Letteratura/Devozioni Bavinck/Il cuore della nostra confessione di fede: differenze tra le versioni

Da Tempo di Riforma Wiki.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
(Creata pagina con " Ritorno ---- = VI. Il cuore della nostra confessione di fede  = <blockquote> “Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli, b...")
 
Nessun oggetto della modifica
 
Riga 17: Riga 17:


Spunto di preghiera: Pensa alle tre persone della Trinità e ciò che la Scrittura dice su ciascuna di esse. Contempla le maniere in cui sei consapevole dell’opera della Trinità nel mondo, nella chiesa, e nella tua vita.
Spunto di preghiera: Pensa alle tre persone della Trinità e ciò che la Scrittura dice su ciascuna di esse. Contempla le maniere in cui sei consapevole dell’opera della Trinità nel mondo, nella chiesa, e nella tua vita.
Citazione da: "Magnalia Dei", 95, 107. Reginald Heber, "Holy, Holy, Holy", 1826.


[Donald K. McKim, Devozioni giornaliere con Herman Bavinck - Credere e crescere nella fede cristiana, Phillisburgh, New Jersey: P&R Publishing, 2023, capitolo VI, p. 33].
[Donald K. McKim, Devozioni giornaliere con Herman Bavinck - Credere e crescere nella fede cristiana, Phillisburgh, New Jersey: P&R Publishing, 2023, capitolo VI, p. 33].
Riga 23: Riga 25:


“La chiesa confessa ... che Dio è al di sopra del mondo, è distinto da esso in quanto essenza, e pure con il suo intero essere in esso nel tempo presente ein nessun luogo, in nessun punto dello spazio e per nessun momento di tempo può esservi separato. Egli è sia distante che vicino - sommamente esaltato ed al tempo stesso profondamente radicato in tutte le sue creature. Egli è il nostro Creatore, il quale, distinto nel suo essere, ci ha dato vita secondo il suo volere. Egli è il nostro Redentore che ci salva, non sulla base dei nostri meriti, ma per le ricchezze della sua grazia. Egli è il nostro Santificatore, il quale dimora in noi come il suo tempio. Come Dio trino, Egli è un Dio al di sopra di noi, per noi, e in noi”.
“La chiesa confessa ... che Dio è al di sopra del mondo, è distinto da esso in quanto essenza, e pure con il suo intero essere in esso nel tempo presente ein nessun luogo, in nessun punto dello spazio e per nessun momento di tempo può esservi separato. Egli è sia distante che vicino - sommamente esaltato ed al tempo stesso profondamente radicato in tutte le sue creature. Egli è il nostro Creatore, il quale, distinto nel suo essere, ci ha dato vita secondo il suo volere. Egli è il nostro Redentore che ci salva, non sulla base dei nostri meriti, ma per le ricchezze della sua grazia. Egli è il nostro Santificatore, il quale dimora in noi come il suo tempio. Come Dio trino, Egli è un Dio al di sopra di noi, per noi, e in noi”.
Citazione da: "Magnalia Dei", 106.


[[Category:Bavinck]] [[Category:Pietas]]
[[Category:Bavinck]] [[Category:Pietas]]

Versione attuale delle 16:22, 4 giu 2023

Ritorno


VI. Il cuore della nostra confessione di fede 

“Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo” (Matteo 28:19).

La dottrina su Dio in quanto Trinità è fondamentale per la fede cristiana. Noi confessiamo infatti che vi è un solo Dio che è Padre, Figlio e Spirito Santo. Crediamo in un solo Dio in tre persone. La Trinità è tre persone distinte nell’unica essenza divina.

Questa prospettiva di fede si è precisata nei primi secoli dell’era cristiana. Sulla base sia dell’Antico come del Nuovo Testamento e considerando la testimonianza complessiva delle Scritture, la chiesa afferma la sua fede nel Dio trino: Dio come tre persone in comunione. Nel familiare Credo apostolico, noi confessiamo di credere in Dio il Padre, Gesù Cristo, e lo Spirito Santo come tre persone dell’unico Dio. La Trinità che ci è rivelata è identica con la Trinità che è la natura stessa di Dio. Noi confidiamo in questo Dio; noi ci affidiamo completamente a questo Dio. Questo è il Dio della nostra vita e della nostra salvezza. La chiesa battezza i cristiani nel nome del Dio trino (Matteo 28:16-20).

Bavinck affermava che “l’articolo di fede della Santa Trinità sta al cuore stesso della nostra confessione di fede, è il segno distintivo della religione cristiana, la lode e la consolazione di ogni vero credente in Cristo”. La dottrina della Trinità non è una speculazione teologica astratta. La Santa Trinità è il Dio vivente al quale dobbiamo rendere culto, il quale dobbiamo adorare e servire. Il Dio trino sta con noi tutt’attraverso la nostra vita - in ogni situazione - salvandoci, aiutandoci, e portandoci conforto e speranza. Le tre persone della Trinità possono essere conosciute; la loro opera nel mondo, nella chiesa e nella nostra vita può essere riconosciuta. La presenza di Dio con noi - come Padre, Figlio, e Spirito Santo - è la realtà più profonda che noi si possa conoscere, sia in vita che in morte.

“E’ così che,” scrive Bavinck, “la confessione della Trinità sta al cuore ed è l’elemento principale dell’intera religione cristiana. Senza di essa non potremmo parlare né di creazione, né di redenzione, né di santificazione”. Certo non siamo in grado di spiegare tutto della Trinità. Possiamo però adorare il Dio trino che si è rivelato come nostro Creature, Redentore e Sostenitore. Come dice un noto inno cristiano, noi lodiamo Dio in tre persone, Trinità benedetta!

Spunto di preghiera: Pensa alle tre persone della Trinità e ciò che la Scrittura dice su ciascuna di esse. Contempla le maniere in cui sei consapevole dell’opera della Trinità nel mondo, nella chiesa, e nella tua vita.

Citazione da: "Magnalia Dei", 95, 107. Reginald Heber, "Holy, Holy, Holy", 1826.

[Donald K. McKim, Devozioni giornaliere con Herman Bavinck - Credere e crescere nella fede cristiana, Phillisburgh, New Jersey: P&R Publishing, 2023, capitolo VI, p. 33].

 La divina Trinità 

“La chiesa confessa ... che Dio è al di sopra del mondo, è distinto da esso in quanto essenza, e pure con il suo intero essere in esso nel tempo presente ein nessun luogo, in nessun punto dello spazio e per nessun momento di tempo può esservi separato. Egli è sia distante che vicino - sommamente esaltato ed al tempo stesso profondamente radicato in tutte le sue creature. Egli è il nostro Creatore, il quale, distinto nel suo essere, ci ha dato vita secondo il suo volere. Egli è il nostro Redentore che ci salva, non sulla base dei nostri meriti, ma per le ricchezze della sua grazia. Egli è il nostro Santificatore, il quale dimora in noi come il suo tempio. Come Dio trino, Egli è un Dio al di sopra di noi, per noi, e in noi”.

Citazione da: "Magnalia Dei", 106.