Confessioni di fede/Westminster/Sommario conoscenza salvifica/Sommario01

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Indice generale

Sommario della conoscenza salvifica

Capitoli: 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16

 

I. Per convincere un uomo di peccato mediante la legge

I. Per convincere un uomo di peccato mediante la legge, consideriamo Geremia 17:9-10:

"Il cuore è ingannevole più di ogni altra cosa, e insanabilmente maligno; chi potrà conoscerlo? «Io, il SIGNORE, che investigo il cuore, che metto alla prova le reni, per retribuire ciascuno secondo le sue vie, secondo il frutto delle sue azioni»."

Qui il Signore insegna due cose:

  • Che la fonte di tutto il nostro smarrimento e peccati fattuali contro Dio si trova nel cuore, il quale comprende la mente, la volontà, i sentimenti e tutte le facoltà dell'anima in quanto corrotte e contaminate dal peccato originale. La mente non solo è ignorante ed incapace di accogliere la verità salvifica, ma anche piena di errori e di inimicizia contro Dio. La volontà ed i sentimenti sono ostinatamente disubbidienti ad ogni direzione data da Dio ed incline a tutto ciò che è male. Egli dice, infatti: "Il cuore è ingannevole più di ogni altra cosa, e insanabilmente maligno", sì, e insondabilmente malvagio, tanto che nessuno può conoscerlo veramente. Genesi 6:5: "Il SIGNORE vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che il loro cuore concepiva soltanto disegni malvagi in ogni tempo". Dobbiamo aver fiducia nella testimonianza del Signore su questa come su altre materie. Anche l'esperienza ci insegna che, fintanto che Dio non ci porti a rinnegare noi stessi, che noi in nulla guardiamo a Dio, ma che solo ci dominano e muovono tutti gli ingranaggi delle nostre azioni i nostri interessi carnali.
  • Che il Signore porterà il nostro peccato originale, o inclinazioni malvagie, con tutti i frutti fattivi che ne derivano, al rendiconto finale di fronte al giudizio del Suo tribunale: "Io, il SIGNORE, che investigo il cuore, che metto alla prova le reni, per retribuire ciascuno secondo le sue vie, secondo il frutto delle sue azioni".

Che ciascuno, quindi, ragioni in questo modo:

"Ciò di cui Dio e la mia coscienza colpevole rende testimonianza, io sono persuaso sia vero. Dio e la mia coscienza colpevole, infatti, rende testimonianza che il mio cuore è ingannevole più di ogni altra cosa e insanabilmente maligno; e che per natura il mio cuore concepisce soltanto in ogni tempo disegni malvagi. Sono quindi persuaso che questo sia vero.

In questo uomo una persona può essere convinta del suo peccato attraverso la legge.