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Introduzione

CHE COS'E' LA BIBBIA

E' un libro di mille e più pagine la cui importanza ha lasciato un'impronta indelebile in tutta la storia. Alcuni lo chiamano "il libro della vita", anche se centinaia di migliaia di persone sono morte perché credevano in essa e rifiutavano di rinnegarla. E' stata bruciata e messa al bando unicamente perché venisse eliminata, eppure continua ad accendere inestinguibili fiamme nel cuore umano ed oggi si trova dovunque. Si può allora onestamente affermare che la Bibbia sia un "libro qualunque" e indifferente?

1. Alcune informazioni sulla Bibbia

A. E' una collezione di libri. La Bibbia è una collezione di 66 libri divisi in due parti chiamate: l'Antico Testamento e il Nuovo Testamento (o Patto).

L'Antico Testamento composto di 39 libri (i cattolici ne aggiungono alcuni che per gli Ebrei e i cristiani evangelici non hanno mai considerato ispirati da Dio). Il Nuovo Testamento è composto da 27 libri. L'Antico Testamento che noi abbiamo oggi sostanzialmente uguale a quello usato ai tempi di Gesù e degli apostoli. Gli ebrei lo dividevano in tre parti: (1) Legge, (2) Profeti, (3) gli altri scritti. L'ordine originale è quello che oggi troviamo nella nostra traduzione interconfessionale (TILC).

Gesù si riferisce a tale divisione diverse volte, soprattutto in Matteo 23:35 (la morte di Abele in Genesi, e quella di Zaccaria in 2. Cronache), e in Luca 24:44 ("nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi").

Il Nuovo Testamento contiene i libri scritti dagli apostoli e dai loro collaboratori secondo la promessa di Gesù (Giovanni 16:13-15).

B. La sua età. I primi libri, da Genesi a Deuteronomio, furono scritti intorno al 1600 avanti Cristo. Gli archeologi hanno portato alla luce molti altri documenti risalienti a quel periodo ed anche anteriori ad esso, i quali provano che il linguaggio e la cultura di tali libri appartengono al periodo di Mosè ed anche ad un periodo ad esso anteriore.

L'ultimo libro del Nuovo Testamento, probabilmente Apocalisse, venne scritto un poco prima della fine del 1. secolo dopo Cristo.

C. Il suo linguaggio . L'Antico Testamento stato scritto in ebraico, eccetto alcuni brani come Daniele 2:4-7:28, scritti in Aramaico (un dialetto ebraico).

Il Nuovo Testamento venne stato scritto in Greco "koinè", vera e propria "lingua internazionale nell'area del Mediterraneo in quel tempo.

D. La sua stesura. Non c'è alcun dubbio che la Bibbia sia stata messa per iscritto dai suoi stessi autori e che non siano state tramandate oralmente di generazione in generazione e che quindi non abbiamo subito ampliamenti o adattamenti.

Per esempio, il libro di Giosuè, scritto intorno al 1370 a.C. inizia con l'esortazione di Giosuè agli israeliti di meditare la legge scritta, cioè i primi cinque libri di Mosè. Il profeta Geremia fece mettere per iscritto le sue profezie mentre era ancora in vita (Gr. 36:14-23,28), e queste vennero lette da Daniele, quasi suo contemporaneo. La migliore prova per l'Antico Testamento è l'affermazione di Gesù in Matteo 5:18 secondo la quale neppure uno iota o un apice (le pi piccole particelle dell'alfabeto ebraico scritto) dell'Antico Testamento, sarebbe passato senza che fosse adempiuto.

Le scoperte archeologiche e linguistiche hanno accertato che l'intero Nuovo Testamento è stato scritto nel primo secolo. Il materiale evangelico sta alla base della predicazione e del credo della giovane chiesa e non ne è stato un prodotto. Il Vangelo di Giovanni si era diffuso sin dal lontano Egitto già prima della metà del secondo secolo e ci prova che era stato scritto prima. Paolo cita affermazioni contenute nei Vangeli nella sua prima lettera a Timoteo (5:18), la quale egli scrisse prima della sua morte intorno al 64 d.C.

E. Come ci è pervenuta. Sono state prese le più grandi precauzioni possibili affinché ci pervenissero copie esatte delle Scritture. Se una copia, equivalente ad un anno intero di lavoro, conteneva un solo errore, veniva bruciata. La scoperta delle pergamene del Mar Morto ha rivelato che dal 100 a. C. al 900 d.C., circa mille anni dopo, il testo di Isaia non conteneva praticamente alcun minimo errore anche se era stato scritto a mano interamente. Sebbene sia impossibile avere anche solo uno degli scritti originali, siamo certi che almeno il 99% del loro contenuto autentico. L'incertezza intorno all'1% non intacca minimamente né la dottrina, né gli insegnamenti pratici della Bibbia.

F. La sua storicità. In nessun fatto storico narrato dalla Bibbia è stata rinvenuta traccia di errore. La Bibbia non è in sé un libro di storia, ma i particolari storici riportati sono esatti quanto quelli riportati in ogni altro libro di storia. Gli insegnamenti spirituali della Bibbia sono basati su fatti reali e su esperienze vere di vita, perciò anch'essi sono esatti.

La risurrezione del Signore Gesù Cristo "l'avvenimento storico meglio provato". Essa venne messa per iscritto da testimoni oculari (negli Evangeli) che non avrebbero mai creduto che fosse potuta avvenire una cosa simile (Luca 24:11). I loro racconti danno prospettive diverse agli eventi, senza che ci siano contraddizioni e ci dimostra che i loro autori non si erano messi d'accordo nella stesura di quegli avvenimenti.

In conclusione, sebbene non si possa dire che la Bibbia sia un libro di storia, si può tuttavia affermare che i riferimenti storici sono corrispondenti alla realtà.

Domande di revisione

1. Di quante parti composta la Bibbia?

2. In che periodo stata composta la Bibbia?

3. In quali lingue stata originalmente scritta?

4. E' vero che la Bibbia in un primo tempo si è tramandata oralmente perché ancora non era stata inventata la scrittura?

5. Possediamo i documenti originali della Bibbia?

6. Possiamo fidarci che le copie dei libri della Bibbia a nostra disposizione siano fedeli ai documenti originali?

7. Nella Bibbia ci sono errori di storia?