Corsi/Sommario/19

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--Pcastellina (discussioni) 13:04, 2 lug 2020 (CEST) Indice generale

Sommario della Dottrina cristiana (L. Berkhof)

01 - 02 - 03 - 04 - 05 - 06 - 07 - 08 - 09 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 20 - 21 - 22 - 23 - 24 - 25 - 26 - 27 - 28 - 29 - 30

  XIX

La chiamata e la rigenerazione

1. La chiamata. La chiamata in generale può essere definita come quell'atto della grazia di Dio per il quale Egli invita i peccatori ad accogliere la salvezza che viene loro offerta in Gesù Cristo. Essa ha un duplice carattere, sia esteriore che interiore.

a. La chiamata esteriore. La Bibbia ne parla o si riferisce ad essa in molti brani (Mt. 28:19; 22:14; Lu. 14:16-24; At. 13:46; 2 Ts. 1:8; 1 Gv. 5:10). Essa consiste nella presentazione ed offerta della salvezza in Cristo ai peccatori, insieme con un'accorata esortazione ad accogliere Cristo per fede, al fine di ottenere il perdono dei peccati e la vita eterna.. Da questa distinzione già appare come essa contenga tre elementi, cioè:

(1) la presentazione dei fatti e delle idee dell'Evangelo;

(2) un invito a ravvedersi e a credere in Gesù Cristo, e

(3) una promessa di perdono e di salvezza.

La promessa è sempre condizionale: il suo adempimento può essere aspettato solo in presenza di fede e ravvedimento autentici. La chiamata esteriore è universale nel senso che essa giunge ad ogni essere umano al quale l'Evangelo è predicato. Non è limitata ad età, nazione, o classe, e giunge sia ai reprobi che agli eletti (Is. 45:22; 55:1; Ez. 3:19; Ga. 2:32; Mt. 22:2-8,14; Ap. 22:17). Questa chiamata, naturalmente, dato che proviene da Dio, viene pronunciata in totale buona fede. Essa chiama onestamente tutti i peccatori alla fede, desiderando che accettino l'invito, ed in ogni sincerità promette la vita eterna a coloro che si ravvedono e credono (Nu. 23:19; Sl. 81:13-16; Pr. 1:24; Is. 1:18-20; Ez. 18:23,32, 33:11; Mt. 23:37; 2 Ti. 2:13). Nella chiamata esteriore Iddio afferma i Suoi diritti sul peccatore. Se una persona non accoglie la chiamata, essa fa un affronto a Dio stesso ed aumenta solo la propria colpevolezza. Essa è pure il mezzo stabilito per cui Dio raccoglie gli eletti da tutte le nazioni della terra (Ro. 10:14-17), e deve essere considerata come una benedizione per i peccatori, sebbene essi la possano trasformare in maledizione (Is. 1:18-20; Ez. 3:18,19; Am. 8:11; Mt. 11:20-24; 23:37). Infine, essa pure serve per giustificare Iddio nella condanna dei peccatori. Se essi disprezzano l'offerta di salvezza, la loro colpa viene messa in evidenza nel modo più chiaro (Gv. 5:39,40; Ro. 3:5,6,19).

b. La chiamata interiore. Sebbene noi si distingua due aspetti della chiamata di Dio, questa chiamata non è che una sola. La chiamata interiore è in realtà la chiamata esteriore resa efficace dall'opera dello Spirito Santo. Essa sempre giunge al peccatore attraverso la Parola di Dio, applicata in modo salvifico dall'operazione dello Spirito Santo (1 Co. 1:23,24). In distinzione dalla chiamata esteriore, è solo unachiamata potenziata ad essere efficace ai fini della salvezza (At. 13:48; 1 Co. 1:23,24). Inoltre si tratta di una chiamata senza pentimento, una cioè che non è soggetta a cambiamento, e non viene mai ritirata (Ro. 11:29). La persona chiamata sarà salvata senza alcun dubbio. Lo Spirito opera attraverso la predicazione della Parola rendendo efficace la sua opera di persuasione, cosicché l'uomo ascolti la voce del suo Dio. Essa si rivolge all'intelletto illuminato dallo Spirito Santo, tanto da renderlo consapevole d'essa. Essa è poi sempre diretta ad un certo fine. E' una chiamata alla comunione con Gesù Cristo (1 Co. 1:9), per ereditarne una benedizione (1 Pi. 3:9), alla libertà (Ga. 5:13), alla pace (1 Co. 7:15), alla santità (1 Ts. 4:7), ad un'unica speranza (Ef. 4:4), alla vita eterna (1 Ti. 6:12) ed al regno ed alla gloria di Dio (1 Ts. 2:12).

2. La rigenerazione. La divina chiamata e la rigenerazione sono in strettissima relazione. Per quanto riguarda la rigenerazione, meritano di essere considerati diversi punti:

a. La sua natura. La parola "rigenerazione" non viene sempre usata nello stesso senso. La nostra Confessione di fede la usa in senso ampio, includendone persino la conversione. Qui per noi ha un senso più ristretto. Nel senso più stretto essa denota l'atto di Dio mediante il quale il principio della nuova vita viene innestato nell'uomo e la disposizione di fondo dell'anima è resa santa. Si tratta di un cambiamento fondamentale nel principio della vita e nella disposizione dominante dell'anima, e quindi influisce sull'intero uomo (1 Co. 2:14; 2 Co. 4:6; Fl. 2:13; 1 Pi. 1:8). Essa viene completata in un momento del tempo, e non è un processo graduale come la santificazione. Attraverso di essa si passa dalla morte alla vita (1 Gv. 3:14). E' un'opera segreta ed imperscrutabile di Dio che non viene mai percepitadirettamente dall'uomo, ma può essere conosciuta solo attraverso i suoi effetti.

b. Il suo autore. Dio è l'autore della rigenerazione. La Scrittura la rappresenta come l'opera dello Spirito Santo (Gv. 1:13; At. 16:14; Gv. 3:5-8). A differenza degli Arminiani, noi sosteniamo che essa sia esclusivamente l'opera dello Spirito Santo, e non in parte opera dell'uomo. Nell'opera di rigenerazione non c'è alcuna cooperazione fra Dio e l'uomo, come nella conversione. Inoltre è necessario dire che la rigenerazione, nel senso più stretto della parola, cioè come l'innesto di una nuova vita, vi è la diretta ed immediata opera dello Spirito Santo. E' un'opera creativa nella quale, per questa stessa ragione, la parola dell'Evangelo non può essere molto bene usata come strumento. Si può dire che Gm. 1:18 e 1 Pi. 1:23 provino che la parola della predicazione sia usata come strumento nella rigenerazione, ma questi brani si riferiscono alla rigenerazione in senso più ampio, includendo la nuova nascita. In quel senso più inclusivo, la rigenerazione è senza dubbio operata attraverso la strumentalità della Parola.

c. La sua necessità e collocazione nell'ordine della salvezza. La Scrittura non lascia dubbi sull'assoluta necessità della rigenerazione, anzi, l'afferma nei termini più chiari (Gv. 3:3,5,7; 1 Co. 2:14; Ga. 6:15). Questo consegue dal fatto che per natura noi siamo morti nei falli e nei peccati, e che dobbiamo essere dotati con nuova vita spirituale, al fine di poter godere del favore divino e della comunione con Dio. Si solleva spesso la questione su quale dei due venga prima: la rigenerazione oppure la chiamata. Per rispondere a questo si può dire che nel caso di adulti, la chiamata esterna di solito precede o coincide con la rigenerazione in senso stretto. La rigenerazione, come innesto di nuova vita, precede la chiamata interiore, e la chiamata interiore precede la rigenerazione in senso lato, o nuova nascita. Troviamo gran parte di questo ordine nel racconto sulla chiamata di Lidia: "E una donna di nome Lidia, commerciante di porpora, della città di Tiatira, che adorava Dio, stava ad ascoltare (chiamata esteriore). E il Signore aprì il suo cuore (rigenerazione in senso stretto) per dare ascolto alle cose dette da Paolo (chiamata interiore)(At. 16:14).

Brani da apprendere a memoria su:

a. La chiamata esteriore:

Mar 16:15,16  "Poi disse loro: «Andate per tutto il mondo e predicate l'evangelo a ogni creatura; chi ha creduto ed è stato battezzato, sarà salvato; ma chi non ha creduto, sarà condannato".

Mat 22:14 "Poiché molti sono chiamati, ma pochi eletti".

At 13:46 "Allora Paolo e Barnaba, parlando con franchezza, dissero: «Era necessario che fosse annunziata a voi per primi la parola di Dio; ma poiché la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna ecco, noi ci rivolgiamo ai gentili".

b. La chiamata dei reprobi:

Prov 1:24-26 "Poiché ho chiamato e voi avete rifiutato, ho steso la mia mano e nessuno vi ha fatto attenzione, anzi avete respinto ogni mio consiglio e non avete accettato la mia correzione, anch'io riderò della vostra sventura, mi farò beffe quando verrà ciò che temete".

1P 3:19,20  "nel quale egli andò anche a predicare agli spiriti che erano in carcere, che un tempo furono ribelli, quando la pazienza di Dio aspettava ai giorni di Noè mentre si fabbricava l'arca, nella quale poche persone, otto in tutto, furono salvate attraverso l'acqua".

Si veda anche le parabole in Mt. 22:1-8,14; Lu. 14:16-24.

c. La serietà di questa chiamata:

Prov. 1:24-26, cfr. più sopra in b.

Ez 18:23,32 "Provo forse piacere della morte dell'empio?»; dice il Signore, l'Eterno, «e non piuttosto che egli si converta dalle sue vie e viva? ...Io infatti non provo alcun piacere nella morte di chi muore», dice il Signore, l'Eterno. «Convertitevi dunque e vivrete»".

Mat 23:37 "Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che ti sono mandati! Quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come la gallina raccoglie i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto!".

d. La necessità della rigenerazione:

Ger 13:23 "Può un Etiope cambiare la sua pelle o una tigre le sue striature? Allo stesso modo potreste voi abituati a fare il male, fare il bene?".

Giov 3:3 "Gesù gli rispose e disse: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio». ... Non meravigliarti se ti ho detto: "Dovete nascere di nuovo".

e. Rigenerazione e Parola:

Giac 1:18 "Egli ci ha generati di sua volontà mediante la parola di verità, affinché siamo in certo modo le primizie delle sue creature".

1P 1:23 "...perché siete stati rigenerati non da un seme corruttibile, ma incorruttibile, per mezzo della parola di Dio vivente e che dura in eterno".

Per lo studio ulteriore:

La chiamata è un'opera solo di una Persona della Trinità, o di tutt'e tre? 1 Co. 1:9; 1 Ts. 2:12; Mt. 11:28; Lu. 5:32; Mt. 10:20; At. 5:31,32.

La parola "rigenerazione" viene usata dalla Bibbia? Tt. 3:5. Quali altri termini si usano per esprimere questo concetto? Gv. 3:3-8; 2 Co. 5:17, Ef. 2:5; Cl. 2:13; Gm. 1:18, 1 Pi. 1:23.

Tito 3:5 prova che noi veniamo rigenerati dal battesimo? Se no, come lo spiegheresti?


Domande di revisione:

Che cosa si intende per chiamata?

In che senso la chiamata esteriore differisce da quella interiore?

Quali sono gli elementi della chiamata esteriore?

In che senso essa è universale?

A quale scopo serve?

In che modo la chiamata interiore si rapporta a quella esteriore?

Ne siamo consapevoli?

A che fine essa è diretta?

Quali diversi significati ha la parola "rigenerazione"?

Che cos'è nel senso più stretto?

Di quale sorta è la natura del cambiamento operato nella rigenerazione?

La rigenerazione è solo l'opera di Dio oppure di Dio e dell'uomo?

La Parola è strumento di rigenerazione?

La rigenerazione è assolutamente necessaria? Prove.

Qual è l'ordine della chiamata e della rigenerazione?


(19, continua)