Confessioni di fede/Westminster/Confessione di fede/cfw30/cfw30-3

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30:3 Le censure ecclesiastiche sono necessarie per distogliere i fratelli dalle loro trasgressioni e riguadagnarli, come deterrente affinché gli altri non commettano simili trasgressioni, per purgare quel fermento che potrebbe contaminare tutta la pasta, per proteggere l'onore di Cristo e la santa professione dell'Evangelo, come pure per prevenire l'ira di Dio che potrebbe giustamente cadere sulla chiesa se essa tollerasse che il patto che la lega e i suoi sigilli fossero profanati da trasgressori notori e pertinaci (556).

Testo originale

inglese Latino
III. Church censures are necessary for the reclaiming and gaining of offending brethren; for deterring of others from the like offenses; for purging out of that leaven which might infect the whole lump; for vindicating the honour of Christ, and the holy profession of the gospel; and for preventing the wrath of God, which might justly fall upon the Church, if they should suffer his covenant, and the seals thereof, to be profaned by notorious and obstinate offenders. III. Omnino necessariæ sunt censuræ Ecclesiasticæ, lucrandis fratribus delinquentibus eisque in viam reducendis, reliquis autem a similibus delictis deterrendis, fermento illi malo, ne totam massam inficiat, expurgando; ad honorem Christi et Sanctam Evangelii professionem vindicandum, ut prævertatur denique ira Dei, quæ merito in Ecclesiam accendi posset, si ipsius fœdus, hujusque sigilla ab insigniter ac pertinaciter delinquentibus impune profanari pateretur.

Riferimenti biblici

  • (556) "Quelli che peccano, riprendili in presenza di tutti, perché anche gli altri abbiano timore" (1 Timoteo 5:20); "Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta e, chiusa la porta, rivolgi la preghiera al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa" (Matteo 6:6); "Tra questi sono Imeneo e Alessandro, che ho consegnati a Satana affinché imparino a non bestemmiare" (1 Timoteo 1:20); "Perciò, chiunque mangerà il pane o berrà dal calice del Signore indegnamente, sarà colpevole verso il corpo e il sangue del Signore...." (1 Corinzi 11:27ss); "...salvateli, strappandoli dal fuoco; e degli altri abbiate pietà mista a timore, odiando perfino la veste contaminata dalla carne." (Giuda 23); leggi 1 Corinzi 5.

Commento

Le censure ecclesiastiche sono necessarie per distogliere i fratelli [in fede] dalle loro trasgressioni e riguadagnarli [ad un comportamento consono alla loro professione di fede], come deterrente affinché gli altri non commettano simili trasgressioni, per purgare [eliminare, togliere] quel fermento che può contaminare [guastare] tutta la pasta, per proteggere [difendere] l'onore di Cristo e la santa professione dell'Evangelo e prevenire l'ira di Dio che potrebbe giustamente cadere sulla chiesa se essa tollerasse che il patto che la lega [la sua alleanza] e i suoi sigilli fossero profanati da trasgressori notori e pertinaci [ostinati].

Il termine "censura" è inteso nel senso di biasimo, riprensione severa della condotta o delle azioni altrui. Nel diritto canonico, la censura teologica o dottrinale è giudizio con cui la Chiesa qualifica una dottrina come eretica o comunque erronea nella fede. La censura ecclesiastica è una pena canonica (scomunica, interdetto, sospensione) con la quale un membro di chiesa, sottoposto ai vincoli del Patto che la caratterizza, un battezzato, pervicace nel delitto, viene privato dei beni spirituali (i sacramenti). Nel rapporto di pubblico impiego, la censura è una dichiarazione di biasimo scritta e motivata, come provvedimento disciplinare inflitto all’impiegato dal capo dell’ufficio. La censura parlamentare è una sanzione disciplinare inflitta, su proposta del presidente, al deputato o al senatore che abbia turbato l’ordine della seduta (comporta l’interdizione di entrare nell’aula per un determinato periodo di tempo).