Etica/Matrimonio/Cinque fatti sul matrimonio

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CINQUE FATTI SUL MATRIMONIO

Spesso pastori e consulenti matrimoniali odono affermazioni sul matrimonio che sono assolutamente false. Ecco cinque fatti sul matrimonio che sono contestati a coppie in crisi.

1. Non è vero che hai sposato la persona sbagliata

Spesso ci vuole molto tempo per domandarsi se uno abbia davvero sposato la persona giusta, oppure d’aver fatto proprio uno sbaglio a sposare "quello li". Questo avviene spesso nel periodo d'adattamento reciproco degli sposi, quando <giustamente> cadono attese irrealistiche e ideali non corrispondenti alla realtà.

  • Magari ti accorgi che lei odia cucinare.
  • Credi che lui è assolutamente "maldestro" nei lavori manuali.
  • Avete idee diverse sull’economia famigliare.
  • Ti accorgi che il tuo partner è testardo, che si offende facilmente, che cade spesso in depressione o che si arrabbia facilmente.
  • Allora cominci a chiederti se tu abbia sposato o no la persona giusta. Questo però non è giusto farlo. Hai contratto un impegno perenne. Ora la tua responsabilità di fronte a Dio, eccetto che nei casi d'infedeltà, è di rimanere con la persona che hai sposato affrontando gli eventuali problemi con la sapienza e la forza che solo Dio può dare.

2. L’incapacità di lui a guidare la famiglia non deve diventare una scusa

"Ma lui non è capace a prendere decisione alcuna! E’ indeciso, temporeggia, ed alla fine sono sempre io che debbo decidere. Quando però lo faccio, lui comincia a criticare. Questa situazione è davvero insopportabile!" ecco la frase che talvolta le mogli dicono. Certo lei ha ragione almeno su un punto. E’ il marito che dovrebbe decidere, soprattutto in campo spirituale. E’ il marito che deve essere il capofamiglia. Se pure questo potrebbe essere bene il caso, l'incapacità di lui non deve diventare una scusa per la disobbedienza di lei. La responsabilità della donna di fronte al Signore esige che lei continui ad essere donna spirituale, piena d’amore, una donna che faccia crescere in sé bellezza spirituale (1 Pietro 3:1-6). Se lei usa le mancanze di lui come una scusa per il proprio comportamento biasimevole, sbaglia lei tanto quanto sbaglia lui.

3. La riluttanza di lei a sottomettersi non può divenire per il marito una scusa

Alcuni mariti hanno programmato in sé stessi tutto un automatismo di scusanti per ogni mancanza od incapacità - la colpa ...diventa sempre quella della moglie.

Non è sempre così umile... mi corregge sempre ogni volta che cerco di guidare il culto di famiglia. E’ colpa sua se non lo facciamo più. E’ lei che ha voluto a tutti i costi comprare questa casa. Ho detto di si perché sapevo che le avrebbe fatto piacere. Ora è colpa sua se siamo in difficoltà finanziarie! Quando un uomo comincia a parlare così, egli rifiuta di prendersi le proprie responsabilità nel processo decisionale della famiglia. Forse è vero che lei non avrà fatto ciò che le competeva, forse lei era troppo insistente. Questo però non deve diventare una scusa. Lui deve smetterla di addossare a lei ogni colpa e deve cominciare a fare ciò che è giusto davanti a Dio.

4. Non è vero che lui pensi soltanto al sesso

Qualche volta una moglie che lavori sodo e che sia molto indaffarata, pensa che l’unico interesse di suo marito sia soddisfare i propri bisogni sessuali. Questo sentimento può essere molto pronunciato se ci si trova di fronte alle seguenti circostanze:

  • lui lavora troppo;
  • lei possiede una casa troppo grande di cui prendersi cura;
  • lui aiuta raramente con i bambini;
  • L’agenda di entrambi è piena d'impegni.

Talora certamente bisognerà ricordargli che tu hai anche bisogni d’altro tipo, oltre a quelli fisici, ma può anche essere vero che tu stia cedendo all’autocommiserazione nell’esagerare questo problema. Cerca di dargli il beneficio del dubbio. Parlagli dei tuoi sentimenti, progettate una mini-vacanza insieme, o un fine-settimana da soli. Non ritardare. Il problema deve essere affrontato prima che diventi troppo grosso.

5. L’aspetto esteriore non è l’unica cosa alla quale lei pensi

Un quinto fatto sul matrimonio è che non è vero che le donne pensino solo alla loro apparenza esteriore. Certi mariti non lo credono e dicono:

Mia moglie vuole sempre comprare qualcosa di nuovo per la casa. Prima che lei riesca a trovare un vestito che le piaccia ci vogliono giorni. Mia moglie insiste sempre sul fatto che gli armadi della cucina vadano ridipinti. A me sembra che stiano benissimo così. Ci vogliono sempre ore prima che lei sia pronta ad uscire. Così arriviamo sempre in ritardo. Lo sport preferito da mia moglie è sprecare in sciocchezze il denaro che ho faticosamente guadagnato. E’ vero che le donne ritengono importante l’apparenza esteriore. A loro interessa maggiormente che cosa gli altri pensino. Pietro parlava molto chiaramente alle donne sul pericolo di porre l'accento troppo l’aspetto esteriore a scapito di quello interiore (1 Pietro 3:4). Uomini, siamo onesti, in questo campo noi avremmo veramente bisogno dell’aiuto delle donne. Alcuni di noi andrebbero in giro come degli straccioni! Se siamo onesti dovremmo essere loro riconoscenti per l’accento che pongono sui dettagli.

UN TEST PER VOI

Mariti, avete ora letto ciò che la Bibbia insegna sul matrimonio e sulle responsabilità che in esso vi competono. Prendetevi ora un po’ di tempo per valutare quanto delle seguenti affermazioni si applichi alla vostra vita. Datevi un voto dall’1 (assolutamente scarso) al 6 (magnificamente buono) per ciò che effettivamente, in questo campo, fate, e poi lasciate che le vostre mogli controllino se il voto che vi siete dati è giusto secondo loro.

  • Ritengo di essermi adeguatamente staccato dai miei genitori per unirmi a mia moglie: .
  • Io considero mia moglie una sola cosa con me in tutte le fasi della mia vita: .
  • Faccio del mio meglio per esserle fedele in pensieri ed azioni: .
  • Io bado a mia moglie il tipo d'amorevole guida che Cristo dà alla Sua chiesa: .
  • Io spesso sacrifico i miei interessi in favore della felicità di mia moglie: .
  • Io spesso affermo che le voglio bene e glielo faccio capire anche nelle piccole cose: .
  • I sentimenti di mia moglie mi interessano e la ascolto volentieri quando me ne parla: .
  • Cerco ogni giorno di dire qualcosa di carino a mia moglie e non vado mai a letto di cattivo umore .
  • Non uso le debolezze di lei come scusa per le mie mancanze .
  • Con mia moglie parlo liberamente di questioni spirituali e prego il Signore per lei e con lei .

Mogli, ora che avete letto ciò che la Bibbia insegna sul ruolo e le responsabilità che avete nell’ambito del vostro matrimonio, prendetevi un po’ di tempo per valutare quanto delle seguenti affermazioni si applichi alla vostra vita. Datevi un voto dall’1 (assolutamente scarso) al 6 (magnificamente buono) per ciò che effettivamente, in questo campo, fate, e poi lasciate che i vostri mariti controllino se il voto che vi siete dati è giusto secondo loro.

  • Non mi sorprendo mai a pensare di avere sposato la persona sbagliata: .
  • Mi sono adeguatamente staccata dai miei genitori ed ora condivido con mio marito un’identità in comune: .
  • Mi sono impegnata a far si che il nostro matrimonio duri fino alla morte di uno di noi: .
  • Io non uso il sesso come arma per fargli fare quello che voglio io:
  • Sono disposta a sottomettermi volentieri a mio marito come e nei limiti stabiliti da Dio: .
  • Credo che la bellezza interiore sia più importante che quella esteriore: .
  • Io rispetto mio marito sia negli atteggiamenti sia nelle azioni: .
  • Io non uso le debolezze di lui come scusa per le mie mancanze: .
  • Per lui faccio anche quelle piccole cose che gli piacciono: .
  • Mi considero la compagna spirituale di mio marito: prego per lui e con lui:

FARE IL PRIMO PASSO

Affinché un matrimonio funzioni come Dio lo ha inteso, entrambi i coniugi devono "essere a posto" con Dio.

Dio aveva creato il matrimonio perché non era bene che l’uomo rimanesse solo. Egli ha rivelato poi la Sua volontà al riguardo del matrimonio, e se l’uomo e la donna obbediscono alla volontà di Dio, allora il matrimonio funziona.

Come cristiano, il tuo matrimonio è vissuto secondo la volontà di Dio? Se hai problemi, molto probabilmente hai lasciato Dio da parte ed hai preferito seguire la tua volontà.

Se questo è il caso, permettimi di esortarti a tornare alla Bibbia -a Dio stesso.

Ammetti di aver solo combinato guai con ciò che Egli ti ha donato, e di non poter far nulla di buono senza di Lui. Confessa il tuo peccato davanti a Dio. Chiedigli la forza di poter ricostruire il tuo matrimonio con le dieci pietre di fondazione menzionate in questo studio. Fai in modo che il tuo partner sappia di questo tuo intendimento, anche se fosse necessario umilmente ammettere i tuoi errori.

Se non sei però un vero cristiano, il primo passo che devi fare è dare a Gesù Cristo completa fiducia. Il punto di partenza per un matrimonio che davvero funzioni è che esso deve avere per protagonisti due veri cristiani, o, come si esprime la Bibbia, due persone "nate di nuovo" spiritualmente.

Per divenire un vero cristiano devi conoscere quello che Gesù Cristo ha fatto per te e perché l’ha fatto, per poi accoglierlo senza riserva alcuna nella tua vita come Salvatore, Signore e Maestro.

Devi riconoscere che Egli è venuto per salvarti dalle conseguenze, temporali ed eterne, del tuo peccato e per riconciliarti con Dio, fonte d'ogni bene. Riconosci allora il peccato d'essere lontano da Dio e ribelle alla Sua volontà rivelata, sii pronto a cambiare subito strada, prima che sia troppo tardi, perché senza Cristo non c’è salvezza alcuna. Accetta con fiducia Gesù Cristo come tuo personale Salvatore. Chiedigli che possa essere applicata alla tua vita personale la promessa che si trova nell’Evangelo secondo Giovanni, che dice:

"Iddio ha tanto amato il mondo che ha dato il Suo unico Figlio Gesù Cristo, Affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna" (3:16).

Quando avrai fondato in lui solo tutta la tua vita, allora ci saranno i presupposti per una vita significativa ed eterna e ...un matrimonio che funzioni, come Dio desidera.