Etica/Matrimonio/Signoria di Cristo

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La signoria di Cristo nel matrimonio

L'onore di Dio

Questi sposi hanno voluto suggellare oggi il loro matrimonio anche davanti a Dio. Hanno voluto farlo pubblicamente in questo luogo dove la comunità cristiana si riunisce regolarmente per rendere a Dio il culto che Gli è dovuto. Essi desiderano così chiedere a Dio la Sua benedizione sul loro matrimonio. Riconoscono, infatti, l'esistenza, la maestà, il potere e la gloria di Dio, l'onore che sempre Gli è dovuto e soprattutto che Dio soltanto è la fonte d'ogni bene. La Bibbia, infatti, afferma: "Ogni buona donazione e ogni dono perfetto vengono dall'alto e discendono dal Padre dei lumi" (Gm. 1: 17).

Troppo spesso, però, oggi si abusa, con irresponsabilità e leggerezza, del "matrimonio in chiesa". Troppo spesso si considera una tradizionale formalità e lo si richiede con atteggiamenti e motivazioni che nulla hanno a che fare con la santità del luogo e soprattutto con l'onorabilità di Dio. Spesso il "matrimonio in chiesa" si trasforma nell'esatto contrario di ciò che dovrebbe essere: diventa insulto e offesa al santo e glorioso nome di Dio, perché quanto Dio esige non trova riscontro né negli sposi né spesso nel "pubblico" presente. Da tutto ciò Dio ce ne liberi, perché non rimarrebbe senza conseguenze.

A Dio soltanto, dunque, vada il primo posto nei nostri pensieri, nelle nostre parole e nelle nostre opere, e particolarmente in un atto tanto solenne ed importante come la celebrazione di un matrimonio. Sta scritto, infatti: "...affinché in ogni cosa sia glorificato Dio per mezzo di Gesù Cristo, cui Quest'ultimo testo biblico è pure rilevante perché noi onoriamo Dio nella fiducia e nell'ubbidienza a Gesù Cristo. Noi professiamo la fede cristiana e proclamiamo che Gesù Cristo è il nostro Salvatore e Signore. Questo comporta precisi doveri e responsabilità che riguardano ogni aspetto della nostra vita, compreso il modo in cui noi intendiamo e viviamo il matrimonio.

Il testo biblico

Vorrei così focalizzare brevemente la nostra attenzione sul testo biblico di Filippesi, cap. 2, versetti da nove a 11, che dicono, al riguardo della Persona di Gesù Cristo:

"Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato un nome che è al di sopra di ogni nome, affinché nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio delle creature celesti, terrestri e sotterranee, e ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre" (Fl. 2:9-11).

Segnare la nostra vita intera attraverso il battesimo col nome di Cristo, e in questo caso, celebrare un matrimonio in nome di Cristo, significa piegare le nostre ginocchia in atto di sottomissione alla signoria, all'autorità ultima di Cristo. Che cosa significa, nel nostro caso, nell'ambito di un matrimonio, "piegare le ginocchia" di fronte a Cristo e confessarlo come nostro Signore?

...come Cristo

Significa confessare in modo molto concreto - se evidentemente siamo cristiani, se tale è veramente la nostra confessione di fede, che Egli determina tutto il nostro modo di pensare, di parlare e di agire. Egli è il Maestro e noi impariamo a vivere, vale a dire a pensare, a parlare ed agire secondo il Suo insegnamento come Suoi discepoli. Egli è Signore e Re, vale a dire Colui che ha il diritto di esigere da noi fiduciosa ubbidienza ai Suoi comandamenti che riguardano il tutto della vita. Un giorno Gesù ebbe a dire ad alcuni che Lo seguivano: "Ora, perché mi chiamate, Signore, Signore, e non fate quello che dico?" (Lu. 6:46). Egli è il modello etico e morale cui siamo chiamati a conformarci.

Non possiamo dilungarci ora, ma noi potremmo affermare che, nell'ambito del matrimonio, siano dieci le aree in cui dobbiamo lasciarci guidare dall'autorità e dall'esempio di Cristo. Le accennerò schematicamente, ed esse sono, per altro, contenute nel libretto che già ho consegnato agli sposi.

1. Un impegno perenne. Come Dio in Cristo si è legato al Suo popolo da un patto indissolubile di salvezza, così la coppia cristiana si sente legata responsabilmente da un patto di mutua, incondizionata ed indissolubile comunione ed assistenza. " ...perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due diverranno una sola carne. Questo mistero è grande; or lo dico per riferimento a Cristo e alla chiesa".

2. La condivisione di un’identità comune. Come il popolo cristiano ed il singolo credente, legandosi a Cristo per fede, s'identifica tanto con Lui da assomigliare sempre di più a Lui, così la coppia cristiana è chiamata a sviluppare una profonda comunione ed identità di coppia impostata alle caratteristiche morali e spirituali di Cristo.

3. L’assoluta fedeltà. Come Dio in Cristo si dimostra fedele in tutto e per tutto al patto di salvezza stipulato con il Suo popolo, mantenendo fede ad ogni Sua promessa, così la coppia cristiana s'impegna a mantenere le promesse che Dio ha stabilito per il matrimonio.

4. Ruoli ben definiti. Allo stesso modo in cui Gesù Cristo nei piani di Dio assume un ruolo ben definito nei suoi rapporti con la Chiesa (Profeta, Sacerdote e Re), così il marito e la moglie s'impegnano ad assumere i ruoli che Dio ha stabilito doverci essere nell'ambito della famiglia. "Nessuno, infatti, ebbe mai in odio la sua carne, ma la nutre e la cura teneramente, come anche il Signore fa con la chiesa, poiché noi siamo membra del suo corpo, della sua carne e delle sue ossa".

5. Amore senza riserve. Allo stesso modo in cui Cristo, per la salvezza di coloro che Gli sono stati affidati, ha dato Sé stesso completamente in sacrificio, così gli sposi si danno l'uno all'altra senza riserve, dimenticando sé stessi. "Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei... Ma ciascuno di voi così ami la propria moglie come ama se stesso; e similmente la moglie rispetti il marito".

6. Mutua sottomissione. Come l'uomo Gesù Cristo era sottomesso alla Persona e volontà di Dio Padre, e come la chiesa cristiana fedele si sottomette all'autorità della Parola di Dio, così, nella coppia cristiana, i rapporti sono regolati secondo quella sottomissione sia reciproca sia di subordinazione che Dio dichiara nella Scrittura: "Sottomettetevi gli uni agli altri nel timore di Cristo. Mogli, siate sottomesse ai vostri mariti come al Signore, poiché il marito è capo della moglie, come anche Cristo è capo della chiesa, ed egli stesso è Salvatore del corpo. Parimenti come la chiesa è sottomessa a Cristo, così le mogli devono essere sottomesse ai loro mariti in ogni cosa".

7. Soddisfazione. Come Cristo trova il Suo diletto nel fare la volontà di Dio Padre e sollevare i peccatori dalla loro distretta, così l'uomo e la donna cristiani trovano la loro soddisfazione nel compiacere Dio ed il proprio partner e mettendo in secondo piano i propri interessi. "...così i mariti devono amare le loro mogli, come i loro propri corpi; chi ama la propria moglie ama se stesso" (Ef. 5: 27).

8. Comunicazione aperta. Allo stesso modo in cui Gesù era in constante comunione e comunicazione con Dio Padre, e come Dio si compiace di comunicare con il Suo popolo attraverso la Sua Parola e la preghiera, così la coppia cristiana rinsalda il proprio vincolo attraverso una comunicazione efficace e costante.

9. Tenero rispetto. Come Cristo onorava e glorificava con tutto il Suo essere Dio Padre e onorava e si prendeva cura anche degli ultimi e dei più disprezzati fra gli uomini, così l'uomo e la donna uniti in un matrimonio cristiano si onorano vicendevolmente con il rispetto e l'affettuosa cura. La Scrittura dice: "...per santificarla, avendola purificata col lavacro dell'acqua per mezzo della parola, per far comparire la chiesa davanti a sé gloriosa, senza macchia o ruga o alcunché di simile, ma perché sia santa ed irreprensibile" (Ef. 5:26).

10. Comunione spirituale. L'unione di Gesù con Dio Suo Padre e con la Sua chiesa era e rimane profonda e spirituale. Allo stesso modo la coppia cristiana è chiamata a coltivare il proprio rapporto con Dio come coppia, tramite la preghiera, la lettura biblica ed il culto in comune.

Conclusione

Come vedete, non abbiamo fatto altro che enunciare dei principi che bisognerebbe approfondire. E' proprio quest'approfondimento che la coppia cristiana deve fare per tutta la sua vita.

Certo, chi può dire, peccatori come siamo, di essere all'altezza di tutto questo? Chi può dire di essere con questo assolutamente coerente? Eppure Iddio non ci ha dato la Sua Parola come se fosse un ideale irraggiungibile, ma come un comando imprescindibile. Questo deve essere l'impegno della coppia che professa la fede cristiana e che desidera "sposarsi in chiesa". "Sposarsi in chiesa", infatti, implica l'effettivo impegno della coppia che così decide di fare, di sottomettere pubblicamente il proprio matrimonio all'autorità sovrana di Dio in Cristo. Che così possa essere per voi e per quanti appartengono al popolo di Dio.

[Paolo Castellina, venerdì 29 agosto 1997. Tutte le citazioni, salvo diversamente indicato, sono tratte dalla versione Nuova Diodati, ediz. La Buona Novella, Brindisi, 1991].