Corsi/Sommario/11

Da Tempo di Riforma Wiki.
Versione del 2 lug 2020 alle 11:57 di Pcastellina (discussione | contributi) (Creata pagina con "{{Sommario}} ''La Dottrina dell'uomo in rapporto a Dio'' '''XI''' '''L'uomo nel suo stato originale''' Dalla discussione della dottrina su Dio, passiamo ora a quella sull'...")
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Indice generale

Sommario della Dottrina cristiana (L. Berkhof)

01 - 02 - 03 - 04 - 05 - 06 - 07 - 08 - 09 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 20 - 21 - 22 - 23 - 24 - 25 - 26 - 27 - 28 - 29 - 30

  La Dottrina dell'uomo in rapporto a Dio

XI

L'uomo nel suo stato originale

Dalla discussione della dottrina su Dio, passiamo ora a quella sull'uomo, coronamento dell'opera creativa di Dio.

1. Gli elementi essenziali della natura umana. La concezione tradizionale afferma che la creatura umana consista di due parti: corpo ed anima. Questo è in armonia con l'auto-coscienza dell'uomo, e lo si ricava pure dallo studio della Scrittura, che parla della creatura umana in quanto consistente di "corpo ed anima" (Mt. 6:25; 10:28), o di "corpo e spirito" (Ec. 12:7; 1 Co. 5:3,5). Alcuni sono dell'opinione che "anima" e "spirito" indichino elementi di carattere diverso, e che quindi la creatura umana consista di tre parti: corpo, anima, e spirito (cfr. 1 Ts. 5:23). E' però evidente, che le due parole "anima" e "spirito" vengono usate in modo intercambiabile. La morte viene talora descritta come "l'anima che lascia il corpo (Ge. 35:18; 1 Re 17:21), e qualche volta come la "resa" dello spirito (Lu. 23:46; At. 7:59). I morti sono talvolta chiamati "anime" (Ap. 6:9; 20:4), ed altre volte "spiriti" (1 Pi. 3:19; Eb.12:23). I due termini denotano l'elemento spirituale dell'uomo da diversi punti di vista. Come spirito è il principio della vita e dell'azione, che controlla il corpo, e come anima è il soggetto personale, che pensa, sente, e vuole e, in alcuni casi, come sede dei sentimenti.

2. L'origine dell'anima in ciascun individuo. Vi sono tre concezioni a proposito dell'origine dell'anima:

a. Pre-esistenzialismo. Alcuni sostengono l'idea che l'anima degli esseri umani esisteva in una condizione primigenia, e che qualcosa che successe allora spiega la sua presente condizione. Alcuni trovano in questo la spiegazione del fatto che l'uomo nasce peccatore. Questa concezione oggi non trova più molti sostenitori.

b. Traduzionismo. Secondo questa concezione, la creatura umana eredita sia anima che corpo dai suoi genitori. E' un'idea comune nella Chiesa luterana. Viene trovata prova di questo nel fatto che nella Bibbia non si dica nulla della creazione dell'anima di Eva, e che dei discendenti si dica che si trovino "nei lombi del padre" (Ge. 46:26; Eb. 7:9,10). Inoltre, questa concezione sembra trovare appoggio nel fatto che, nel caso degli animali, sia l'anima che il corpo vengono trasmessi dai vecchi ai giovani, attraverso l'eredità dei tratti e delle peculiarità di famiglia, e attraverso l'eredità della corruzione del peccato, che è cosa riguardante più l'anima che il corpo. Questa concezione, però, soffre di molte debolezze. O rende i genitori dei creatori, o presume che l'anima umana possa essere divisa in varie parti. Inoltre, essa mette in pericolo il carattere privo di peccato di Gesù.

c. Creazionismo. Esso sostiene che ogni anima sia creazione diretta di Dio, la cui origine temporale non possa però essere determinata. Si suppone che l'anima sia creata pura, ma che diventi peccaminosa persino prima della nascita, entrando in quel complesso di peccato nel quale collettivamente è immersa l'umanità. Si tratta della concezione più comune nei circoli riformati. Essa viene favorita dal fatto che la Scrittura rappresenti il corpo e l'anima dell'uomo come d'origine diversa (Ec. 12:7; Is. 42:5; Za. 12:1; Eb. 12:9). Essa, inoltre, è meglio in armonia con la natura spirituale dell'anima, e salvaguarda l'impeccabilità di Gesù. Anche questa concezione, però, non è priva di difficoltà. Essa non spiega l'origine dei tratti familiari, e sembra far di Dio il Creatore di anime peccaminose.

3. L'uomo ad immagine di Dio. La Bibbia insegna che la creatura umana è stata creata ad immagine di Dio. Secondo Genesi 1:26 "DIO disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine e a nostra somiglianza»". Le parole "immagine" e "somiglianza" evidentemente denotano la stessa cosa. I seguenti testi mostrano che esse vengono usate in modo intercambiabile: Ge, 1:26,27; 5:1; 9:6; 1 Co. 11:7; Cl. 3:10; Gm. 3:9. La parola "somiglianza" probabilmente sottolinea il fatto che l'immagine sia molto somigliante. Vi sono diverse concezioni che spiegano l'immagine di Dio nella creatura umana:

a. La concezione cattolico-romana. I cattolici-romani trovano l'immagine di Dio in certi doni naturali di cui l'uomo è dotato, come la spiritualità dell'anima, la libertà della volontà, l'immortalità.- A questi Dio aggiunse doni soprannaturali, chiamati "giustizia originale", al fine di tenere sotto controllo la natura più bassa. E' questo che si suppone costituire la somiglianza dell'uomo a Dio.

b. La concezione luterana. Non tutti i luterani concordano su questo punto, ma l'opinione prevalente è che l'immagine di Dio consista in quelle qualità spirituali che furono assegnate all'uomo sin dalla creazione, cioè, vera conoscenza, giustizia, e santità. Questa concezione, però, è troppo ristretta.

c. La concezione riformata. I riformati fanno una distinzione fra somiglianza naturale e somiglianza morale a Dio. La prima è la più vasta delle due, e si dice generalmente che consista nel fatto che l'uomo è un essere spirituale, razionale, morale, ed immortale. Questo è stato oscurato, ma non perduto, con il peccato. La seconda è l'immagine di Dio nel senso più ristretto, e consiste in vera conoscenza, giustizia e santità. Questo andò perduto con il peccato, ma viene ristabilito in Cristo (Ef. 4:24; Cl. 3:10). Dato che la creatura umana conserva questa immagine in senso più vasto, essa ancora essere chiamata immagine, o portatrice dell'immagine di Dio (Ge. 9:6; 1 Co. 11:7; 15:49; Gm. 3:9).

4. L'uomo nel patto d'opere. Dio stabilì subito un patto con la creatura umana. Questo patto originale è chiamato: patto d'opere.

a. Prova scritturale del patto d'opere. (1) Paolo traccia un parallelo fra Adamo e Crisato in Ro. 5:12-21. In Adamo tutte le creature umane morirono, ma in Cristo, tutti coloro che Gli appartengono vengono resi viventi. Questo significa che Adamo era il capo e rappresentante di tutte le creature umane, proprio come Cristo è ora capo e rappresentante di tutti coloro che Gli appartengono. (2) In Osea 6:7 leggiamo:"come Adamo, essi hanno trasgredito il patto, hanno agito con inganno verso di me". Il peccato di Adamo è chiamato una trasgressione del patto.

b. Gli elementi del patto d'opere. (1) Le parti contraenti. Un patto è sempre un accordo fra due persone. In questo caso sono: il Dio trino, il Signore sovrano dell'universo, ed Adamo, il rappresentante della razza umana. Dato che queste due parti contraenti non sono sullo stesso livello, il patto consiste in qualcosa che è stato imposto d'autorità sull'uomo. (2) La promessa. La promessa del patto consiste nella vita nel senso più alto, vita che supera la possibilità stessa della morte. Questo è ciò che i credenti ricevono ora mediante Cristo, l'ultimo Adamo. (3) Le condizioni. La condizione è l'assoluta ubbidienza. L'esplicito comando di non mangiare del frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male era chiaramente una prova del fatto se fossero stati disposti all'ubbidienza assoluta. (4) Le sanzioni penali. La sanzione penale comminata era quella della morte nel senso più inclusivo del termine, fisica, spirituale ed eterna. Essa consiste non solo nella separazione fra corpo ed anima, ma in modo più fondamentale, della separazione dell'anima da Dio. (5) Segni e suggelli. Con ogni probabilità l'albero della vita era il solo segno e suggello di questo patto - indubbiamente un sacramento. Sembra essere stato stabilito come simbolo e suggello della vita.

c. La validità presente del patto d'opere. Gli arminiani sostengono che questo patto sia stato completamente messo da parte. Questo però non è corretto. Ancora Iddio esige perfetta ubbidienza a coloro che non accolgono la giustizia di Cristo (Le. 18:5; Ga. 3:12). Anche se non potrebbero mai realizzarla, la condizione ancora sussiste. Essa però non è più applicabile per coloro che sono in Cristo, dato che è stato Lui, per loro, a realizzarla. Essa cessa di essere un modo di vivere, perché come tale, dopo la caduta, non ha più forza.

Da apprendere a memoria. Brani che trattano di:

a. Gli elementi della natura umana:

Mt. 10:28. "non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l'anima; temete piuttosto colui che può far perire l'anima e il corpo nella Geenna".

Ro. 8:10. "Se Cristo è in voi, certo il corpo è morto a causa del peccato, ma lo Spirito è vita a causa della giustizia".

b. La creazione dell'anima.

Ec. 12:7. "... e la polvere ritorni alla terra com'era prima e lo spirito torni a DIO che lo ha dato".

Eb. 12:9. " Inoltre ben abbiamo avuto per correttori i nostri padri secondo la carne e li abbiamo rispettati; non ci sottometteremo molto di più ora al Padre degli spiriti, per vivere?".

c. La creazione dell'uomo all'immagine di Dio.

Ge. 1:27. "Così DIO creò l'uomo a sua immagine; lo creò a immagine di DIO; li creò maschio e femmina".

Ge. 9:6. "Chiunque spargerà il sangue di un uomo, il suo sangue sarà sparso per mezzo di un uomo, perché DIO ha fatto l'uomo a sua immagine".

d. L'uomo in generale, anche ora ad immagine di Dio.

Ge. 9:6. Vedi sopra.

Gm. 3:9. "Con essa benediciamo Dio e Padre, e con essa malediciamo gli uomini che sono fatti a somiglianza di Dio".

e. La restaurazione dell'immagine di Dio nell'uomo.

Ef. 4:24. "per essere rivestiti dell'uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e santità della verità".

Cl. 3:10. "vi siete rivestiti dell'uomo nuovo, che si va rinnovando nella conoscenza ad immagine di colui che l'ha creato".

f. Il patto d'opere.

Os. 6:7. "come Adamo, essi hanno trasgredito il patto, hanno agito con inganno verso di me".

1 Co. 15:22. " Perché, come tutti muoiono in Adamo, così tutti saranno vivificati in Cristo".

Per lo studio ulteriore

  1. Come spiegheresti i brani che sembrano implicare che l'uomo consiste di tre elementi? 1 Ts. 5:23; Eb. 4:12; cfr. Mt. 22:37.
  2. Il dominio dell'uomo sul resto della creazione fa pure parte dell'immagine di Dio? Ge. 1:26,28; Sl.8:6-8; Eb. 2:5-9.
  3. Quali indicazioni di un patto si possono trovare in Ge. 2 e 3?

Domande di revisione

  1. Qual è la concezione tradizionale degli elementi della natura umana, e come può essere comprovata?
  2. Quale altra concezione esiste, e quali testi biblici sembrano appoggiarla?
  3. Quali sono le diverse concezioni sull'origine dell'anima umana?
  4. Quali sono gli argomenti a favore e contro ciascuna di queste concezioni?
  5. Le parole "immagine" e "somiglianza" indicano la stessa cosa?
  6. Qual è la concezione cattolica-romana, luterana, e riformata del'immagine di Dio nell'uomo?
  7. Quali distinzioni fanno i riformati, e perché sono importanti?
  8. Quali sono le parti contraenti del patto d'opere?
  9. Qual è la promessa, la condizione, la sanzione penale, ed il sacramento del patto?
  10. In che senso questo patto è ancora in vigore?
  11. In quale senso esso è stato abolito?

11, Continua