7:1; [888] Atti 28:4; [889] Genesi 38:24; Romani 2:1; [890] Neemia 6:6-8; Romani 3:8; Salmo 69:19; 1 Samuele 1:13-15; 2 Samuele 10:3; [891] Salmo 12:2-3; [892] 2 Timoteo 3:2; [893} Luca 18:9,11; Romani 12:16; 1 Corinzi 4:6; Atti 12:22; Esodo 4:10-14; [894] Giobbe 27:5-6; Giobbe 4:6; [895] Matteo 7:3-5; [896] Proverbi 28:13; Proverbi 30:20; Genesi 3:12-13; Geremia 2:35; 2 Re 5:25; Genesi 4:9; [897] Genesi 9:22; Proverbi 25:9-10; [898] Esodo 23:1; [899] Proverbi 29:12; [900] Atti 7:56-57; Giobbe 31:13-14; [901] 1 Corinzi 13:5; 1 Timoteo 6:4; [902] Numeri 11:29; Matteo 21:14; [903] Esdra 4:12-13; [904] Geremia 48:27; [905] Salmo 35:15-16,21; Matteo 27:28-29; [906] Giuda 1:16; Atti 12:22; [907] Romani 1:31; 2 Timoteo 3:3; [908] 1 Samuele 2:24; [909] 2 Samuele 13:12-13; Proverbi 5:8-9; Proverbi 6:33.

Il decimo comandamento

146. Qual è il decimo comandamento?

Il decimo comandamento è: "Non desidererai la casa del tuo prossimo; non desidererai la moglie del tuo prossimo, né il suo servo, né la sua serva, né il suo bue, né il suo asino, né cosa alcuna che sia del tuo prossimo" [910].[910] Esodo 20:17

147. Quali sono i doveri ordinati nel decimo comandamento?

I doveri ordinati nel decimo comandamento sono di accontentarci pienamente della nostra propria condizione [911] e d'avere una tale caritatevole disposizione dell'intera nostra anima verso il nostro prossimo, tanto che tutte i nostri movimenti interiori e sentimenti verso di lui tendano a promuovere tutto il bene che è in lui [912].

[911] Ebrei 13:5; 1 Timoteo 6:6; [912] Giobbe 31:29; Romani 12:15; Salmo 122:7-9; 1 Timoteo 1:5; Ester 10:3; 1 Corinzi 13:4-7.

148. Quali sono i peccati proibiti nel decimo comandamento?

I peccati proibiti nel decimo comandamento sono: non accontentarci della nostra propria condizione [913], invidiare [914] e rattristarci del bene del nostro prossimo [915], come pure ogni movimento e sentimenti disordinati verso qualsiasi cosa che gli appartenga [916].[913] 1 Re 21:4; Ester 5:13; 1 Corinzi 10:10; [914] Galati 5:26; Giacomo 3:14,16; [915] Salmo 112:8-10; Neemia 2:10; [916] Romani 7:7-8; Romani 13:9; Colossesi 3:5; Deuteronomio 5:21.

L'osservanza dei comandamenti

149. Chiunque è capace ad osservare perfettamente i comandamenti di Dio?

No, nessuno ne è in grado, o da sé stesso [917] o per una qualsiasi grazia ricevuta in questa vita, di osservare perfettamente i comandamenti di Dio [918]. Di fatto, li infrange quotidianamente in pensiero [919], parole ed opere [920].[917] Giacomo 3:2; Giovanni 15:5; Romani 8:3; [918] Ecclesiaste 7:20; 1 Giovanni 1:8,10; Galati 5:17; Romani 7:18-19; [919] Genesi 6:5; Genesi 8:21; [920] Romani 3:9-19.

150. Sono tutte le trasgressioni della legge di Dio ugualmente odiose in se stesse, e agli occhi di Dio?

Tutte le trasgressioni alla legge di Dio sono ugualmente odiose ed efferate in sé stesse; ma alcuni peccati in sé stessi, e in ragione di diverse aggravanti, sono più odiosi degli altri agli occhi di Dio [921].[921] Giovanni 19:11; Ezechiele 8:6,13,15; 1 Giovanni 5:16; Salmo 78:17,32,56.

151. Quali sono quelle aggravanti che rendono alcuni peccati più odiosi di altri?

I peccati derivano le loro aggravanti:1. Dalle persone che li commettono [922], se sono di una certa età [923], di maggiore esperienza o grazia [924], eminenza di professione [925], doni [926], luoghi [927], ufficio [928], guida di altri [929], e quelli il cui esempio è verosimilmente più seguito da altri [930].2. Dalle persone offese [931]: se immediatamente contro Dio [932], i suoi attributi [933] e culto [934]; contro Cristo e la sua grazia [935], lo Spirito Santo [936], i suoi testimoni [937], ed opere [938], contro superiori, uomini eminenti [939], e coloro verso i quali siamo collegati ed impegnati [940]; contro uno qualsiasi dei suoi santi [941], particolarmente fratelli deboli [942], le loro anime, o chiunque altro [943], e il bene comune di tutti o molti [944].3. Dalla natura e qualità della trasgressione [945]: se è contro l'espressa lettera della legge [946], se infrange molti comandamenti e contiene in essa molti peccati [947]; se non solo è nascosta nel cuore, ma si esprime in parole ed azioni [948], scandalizza altri [949] ed ammette nessuna riparazione [950]; se è fatta contro mezzi [951], misericordie [952], giudizi [953], luce della natura [954], convinzione di coscienza [955], ammonizione pubblica o privata [956], censure della chiesa [957], punizioni dell'autorità civile [958] e le nostre preghiere, propositi e promesse [959], voti [960], patti [961], impegni presi verso Dio e gli uomini [962]; se fatti deliberatamente [963], espressamente [964], presuntuosamente [965], impudentemente [966], orgogliosamente [967], con malizia [968], frequentemente [969], ostinatamente [970], con compiacimento [971], con continuità [972] o ricascandovi dopo essersene ravveduti [973].4. Dalle loro circostanze, tempi [974] e luoghi [975], se nel Giorno del Signore [976], o in altri tempi di culto divino [977], o immediatamente prima [978] o dopo di essi [979] o altri aiuti per prevenire o rimediare a tali errori [980], se in pubblico o alla presenza di altri che, a causa d'essi, ne sono provocati o contaminati [981].[922] Geremia 2:8; [923] Giobbe 32:7; Ecclesiaste 4:13; [924] 1 Re 11:4,9; [925] 1 Samuele 12:14; 1 Corinzi 5:1; [926] Giacomo 4:17; Luca 12:47-48; [927] Geremia 5:4-5: [928] 2 Samuele 12:7-9; Ezechiele 8:11-12; [929] Romani 2:17-24; [930] Galati 2:11-14; [931] Matteo 21:38-39; [932] 1 Samuele 2:25; Atti 5:4; Salmo 5:4; [933] Romani 2:4; [934] Malachia 1:8; Malachia 1:14; [935] Ebrei 2:2-3; Ebrei 7:25; [936] Ebrei 10:29; Matteo 12:31-32; [937] Efesini 4:30; [938] Ebrei 6:4.6; [939] Giuda 1:8; Numeri 12:8-9; [940] Proverbi 30:17; 2 Corinzi 12:15; Salmo 55:12-15; [941] Sofonia 2:8,10-11;Matteo 18:6; 1 Corinzi 6:8; Apocalisse 17:6; [942] 1 Corinzi 8:11-12; Romani 14:13,15,21; [943] Ezechiele 13:19; 1 Corinzi 8:12; Apocalisse 18:12-13; Matteo 23:15; [944] 1 Tessalonicesi 2:15-16; Giosuè 22:20; [945] Proverbi 6:30-33; [946] Esdra 9:10-12; 1 Re 11:9-10; [947] Colossesi 3:5; 1 Timoteo 6:10; Proverbi 5:8-12; Proverbi 6:32-33; Giosuè 7:21; [948] Giacomo 1:14-15; Matteo 5:22; Michea 2:1; [949] Matteo 18:7; Romani 2:23-24; [950] Deuteronomio 22:22,28,29; Proverbi 6:32-35; [951] Matteo 11:22-24; Giovanni 15:22; [952] Isaia 1:3; Deuteronomio 32:6; [953] Amos 4:8-11; Geremia 5:3; [954] Romani 1:26-27; [955] Romani 1:321; Daniele 5:22; Tito 3:10-11; [956] Proverbi 29:1; [957] Tito 3:10; Matteo 18:17; [958] Proverbi 27:22; Proverbi 23:25; [959] Salmo 78:34-37; Geremia 2:20; Geremia 13:5-6,20-21; [960] Ecclesiaste 5:4-6; Proverbi 20:25; [961] Levitico 26:25; [962] Proverbi 2:17; Ezechiele 7:18-19; [963] Salmo 36:4; [964] Geremia 6:16; [965] Numeri 15:30; Esodo 21:14; [966] Geremia 3:3; Proverbi 7:13; [967] Salmo 52:1; [968] 3 Giovanni 1:10; [969] Numeri 14:22; [970] Zaccaria 7:11-12; [971] Proverbi 2:14; [972] Isaia 57:17; [973] Geremia 34:8-11; 2 Pietro 2:20-22; [974] 2 re 5:266; [975] Geremia 7:10; Isaia 26:10; [976] Ezechiele 23:37-39; [977] Isaia 58:3-5; Numeri 25:6-7; [978] 1 Corinzi 11:20-21; [979] Geremia 7:8-10; Proverbi 7:14-15; Giovanni 13:27,30; [980] Esdra 9:13-14; [981] 2 Samuele 16:22; 1 Samuele 2:22-24.

152. Cosa merita ogni peccato dalle mani di Dio?

Ogni peccato, anche il più piccolo, essendo un affronto alla sovranità [982], bontà [983] e santità di Dio [984], e contro la sua giusta legge [985], merita ira e maledizione [986], sia in questa vita [987] che in quella a venire [988], e non può essere espiato se non dal sangue di Cristo [989].[982] Giacomo 2:10-11; [983] Esodo 20:1-2; [984] Abacuc 1:13; Levitico 10:3; Levitico 11:44-45; [985] 1 Giovanni 3:4; [986] Efesini 5:6; Galati 3:10; [987] Lamentazioni 3:39; Deuteronomio 28:15-18; [988] Matteo 25:41; [989] Ebrei 9:22; 1 Pietro 1:18-19.

153. Cosa richiede Dio da noi, affinché scampiamo alla sua ira e maledizione a noi dovute a causa della trasgressione della legge?

Perchè noi si possa fuggire dall'ira e dalla maledizione di Dio che ci è dovuta in ragione della trasgressione della legge, egli esige da noi il ravvedimento verso Dio e la fede nel Signore Gesù Cristo [990], come pure l'uso diligente dei mezzi esteriori attraverso i quali Cristo ci comunica i benefici della sua mediazione [991].[990] Atti 10:21; Matteo 3:7-8; Luca 13:3,5; Atti 16:30-31; Giovanni 3:16,18; [991] Proverbi 2:1-5; Proverbi 8:33-36.

154. Quali sono i mezzi esteriori con i quali Cristo ci comunica i benefici della sua mediazione?

I mezzi esteriori ed ordinari per i quali Cristo comunica alla sua chiesa i benefici della sua mediazione, sono le ordinanze; specialmente la Parola, i sacramenti e la preghiera. Essi sono resi efficaci agli eletti per la loro salvezza [992].[992] Matteo 28:19,20; Atti 2:42,46-47.

La predicazione della Parola di Dio

155. In che modo la Parola è resa efficace per la salvezza?

Lo Spirito di Dio è Colui che rende la lettura, ma soprattutto la predicazione della Parola, un mezzo efficace per illuminare [993], convincere di peccato e umiliare i peccatori [994], per far cessare la loro introversione ed attirarli a Cristo [995], conformarli alla sua immagine [996] e sottometterli alla sua volontà [997], rafforzarli contro le tentazioni e le corruzioni [998] ed edificarli nella grazia [999], come pure stabilire il loro cuore in santità e consolazione attraverso la fede ai fini della loro salvezza [1000].[993] Neemia 8:8; Atti 26:18; Salmo 19:8; [994] 1 Corinzi 14:24-25; 2 Cronache 38:18-19, 26-28; [995] Atti 2:37,41; Atti 8:27-30,35-38; [996] 2 Corinzi 3:18; [997] 2 Corinzi 10:4-6; Romani 6:17; [998] Matteo 4:4,7,10; Efesini 6:16-17; 1 Corinzi 10:11; [999] Atti 20:32; 2 Timoteo 3:15-17; [1000] Romani 16:25; 1 Tessalonicesi 3:2,10-11,13;Romani 15:4; Romani 10:13-17; Romani 1:16.

156. La Parola di Dio deve essere letta da tutti?

Sebbene non a tutti sia permesso di leggere pubblicamente la Parola alla comunità riunita [1001], ogni sorta di persone sono tenute a leggerla privatamente da sé [1002] e con la loro famiglia [1003]. A questo fine, le Sacre Scritture devono essere tradotte dall'originale nelle lingue volgari [1004].[1001] Deuteronomio 31:9,11-13; Neemia 8:2-3; Neemia 9:3-5; [1002] Deuteronomio 17:19; Apocalisse 1:3; Giovanni 5:39; Isaia 34:16; [1003] Deuteronomio 6:6-9; Genesi 18:17; Salmo 78:5-7; [1004] 1 Corinzi 14:6,9,11-13,24,27-28.

157. In che modo deve essere letta la Parola di Dio?

Le Sacre Scritture devono essere lette con una stima alta e riverente di esse [1005]; con la ferma persuasione che esse sono la Parola stessa di Dio [1006] e che Egli solo può metterci in grado di comprenderle [1007]; con il desiderio di conoscere, credere ed obbedire alla volontà di Dio in esse rivelata [1008]; con diligenza [1009] ed attenzione alla loro materia e scopo [1010]; con meditazione [1011], applicazione [1012], abnegazione [1013] e preghiera [1014].[1005] Salmo 19:10: Neemia 8:3-6,10; Esodo 24:7; 2 Cronache 34:27; Isaia 66:2; [1006] 2 Pietro 1:19-21; [1007] Luca 24:45; 2 Corinzi 3:13-16; [1008] Deuteronomio 17:10,20; [1009] Atti 17:11; [1010] Atti 8:30,34; Luca 10:26-28; [1011] Salmo 1:2; [1012] 2 Cronache 34:21; [1013] Proverbi 3:5; [1014] Proverbi 2:1-6; Efesini 4:8-11; Salmo 119:18; Neemia 7:6-8.

158. Da chi deve essere predicata la Parola di Dio?

La Parola di Dio deve essere predicata solo da coloro che hanno ricevuto doni sufficienti per farlo [1015] e che a quell'ufficio sono stati approvati e chiamati [1016].[1015] 1 Timoteo 3:2,6; Efesini 4:8-11; Osea 4:6; Malachia 2:7; 2 Corinzi 3:6; [1016] Geremia 14:15; Romani 10:15; Ebrei 5:4; 1 Corinzi 12:28-29; 1 Timoteo 3:10; 1 Timoteo 4:14; 1 Timoteo 5:22.

159. In che modo deve essere predicata la Parola di Dio da coloro che vi sono chiamati?

Coloro che sono stati chiamati a faticare nel ministero della Parola, devono predicare la sana dottrina [1017] con diligenza [1018], a tempo e fuor di tempo [1019], in modo chiaro [1020], non con parole persuasive di umana sapienza, ma in dimostrazione di Spirito e di potenza [1021], fedelmente [1022], annunziando tutto il consiglio di Dio [1023], in ogni sapienza [1024] adattandosi alle necessità ed alle capacità di chi li ascolta [1025]; in maniera zelante [1026], con amore fervente verso Dio [1027] ed alle anime del suo popolo [1028]; sinceramente [1029], per la gloria di Dio [1030] e alla loro conversione [1031], edificazione [1032] e salvezza [1033].[1017] Tito 2:1,8; [1018] Atti 18:25; [1019] 2 Timoteo 4:2; [1020] 1 Corinzi 14:19; [1021] 1 Corinzi 2:4; [1022] Geremia 23:28; 1 Corinzi 4:1-2; [1023] Atti 20:27; [1024] Colossesi 1:28; 2 Timoteo 2:15; [1025] 1 Corinzi 3:2; Ebrei 5:12-14; Luca 12:42; [1026] Atti 18:25; [1027] 2 Corinzi 5:13-14; Filippesi 1:15-176; [1028] Colossesi 4:12; 2 Corinzi 12:15; [1029] 2 Corinzi 2:17; 2 Corinzi 4:2; [1030] 1 Tessalonicesi 2:4-6; Giovanni 7:18; [1031] 1 Corinzi 9:19-22; [1032] 2 Corinzi 12:19; Efesini 4:12; [1033] 1 Timoteo 4:16; Atti 26:16-18.

160. Cosa è richiesto da coloro che ascoltano la Parola predicata?

Da coloro che ascoltano la Parola predicata è richiesto che essi vi partecipino con ogni diligenza [1034], preparazione [1035], e preghiera [1036]; che esaminino ciò che odono con le Scritture [1037]; che ricevano la verità con fede [1038], amore [1039], mansuetudine [1040], e con prontezza di mente [1041] come Parola di Dio [1042]; la meditino [1043] e di essa parlino [1044], la conservino nel cuore [1045] e la facciano fruttificare nella loro vita [1046].[1034] Proverbi 8:34; [1035] 1 Pietro 2:1-2; Luca 8:18; [1036] Salmo 119:18; Efesini 6:10-19; [1037] Atti 17:11; [1038] Ebrei 4:2; [1039] 2 Tessalonicesi 2:10; [1040] Giacomo 1:21; [1041] Atti 17:11; [1042] 1 Tessalonicesi 2:13; [1043] Luca 9:44; Deuteronomio 6:6-7; [1044] Luca 24:14; Deuteronomio 6:6-7; [1045] Proverbi 2:1; Salmo 119:11; [1046] Luca 8:15; Giacomo 1:25.

I sacramenti

161. In che modo i sacramenti diventano mezzi efficaci di salvezza?

I sacramenti diventano mezzi efficaci di salvezza, non per alcun potere loro intrinseco, o per alcuna virtù derivata dalla pietà e dall’intenzione di chi li amministra, ma solo dall’opera dello Spirito Santo e dalla benedizione di Cristo, dal quale essi sono istituiti [1047].[1047] 1 Pietro 3:21; Atti 8:13,23; 1 Corinzi 3:6-7; 1 Corinzi 12:13.

162. Che cos’è un sacramento?

Un sacramento è una disposizione [ordinanza] sacra istituita da Cristo nella Sua Chiesa [1048], per significare, suggellare, e manifestare [1049] a coloro che si trovano nell'ambito del patto di grazia [1050], i benefici della Sua mediazione [1051]; per rafforzare ed accrescere la loro fede e tutte le altre grazie [1052]; per promuovere la loro obbedienza [1053]; per testimoniare e nutrire il loro amore e la loro comunione vicendevole [1054]; e per distinguerli dagli estranei [1055].[1048] Genesi 17:7,10; Esodo 12; Matteo 28:19; Matteo 26:26-28; [1049] Romani 4:11; 1 Corinzi 11:24-25; [1050] Romani 15:8; Esodo 12:48; [1051] Atti 2:38; 1 Corinzi 10:16; [1052] Romani 4:11; Galati 3:27; [1053] Romani 6:3-4; 1 Corinzi 10:21; [1054] Efesini 4:2-5; 1 Corinzi 12:13; [1055] Efesini 2:11-12; Genesi 34:14.

163. Quali sono le parti di un sacramento?

Le parti di un sacramento sono due: l’uno un segno esteriore e sensibile, usato secondo l’ordine di Cristo stesso; l’altro una grazia interiore e spirituale in esso significata [1056].[1056] Matteo 3:11; 1 Pietro 3:21; Romani 3:28-29.

164. Quanti sacramenti ha istituito Cristo nella sua chiesa sotto il Nuovo Testamento?

Sotto il Nuovo Testamento Cristo ha istituito nella sua chiesa solo due sacramenti, il battesimo e la cena del Signore [1057].[1057] Matteo 28:19; 1 Corinzi 11:20-23; Matteo 26:26-28.

Il Battesimo

165. Che cos'è il Battesimo?

Il battesimo è un sacramento del Nuovo Testamento comandato da Cristo, nel quale il lavare con acqua nel nome del Padre, e del Figlio, e dello Spirito Santo [1058], assume il significato di segno e suggello dell’innesto in Lui [1059], della remissione dei peccati per mezzo del Suo sangue [1060], della Rigenerazione per mezzo del suo Spirito [1061], dell’Adozione [1062] e della risurrezione a vita eterna [1063]. Con esso i battezzandi sono solennemente ammessi nella Chiesa visibile [1064] ed entrano in un aperto e professato impegno ad appartenere completamente e soltanto al Signore [1065].[1058] Matteo 28:19; [1059] Galati 3:27; [1060] Marco 1:4; Apocalisse 1:5; [1061] Tito 3:5; Efesini 5:26; [1062] Galati 3:26-27; [1063] 1 Corinzi 15:29; Romani 6:5; [1064] 1 Corinzi 12:13; [1065] Romani 6:4.

166. A chi deve essere amministrato il Battesimo?

Il battesimo non deve essere amministrato ad alcuno che si sia fuori dalla chiesa visibile, e quindi estraneo al patto della promessa, finché non professi la sua fede in Cristo, e l’obbedienza a lui [1066]. I bambini, però, che nascono da genitori che professino la fede in Cristo e l’obbedienza a lui (entrambi o anche solo uno di essi), sono da considerarsi parte del popolo del patto e quindi devono essere battezzati [1067].[1066] Atti 8:36-37; Atti 2:38; [1067] Genesi 17:7,9; Galati 3:9,14; Colossesi 2:11-12; Atti 2:38-39; Romani 4:11-12; 1 Corinzi 7:14; Matteo 28:19; Luca 18:15-16; Romani 11:16.

167. In che modo possiamo valorizzare nella nostra vita il Battesimo?

Il necessario ma molto trascurato dovere di valorizzare nella nostra vita il battesimo che abbiamo ricevuto, deve essere da noi adempiuto per tutta la nostra vita, specialmente nel momento della tentazione, e quando siamo presenti alla sua amministrazione ad altri [1068]; mediante una seria e grata considerazione della sua natura, e dei fini per i quali Cristo lo ha istituito, i privilegi ed i benefici con esso conferiti e suggellati, ed il nostro solenne voto fatto in esso [1069]; essendo umiliati per la nostra peccaminosa contaminazione, il nostro venir meno, e la nostra condotta contraria alla grazia del battesimo, ed ai nostri obblighi [1070]; crescendo nella sicurezza del perdono dei peccati, e di tutte le altre benedizioni suggellate in noi in quel sacramento [1071]; traendo forza dalla morte e risurrezione di Cristo, nel quale siamo battezzati, per la mortificazione del peccato, e la vivificazione della grazia [1072]; ed impegnandoci a vivere secondo fede [1073], a comportarci in santità e rettitudine [1074], come coloro che in esso hanno dato il loro nome a Cristo [1075]; e a camminare in amore fraterno, essendo battezzati dal medesimo Spirito in un solo corpo [1076].[1068] Colossesi 2:11-12; Romani 6:4,6,11; [1069] Romani 6:3-5; [1070] 1 Corinzi 1:11-13; Romani 6:2-3; [1071] Romani 4:11-12; 1 Pietro 3:21; [1072] Romani 6:3-5; [1073] Galati 3:26-27; [1074] Romani 6:22; [1075] Atti 2:38; [1076] 1 Corinzi 12:13,25.

La Cena del Signore

168. Che cos’è la cena del Signore?

La Cena del Signore è un sacramento del Nuovo Testamento [1077] attraverso il quale, dando e ricevendo pane e vino secondo l'istituzione di Gesù Cristo, è rappresentata la sua morte, e coloro che ne partecipano degnamente si nutrono spiritualmente del suo corpo e del suo sangue e crescono nella grazia [1078], ricevono la conferma della loro unione e comunione con lui [1079], testimoniano della loro riconoscenza e la rinnovano [1080], del loro impegno verso Dio [1081] e del loro amore e comunione vicendevole come membri dello stesso corpo mistico [1082].[1077] Luca 22:20; [1078] Matteo 26:26-28; 1 Corinzi 11:23-26; [1079] 1 Corinzi 10:16; [1080] 1 Corinzi 11:24; [1081] 1 Corinzi 10:14-16,21; [1082] 1 Corinzi 10:17.

169. In che modo Cristo ha stabilito che il pane ed il vino fossero porti e ricevuti nel sacramento della cena del Signore?

Per l'amministrazione di questo sacramento della Cena del Signore, Cristo ha stabilito i ministri della sua Parola affinché separassero il pane ed il vino dall'uso comune; e l'ha fatto con le parole dell'istituzione, il rendimento di grazie e la preghiera. Ha detto loro di prendere e spezzare il pane per poi dare ai comunicanti sia il pane che il vino. Per la stessa istituzione, essi devono prendere e mangiare quel pane e bere di quel vino, in memoria riconoscente che il corpo di Cristo era stato spezzato e dato, e il suo sangue versato per loro [1083].[1083] 1 Corinzi 11:23-24; Matteo 26:26-28; Marco 14:22-24; Luca 22:19-20.

170. In che modo coloro che comunicano degnamente nella cena del Signore si nutrono del corpo e del sangue di Cristo in essa?

Come il corpo ed il sangue di Cristo non sono corporalmente o carnalmente presenti in, con, o sotto il pane ed il vino della Cena del Signore [1084], così essi sono spiritualmente presenti alla fede di chi li riceve non meno veracemente e realmente di quanto lo siano gli elementi stessi per i sensi esteriori [1085]. Coloro che degnamente partecipano al sacramento della Cena del Signore si nutrono del corpo e del sangue di Cristo, non in modo corporeo e carnale, ma in maniera spirituale. In questo modo, veramente e realmente [1086], per fede, essi ricevono ed applicano a sé stessi Cristo crocifisso e tutti i benefici della sua morte [1087].[1084] Atti 3:21; [1085] Matteo 26:26,28; [1086] 1 Corinzi 11:24-29; [1087] 1 Corinzi 10:16.

171. In che modo coloro che ricevono il sacramento della Cena del Signore devono prepararsi prima di accostarvisi?

Coloro che ricevono il sacramento della Cena del Signore devono, prima di riceverlo, prepararvisi esaminando sé stessi [1088] del loro essere in Cristo [1089], dei loro peccati e bisogni [1090], della verità e della misura della loro conoscenza [1091], fede [1092], ravvedimento [1093], amore per Dio e per la fratellanza [1094], carità verso tutti [1095]; perdonando coloro che hanno fatto loro del male [1096]; il loro vivo desiderio di Cristo [1097] ed una rinnovata loro ubbidienza [1098], come pure rinnovando l'esercizio di queste grazie [1099], con seria meditazione [1100] e preghiera fervente [1101].[1088] 1 Corinzi 11:28; [1089] 2 Corinzi 13:5; [1090] 1 Corinzi 5:7; Esodo 12:15; [1091] 1 Corinzi 11:29; [1092] 1 Corinzi 13:5; 1 Corinzi 11:31; [1093] Zaccaria 12:10; 1 Corinzi 11:31; [1094] 1 Corinzi 10:16-17; Atti 2:46-47; [1095] 1 Corinzi 5:8; 1 Corinzi 11:18-20; [1096] Matteo 5:23-24; [1097] Isaia 55:1; Giovanni 7:37; [1098] 1 Corinzi 5:7-8; [1099] 1 Corinzi 11:25-26,28; Ebrei 10:21-22; Ebrei 10:24; Salmo 26:6; [1100] 1 Corinzi 11:24-25; [1101] 2 Cronache 30:18-19; Matteo 26:26.

172. Può chi dubita del proprio essere in Cristo, o della propria adeguata preparazione, accostarsi alla cena del Signore?

Una persona che dubiti del proprio essere in Cristo, o di essere debitamente preparato ed adatto a ricevere il sacramento della Cena del Signore, potrebbe di fatto avere ricevuto i benefici di Cristo pur senza averne ancora la completa certezza interiore [1102]. Per quel motivo, se egli sente profondamente questa sua carenza [1103], desidera veramente essere trovato in Cristo [1104] e abbandonare ogni iniquità [1105] - in questo caso (perché le promesse sono state date e questo sacramento è destinato al sollievo dei cristiani deboli e dubitanti [1106]), egli può anzi deve venire alla Cena del Signore, affinché possa esserne rafforzato [1109].[1102] Isaia 50:10; 1 Giovanni 5:13; Salmo 88; Salmo 77:1-4,7-10; Giona 2:4; [1103] Isaia 54:7-10; Matteo 5:3-4; Salmo 31:22; Salmo 73:14,22-23; [1104] Filippesi 3:8-9; Salmo 10:17; Salmo 42:1-2,5,11; [1105] 2 Timoteo 2:19; Isaia 50:10; Salmo 66:18-20; [1106] Isaia 49:11,29,31; Matteo 11:28; Matteo 12:20; Matteo 26:28; [1107] Marco 9:24; [1108] Atti 2:37; Atti 16:30; [1109] Romani 4:11; 1 Corinzi 13:28.

173. Può chiunque professi la fede e desideri accostarsi alla cena del Signore, esserne escluso?

Alla sua chiesa [1110] Cristo ha conferito la facoltà [il potere] di impedire l'accesso alla Cena del Signore a coloro che, per quanto professino la fede e desiderino accedervi, si ritrovino essere ignoranti o scandalosi, e questo fintanto che essi non vengano istruiti e manifestino ravvedimento [1111].

[1110] 1 Corinzi 11:27-34; Matteo 7:6; 1 Corinzi 5; [1111] 2 Corinzi 2:7.

174. Che cosa si richiede a coloro che ricevono il sacramento della cena del Signore al momento della sua amministrazione?

A coloro che ricevono il sacramento della Cena del Signore, si richiede che, durante il tempo della sua amministrazione, con ogni santa riverenza ed attenzione per questa divina ordinanza, essi osservino in questa istituzione [1112] gli elementi e le azioni sacramentali [1113], discernano con la massima attenzione il corpo del Signore [1114], con affetto meditino sulla sua morte e sofferenze [1115], ed eccitino tramite essi l'esercizio vigoroso delle grazie che vi sono comunicate [1116]: nel giudicare sé stessi [1117], rattristandosi per i loro peccati [1118] con intensa fame e sete per Cristo [1119], nutrendosi di lui per fede [1120], attingendo dalla sua pienezza [1121], confidando nei suoi meriti [1122], rallegrandosi del suo amore [1123], ringraziandolo per la sua grazia [1124], rinnovando il loro patto con Dio [1125] ed amando tutti i suoi santi [1126].[1112] Levitico 10:3; Ebrei 12:28; Salmo 5:7; 1 Corinzi 11:17,26-27; [1113] Esodo 24:8; Matteo 26:28; [1114] 1 Corinzi 11:29; [1115] Luca 22:19; [1116] 1 Corinzi 11:26; 1 Corinzi 10:3-5,11,14; [1117] 1 Corinzi 11:31; [1118] Zaccaria 12:10; [1119] Apocalisse 22:17; [1120] Giovanni 6:35; [1121] 1 Giovanni 1:16; [1122] Filippesi 1:16; [1123] Salmo 58:4-5; 2 Cronache 30:21; [1124] Salmo 22:26; [1125] Geremia 50:5; [1126] Atti 2:42.

175. Qual è il dovere dei Cristiani dopo aver ricevuto il sacramento della Cena del Signore?

Il dovere dei cristiani dopo aver ricevuto il sacramento della Cena del Signore, è quello di considerare seriamente come si sono comportati quando vi hanno partecipato, e con quale successo [1127], cioè se vi hanno trovato vivificazione e consolazione; benedire Dio per essa [1128], chiedergli che lo continui a fare [1129]; vigilare contro le recidive nel peccato [1130]; adempiere ai voti che hanno fatto [1131] ed incoraggiarsi ad una partecipazione frequente a questa ordinanza [1132]. Se, però, non vi hanno trovato beneficio, essi devono rivedere esattamente il modo in cui se ne sono preparati e come hanno ricevuto questo sacramento [1133]; verificando se possono approvare sé stessi davanti a Dio ed alla propria coscienza, essi devono attenderne il frutto a tempo debito [1134]. Se essi, però, hanno in tutto questo fallito, essi devono esserne umiliati [1135] e fare in modo che in seguito vi partecipino con maggiore cura e diligenza [1136].[1127] Salmo 28:7; Salmo 85:8; 1 Corinzi 11:7,30-31; [1128] 2 Cronache 30_21-23,25-26; Atti 2:42,46-47; [1129] Salmo 30:10; Cantico 3:4; 1 Cronache 20:18; [1130] 1 Corinzi 10:3-5,12; [1131] Salmo 50:14; [1132] 1 Corinzi 11:25-26; Atti 2:42,46; [1133] Cantico 5:1-6; Ecclesiaste 5:1-6; [1134] Salmo 123:1-2; Salmo 42:5,8; Salmo 43:3-5; [1135] 2 Cronache 30:18-19; [1136] 2 Corinzi 7:11; 1 Cronache 15:12-14.

176. In che cosa concordano i due sacramenti del battesimo e della cena del Signore?

I sacramenti del Battesimo e della Cena del Signore concordano nel fatto che l'autore di entrambi è Dio [1137]; che la parte spirituale di entrambi è Cristo e i suoi benefici [1138]; che entrambi sono suggelli dello stesso patto [1139]; che entrambi sono dispensati dai ministri dell'Evangelo e da nessun altro [1140] e che devono essere ritenuti nella Chiesa di Cristo fino al suo secondo avvento [1141].[1137} Matteo 28:19; 1 Corinzi 11:23; [1138] Romani 6:3-4; 1 Corinzi 10:16; [1139] Romani 4:11; Colossesi 2:12; Matteo 26:27-28; [1140] [1]; [1141] Giovanni 1:33; Matteo 28:19; 1 Corinzi 11:23; 1 Corinzi 4:1; Ebrei 5:4.

177. In cosa differiscono i sacramenti del battesimo e della cena del Signore?

I sacramenti del Battesimo e della Cena del Signore differiscono nel fatto che il Battesimo debba essere amministrato solo una volta, con acqua, per essere segno e suggello della nostra rigenerazione ed innesto in Cristo [1142], includendovi anche gli infanti [1143]; mentre la Cena del Signore deve essere amministrata spesso, negli elementi del pane e del vino, per rappresentare ed esibire Cristo come nutrimento spirituale dell'anima [1144] e per confermare la nostra permanenza in lui e per la nostra crescita spirituale [1145], e che devono essere dati a coloro che sono d'età ed in grado di esaminare sé stessi [1146].[1142] Matteo 3:11; Galati 3:27; [1143] Genesi 17:7-9; Atti 2:38-39; 1 Corinzi 7:14; [1144] 1 Corinzi 11:23-26; [1145] 1 Corinzi 10:16; [1146] 1 Corinzi 11:28-29.

La Preghiera

178. Che cos’è la preghiera?

La preghiera è l'offerta dei nostri desideri a Dio [1147], nel nome di Cristo [1148], con l'aiuto del suo Spirito [1149], con la confessione dei nostri peccati [1150] e con il riconoscimento riconoscente dei suoi benefici [1151].[1147] Salmo 62:8; [1148] Giovanni 16:23; [1149] Romani 8:26; [1150] Salmo 32_5-6; Daniele 9:4; [1151] Filippesi 4:6.

179. Dobbiamo rivolgere le nostre preghiere solo a Dio?

Dio soltanto è in grado di scrutare i cuori [1152], esaudire le richieste [1153], condonare i peccati [1154], adempiere ai desideri di tutti [1155]; solo in lui dobbiamo credere [1156] e solo a lui è dovuto il culto religioso [1157]. La preghiera, che è parte non minima di questo culto [1158] deve essere rivolta a lui solo, e a nessun altro [1160].[1152] 1 Re 8:39; Atti 1:24; Romani 8:27; [1153] Salmo 65:2; [1154] Michea 7:18; [1155] Salmo 145:18; [1156] Romani 10:14; [1157] Matteo 4:10; [1158] 1 Corinzi 1:2; [1159] Salmo 50:15, [1160] Romani 10:14.

180. Che cosa significa pregare nel nome di Cristo?

Pregare nel nome di Cristo significa, in ubbidienza al suo comando, e confidando nelle sue promesse, implorare la grazia della sua misericordia [1161], non semplicemente menzionando il suo nome [1162], ma traendo il nostro incoraggiamento a pregare, il nostro ardire, forza e speranza di accoglienza nella preghiera, da Cristo e dalla sua mediazione [1163].[1061] 1 Giovanni 14:13-14; [1062] Matteo 7:21; [1063] Ebrei 4:14-16; 1 Giovanni 5:13-15.

181. Perché dobbiamo pregare nel nome di Cristo?

La peccaminosità dell'uomo e la distanza da Dio che ne consegue, è così grande che non ci è possibile accedere alla sua presenza senza un mediatore [1164]. Non c'è, però, né in cielo né sulla terra alcuno che sia adatto e che sia stato stabilito ad essere un tale mediatore se non Cristo soltanto [1165]. Ecco perché non c'è alcun altro nome che ci sia stato dato per il quale possiamo pregare, se non il suo [1166].[1164] Giovanni 14:6; Isaia 59:2; Efesini 3:12; [1165] Giovanni 6:27; Ebrei 7:25-27; 1 Timoteo 2:5; [1166] Colossesi 3:17; Ebrei 13:15.

182. In che modo lo Spirito ci aiuta a pregare?

Noi non sappiamo pregare come si conviene: è per questo che lo Spirito sovviene alle nostre infermità mettendoci in grado di comprendere per chi, per cosa e come pregare. Egli, poi, opera nel nostro cuore e vivifica (sebbene non in tutti, non sempre e non nella stessa misura) quelle apprensioni, sentimenti, e grazie che sono necessarie per la giusta esecuzione di questo dovere [1167].[1167] Romani 8:26-27; Salmo 10:17; Zaccaria 12:10.

183. Per chi dobbiamo pregare?

Dobbiamo pregare per l'intera chiesa di Cristo sulla terra [1068], per i magistrati [1169], per i ministri di Dio [1170], per noi stessi [1171], per i nostri fratelli [1172] e persino per i nostri nemici [1173]. Dobbiamo pregare per ogni sorta di persone viventi [1174] o che nasceranno [1175], ma non per i morti [1176] né per coloro che sono conosciuti per aver commesso il peccato che conduce alla morte [1177].[1068] Efesini 6:19: Salmo 28:9; [1069] 1 Timoteo 2:1-2; [1070] Colossesi 4:3; [1071] Genesi 32:11; [1072] Giacomo 5:16; [1073] Matteo 5:44; [1074] 1 Timoteo 2:1-2; [1075] Giovanni 17:20; [1076] 2 Samuele 12:21-23; [1077] 1 Giovanni 5:16.

184. Per quali cose dobbiamo pregare?

Dobbiamo pregare per tutto ciò che promuove la gloria di Dio [1178], per il benessere della chiesa [1179] e del nostro [1180] o altrui [1181], ma per nulla che sia illecito [1182].[1178] Matteo 6:9; [1179] Salmo 51:18; [1180] Matteo 7:11; [1181] Salmo 125:4; [1182] 1 Giovanni 5:14.

185. In che modo dobbiamo pregare?

Dobbiamo pregare con la consapevolezza riverente della maestà di Dio [1183], e con il profondo senso della nostra indegnità [1184], bisogni [1185] e peccati [1186]. Dobbiamo pregare con cuore penitente [1187], riconoscente [1188], e aperto [1189]; con intelligenza [1190], fede [1191], sincerità [1192], fervore [1193], amore [1194] e perseveranza [1195]. Dobbiamo pregare attendendoci da Dio la sua risposta [1196] e con umile sottomissione alla sua volontà [1197].[1183] Ecclesiaste 5:1; [1184] Genesi 18:27; Genesi 32:10; [1185] Luca 15:17-19; [1186] Luca 18:13-14; [1187] Salmo 51:17; [1188] Filippesi 4:6; [1189] 1 Samuele 1:15; 1 Samuele 2:1; [1190] 1 Corinzi 14:15; [1191] Marco 11:24; Giacomo 1:6; [1192] Salmo 145:18; [1193] Giacomo 5:16; [1194] 1 Timoteo 2:8; [1195] Efesini 6:18; [1196] Michea 7:7; [1197] Matteo 26:39.

Il Padre Nostro

186. Quale regola ha dato Dio ci ha prescritto per guidarci nel dovere della preghiera?

L'intera Parola di Dio può esserci utile nel dovere della preghiera [1198], ma la speciale norma che ci istruisce al riguardo è quella formula di preghiera che il nostro Salvatore Gesù Cristo ha insegnato ai suoi discepoli e che comunemente è chiamata "il Padre Nostro" [1199].[1198] 1 Giovanni 5:14; [1199] Matteo 6:9-13; Luca 11:2-4.

187. In che modo deve essere usato il Padre Nostro?

Il Padre Nostro non solo ci serve come guida ed esempio secondo il quale dobbiamo fare altre preghiere, ma possiamo anche usarla come preghiera essa stessa, inteso che sia fatto con intelligenza, fede, rispetto e con le altre grazie necessarie all'esecuzione del dovere della preghiera [1200].[1200] Matteo 6:9; Luca 11:2.

188. Di quante parti consiste il Padre Nostro?

Il Padre Nostro consiste di tre parti: una prefazione, le richieste, e la conclusione.

189. Che cosa ci insegna la prefazione del Padre Nostro?

La prefazione del Padre Nostro (contenuto nelle parole: "Padre nostro che sei nei cieli") [1201] ci insegna, quando preghiamo, ad accedere a Dio con fiducia nella sua bontà paterna, cosa che ci spetta e ci appartiene [1202], con rispetto, ed ogni altra adatta disposizione filiale [1203], con affezione celeste [1204] e debita comprensione della sua potenza sovrana. maestà e condiscendenza di grazia [1205], come pure a pregare con e per gli altri [1206].[1201] Matteo 6:9; [1202] Luca 11:13; Romani 8:15; [1203] Isaia 64:9; [1204] Salmo 123:1; Lamentazioni 3:41; [1205] Isaia 63:15-16; Neemia 1:4-6; [1206] Atti 12:5.

190. Per che cosa preghiamo nella prima petizione?

Nella prima petizione, (che è "sia santificato il tuo nome" [1207]), riconoscendo quella incapacità ed indisposizione che c'è in noi stessi ed in tutti gli uomini, ad onorare Dio come si conviene [1208] preghiamo che Dio, nella sua grazia, metta in grado ed inclini noi e gli altri a conoscere, riconoscere, ed altamente stimare Lui [1209], i suoi titoli [1210], attributi [1211], ordinanze, Parola [1212], opere, e tutto ciò attraverso il quale egli si compiace di rivelare sé stesso [1213]; e di glorificarlo in pensieri, parole [1214] ed opere [1215], affinché egli prevenga e rimuova l'ateismo [1216], l'ignoranza [1217], l'idolatria [1218], la profanità [1219], e tutto ciò che gli sia disonorevole [1220] e, attraverso la sua provvidenza che governa ogni cosa, che diriga e disponga ogni cosa alla sua gloria [1221].[1207] Matteo 6:9; [1208] 2 Corinzi 3:5; [1209] Salmo 67:2-3; [1210] Salmo 83:18; [1211] Salmo 86:10-13,15; [1212] 2 Tessalonicesi 3:1; Salmo 138:1-3; 2 Corinzi 2:14-15; [1213] Salmo 145; Salmo 8; [1214] Salmo 103:1; [1215] Filippesi 1:9,11; [1216] Salmo 67:1-4; [1217] Efesini 1:17-18; [1218] Salmo 97:7; [1219] Salmo 78:18,22-23; [1220] 2 Re 19:15-16; [1221] 2 Cronache 20:6,10-12; Salmo 83; Salmo 140:4-8.

191. Per che cosa preghiamo nella seconda petizione?

Nella seconda petizione (che è "Venga il tuo regno" [1222], riconoscendo noi stessi e tutta l'umanità essere per natura sotto il dominio del peccato e di Satana [1223], preghiamo che il regno del peccato e di Satana possa essere distrutto [1224]; che l'Evangelo sia diffuso attraverso il mondo [1225]; che gli ebrei siano chiamati [1226]; che la pienezza dei Gentili sia compiuta [1227]; che la chiesa possa essere fornita di tutti i necessari ufficiali evangelici ed divine istituzioni [1228]; che essa sia purgata da ogni corruzione [1229]; che possa essere sostenuta e conservata dal magistrato civile [1230]; che le ordinanze di Cristo siano dispensate con purezza e rese efficaci per coloro che sono ancora nei loro peccati, e per la conferma, consolazione ed edificazione di coloro che sono già convertiti [1231]; che Cristo voglia regnare qui nei nostri cuori [1232]; che il tempo del suo secondo avvento venga presto insieme al nostro regnare con lui per sempre [1233]; e che egli si compiaccia di esercitare il regno della sua potenza in tutto il mondo nel modo più consono per realizzare al meglio questi fini [1234].[1222] Matteo 6:10; [1223] Efesini 2:2-3; [1224] Salmo 68:1; Apocalisse 12:10-11; [1225] 2 Tessalonicesi 3:1; [1226] Romani 10:1; [1227] Giovanni 17:9,20; Romani 11:25-26; Salmo 67; [1228] Matteo 9:38; 2 Tessalonicesi 3:1; [1229] Malachia 1:11; Sofonia 3:9; [1230] 1 Timoteo 2:1-2; [1231] Atti 4:29-30; Efesini 6:18-20; Romani 15:29-30,32; 2 Tessalonicesi 1:11; 2 Tessalonicesi 2:16-17; [1232] Efesini 3:14-20; [1233] Apocalisse 22:20; [1234] Isaia 64:1-2; Apocalisse 4:8-11.

192. Per che cosa preghiamo nella terza petizione?

Nella terza petizione (che è: "Sia fatta la tua volontà in terra come in cielo" [1235]), riconoscendo che per natura noi e tutti gli uomini, non solo siamo del tutto incapaci e indisposti a conoscere e a fare la volontà di Dio [1236], ma inclini solo a ribellarci contro la sua Parola [1237], a lamentarci e a mormorare della sua provvidenza [1238], e del tutto inclini a fare la volontà della carne e del diavolo [1239]; noi preghiamo che Dio voglia, con il suo Spirito, togliere da noi stessi e dagli altri ogni cecità [1240], debolezza [1241], indisposizione [1242] e perversità di cuore [1243]; e che per la sua grazia ci renda capaci e volenterosi a conoscere, compiere e sottometterci alla sua volontà in ogni cosa [1244], con la stessa umiltà [1245], zelo [1249], sincerità [1250] e costanza [1251] degli angeli in cielo [1252].[1235] Matteo 6:10; [1236] Romani 7:18; Giobbe 21:14; 1 Corinzi 2:14; [1237] Romani 8:7; [1238] Esodo 17:7; Numeri 14:2; [1239] Efesini 2:2; [1240] Efesini 1:17-18; [1241] Efesini 3:16; [1242] Matteo 26:40-41; [1243] Geremia 31:18-19; [1244] Salmo 119:1,8,35-36; Atti 21:14; [1245] Michea 6:8; [1246] Salmo 100:2; Giobbe 1:21; 2 Samuele 15:25-26; [1247] Isaia 38:2; [1248] Salmo 119:4-5; [1249] Romani 12:11; [1250] Salmo 119:80; [1251] Salmo 119:112; [1252] Isaia 6:2-3; Salmo 130:20-21; Matteo 18:10.

193. Per che cosa preghiamo nella quarta petizione?

Nella quarta petizione (che è: "Dacci oggi il nostro pane necessario" [1253]), riconoscendo che in Adamo, e tramite il nostro peccato, ci siamo pregiudicati il diritto a tutte le benedizioni esterne di questa vita, e meritiamo solo di essere completamente privati di esse da parte di Dio, e di esserne maledetti quando ne facciamo uso [1254]; e che esse di per sé stesse non sono in grado di sostenerci [1255], né noi di meritarle [1256] o con la nostra industriosità di procurarcele [1257], anzi siamo inclini a desiderarle [1258], conseguirle [1259] ed usarle illegittimamente [1260]; noi preghiamo per noi stessi e gli altri, affinché sia essi che noi, attendendoci giorno per giorno la provvidenza di Dio mediante l'uso di mezzi legittimi, noi si possa, grazie al suo liberale dono, e secondo che la sua sapienza paterna gli parrà meglio, godere di una porzione competente di essi [1261] e che egli continui a benedirci nel loro uso santo e confortevole [1262]; che di esse noi si possa accontentarci [1263] come pure ad essere protetti da ogni cosa che sia contraria al nostro sostegno e conforto temporale [1264].[1253] Matteo 6:11; [1254] Genesi 2:17; Genesi 3:17; Romani 8:20-22; Geremia 5:25; Deuteronomio 28:15-17 ; [1255] Deuteronomio 8:3; [1256] Genesi 32:10; [1257] Deuteronomio 8:17-18; [1258] Geremia 6:13; Marco 7:21-22; [1259] Osea 12:7; [1260] Giacomo 4:3; [1261] Genesi 63:12-14; Genesi 28:20; Efesini 4:28; 2 Tessalonicesi 3:11-12; Filippesi 4:6; [1262] 1 Timoteo 4:3-5; [1263] 1 Timoteo 6:6-8; [1264] Proverbi 30:8-9.

194. Per che cosa preghiamo nella quinta petizione?

Nella quinta petizione (che è: "E perdonaci i nostri debiti, come anche noi perdoniamo ai nostri debitori" [1265]), riconoscendo che noi e tutti gli altri siamo colpevoli sia del peccato originale che di peccati attuali, e che quindi siamo debitori di fronte alla giustizia di Dio; e che né noi, né qualsiasi altra creatura, possiamo ripagare (rendere soddisfazione), neanche minimamente, quel debito [1266], noi preghiamo per noi stessi e per gli altri a che Dio voglia, per la sua grazia liberale, attraverso l'ubbidienza e la soddisfazione di Cristo, compresa ed applicata per fede, assolverci sia dalla colpa e dal castigo del peccato [1267], che ci accolga nel suo Beneamato [1268]; che continui a manifestare verso di noi il suo favore e la sua grazia [1269], che ci perdoni ogni giorno le nostre cadute [1270] e che ci riempia di pace e di gioia nel darci, giorno per giorno, sempre maggiore certezza di perdono [1271]; del quale noi siamo vieppiù arditi nel chiedere ed incoraggiati ad aspettarci, quando abbiamo in noi stessi questa testimonianza, e tutto questo affinché noi, di tutto cuore, similmente pure perdoniamo agli altri i loro debiti [1272].[1265] Matteo 6:12; [1266] Romani 3:9-22; Matteo 18:24-25; Salmo 130:3-4; [1267] Romani 3:24-26; Ebrei 9:22; [1268] Efesini 2:6-7; [1269] 2 Pietro 1:2; [1270] Osea 14:2; Geremia 14:7; [1271] Romani 15:13; Salmo 51:7-10,12; [1272] Luca 11:4; Matteo 6:14-15; Matteo 18:35.

195. Per che cosa preghiamo nella sesta petizione?

Nella sesta petizione (che è: "E non esporci alla tentazione, ma liberaci dal maligno" [1273]), riconoscendo che il sapientissimo, giustissimo e graziosissimo Dio, per vari, santi e giusti fini, possa ordinare le cose in tal modo che le tentazioni dalle quali siamo assaliti, sopraffatti e per un tempo persino resi prigionieri [1274] - cosa alla quale Satana, [1275], il mondo [1276] e la carne ci rende passibili di esserne sedotti ed irretiti [1277], e che noi, anche dopo il perdono dei nostri peccati, a causa della nostra corruzione [1278], debolezza, e mancanza di vigilanza [1279], non solo siamo vulnerabili ad essere tentati, e proni ad essere esposti alle tentazioni [1280], ma anche da noi stessi incapaci e indisposti a resistervi, ad emergervi e a trasformarle a nostra utilità [1281], degni come siamo ad essere lasciati sotto il loro potere [1282]; noi preghiamo che Dio voglia così prevalere sul mondo e su tutto ciò che contiene [1283], sottomettere la carne [1284] e trattenere Satana [1285], ordinare ogni cosa [1286], impartire e benedire tutti i mezzi della grazia [1287], e ravvivare la nostra vigilanza tramite il loro utilizzo, che noi e tutto il suo popolo si possa, per la sua provvidenza, essere protetti dall'essere tentati a peccare [1288] o, se tentati, noi si possa tramite il suo Spirito, essere potentemente sostenuti e messi in grado di resistere nell'ora della tentazione [1289] o, se caduti, rimessi in piedi e guariti [1290]; e che tutto questo si trasformi nella nostra santificazione e progresso [1291]; affinché la nostra santificazione e salvezza possa essere condotta a perfezione [1292], Satana calpestato sotto i nostri piedi [1293] e noi pienamente liberati dal peccato, dalla tentazione e da ogni male per sempre [1294].[1273] Matteo 6:13; [1274] 2 Cronache 32:31; [1275] 1 Cronache 21:1; [1276] Luca 21:34; Marco 4:19; [1277] Giacomo 1:14; [1278] Galati 5:17; [1279] Matteo 26:41; [1280] Matteo 26:69-72; Galati 2:11-14 2 Cronache 18:3; [1281] Romani 7:23-24; 1 Cronache 21:1-4; 2 Cronache 16:7-10; [1282] Salmo 81:11-12; [1283] Giovanni 17:15; [1284] Salmo 51:10; Salmo 119:133; [1285] 2 Corinzi 12:7-8; [1286] 1 Corinzi 10:12-13; [1287] Ebrei 13:20-21, [1288] Matteo 26:41; Salmo 19:13; [1289] Efesini 3:14-17; 1 Tessalonicesi 3:13; Giuda 1:24; [1290] Salmo 51:12; [1291] 1 Pietro 5:8-10; [1292] 1 Corinzi 13:7,9; [1293} Romani 16:20; Luca 22:31-32, [1294] Giovanni 17:15; 1 Tessalonicesi 5:23.

196. Che cosa ci insegna la conclusione della Preghiera del Signore?

La conclusione del Padre Nostro (che è: "perché tuo è il regno e la potenza e la gloria in eterno. Amen" [1295]) ci insegna a rinforzare le nostre petizioni ed argomentazioni [1296], che sono poste davanti a Dio non in forza della nostra propria dignità o di quella di una qualsiasi altra creatura, ma perché Dio ce le suggerisce [1297]; e con le nostre preghiere unirvi le nostre lodi [1298], attribuendo a Dio soltanto sovranità eterna, onnipotenza ed eccellenza gloriosa [1299]. Al riguardo di queste preghiere, dato che lui vuole e può aiutarci [1300], noi per fede abbiamo la baldanza di implorarlo; che egli voglia [1301], confidando quietamente in lui, esaudire le nostre richieste [1302]. Per testimoniare, infine, il nostro desiderio e certezza, noi diciamo Amen [1303].[1295] Matteo 6:13; [1296] Romani 15:30; [1297] Daniele 9:4,7-9,16-19; [1298] Filippesi 4:6; [1299] 1 Cronache 29:10-13; [1300] Efesini 3:20-21; Luca 11:13; [1301] 1 Cronache 20:6,11; [1302] 2 Cronache 14:11; [1303] 1 Corinzi 14:16; Apocalisse 22:20-21.

[Fine].

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