Istruzioni e Dichiarazioni/Le Nuove 95 Tesi

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Riforma oggi, le "nuove 95 tesi"

95 tesi sulla situazione della chiesa e della società nel 1996

Le nuove "95 Tesi" sono state edite in Germania per il 450° anniversario della morte di Martin Lutero (18.2.1996). In occasione di una conferenza Internazionale di pastori, tenutasi agli inizi di marzo 1996 a Durban/Sud Africa, esse sono state approvate all'unanimità come risoluzione da ca.1000 pastori e ministri di Chiese di 14 Paesi e di oltre 50 denominazioni. E' stato deciso di tradurle in tutte le principali lingue e di diffondere nel mondo intero. Editore internazionale: Christians for Truth (CFT) International, P. Bag 250, 3268 Kranskop, RSA, Tel.: 00273248-12512 / Fax 12507. Svizzera: Christen fùr die Wahrheit (CFT), Postfach 126, 8755 Ennenda, Tel. 0551645 44 46, Fax 055/645 44 47 Editore per i Paesi di lingua italiana: Cristiani per la Verità (CFT), Casella postale 1256, 6648 Minusio, Svizzera, Tel. Fax O91/743 7646 (da contattare per eventuali ordinazioni).Vi incoraggiamo a diffondere queste 95 tesi.

Invito alla conversione

1. Quando nostro Signore e maestro Gesù Cristo dice: ,,Ravvedetevi, perché il regno dei cieli e vicino" (Matteo 4: 17), vuole che l'intera vita dei credenti sia pentimento.

2. Questo pentimento inizia con una nuova presa di coscienza e cordoglio per il comportamento errato avuto finora, sia da parte del singolo, che da parte delle Chiese nel loro complesso.

3. Se il pentimento è sincero, esso conduce il singolo e le Chiese ad aborrire e abbandonare il comportamento errato, i peccati - ma non con le proprie forze, bensì per mezzo della grazia e della forza di Gesù Cristo.

4. A coloro che si pentono, Dio promette il perdono e un nuovo inizio: ,,Quando chiuderò il cielo in modo che non ci sarà più pioggia, quando ordinerò alle locuste di divorare il paese, quando manderò la peste in mezzo al mio popolo, se il mio popolo, sul quale e invocato il mio nome, si umilia, prega, cerca la mia faccia e si converte dalle sue vie malvagie, io lo esaudirò dal cielo, gli perdonerò i suoi peccati, e guarirò il suo paese" (2 Cronache 7, 13 e seg.).

La situazione attuale della società

5. Ma oggigiorno, il singolo si compiace in svariati peccati, come p.e.: empietà, superbia. mancanza d'amore. occultismo, disubbidienza, aborto, immoralità, adulterio. pratiche immorali. abuso di droghe, menzogna, avarizia e furto (cfr. Esodo 20:2-17 Romani 1:18-31, 1 Corinzi, 6:9; Galati 5:19-21).

6. Certo: questi peccati sono stati commessi in tutti i tempi ma al giorno d'oggi, molti di essi vengono tollerati pubblicamente e anche messi sul podio. ,,Non soltanto le fanno tali cose, ma anche approvano chi le commette" (Romani 1. 32).

7. In molti Stati, le leggi che vietavano la bestemmia la pornografia l'aborto, I'eutanasia, le pratiche omosessuali, l'abuso di droghe e simili, sono state ammorbidite o addirittura soppresse.

8. Una società che tollera o addirittura promuove pubblicamente azioni che la Sacra Scrittura giudica "peccato" e ,,abominio" agli occhi di Dio, si scava la propria fossa. Diventa matura per il giudizio. ,,La giustizia innalza una nazione, ma il peccato e la vergogna dei popoli" (Proverbi 14, 34).

9. Oggigiorno, molti Stati assomigliano all'impero romano prima del suo crollo: la causa interna del suo degrado fu la decadenza morale.

10. E' soltanto una questione di tempo, finche decadano anche oggi i sistemi di Stato e della società che si mettono contro i comandamenti di Dio.

Il fallimento delle Chiese

11. In questa situazione, le Chiese (quella nazionale, le cantonali e anche le Chiese libere) dovrebbero assumersi, localmente e nel mondo intero, la vocazione di essere ,,luce" e ,,sale" e opporsi a questa evoluzione (Matteo 5,13-16, Romani 12,2; Efesini 5,11).

12. Se non lo faranno, saranno esposte al Giudizio che l'Eterno pronuncia contro le sentinelle infedeli: ,,Quando io dirò all'empio: 'Certo morirai!', se tu non l'avverti, e non parli per avvertire quell'empio di abbandonare la sua via malvagia, e salvargli cosi la vita, quell'empio morirà per la sua iniquità; ma io domanderò conto del suo sangue alla tua mano" (Ezechiele 3, 18).

13. Singole persone e gruppi all'interno delle Chiese oppongono coraggiosamente resistenza allo spirito dei tempi, ma spesso, varie Chiese nel loro insieme in numerosi Stati vengono sempre meno alla loro vocazione, che e quella di predicare il Vangelo e di difendere i comandamenti di Dio.

14. Abbandonata alle ideologie dello spirito dei tempi, una Chiesa perde il suo orientamento.

15. E una Chiesa senza orientamento pero, non può più trasmettere l'orientamento al singolo.

L'abbandono della Sacra Scrittura

16. La mancanza dell'orientamento e iniziata con l'abbandono delle fondamenta dell'intera fede e del discernimento, della Sacra Scrittura.

17. In molte Chiese la Sacra Scrittura esteriormente è ancora in uso, ma spesso è soggetta alla tirannia della ragione autonoma e prepotente, che la scompone criticamente e ne nega la divina e plenaria ispirazione.

18. Con ragione Zinzendorf nella sua preghiera ha detto: ,,Se la tua Parola non dovesse più valere, su cosa si baserebbe allora la fede? Io non tengo ai piaceri di questo mondo, ma solamente a praticare la tua Parola1".

19. Dato che dal punto di vista della Riforma la Chiesa e una "creazione della Parola di Dio" essa cessa di essere chiesa quando abbandona la Parola

20. Se si abbandona la Parola di Dio, non bisogna meravigliarsi delle conseguenze che questo comporta: infatti all'abbandono della Parola di Dio, segue l'abbandono del contenuto della Parola - ciò significa la dissoluzione della dottrina biblica e della secondo l'insegnamento biblico.

La dissoluzione della dottrina biblica di Dio

21. La dissoluzione della dottrina biblica ha inizio con la dissoluzione della comprensione biblica di Dio. In contraddizione con le chiare affermazioni della Sacra Scrittura, molti ,,teologi" negano oppure trasformano la natura divina di Dio e la sua onnipotenza, la sua santità e la sua giustizia, in modo da renderle irriconoscibili.

22. Colui che afferma che i miracoli e le profezie testimoniati dalla Bibbia non si sono realizzati o non si realizzeranno, s'immagina Dio come un principio impotente - parlando metaforicamente: ,,senza braccia, ne gambe". Un ,,dio" del genere però sarebbe un idolo fatto in casa, un dio per filosofi razionalisti, ma non di certo il ,,Dio d'Abramo, il Dio d'lsacco, il Dio di Giacobbe", il Padre di Gesù Cristo (Blaise Pascal2).

La dissoluzione della dottrina biblica di Cristo

23. Se oggi vi sono ,,teologi" che affermano che Gesù Cristo e soltanto un uomo, socialrivoluzionario, predicatore della pace, liberatore o altro, ma non Dio - se dicono pure che, Egli non e nato da una vergine, nemmeno risorto in carne e ossa dal regno dei morti, né asceso in cielo e nemmeno ritornerà in maniera visibile in tutta la sua potenza e magnificenza - se pretendono che la sua morte sulla croce non può redimerci dai peccati, allora bisogna constatare che Ario, noto eresiarca condannato nel IV secolo dopo Cristo, ha insegnato meglio di molti ,,teologi moderni", poiché riteneva almeno Gesù un ,,logo parola soprannaturale" e non soltanto un semplice uomo. Ma tutte le false dottrine racchiudono in sé stesse la tendenza di amplificarsi nel corso dell'evoluzione storica.

24. Contro Ario e molti ,,teologi moderni" va detto: Gesù Cristo non e soltanto un uomo, ne creatura di Dio, ma è invece allo stesso tempo vero uomo e vero Dio, il figlio eterno di Dio, vale a dire: Dio stesso nella seconda persona della sua Trinità. ,,Chi ha il Figliolo, ha la vita; chi non ha il Figliolo di Dio, non ha la vita" (l Giovanni 5,12; cfr. 1 Giovanni 2,22; 4,2 e seg.).

La dissoluzione della dottrina biblica del peccato e della redenzione

25. Laddove la dottrina biblica viene svuotata dal Cristo, la stessa dottrina viene svuotata anche dal peccato e dalla redenzione. Infatti, un Cristo ,,impotente" non ha neanche il potere di liberarci dal peccato, dalla morte e dal diavolo.

26. Di conseguenza, o il peccato viene minimizzato e si nega la validità dei comandamenti di Dio - oppure la redenzione viene posta interamente o in parte nelle mani della persona stessa (autoredenzione o sinergia).

27. La minimizzazione o negazione del peccato nel suo senso biblico oggigiorno si manifesta in varie forme tanto nella società, quanto nella chiesa, come p.e. affermando che l'omosessualità non sarebbe né peccato, né malattia; che la pornografia, l'aborto e l'eutanasia non sono da condannare e che la liberalizzazione delle droghe aiuterebbe a limitare la criminalità. Ma ,,Guai a quelli che chiamano bene il male, e male il bene, che mutano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che mutano l'amaro in dolce e il dolce in amaro!" (Isaia 5,20).

28. L'autoredenzione viene propagandata apertamente o di nascosto, da varie teologie "alla moda", per esempio: da una "teologia femminista" del sangue. che si aspetta la salvezza dalle energie della donna e del suo sangue mestruale, invece che da Gesù Cristo; da una teologia di liberazione e rivoluzione, che spera nell'energia di certi gruppi sociali e nella loro lotta rivoluzionaria, e da una "psico-teologia" che spera nella salvezza grazie all'energia dell' io umano e delle relative tecniche, che dovrebbero servire all'autorealizzazione.

29. Ma, come da sempre, rimane valido il fatto che ,, in nessun altro" che in Gesù Cristo ,,è la salvezza; perché non vi e sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati" (Atti degli apostoli 4. 12).

Le infiltrazioni di spiriti estranei nelle Chiese

30. Più una Chiesa si adatta allo spirito dei tempi, tanto più essa corre il pericolo non soltanto di scacciare lo Spirito di Dio dal proprio mezzo, ma pure di lasciar entrare spiriti estranei da una porta posteriore.

31. Questi spiriti estranei regnano nelle ideologie e nelle religioni di questo mondo (cfr. Efesini 6:12).

32. Se si afferma che gli spiriti estranei sono identici allo spirito di Dio, ciò dimostra il grande oscuramento che regna ai nostri tempi. Poiché, vale: ,,Le carni che i gentili sacrificano, le sacrificano ai demoni e non a Dio." (1 Corinzi 10:20).

33. Allorché, nelle ,,riunioni di preghiera" interreligiose, si rievoca sempre lo ,,spirito di Assisi" (cioè quella ,,preghiera di pace delle religioni", ad Assisi nel 1986), gli organizzatori di queste riunioni dovrebbero prestare attenzione alla ,,parola chiave" data quell'anno alla Cristianità : ,,lo sono il SIGNORE, il tuo Dio, ... Non avere altri dei oltre a me" (Esodo 20:2 e seg.).

La secolarizzazione delle Chiese

34. Tanta gente, e fra essa anche molti politici, da parte delle Chiese si attende una parola chiarificatrice basata sulla Sacra Scrittura.

35. Più una Chiesa vuole ,,adeguarsi ai tempi" e ,,aprirsi al mondo", quanto più essa e in pericolo di dimenticare la Parola vera e propria, quella di cui è debitrice a una popolazione sempre più atea ed insicura.

36. Una Chiesa che si adatta agli spiriti dei tempi e agli slogan della politica di destra o di sinistra, non può più apportare cambiamenti nel mondo, ma viene trascinata dai vortici di quest'ultimo. Essa cade nella secolarizzazione e diventa cosi superflua.

37. La via d'uscita e da ricercare unicamente nel pentimento, ricominciare nuovamente ad ascoltare la parola di Dio, che ci e data sotto forma della Sacra Scrittura, e proclamarla al mondo in parole e azioni.

Il comportamento dei credenti di fronte al giudizio attuale

38. Che al giorno d'oggi a molte Chiese manca la forza e la chiarezza sull'insegnamento radicato nella Bibbia e quello della manifestazione di vita è già giudizio di Dio (1 Pietro 4:17) e l'effetto dell'apostasia dalla fede salvifica degli ultimi tempi (Matteo 24:12; 2Tessalonicesi 2:3).

39. Una Chiesa che si trasformi in misura crescente in una meretrice, si conforma sempre più al mondo, mescoli idoli pagani con il Dio della Bibbia, aspiri al denaro, al potere e al riconoscimento da parte del mondo, disprezza i comandamenti di Dio e la salvezza mediante Gesù Cristo e mette sempre più in situazioni penose i veri credenti (Apocalisse 17 e seg.).

40. Malgrado tutto ciò, i credenti sono invitati a continuare ad aver fede, ad amare e a sperare, nonché a pregare per i loro calunniatori e persecutori, affinché anche questi si pentano (Matteo 5, 44).

41. Innanzitutto, pero, i credenti sono chiamati a rimanere fedeli al Signore e Salvatore Gesù Cristo, resistere ad ogni spirito di confusione e di conformità al mondo, e incitare il maggior numero possibile di persone a seguire Gesù Cristo. "Andate, dunque, e ammaestrate tutti i popoli" (Matteo28:19).

Attenersi alla vocazione missionaria

42. La missione opera parallelamente alla seduzione e avrà fine soltanto quando Gesù ritornerà in tutta la sua gloria e magnificenza (Matteo 24:14). La missione (nel senso di conversione di non credenti a Gesù Cristo) è la risposta positiva dei credenti alle numerose tentazioni.

43. La missione e il soffio di vita della Chiesa. Senza la missione, la chiesa muore. Esiste soltanto l'alternativa: ,,Missione o morte" (Otto Riecker3).

44. Se una Chiesa nel suo intero non vuole o non può più assumere l'incarico missionario, i singoli credenti sono chiamati a compiere questo servizio fondando o appoggiando opere missionarie fedeli alla Bibbia.

45. Grazie al servizio delle opere missionarie fedeli alla Bibbia, possono sorgere nuove comunità e Chiese, che eventualmente possono sostituire le chiese che hanno rinnegato la fede cristiana.

La questione dell'abbandono della Chiesa da parte dei propri membri

46. Il singolo credente è chiamato ad esaminare egli stesso per mezzo della Sacra Scrittura, fino a che punto la sua comunità e Chiesa e basata o meno sul fondamento della Parola di Dio.

47. Dove il credente constata deviazioni e abusi, e tenuto a denunciarli pubblicamente nella sua Chiesa. Trattandosi di abusi gravi, che non cessano nemmeno dopo ripetute proteste, non gli rimane altro che il sopportare o l'abbandonare la Chiesa. Fin tanto che e possibile, pero, egli non dovrebbe lasciare la Chiesa, ma bensì "imporsi".

48. Tuttavia, gli abusi possono assumere dimensioni tali, che per un credente per ragioni di coscienza e ubbidienza nei confronti di Gesù Cristo diventa inevitabile l'abbandono della Chiesa - questo nel caso che una Chiesa stessa nel suo intero delibera leggi che approvano e rendono impegnativi false dottrine e peccati.

49. Se il credente esce da una Chiesa che nei suoi principi e nella sua concezione di esistenza si e allontanata molto dalla Sacra Scrittura, allora può star certo che egli non esce dalla Chiesa di Gesù Cristo, ma lascia soltanto un'istituzione che ingiustificatamente si chiama ancora ,,Chiesa".

50. La vera Chiesa (la comunità di Gesù Cristo), neanche essa perfetta, ma i cui membri si impegnano a vivere con la forza di Cristo e secondo gli insegnamenti della Sacra Scrittura, continua a vivere al di fuori di questa istituzione e trova nuove forme di formazione della comunità. Soltanto ad essa si indirizza la Parola: ,,Le porte dell'inferno non la potranno vincere" (Matteo 16:18).

Le basi di una riforma della Chiesa

51. Indifferentemente dalla Chiesa a cui appartiene un credente ogni Chiesa ha bisogno di una riforma nel senso di un rinnovamento spirituale. Questo può iniziare sempre e soltanto dal singolo: mediante il riconoscimento della propria colpa e incapacità, e dall'esclusiva fiducia nella grazia e forza di Gesù Cristo.

52. Solo Gesù Cristo dev'essere il Signore: non ne devono essere altri, nemmeno fondatori di religioni o ideologi.

53. Unicamente la parola di Dio, scritta nella Bibbia, deve valere; nessun'altra parola, fonte di rivelazione e ideologia.

54. Siamo salvati unicamente mediante la grazia e attraverso la fede, non tramite tecniche di autosalvezza, concetti di reincarnazione, e empi tentativi che cercano di rimpiazzare il futuro regno dei cieli con un nuovo ordine mondiale di pace istituito attraverso la potenza degli uomini.

55. "Gesù Cristo, come descritto nella Sacra Scrittura, e la sola Parola di Dio che dobbiamo ascoltare, nella quale dobbiamo avere fiducia in vita e in morte e alla quale dobbiamo ubbidire. Rigettiamo la falsa dottrina, secondo la quale la Chiesa accanto all'unica Parola di Dio, potrebbe e dovrebbe riconoscere, come fonte di predicazione, ancora altri eventi e potenze, figure e verità come rivelazioni di Dio" (1° articolo della "Dichiarazione di Barmen").

Vera e falsa unità

56. La vera riforma nel senso di un rinnovamento spirituale, attraverso il pentimento e il cambiamento di vita di molti singoli, conduce a una nuova comunione nello spirito - dapprima invisibile, ma poi vieppiù visibile.

57. Lo smembramento dei credenti, di diversi gruppi e gruppuscoli, che spesso si combattono fra loro è disubbidienza nei confronti di Dio, una vergogna davanti al mondo e la paralisi della missione (cfr. Giovanni 17:20 e seg.). Se i credenti tengono presente il significato centrale del Vangelo, la giustificazione del peccatore unicamente per grazia, e se scoprono la loro unita nei punti essenziali, esso non deve costituire tuttavia un ostacolo insuperabile: ,,L'unita nelle cose essenziali, la libertà nelle cose secondarie e sopra ogni cosa l'amore."

58. L'unita dei credenti, risultante grazie alla Parola di Dio e al pentimento, non è e non può essere un'unita a spese della verità biblica, ma bensì l'unita nella verità di Cristo (Giovanni 14:6; 11, 17; Efesini 2;14).

59. La vera unita comprende soltanto coloro che credono in Gesù Cristo, che ritengono la sua Parola verità, che sono nel mondo ma non del mondo e per questo sono odiati dal mondo (Giovanni 17). La falsa unita invece comprende l'intera umanità, ,,si prostituisce" con tutte le possibili ideologie e religioni, e con costrizione, terrore ed infine violenza perseguita coloro che rimangono fedeli a Gesù Cristo unico Signore, Redentore e Principe di pace (Apocalisse 13 e 17 e seg.).

60. Dio dona la vera unita mediante l'opera missionaria e l'evangelizzazione di tutti i popoli, per mezzo del chiaro appello a ricevere la fede salvatrice e all'affidare la propria vita a Gesù Cristo (Matteo 28:1820; Giovanni 17, 6 e seg.). La falsa unita invece, evita questo appello alla conversione mettendo in primo piano i problemi politici e i tentativi di autosalvezza di un'umanità che si considera autonoma - un'umanità senza Dio, che non ha accolto ,,l'amore della verità per essere salvata" e che trova il proprio apice nell'Anticristo, che si ,,pone a sedere nel tempio di Dio, mostrando se stesso e proclamandosi Dio" (2Tessalonicesi 2:4.10).

61. La vera unità non tollera false dottrine (Galati 1:6-10; 2Giovanni 9-11; Giuda 3 e seg.). La falsa unità invece, tollera le false dottrine e le promuove addirittura a causa della mescolanza delle ideologie e delle religioni.

Il rinnovamento della teologia

62. Per una riforma nel senso di un rinnovamento spirituale, è necessario un rinnovamento della teologia.

63. Un rinnovamento della teologia e possibile soltanto se, nella formazione teologica la Bibbia viene nuovamente presa sul serio come la Parola di Dio e se la ragione umana si sottomette ad essa con rispetto e timore.

64. Un'istruzione fedele alla Bibbia - vale a dire: la fondazione di istituti di formazione riconosciuti fedeli alla Bibbia (scuole, scuole bibliche, case di studio, accademie e scuole superiori) - è quindi irrinunciabile.

La pratica della disciplina nella chiesa

65. Molti inconvenienti nella teologia e nella Chiesa sono causati dalla soppressione della pratica della disciplina nella chiesa .

66. La pratica nella chiesa comprende la punizione o anche l'esclusione delle persone che pubblicamente introducono nella comunità dottrine e abitudini di vita non conformi alla Bibbia (1 Corinzi 5;2: 2Giovanni 9-11).

67. Per essere efficace la pratica della disciplina nella chiesa deve raggiungere tutti i livelli della conduzione della Chiesa e non può neanche fermarsi dinanzi al concistori, ai membri del sinodo ed ai conduttori della Chiesa, nei casi in cui essi diffondono o sostengono la seduzione.

68. Poiché ,,un po' di lievito fa lievitare tutta la pasta" (1 Corinzi 5:6) - questo vale tanto più, se questo ,,lievito" designa delle persone che occupano una posizione influente.

La missione del singoli credenti

69. Ogni singolo credente e chiamato a praticare il ,,reale sacerdozio" (cfr. 1 Pietro 2:9), ciò significa prendere a cuore il proprio mandato di Cristiano mettendo alla prova la dottrina e la vita alla luce della Sacra Scrittura.

70. Ciò comprende pure il compito di opporsi allo spirito dei tempi e di non tacere di fronte a sviluppi contrari alla Bibbia. Noi combattiamo "non con la violenza, ma con la parola" (Martin Lutero)

71. Ogni singolo credente e invitato a rimanere quotidianamente in comunione con Dio tramite la lettura della Bibbia e la preghiera, e lasciarsi donare ristoro e correzione.

72. E' chiamato ad annunziare il messaggio di Gesù Cristo come ce lo trasmette la Bibbia, senza limitazioni tagli o aggiunte.

73. E' chiamato a prendere seriamente la Bibbia pure nelle sue affermazioni etiche e contrarie allo spirito dei tempi e a vivere secondo i suoi insegnamenti.

74. E' chiamato ad impegnarsi per l'edificazione di una chiesa missionaria risvegliata, come pure a collaborare in una di esse.

75. E' chiamato a sostenere i collaboratori della Chiesa, p.e. pastori, che, per via della loro predicazione del risveglio fedele alla Bibbia, hanno problemi con la direzione della Chiesa e vengono sospesi o mandati via da essa.

76. E' chiamato a rifiutare d'appoggiare collette o imposizioni fiscali destinate a scopi contrari al Vangelo.

77. E' chiamato a collaborare o a sostenere opere, manifestazioni, scuole, accademie, servizi stampa, stazioni radio, ecc. fedeli alla Bibbia.

La vocazione delle Chiese

78. Le Chiese sono chiamate ad orientarsi esclusivamente alla Bibbia come Parola di Dio e a rifiutare ogni dottrina contraria a quella biblica, in modo da poter dare l'orientamento al singolo e alla società.

79. Sono chiamate ad accordare più spazio, di quanto e stato concesso finora in molti luoghi, all'edificazione delle comunità missionarie.

80. Sono chiamate ad incoraggiare i collaboratori, p.e. pastori, fedeli alla Bibbia e alla confessione, a rispettare l'esercizio della loro fede e ad estendere il loro campo d'azione, senza opprimerli attraverso sanzioni e l'esclusione.

81. Sono chiamate a non effettuare collette obbligatorie a favore di manifestazioni non approvate dalla coscienza dei Cristiani fedeli alla Bibbia.

82. Sono chiamate ad esprimersi chiaramente in merito a questioni etiche, come il matrimonio, la famiglia, l'aborto, I'eutanasia e l'omosessualità, e ciò in accordo e non in contraddizione con la Sacra Scrittura.

La missione dello Stato e della società

83. Lo stato non è identico alla Chiesa (cfr. Giovanni 18:36) tuttavia, può essergli utile e di benedizione, se si attiene a fondamentali principi biblici, i quali in fondo dovrebbero essergli trasmessi dalle Chiese (ciò che avviene sempre meno in numerosi Stati).

84. Questi fondamentali principi biblici si trovano essenzialmente nei Dieci Comandamenti (Esodo 20, 2-17).

85. Se questi principi non vengono più presi sul serio, allora s'instaureranno caos e anarchia.

86. Combattendo apertamente o di nascosto i fondamentali criteri divini contenuti nei Dieci Comandamenti, molti gruppi e partiti di numerosi Stati favoriscono il caos e l'anarchia.

87. La Sacra Scrittura definisce questa gente con le parole seguenti: ,,Or sappi questo: negli ultimi giorni verranno tempi difficili; perché gli uomini saranno egoisti, amanti del denaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, disubbidienti ai genitori, ingrati, irreligiosi, senza affezione naturale, mancatori di fede, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, traditori, temerari, gonfi, amanti del piacere anziché di Dio, aventi le torme della pietà ma avendone rinnegato la potenza.... cariche di peccati, agitate da varie cupidigie, che imparano sempre e non possono mai pervenire alla conoscenza della verità" (2 Timoteo 3:1-7).

88. In molti Stati, questi uomini siedono già alle leve di comando del potere o comunque aspirano di arrivarci. Essi sono i predecessori dell'"uomo del peccato" di cui parla 2 Tessalonicesi 2:3 e ricevono sempre più influenza nella politica, nella giurisprudenza, nei media nelle scuole e nelle chiese.

89. Politici, giuristi, giornalisti, insegnanti e uomini di chiesa, nonché uomini e donne di tutte le professioni, sono chiamati ad opporsi a questa ,,marcia attraverso le istituzioni", a queste infiltrazioni, per mezzo della preghiera e del lavoro nel senso biblico cristiano.

Previsioni

90. Le evoluzioni attualmente in corso nella Chiesa e nella società sono predette nella Sacra Scrittura.

91. Esse caratterizzano l'epoca in cui apparirà l'Anticristo satanico, dominatore del mondo.

92. Ma Gesù Cristo tornare in tutta la sua potenza e gran gloria per annientare l',,uomo del peccato" (2 Tessalonicesi 2:8).

93. Dato però che non sappiamo quando Cristo ritornerà, dobbiamo "agire finché è giorno".

94. Noi operiamo per Gesù Cristo e per l'edificazione della sua Chiesa come segno di gratitudine per essersi sacrificato al posto nostro sulla croce e per amore verso di Lui - nella certezza, che a Lui appartiene la vittoria.

95. ,,Tuttavia, il solido fondamento di Dio rimane fermo e porta questo sigillo: ,,Il SIGNORE conosce quelli che sono suoi", e: ,"Ritraggasi dall'iniquità chiunque nomina il nome del SIGNORE". (2Timoteo 2:19). Amen.

Note

  • 1. Nicolas Louis Zinzendorf: fu fondatore di un grande movimento missionario in Germania nel XVIII secolo.
  • 2. Blaise Pascal: frammento di "Pensieri" ritrovato nel suo mantello dopo la sua morte.
  • 3. Otto Riecker: fondatore della Scuola Biblica di Adelshofen (Germania) e autore di numerosi libri sulle missioni.