Confessioni di fede/Westminster/Catechismo minore/cmw099/commento

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Quale regola Dio ci ha dato per guidarci nella preghiera? Per guidarci nella preghiera dobbiamo farci guidare dall'intera Parola di Dio, ma la norma che ci indirizza particolarmente al riguardo è quella forma di preghiera che Cristo ha insegnato ai Suoi discepoli, chiamata comunemente: la Preghiera del Signore. (CMinW 99).
  • 1.Perché abbiamo bisogno di una guida nella preghiera? Perché per natura noi siamo estraniati sia da Dio che da noi stessi, ignoranti sia delle gloriose perfezioni di Dio (Romani 3:11) che dei nostri peccati e reali bisogni (Apocalisse 3:17).
  • 2 Da chi o che cosa dobbiamo essere guidati nella preghiera. E' l'intera Parola di Dio che ci deve fare da guida guida nella preghiera.
  • 3 Tutte le parti della Scrittura ci possono essere un'utile guida nella preghiera? Benché "Tutte le cose che la Scrittura contiene non sono in sé stesse sempre chiare né evidenti per tutti, tutto ciò che è necessario conoscere, credere ed osservare ai fini della salvezza, è tanto chiaramente proposto e spiegato in una parte o in un'altra delle Scritture, che non solo la persona dotta, ma anche quella incolta può giungere a comprenderlo in maniera sufficiente, avvalendosi debitamente di mezzi ordinari" (CFW, 1:7); v. 1Giovanni 5:14.
  • 4 Di quale utilità possono esserci per la preghiera i peccati di cui leggiamo nelle Scritture, quelli di cui si sono rese colpevoli altre chiese, ed i giudizi che Dio ha fatto cadere su di esse? Essi ci possono essere utili come guida per la nostra preghiera come ammonizione affinché non cadiamo nelle stesse tentazioni, mostrandoci i giudizi nei quali incorreremmo se cadessimo in essi (1Corinzi 10:11).
  • 5 Quale uso possono avere ai fini della preghiera le dottrine della Parola in generale? Esse ci istruiscono nei principi della nostra fede o catene della divina verità. Se non le conosciamno, è impossibile pregare per l'edificazione di noi stessi e degli altri (Romani 10:14).
  • 6 Quale uso può avere la dottrina della benedetta Trinità, in particolare per guidarci nella preghiera? Essa ci serve in modo del tutto singolare, per indicarci il metodo in cui dobbiamo sperare per le benedizioni per le quali preghiamo; cioè, dal Padre, attraverso Cristo, mediante lo Spirito, secondo ciò che ci insegna Efesini 2:18: "...poiché per mezzo di lui [vale a dire Cristo] abbiamo entrambi accesso al Padre in uno stesso Spirito".
  • 7 Quale uso hanno gli uffici di Cristo per guidarci nella preghiera? Essi ci servono come guida alla preghiera affinché Dio ci sia di sapienza in quanto profeta; giustizia, come sacerdote; santificazione, come re; e completa redenzione, come colui che è tre persone in una (1Corinzi 1:30).
  • 8 Per quale uso, a questo fine, ci sono le promesse? Esse contengono la sostanza stessa della preghiera; e per richiederle con fede, come pure la giusta maniera in cui il dovere della preghiera deve essere eseguito (Giacomo 1:6).
  • 9 Qual è la speciale regola che ci guida nel dovere della preghiera? E' quella forma di preghiera comunemente chiamata "La preghiera del Signore" o "Padre nostro".
  • 10 Perché è chiamata speciale regola per guidarci nella preghiera? Perché non esiste alcun'altra porzione della Scrittura in cui sia presentata la parte di petizione della preghiera in maniera così comprensiva e metodica che la Preghiera del Signore.
  • 11 Poteva Cristo far uso di questa preghiera per sé stesso? No, egli non avrebbe potuto applicare a sé la richiesta. "Perdonaci i nostri debiti", essendo egli "separato dai peccatori" (Ebrei 7:26).
  • 12 Perché, allora, è comunemente chiamata la Preghiera del Signore? Perché essa è stata dettata da Lui ai Suoi discepoli in risposta alla loro richiesta, Luca 11:1 "Signore, insegnaci a pregare, come Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli".
  • 13 Cristo l'ha prescritta come forma o come modello? Egli l'ha prescritta come MODELLO, per guidarci nel dovere della preghiera, Matteo 6:9 "Voi dunque pregate in questa maniera".
  • 14 Qual è la differenza fra forma e modello di preghiera? Una forma di preghiera è un certo modo di esprimersi che deve essere usato senza la minima variazione, mentre un modello è solo un'istruzione al riguardo del soggetto o argomento, lasciando libero il supplicate di rivestire i suoi desideri con parole che meglio si adattino alle particolari circostanze in cui si trova.
  • 15 Perché, allora, nella risposta, la Preghiera del Signore, così come Cristo l'ha insegnata ai suoi discepoli, è chiamata "forma" di preghiera? Perché le parole di questa preghiera "possono essere usate come preghiera" da rivolgersi a Dio, così come altri testi biblici, purché sia fatto: "con la consapevolezza riverente della maestà di Dio, e con il profondo senso della nostra indegnità, bisogni e peccati. ...con cuore penitente, riconoscente, e aperto; con intelligenza, fede, sincerità, fervore, amore e perseveranza" (Catechismo Maggiore di Westminster, 185).
  • 16 Da che cosa si evince che questa preghiera non sia intesa essere ripetuta con le esatte parole in cui Cristo l'ha prununciata e per ogni tempo e paese? Questo appare chiaramente dal fatto che essa non contiene tutte le componenti di una preghiera e dal fatto che Matteo e Luca la riportino con differenze.
  • 17 Quali componenti della preghiera non sono espressamente contenute nella preghiera del Signore? Esse sono la confessione dei nostri peccati e il grato riconoscimento delle misericordie di Dio; nessuno dei quali corrisponde a termini specifici, ma sono solo conseguenze di detta preghiera.

 

Q. 18. From what part of this prayer may confession of sins be deduced?

A. From the fifth petition; for, when we pray, "Forgive us our debts," we, by consequence, confess that we have debts to be forgiven.

Q. 19. How is a thankful acknowledgment of mercies included in the Lord's prayer?

A. When we pray, "Hallowed be thy name," we, of consequence, make a thankful acknowledgment of all those known instances, in which God's name has been glorified; and when we pray, "Give us this day our daily bread," we acknowledge the bounty of his providence, which has hitherto so kindly supplied our wants.

Q. 20. How do the evangelists, Matthew and Luke, differ, as to the manner in which they relate this prayer?

A. Though there be a perfect harmony between them, as to the sense or matter of the prayer; yet there is some difference as to the mode of expression, particularly in the fourth and fifth petitions.

Q. 21. How do they differ in the fourth petition?

A. Matthew has it, "Give us this day our daily bread," chap. 6:11; Luke, "Give us day by day our daily bread," chap. 11:3.

Q. 22. What is the meaning of "give us this day?"

A. It is a petition of what we want at present.

Q. 23. What is imported in "give us day by day?"

A. The expression imports, that the wants, which need to be supplied, will daily recur.

Q. 24. How do the two evangelists differ, as to their manner of expressing the fifth petition?

A. Matthew says, "Forgive us our debts as we forgive our debtors," chap. 6:12; Luke expresses it, "Forgive us our sins, as we forgive every one that is indebted to us," chap. 11:4.

Q. 25. How do they differ as to the conclusion?

A. Matthew has it; Luke leaves it out.

Q. 26. What is the argument from all this, against the Lord's prayer being designed for a set form?

A. The argument is, that if it had been designed for a set form, the two evangelists would have expressed it in the very same words, without the least variation.

Q. 27. What argument is there from the practice of the apostles against its being a set form?

A. That though several prayers of theirs are recorded in the New Testament, yet none of them use the express words of the Lord's prayer.

Q. 28. Would it not seem that this prayer is commanded to be used as a form, from our Lord's prefixing these words to it: "When ye pray, SAY, Our Father," &c.? Luke 11:2.

A. No more can be intended by this expression in Luke, "When ye pray, SAY ," than what is meant in the parallel place, Matt. 6:9:"A FTER THIS MANNER pray ye;" namely, to use the Lord's prayer as a directory; otherwise, Luke's form, and not Matthew's, should be followed.

Q. 29. May none, at any rate, use set forms, however sound?

A. If set forms are sound, or agreeable to the will of God, they may be used by children, or such as are weak in knowledge, till they acquire some insight in the principles of religion; and then they ought to be laid aside, and extemporary prayer practised and improved.

Q. 30. But may not they, who are weak in knowledge, read sound forms as their prayers to God?

A. No; they ought to repeat them, because the committing of them to memory will tend to imprint the matter of them more deeply on the mind, than the bare reading can possibly do: besides, there is not the least shadow of an example in scripture, for reading prayers to God on any account whatsoever.

Q. 31. Why is the continued practice of set forms unwarrantable?

A. Because the case and circumstances of the church in general, and every member of it, in particular, are so exceedingly various, that it is impossible any set form can correspond to them. Moreover, the continued practice of a set form, as it encourages sloth, so is an overlooking the aid of the Spirit, whose office it is to help our infirmities, when "we know not what we should pray for as we ought," Rom. 8:26.

Q. 32. "Of how many parts does the Lord's prayer consist?"

A. The Lord's prayer consists of three parts, a "preface, petitions, and a conclusion."[179]

[177] Confession of Faith, chapter 1 § 7

[178] Larger Catechism, Question 187.

 

[179] Larger Catechism, Question 188.