Etica/Liberi veramente/Introduzione

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Liberi veramente!

Vivere alla luce della concezione biblica di libertà, di Art Lindsey dell’Institute for Faith, Works and Economics (2016).Adattamento italiano di Paolo E. Castellina (2021).

Introduzione

La libertà nell’ambito della società è l’ultima cosa che dovrebbe essere presa per scontata. Esso è frutto della lotta contro forze di asservimento e dovrebbe essere continuamente protetta e coltivata. A causa della Caduta, noi tutti siamo asserviti al peccato. La vera libertà esige l’opera del Santo Spirito di Dio che trasformi i nostri cuori e reindirizzi le nostre vite - senza la quale inevitabilmente esse darebbero luogo ad entropia1. Lasciati a noi stessi, infatti, tutto tende al disordine, alla perdita di vita spirituale, al declino di vitalità. La redenzione delle nostre vite operata dal Cristo, però, è quella che ci permette di diventare sempre meglio ciò per cui eravamo stati creati. Gesù disse: “Se dimorate nella mia parola, siete veramente miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi. (...) Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete veramente liberi ” (Giovanni 8:31-32,36).

La visione biblica di una condizione ideale di vita, però, implica molto di più di una libertà interiore interiore. Il Cristo ci ha resi liberi, e noi dobbiamo vivere in modo conseguente, perché Dio, attraverso di noi, fa cooperare tutte le cose al bene - inclusa la libertà e il benessere2 del nostro prossimo. La nostra libertà interiore dovrebbe condurci alla libertà “all’esterno”. E’ per questa ragione che neppure la libertà politica, economica e religiosa dovrebbe essere data per scontata. Il popolo di Dio era stato schiavo in Egitto per 400 anni. Dio aveva udito le loro preghiere ed aveva suscitato Mosè affinché si recasse dal Faraone e gli dicesse: “Lascia andare il mio popolo”. Dio, poi, dimostra ripetutamente la Sua forza. Dapprima induce catastrofi nazionali sull’Egitto (le dieci piaghe). Poi apre ad Israele una via di fuga attraverso il Mar Rosso quando la sua situazione pareva disperata, con il popolo intrappolato tra Migdol e il mare con l’esercito egiziano che incombeva su di esso. Quando Israele arriva dall’altro lato del mare, esso fa gran festa. Miriam e le altre donne danzano di gioia. Ora sono liberi. Eppure, essi avrebbero ancora dovuto passare molto tempo nel deserto per apprendere cosa significa vivere nella libertà. Si sarebbero più volte, infatti, ribellati a ciò che Dio per loro aveva disposto, avrebbero ricevuto la proclamazione della Legge di Dio, come pure avrebbero dovuto conquistare la Terra Promessa. La libertà dall’asservimento fisico, esterno, doveva condurre alla loro libertà interiore. Non basta avere uno senza l’altro. Fra queste due dimensioni della libertà c’è una correlazione inscindibile.

Lo stesso rimane vero oggi. La libertà di cui godiamo nei paesi occidentali non dovrebbe essere presa per scontata, un dato acquisito per sempre. Attraverso la storia si è combattuto molto per raggiungere la nostra libertà. Le costituzioni delle nostre nazioni democratiche sanciscono che la vita, la libertà e il benessere di tutti sono nostri diritti inalienabili. La libertà di parola, la libertà di stampa, e la libertà di congregarci pacificamente sono tutte formalmente garantite. Dobbiamo però costantemente vigilare perché anche nei nostri paesi la libertà è costantemente minacciata da forze politiche e sociali che la vorrebbero pregiudicare. Non possiamo presumere che essa ci sia praticamente garantita perché, nonostante le dichiarazioni sulla carta in questo senso, c’è chi riesce sempre a giustificare azioni che di fatto la pregiudicano.

Le minacce esterne politiche e sociali alla libertà non sono le uniche che abbiano il potenziale di erodere la nostra libertà. Vi sono pure minacce filosofiche e morali. Ora che il relativismo ha invaso la nostra società, molti negano che possa esistere una qualsiasi verità oggettiva. La realtà è solo quella che tu vorresti avere... Invece che conformare i loro desideri alla verità, molti vorrebbero piuttosto conformare la “verità” ai loro desideri. quando così tutto diventa non più inalienabile (o oggettivo), che cosa ne sarà della vita e della verità?

Noi, come cristiani, dobbiamo ritornare alla nostra fonte - la Bibbia - e riconsiderare la concezione biblica di libertà. Questo studio esplora la concezione biblica di libertà nell’Antico e nel Nuovo Testamento (Capitolo 1). Considera pure se la libertà politica, economica e religiosa siano radicate nella Bibbia (Capitolo 2). Sebbene siano molti a perseguire una qualche sorta di libertà, la concezione biblica di libertà si distingue da tutte le altre. La Bibbia ci porta a considerare sia la libertà interiore che esterna come una condizione ideale. Sebbene Dio abbia legittimato il governo politico (la funzione del biblico magistrato, la Bibbia ne limita le funzioni e ripetutamente ci mette in guardia sulla possibilità che esso abusi delle sue funzioni sottraendoci vita e libertà. Quando il potere umano diventa troppo concentrato, vi è sempre il reale pericolo che il peccato lo corrompa e conduca a disastrosi risultati.

Se crediamo nella Bibbia in quanto Parola di Dio, dovremmo promuoverne i principi. Questa fede ci condurrà a desiderare libertà interiore ed esterna per noi stessi e per gli altri. Ci condurrà pure a promuovere e difendere la libertà politica, economica e religiosa. Dobbiamo riflettere bene su queste verità nei difficili tempi in cui viviamo. Se non consideriamo queste verità ed agiamo sulla loro base, potremmo vedere erodere sempre di più le libertà nostre e dei nostri figli. Potremmo ben presto trovarci al punto in cui o reagiamo con forza in difesa della libertà oppure la perderemo.

Se crediamo che i valori biblici ci portino ad una società fiorente, noi dobbiamo promuovere queste verità e dare il nostro voto a persone che sostengono valori simili. Questo significa essere informati, levare la nostra voce quando necessario, promuovere e difendere la libertà di coscienza, e continuare a sostenere la libertà nelle sfere politica, economica e religiosa.

Tutte queste cose iniziano da una sempre migliore comprensione della concezione biblica della verità e vivere alla luce di questa stupefacente verità che in Cristo noi siamo veramente liberi.

Note

1L'entropia (dal greco antico ἐν en, "dentro", e τροπή tropé, "trasformazione") è, in meccanica statistica, una grandezza (più in particolare una coordinata generalizzata) che viene interpretata come una misura del disordine presente in un sistema fisico qualsiasi, incluso, come caso limite, l'universo. Figurativamente: tendenza al disordine.

2Nell’originale: “la fioritura”.