Etica/Necessità di separarsi

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La necessità della separazione

Implicita nella santificazione è l’esigenza che ci debba essere una netta distinzione e distanza fra il popolo di Dio e “il mondo”, infatti:

  • Il mondo è governato dal maligno (1) che lo opprime.
  • Il mondo è sottoposto al giudizio di condanna da parte di Dio, esso passerà.
  • Dal mondo siamo stati salvati.
  • Eravamo del mondo (2) e non siamo più, come cristiani, “del” mondo (3).
  • Abbiamo ricevuto uno spirito diverso da questo mondo (4).
  • Rispetto ad esso dobbiamo essere anticonformisti (5).
  • Non dobbiamo amarlo (6). Il mondo è qualcosa di sia pur seducente, da cui dobbiamo guardarsi perché ha preso in trappola non pochi che si erano avviati sulla via di Dio (7).
  • Non dobbiamo fare compromessi con esso.
  • E’ necessario esserne preservati, di evitare contagio e contaminazione (8) e per non esserne travolti dal giudizio su esso incombente (9).
  • E’ necessario evitare di essere identificati con coloro il cui comportamento morale è riprensibile, evitare di essere sospettati di tollerare, di essere compiacenti o di essere più o meno apertamente complici di comportamenti condannati dalla Parola di Dio (10). Essere considerati loro amici (11).
  • Dobbiamo combattere il mondo (12) evitando ogni connivenza (13) ed aiuto più o meno diretto (14).
  • Da esso dobbiamo strapparne i sudditi (15) salvandoli da esso, e questa è la missione che Dio stesso si è proposto (16).
  • In questo mondo di tenebre dobbiamo risplendere come luminari (17).
  • Dobbiamo evitare la gente faziosa (18) e
  • dobbiamo distanziarci da chi predica vangeli falsi, contraffatti e ambigui (19).

La separazione è così richiesta al cristiano da ogni forma di mondanità per quanto riguarda le attività, la condotta, e il modo di apparire, per essere esempio verso il non-credente. Dato che crediamo che ogni dottrina falsa e cattiva ed ogni compromesso spirituali siano tutti contagiosi, noi per questo crediamo che il solo modo di conservare la purezza, pace e buona reputazione della Chiesa possa essere mantenuta tramite la separazione - sia personale che ecclesiastica.

Per questo noi ci distanziamo dal:

  • relativismo epistemologico, etico e morale moderno;
  • da quei movimenti ecumenici che relativizzano le differenze dottrinali e perseguono l’unità organizzativa fra tutti coloro che si professano cristiani, e alla fine con tutte le religioni;
  • da quella evangelizzazione ecumenica che si sforza di promuovere l’Evangelo in modo cooperativo fra fondamentalisti, liberali in teologia e/o cattolici-romani e altri gruppi divergenti;
  • dalla cosiddetta neo-ortodossia che cerca di gettare ponti fra il modernismo ed il fondamentalismo esprimendosi nei termini ortodossi cercando di ridefinire i suoi concetti storici con la sostanza del modernismo (20);
  • dal neoevangelicalismo inteso come quel movimento all’interno del mondo evangelicale caratterizzato dalla tolleranza del liberalismo teologico e dal dialogo con esso (21).
  • Da chi esplicitamente nega la Trinità, la divinità di Cristo o l’opera da lui compiuta nel sacrificio espiatorio vicario (22);
  • da coloro che promettono luce spirituale a parte da ciò che è rivelato nelle Sacre Scritture;
  • da coloro che attribuiscono ricompense eterne e spirituali alle opere ed alle virtù umane e/o
  • che abbracciano ideologie o principi che chiaramente violano un insegnamento esplicito delle Sacre Scritture al riguardo dei rapporti sociali.

Allo stesso modo i cristiani non dovrebbero cercare di “cristianizzare” (24) i principi e le pratiche del mondo e portarli nella Chiesa come elemento del culto cristiano, della socialità, preghiera o predicazione. Noi pure crediamo che sia necessaria la separazione dai detrattori della dottrina ortodossa, da pratiche ecclesiastiche non bibliche, come pure dalla dipendenza delle chiese dallo Stato.

La necessità della distinzione

Connesso a questo concetto di "separazione" (che potrebbe essere inteso come negativo) c'è quello, in positivo, di "diversità". Il cristiano deve essere "diverso", deve "distinguersi", non deve conformarsi al mondo.

Per approfondire, vedasi:

Note

  • (1) “Noi sappiamo che siamo da Dio e che tutto il mondo giace nel maligno” (1 Gv. 5:19).
  • (2) “nei quali già camminaste, seguendo il corso di questo mondo, secondo il principe della potestà dell'aria, dello spirito che al presente opera nei figli della disubbidienza, eravate in quel tempo senza Cristo, estranei dalla cittadinanza d'Israele e estranei ai patti della promessa, non avendo speranza ed essendo senza Dio nel mondo” (Ef. 2:2,12).
  • (4) “Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri, Se il mondo vi odia, sappiate che ha odiato me prima di voi. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; ma poiché non siete del mondo, ma io vi ho scelto dal mondo, perciò il mondo vi odia” (Gv. 15:17-19).
  • (5) “Ora noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio, affinché conosciamo le cose che ci sono state donate da Dio” (1 Co. 2:12).
  • (6) “E non vi conformate a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza qual sia la buona, accettevole e perfetta volontà di Dio” (Ro. 12:2).
  • (7) “Non amate il mondo, né le cose che sono nel mondo. Se uno ama il mondo, l'amore del Padre non è in lui” (1 Gv. 2:15).
  • (8) ““E non vi conformate a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza qual sia la buona, accettevole e perfetta volontà di Dio” (Ro. 12:2). Non amate il mondo, né le cose che sono nel mondo. Se uno ama il mondo, l'amore del Padre non è in lui. perché tutto ciò che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e l'orgoglio della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo. E il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno” (1 Gv. 2:15-17). “E questo è l'amore, che camminiamo secondo i suoi comandamenti. Come avete udito dal principio, questo è il comandamento che abbiamo ricevuto,perché camminiate in esso. Poiché sono apparsi nel mondo molti seduttori, i quali non confessano che Gesù Cristo sia venuto in carne; questi è il seduttore e l'anticristo” (2 Gv. 6,7). “Guardate che nessuno vi faccia sua preda con la filosofia e con vano inganno, secondo la tradizione degli uomini, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo” (Cl. 2:8).
  • (9) “Io non chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo” (Gv. 17:15,16). “Guardate Israele secondo la carne: quelli che mangiano i sacrifici non hanno essi parte dell'altare? Che dico dunque? Che l'idolo sia qualche cosa? O che ciò che è sacrificato agli idoli sia qualche cosa? No, ma dico che le cose che i gentili sacrificano, le sacrificano ai demoni e non a Dio; or io non voglio che voi abbiate parte con i demoni. Voi non potete bere il calice del Signore e il calice dei demoni, voi non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demoni” (1 Co. 10:18-21). “Non vi ingannate; le cattive compagnie corrompono i buoni costumi” (1 Co. 15:33). “Or in una grande casa non vi sono soltanto vasi d'oro e d'argento, ma anche di legno e di terra; gli uni sono ad onore, gli altri a disonore. Se dunque uno si purifica da queste cose, sarà un vaso ad onore, santificato e utile al servizio del padrone, preparato per ogni buona opera” (2 Ti. 2:20,21). “La religione pura e senza macchia davanti a Dio e Padre è questa: soccorrere gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni e conservarsi puro dal mondo... Adulteri e adultere, non sapete che l'amicizia del mondo è inimicizia contro Dio? Chi dunque vuole essere amico del mondo si rende nemico di Dio” (Gm. 1:27; 4:4). “Quelli infatti che sono fuggiti dalle contaminazioni del mondo per mezzo della conoscenza del Signore e Salvatore Gesù Cristo, se sono da queste di nuovo avviluppati e vinti, la loro ultima condizione è peggiore della prima” (2 Pi. 2:20). “perché Dema mi ha lasciato, avendo amato il mondo presente, e se n'è andato a Tessalonica” (2 Ti. 4:10).
  • (10) “Poi udii un'altra voce dal cielo che diceva: Uscite da essa, o popolo mio, affinché non abbiate parte ai suoi peccati e non vi venga addosso alcuna delle sue piaghe” (Ap. 18:4).
  • (11) “Ma ora vi ho scritto di non mescolarvi con chi, facendosi chiamare fratello, sia un fornicatore, o un avaro o un idolatra, o un oltraggiatore, o un ubriacone, o un ladro; con un tale non dovete neppure mangiare” (1 Co. 5:11)77. “Or sappi questo: che negli ultimi giorni verranno tempi difficili, perché gli uomini saranno amanti di se stessi, avidi di denaro, vanagloriosi superbi, bestemmiatori, disubbidienti ai genitori, ingrati, scellerati, senza affetto, implacabili, calunniatori, intemperanti, crudeli, senza amore per il bene, traditori, temerari, orgogliosi, amanti dei piaceri invece che amanti di Dio, aventi l'apparenza della pietà, ma avendone rinnegato la potenza; da costoro allontanati” (2 Ti. 3:1-5).
  • (12) “Adulteri e adultere, non sapete che l'amicizia del mondo è inimicizia contro Dio? Chi dunque vuole essere amico del mondo si rende nemico di Dio” (Gm. 4:4). “Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo diverso, perché quale relazione c'è tra la giustizia e l'iniquità? E quale comunione c'è tra la luce e le tenebre? E quale armonia c'è fra Cristo e Belial? O che parte ha il fedele con l'infedele? E quale accordo c'è tra il tempio di Dio e gli idoli? Poiché voi siete il tempio del Dio vivente, come Dio disse: Io abiterò in mezzo a loro, e camminerò fra loro; e sarò il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo. Perciò uscite di mezzo a loro e separatevene, dice il Signore, e non toccate nulla d'immondo, ed io vi accoglierò... Avendo dunque queste promesse, carissimi, purifichiamoci da ogni contaminazione di carne e di spirito. compiendo la nostra santificazione nel timore di Dio.” (2 Co. 6:14-17, 7:1). “Ora, fratelli, vi ordiniamo nel nome del Signor nostro Gesù Cristo, che vi ritiriate da ogni fratello che cammini disordinatamente e non secondo l'insegnamento che avete ricevuto da noi... E se qualcuno non ubbidisce a quanto diciamo in questa epistola, notate quel tale e non vi associate a lui, affinché si vergogni. Non tenetelo però come un nemico, ma ammonitelo come fratello” (2 Ts. 3:14,15). “Avendo dunque queste promesse, carissimi, purifichiamoci da ogni contaminazione di carne e di spirito. compiendo la nostra santificazione nel timore di Dio” (2 Co. 7:1). “Beato l'uomo che non cammina nel consiglio degli empi, non si ferma nella via dei peccatori e non si siede in compagnia degli schernitori” (Sl. 1:1).
  • (13) “...perché le armi della nostra guerra non sono carnali, ma potenti in Dio a distruggere le fortezze, affinché distruggiamo le argomentazioni ed ogni altezza che si eleva contro la conoscenza di Dio e rendiamo sottomesso ogni pensiero all'ubbidienza di Cristo” (2 Co. 10:4,5). “Possono due camminare insieme se prima non si sono messi d’accordo?” (Am. 3:3). “poiché il nostro combattimento non è contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potestà, contro i dominatori del mondo di tenebre di questa età, contro gli spiriti malvagi nei luoghi celesti.” (Ef. 6:12).
  • (14) “E non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre, ma piuttosto riprovatele” (Ef. 5:11). “Guardate Israele secondo la carne: quelli che mangiano i sacrifici non hanno essi parte dell'altare? Che dico dunque? Che l'idolo sia qualche cosa? O che ciò che è sacrificato agli idoli sia qualche cosa? No, ma dico che le cose che i gentili sacrificano, le sacrificano ai demoni e non a Dio; or io non voglio che voi abbiate parte con i demoni. Voi non potete bere il calice del Signore e il calice dei demoni, voi non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demoni” (1 Co. 10:18-21).
  • (15) “Ma il veggente Jehu, figlio di Hanani, gli andò incontro e disse al re Giosafat: Dovevi tu dare aiuto a un empio e amare quelli che odiano l'Eterno? Per questo l'ira dell'Eterno è su di te” (2 Cr. 19:2).
  • (16) 1 Gv. 5:5; 5:19.
  • (17) “E noi stessi abbiamo visto e testimoniato che il Padre ha mandato il Figlio per essere il Salvatore del mondo” (1 Gv. 4:14). “Questa parola è sicura e degna di essere pienamente accettata, che Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori, dei quali io sono il primo” (1 Ti. 1:15).
  • (18) “affinché siate irreprensibili e integri, figli di Dio senza biasimo in mezzo ad una generazione ingiusta e perversa, fra la quale risplendete come luminari nel mondo, tenendo alta la parola della vita” (Fl. 2:15).
  • (19) “Or io vi esorto, fratelli, a guardarvi da quelli che fomentano le divisioni e gli scandali contro la dottrina che avete appreso, e ritiratevi da loro” (Ro. 1:17). “Evita l'uomo settario, dopo una prima e una seconda ammonizione” (Tt. 3:10).
  • (20) “Ma anche se noi o un angelo dal cielo vi predicasse un evangelo diverso da quello che vi abbiamo annunziato, sia maledetto. Come abbiamo già detto, ora lo dico di nuovo: Se qualcuno vi predica un evangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia maledetto” (Ga. 1:8,9). “Se uno insegna una dottrina diversa e non si attiene alle sane parole, quelle del Signor nostro Gesù Cristo e alla dottrina che è secondo pietà, è gonfio e non conosce nulla, ma ha un interesse morboso in questioni e dispute di parole, da cui nascono invidia litigi, maldicenze, cattivi sospetti, vane dispute di uomini corrotti nella mente e privi della verità che stimano la pietà essere fonte di guadagno, da costoro separati” (1 Ti. 6:3-5).
  • (21) Ad es. La neo-ortodossia afferma la trascendenza di Dio, la peccaminosità ed il carattere finito dell’essere umano, la necessità che la verità sia rivelata da Dio in modo soprannaturale, eppure si allontana in modo serio dall’ortodossia accettando un’alta critica distruttiva, negando l’inerranza della Bibbia come rivelazione storica, accettando l’esperienza religiosa soggettiva come criterio di verità ed abbandonando importanti principi fondamentali della fede cristiana. In breve, essa fa si che i modernisti di vecchio stampo suonino teologicamente rispettabili.
  • (22) La sua essenza è considerata nell’enfasi che dà sull’applicazione sociale dell’Evangelo ed essendo debole o poco chiaro sulle dottrine sull’ispirazione della Scrittura, il creazionismo biblico, l’escatologia, il “femminismo biblico”, e il separatismo. Esso è pure caratterizzato dal suo tentativo di adattare il cristianesimo biblico e renderlo accettevole alla mente moderna.
  • (23) “E ogni spirito che non riconosce che Gesù Cristo è venuto nella carne, non è da Dio; e questo è lo spirito dell'Anticristo che, come avete udito, deve venire; e ora è già nel mondo” (1 Gv. 4:3).
  • (24) Cristianizzare: Filosofie le cui “radici” sono antitetiche alla fede cristiana non dovrebbero essere riflesse nel culto o nella pratica dei cristiani. Se qualcosa è inerentemente pagano, occultistico o malvagio nella sua origine, ogni migliore intenzione non eviterà che il cristiano cada nella confusione o nel compromesso. La separazione, quindi, è l’unica alternativa.