Letteratura/Devozioni Bavinck/Il centro e la periferia delle Scritture

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V. Il centro e la periferia delle Scritture 

"... fin da fanciullo hai avuto conoscenza degli Scritti sacri, i quali possono darti la sapienza che conduce alla salvezza mediante la fede in Cristo Gesù. Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, affinché l’uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona" (2 Timoteo 3:15-17).

La tradizione riformata, emersa dal periodo della Riforma del XVI secolo, ha sempre messo in evidenza come ogni parte della Scrittura debba essere letta e compresa nel suo rapporto con il messaggio complessivo di salvezza che essa presenta.

Bavinck esprime questo concetto nei termini di "ispirazione organica" della Scrittura. A questo riguardo egli usa l'immagine del corpo umano per dire che nella Scrittura c'è un "centro" ed una "periferia". Bavinck scrive: "Nell'organismo umano non vi è nulla di accidentale, non importa quanto lungo o largo sia, quale colore o gradazione cromatica abbia. Questo non vuol dire che ogni cosa sia ugualmente connessa con il suo centro vitale. Testa e cuore occupano nel corpo un posto molto più importante che una mano o un piede, e questi ultimi ancora sono grandemente superiori in quanto valore alle unghie ed ai capelli".

Per Bavinck questo non implica che vi siano differenze nell’ispirazione della Scrittura stessa, oppure vari gradi di ispirazione. Ogni Scrittura è ispirata da Dio (2 Timoteo 3:16). La Scrittura comporta dimensioni sia divine che umane. Bavinck dice che “la Scrittura è totalmente umana in tutte le sue parti, ma anche divina in tutte le sue parti. Ogni parte della Scrittura, però, ha la propria funzione da svolgere. Alcune sue parti sono più centralmente importanti per la Scrittura di altre. Giovanni 3:16 è più vicino al messaggio centrale della Scrittura di Salmo 120:4 “Frecce di guerriero, acute, con carboni di ginepro!”. Entrambi i versetti sono ispirati da Dio e sono parte della Bibbia, ma la loro funzione è diversa. In confronto con altri versetti, Giovanni 3:16, che è stato definito “l’Evangelo in un guscio di noce” (in poche parole) è associato più strettamente e più chiaramente al messaggio complessivo di salvezza su chi è Dio e ciò che Egli ha compiuto - ciò che Bavinck chiama “il messaggio della conoscenza salvifica di Dio”.

La Scrittura è autorevole perché è ispirata da Dio. Per Bavinck “la Scrittura è la Parola di Dio perché in essa lo Spirito Santo testimonia al riguardo di Cristo, perché ha la Parola incarnata come sua materia e contenuto”.

La Scrittura è rivelazione di Dio, ispirata da Dio e dataci per la nostra salvezza.

Spunto di preghiera: considerate l’importanza di riconoscere che la Bibbia è un libro sia “divino” che “umano”, per trasmettere efficacemente la rivelazione di Dio.

Citazione da: "Reformed Dogmatics", 1:435, 439m 443-444.

[Donald K. McKim, Devozioni giornaliere con Herman Bavinck - Credere e crescere nella fede cristiana, Phillisburgh, New Jersey: P&R Publishing, 2023, capitolo V, p. 29].

"Il sospiro sale dalle profondità del cuore umano "Se solo Dio strappasse la cortina del cielo e scendesse sulla terra (...) Noi vediamo sempre l'uomo all'opera, cercando conoscenza, osservando ogni tipo di comandamento, o ritirandosi dal mondo nel segreto della propria mentr, egli può partecipare alla redenzione di ogni male e la comunione con Dio; qui ogni opera umana fallisce, ed è Dio stesso che agisce, interviene nella storia, prepara la via della redenzione in Cristo, e con il otere della sua grazia vi conduce l'uomo e ve lo fa camminare. La speciale rivelazione è la risposta che Dio stesso dà in parola e in fatti alle domande che sorgono nel cuore umano attraverso la sua stessa guida".

Citazione da: "Magnalia Dei", Instruction in the Christian religion after the reformed Confession (Kampen, Netherlands, H. H. Kok, 1909) 182-183.