Confessioni di fede/cfv1662/Articolo 30

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Indice generale

Confessione di fede valdese 1662

Intro - 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 20 - 21 - 22 - 23 - 24 - 25 - 26 - 27 - 28 - 29 - 30 - 31 - 32 - 33 - Errori condannati -Atto 1894 -

30. Cena del Signore

Ch'Egli ha stabilito quello della Santa Cena od Eucaristia per il nutrimento dell'anime nostre, acciochè con una vera e viva fede per la virtù incomprensibile dello Spirito Santo, mangiando effettivamente la Sua carne e beendo Suo sangue, e congiungendoci strettissimamente ed inseparabilmente a Christo, in Lui e per Lui abbiamo la vita spirituale ed eterna.

Ed ognuno veda chiaramente ciò che crediamo in questo capo, aggiungiamo qui le medesime espressioni che si trovano nella preghiera che facciamo avanti la comunione, nella nostra Liturgia o forma di celebrare la Santa Cena, e nel nostro Catechismo pubblico, i quali scritti si vedono dietro ai nostri Salmi. Queste sono le parole della preghiera: Si come il Signor nostro non solo ha una volta offerto il suo corpo ed il suo sangue per la remissione dei nostri peccati, ma vuole anche comunicarceli in nutrimento di vita eterna; facci anche questa grazia che in vera sincerità di cuore, e con zelo ardente, riceviamo da Lui un si grande beneficio, ciò è che con sicura fede noi godiamo del suo corpo e del suo sangue, anzi di Lui tutto intero Le parole della Liturgia sono tali. Prima dunque crediamo alle promesse che Gesù Cristo, il quale è la verità infallibile, ha pronunciate con la sua bocca, cioè Che egli ci vuoi far veramente partecipi del suo corpo e del suo sangue, ecc. lo possediamo interamente, in modo che egli viva in noi, e noi in esso lui: Quelle del nostro Catechismo sono le medesime nella Domenica 53.

Prove

Matteo 26:26-29. Notate che egli non dice, questo è, o che questo sia per transustanziazione cambiato nel mio corpo, ma questo è il mio corpo: ciò è sacramento, che vuoi dire, segno sacro del mio corpo, come il calice è il Nuovo Testamento, ciò è segno e suggello di esso: e la pietra percossa da Mosè era Cristo secondo che scrive l'Apostolo 1 Corinzi 10:4 non in sostanza, ma in figura e significazione. Matteo 26:27. Notate che tutti quelli che ricevono il pane sacro, devono anche partecipare al calice sacro, il quale non può esser loro tolto senza sacrilegio. Matteo 26:28. Notate che il sangue di Cristo nella Santa Cena ci è dato come sparso, il che è stato fatto nella sua morte. Come dunque questo Sacro Sangue non fu allora sparso realmente nella mensa, si sparge corporalmente oggi nella celebrazione della S. Cena, così non è presente nel calice o nel vino corporalmente, ma sacramentalmente, in quanto che la fede vi riceve Cristo come morente per noi nella croce. Matteo 26:29. Notate che il vino il quale Cristo si beve nella celebrazione della Santa Cena non era transustanziato in sangue, ma era vero vino, frutto di vigna. Luca 22:19. Notate che egli non dice: "fate il mio corpo" ma celebratene la memoria. Luca 22:20. Come il calice non è mutato in un patto, o in un Nuovo Testamento, ma n'è il Sacramento, così il pane è sacramento del corpo di Cristo, ciò è sacro segno. 1 Corinzi 11:23. Notate che l'Apostolo dispensatore fedele non ha dato alla Chiesa se non quanto egli aveva ricevuto da Cristo: ma nella messa vi sono molte cose le quali non si trovano nell'Evangelo di Cristo. Notate che Gesù Cristo nella Santa Cena diede il suo corpo rotto per noi, il quale non vi fu corporalmente rotto, ma Sacramentalmente nel rompere il pane. Non era dunque corporalmente rinchiuso nel pane della S. Cena. Luca 22:25. Notate che la Santa Cena non è stata ordinata per sacrificare di nuovo Gesù Cristo, come si pretende nella messa, ma per annunciare il sacrificio della sua morte fatto una sola volta, e riceverne il frutto salutare per fede in remissione dei nostri peccati. Giovanni 6:35. Notate che venire a Cristo, mangiare la sua carne e bere il suo sangue, è credere in lui: e che questo si fa non per la bocca del corpo, ma per la fede che è la bocca dell'anima. Giovanni 6:54. Dunque la carne e il sangue di Cristo non si ricevono corporalmente nel Santo Sacramento, poi che molti ipocriti lo prendono, i quali però non hanno la vita eterna. Giovanni 6:63. Dunque la manducazione del corpo di Cristo non si deve intendere carnalmente, ma spiritualmente per fede, per la quale noi viviamo in Cristo, e Cristo vive e abita in noi. Galati 2; Efesini 2 e Efesini 3.