Letteratura/Devozioni Bavinck/Idolatria

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XXIII. Idolatria  

"Non farti scultura, né alcuna immagine delle cose che sono lassù nei cieli o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra; 5  non ti prostrare davanti a tali cose e non le servire, perché io, l’Eterno, il tuo Dio, sono un Dio geloso che punisco l’iniquità dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, e uso bontà, fino alla millesima generazione, verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti" (Esodo 20:4-6).

Le contemporanee espressioni di ateismo turbano molti credenti. Negare l'esistenza di Dio è per loro preoccupante. Il problema oggi più grande, però, rimane quello dell'idolatria.

Il secondo comandamento del Decalogo se ne occupa e, di fatto, un tempo come oggi, è il fenomeno più diffuso: "Non farti scultura, né alcuna immagine delle cose che sono lassù nei cieli o quaggiù sulla terra o nelle acque sotto la terra, ecc.". Idolatria non significa necessariamente farsi delle statue che rappresentino divinità e adorarle, ma immaginarsi come debba essere Dio indipendemente dalla rivelazione che egli fa di sé stesso e adorare quella.

Bavinck diceva: "L'idolatria consiste nell'inventarsi qualcos'altro e diverso dall'unico e vero Dio ... e confidare in quello".

L'idolatria riguarda il cuore umano. Non sorprende che Dio proibisca l'idolatria e ci ammonisca contro di essa.

Il problema dell'idolatria è persistente. Ci inventiamo sempre qualcosa che prenda il posto di Dio - che diventi il nostro Dio. Questo può assumere una forma qualsiasi. Oggigiorno prevalentemente statue e immagini sono sostituite dagli "dei" del nostro cuore e desideri. Può essere la seduzione delle ricchezze, del successo, certi interessi e pratiche, oppure peccati che ci fanno fare idoli di queste cose e poi adorarli e servirli. Iniziamo con noi stessi - con ciò in cui vogliamo credere o fare - invece di ciò che Dio, il Signore, vuole che noi crediamo o facciamo così com'è espresso dalle Sare Scritture, che ci espongono la volontà di Dio ed i valori che devono determinare la nostra vita. "Addomestichiamo" Dio per farlo combaciare con la nostra volontà o desideri. Scambiamo l'infinito con ciò che è finito, una qualche forma ed azione che noi su possa controllare e ce ne teniamo stretti. Cerchiamo di esercitare un controllo su Dio. Vogliamo solo essere leali e devoti verso i nostri propri desideri ed interessi.

Gesù Cristo mette fine a tutto questo. Cristo distrugge gli idoli. In Gesù vediamo la sapienza e la potenza di Dio che ha creato i cieli e la terra. Gesù è il modello che stabilisce autorevolmente i nostri valori e condotta.

Adorate il vero Dio!

Spunto di preghiera. Prega seriamente affinché Dio ti faccia vedere se vi siano idoli nella tua vita. Prega di poter respingere i desideri, valori, devozione e attività non conformi alla volontà di Dio. Chiedi a Dio di aiutarti a distruggere una qualsiasi cosa che vorresti sostituire al vero Dio che si fa conoscere in Cristo Gesù.

Citazione da: "Magnalia Dei", 32.

[Donald K. McKim, Devozioni giornaliere con Herman Bavinck - Credere e crescere nella fede cristiana, Phillisburgh, New Jersey: P&R Publishing, 2023, capitolo XXIII, p. 71].