Letteratura/Non dice forse/06

Da Tempo di Riforma Wiki.
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Indice generale

Ma quel versetto non dice forse che... (di John Samson)

Capitoli: PREFAZIONE - 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 20

 

CAPITOLO 6: E IL LIBERO ARBITRIO?

Perché state leggendo ora queste parole? Sì, perché state leggendo ora proprio questa frase? Ci sono miliardi di altre frasi là fuori che aspettano di essere lette, in molte lingue diverse! Adesso, però, siete di fronte a questa pagina e ne state leggendo le parole. Perché?

Beh, potrebbe darsi che qualche fanatico "riformato" vi stia ora puntando una pistola alla tempia dicendovi che se non leggete queste parole vi ammazza. In quel caso si tratterebbe di quello che qualcuno ha definito "un riformatore da mettere in gabbia". E' quello che alcuni suggeriscono per quelli che, dopo essere giunti a comprendere le Dottrine della Grazia, avrebbero bisogno di essere segregati in una gabbia per almeno due anni. Perché? Perché il loro zelo per la verità della Riforma deve essere moderato da misure atte ad insegnargli a non affliggere la gente con la sua propaganda martellante. Difatti vi manda in continuazione libri, CD, mp3, DVD e e-mail, non importa se non avete mai mostrato alcun interesse per queste cose. Il periodo natalizio è il suo tempo favorito dell'anno, perché solo attende con ansia questa opportunità per mandarvi il libro di R. C. Sproul "Scelto da Dio". Possiamo capire che abbia spirito missionario, ma la cosa migliore per lui sarebbe chiuderlo in una gabbia per almeno due anni affinché si calmi un poco! Così alcuni pensano.

In ogni caso, anche se ci fosse un "pazzo riformato" con una pistola puntata alla vostra tempia, ancora avete fatto la scelta di leggere queste parole piuttosto che affrontare il contenuto di quella pistola. Preferite leggere questo al posto di sentire l'impatto di una pallottola. Ora, comunque, state leggendo questo perché lo volete. Di fatto, perché questa è ora la vostra inclinazione più forte, non c'è proprio modo che voi in questo momento leggiate altro. E' impossibile che voi vogliate leggere ora qualcosa di differente, e questo continuerete a fare fintanto che sentirete un desiderio maggiore di fare o di leggere qualcos'altro.

Allora, cos'è esattamente il libero arbitrio? Ce l'abbiamo? Ce l'ha Dio? Quanto libera è la volontà di Dio? Può Lui fare tutto quello che vuole? Possiamo noi fare tutto quello che vogliamo?

Queste questioni, naturalmente, non sono nuove. Esse sono state la fonte di innumerevoli conversazioni e dibattiti sia fra la gente comune che fra i maggiori teologi della Chiesa per tutta la sua storia. Martin Lutero, anziano, riconsiderando il suo ministero svolto nella sua vita, aveva considerato il libro che aveva scritto sulla volontà umana come la sua opera più importante. Nella mente di Lutero, non comprendere la questione della volontà umana significa non comprendere la dottrina della Riforma del sola gratia. Aveva affermato: "Se qualcuno attribuisce la salvezza alla volontà umana, anche solo in minima parte, non conosce alcunché della grazia e non ha compreso Gesù Cristo in modo corretto" (Lutero, citato da C. H. Spurgeon - New Park Street Pulpit, Sermone 52, "Il libero arbitrio - uno schiavo", vol 1 p. 395).

Non credo che si tratti di una questione particolarmente complicata, ecco perché sto scrivendo qui questo breve capitolo. Non si tratta di un intero trattato sulla volontà umana. Credo però che si possa dire abbastanza anche in breve almeno per cominciare a farci riflettere.

Giungere ad una comprensione della volontà umana, per quanto non complicato, è spesso un'impresa pregiudicata dalle nostre personali tradizioni, sostenute con ostinazione e le nostre naturali tendenze antropocentriche. Nasciamo pelagiani per natura, pensando di poter essere tutto ciò che vogliamo essere, di fare tutto ciò che vogliamo fare, non importa se in tutto questo Dio abbia una Sua volontà.

Gli esseri umani hanno una volontà. Dio ha una volontà. Che cosa significa questo, però, esattamente?

I LIMITI STANNO NELLA NOSTRA NATURA

Possiamo fare tutto ciò che scegliamo di fare? Possiamo volare fino alla luna senza l'aiuto di complicate macchine? Possiamo andare a Polo Nord e sopravvivere con addosso solo una maglietta a maniche corte, calzoncini e ciabatte? Possiamo prendere un profondo respiro e vivere sott'acqua per un giorno senza ossigeno? No, il libero arbitrio umano, la nostra libera volontà è necessariamente limitata per natura. Non è nella natura umana e nelle sue capacità quello di volare fino alla luna senza aiuti, sopravvivere nel freddo intenso senza un'adeguata copertura, o sopravvivere in acqua senza ossigeno. Il problema non sta nella volontà, ma nella natura umana. Perchése non è nella natura umana di fare un qualcosa, non siamo liberi di fare quel qualcosa.

Avete notato che, sebbene il termine "libero arbitrio" sia sbandierato a piè sospinto ogni giorno, nella Scrittura non lo trovate mai menzionato in questa o in altre forme. La "volontarietà" compare solo nell'Antico Testamento quando si parla di "offerte volontarie", che semplicemente significa quei doni monetari che sono offerti al di là di quanto Dio esiga nella Sua Legge. Questo, però, è irrilevante per la nostra discussione. Nella Scrittura non si parla di libero arbitrio, o di "libera volontà" perché la volontà umana, con la Caduta, ha subito una radicale corruzione. Proprio perché la nostra natura di esseri umani irrigenerati non ha interesse a cercare Dio (Romani 3:11), la nostra volontà sceglie, immancabilmente, il 100% delle volte, di voltare le spalle a Dio, piuttosto che andare verso di Lui.

Questo non è dovuto ad un qualche handicap fisico, maè una questione morale, della quale siamo tutti responsabili. Il peccato di Adamo ha causato la Caduta, che poi ha avuto conseguenze radicali per tutta la sua discendenza. Come nostro capo federale e perfetto rappresentante, Adamo ha peccato a nome nostro. Prima, però, di dire che non è giusto che Dio dichiari l'intera umanità colpevole in Adamo, dobbiamo comprenderne l'altra faccia della medaglia. Essa è la meravigliosa verità che tutti coloro che sono in comunione con Cristo vengono dichiarati non colpevoli, e riconosciuti giusti a causa della perfetta giustizia di Cristo che viene loro accreditata. Non possiamo credere in uno di questi "accreditamenti" o imputazioni, senza l'altro e pretendere di essere biblici nel nostro pensiero.

Siamo tutti perfettamente rappresentati da Adamo. Egli era un personaggio storico autentico, non una leggenda o un mito. Tutta l'umanità era rappresentata da Adamo e dichiarata colpevole a causa del peccato di Adamo (Romani 5:12,19); tutti coloro che sono in Cristo (l'Ultimo Adamo) sono dichiarati giusti a causa della giustizia di Cristo loro accreditata (Romani 5:17; 2 Corinzi 5:21)."Come tutti muoiono in Adamo, così anche in Cristo saranno tutti vivificati"(1 Corinzi 15:22).

Il past. Steve Weaver scrive: "Una buona definizione di libera volontà èla capacità della mente di operare delle scelte secondo la nostra natura. Questa definizione di 'libera volontà' si applica pure per la libera volontà di Dio. Anch'Egli è limitato dalla Sua natura! E' per questo che Dio non può peccare! Perché? Perché non è nella Sua natura! Dio, però, ha una volontà libera e, a differenza degli esseri umani, Egli ha una natura buona e santa".

Jonathan Edwards disse che la volontà è la mente che sceglie: per quanto vi sia una distinzione fra mente e volontà, le due sono inseparabili nell'agire. Noi non facciamo una scelta senza che la mente la approvi. Noi agiamo sempre secondo l'inclinazione più forte al momento della scelta. Noi scegliamo in accordo con l'inclinazione più forte in un dato momento.

Perché avete oggi indossato i vestiti che avete portato oggi? Era perché le cose che avete messo addosso avevano per voi un appello maggiore delle altre cose che avevate nel guardaroba. Ora è possibile che non avevate altro a disposizione che i vestiti che vi siete messi. Anche se così fosse, il vostro desiderio di indossare qualcosa era più grande del vostro desiderio di indossare nulla, da cui la scelta. Ancora, noi scegliamo secondo l'inclinazione più forte al momento della scelta.

Quando commettiamo un peccato, in quel momento il nostro desidero di peccare è più forte che il nostro desiderio di ubbidire a Cristo. Io credo che questo sia la cosa più inquietante dei peccati che commettiamo. In quel particolare momento quando ho peccato, il peccato esercitava su di me un appello maggiore che ubbidire al mio Signore. Questa è la tristezza secondo Dio che produce il ravvedimento (2 Corinzi 7:10).

La Bibbia insegna che io (come creatura umana decaduta e peccatrice) non sono libero di scegliere Dio perché la cosa è contraria alla mia natura. Ecco perché è necessario acquisire una nuova natura, quella che ci viene data dallo Spirito Santo nel momento della rigenerazione. Fintanto che non nasciamo di nuovo, non possiamo entrare e nemmeno vedere il regno di Dio (Giovanni 3).

Sebbene alla creatura umana si comandi di cercare il Signore mentre lo si può trovare e di venire a Cristo, aspetteremo invano che qualcuno lo facesse. Romani 3:11 dice letteralmente: "Non c'è nessuno che cerchi Dio". Giovanni 6:44 dice: "Nessuno può venire a me se non lo attira il Padre, che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno.". Letteralmente, il versetto dice: "Nessuno è in grado".

Proprio come non siamo in grado di volare fino alla luna senza aiuto, le chiare parole di Cristo qui mostrano come l'essere umano non sia in grado di venire a Lui senza l'intervento diretto di Dio. Ecco alcune riflessioni del dott. R. C. Sproul al riguardo di questo versetto;

"In primo luogo, notiamo come Gesù dica "Nessuno". Questa è una dichiarazione negativa universale. Non dice che alcuni non siano in grado di venire se il Padre non li attira. Significa che assolutamente nessuno può venire se Dio per primo non fa qualcosa. L'umanità è così depravata nella condizione di Caduta che, indipendentemente dalla Grazia irresistibile di Dio, nessuno si volgerebbe mai di per sé stesso a Dio.

In secondo luogo, notiamo come Gesù dica: "può". Rammentiamoci che questo "può" non è concessivo "non può perché così ha deciso, ma potrebbe", ma significa "non è assolutamente in grado, ammesso e non concesso che lo volesse". Gesù non sta dicendo nemmeno che nessuno "ha il permesso" di venire a Lui, ma che egli non è in grado di venire a Lui, è impossibile. Questa è la dottrina biblica della totale incapacità.

In terzo luogo, notiamo il "se non". Questo introduce un'eccezione. A parte da questa eccezione, nessuno mai si volgerebbe a Gesù".


Infine, veniamo alla parola "lo attira". Alcuni hanno suggerito che questa parola significhi "attirare con parole suadenti e persuasive" o "sedurre abilmente", quasi che fosse solo un incoraggiamento alla libera volontà umana. Non si tratta nemmeno di adescamento, allettamento, o richiamo. Questo non è il caso. In Giacomo 2:6 troviamo:"Non sono forse i ricchi quelli che vi opprimono e vi trascinano davanti ai tribunali?". In Atti 16:19 troviamo:"I suoi padroni, vedendo che la speranza del loro guadagno era svanita, presero Paolo e Sila e li trascinarono sulla piazza davanti alle autorità". "Attirare" e "trascinare", nell'originale greco è lo stesso verbo. Gerhard Kittel, nel Dizionario Teologico del Nuovo Testamento dice che la parola tradotta con "attirare" in Giovanni 6:44 significa "costringere con autorità irresistibile". Era stata usata nel greco classico per attingere l'acqua da un pozzo. Noi non persuadiamo o seduciamo l'acqua dal pozzo perché venga su da noi... La forziamo contro la forza di gravità di venire su tirandola. Così è con noi. Siamo così depravati che per poterne salvare qualcuno deve costringerlo! ("Scelti da Dio").

Il carattere stupefacente e la bellezza della Grazia di Dio è che proprio quando noi siamo in condizione di morte spirituale, lo Spirito opera per rendere gli Eletti desiderosi di venire.Egli cambia la disposizione del cuore umano ribelle, estraendovi il cuore di pietra e sostituendolo con un cuore di carne, affinché venga volentieri a Lui.

Quando molti citano Giovanni 6:44 essi menzionano la prima parte del versetto:"Nessuno può venire a me se non lo attira il Padre, che mi ha mandato", ma essi ne omettono la seconda parte: "e io lo risusciterò nell'ultimo giorno".

Gesù ci dà qui un pensiero molto significativo ed è qualcosa che non dovremmo mancare di rilevare. Egli dice che chi è attirato a Lui sarà pure fatto risuscitare nell'ultimo giorno, vale a dire a vita eterna con Cristo in cielo. Le parole originali tradotte dal greco koiné in italiano sono: "...lo tira e lui e io lo farò alzare". Quel "lo" e "lui" sono separati da una sola parola greca.

Questo è importante, perché linguisticamente non c'è modo di intendere che "attirare" e "far risorgere" si riferiscano a due persone diverse. Lo stesso che è attirato è anche fatto risorgere a vita eterna. Ovviamente qui si tratta di un'identica azione efficace e potente da parte di Dio che risulta nella salvezza.

ULTERIORI TESTI BIBLICI

Giovanni 1:12-13. "ma a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome, quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d'uomo, ma sono nati da Dio.".

Giovanni 3:3. "Gesù gli rispose: «In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo non può vedere il regno di Dio».".

Giovanni 6:36-37. "Ma io ve l'ho detto: "Voi mi avete visto, eppure non credete!" Tutti quelli che il Padre mi dà verranno a me; e colui che viene a me, non lo caccerò fuori".

Giovanni 8:33-34. "Essi gli risposero: «Noi siamo discendenti d'Abraamo, e non siamo mai stati schiavi di nessuno; come puoi tu dire: "Voi diverrete liberi"?» Gesù rispose loro: «In verità, in verità vi dico che chi commette il peccato è schiavo del peccato.".

Giovanni 8:47. "Chi è da Dio ascolta le parole di Dio. Per questo voi non le ascoltate; perché non siete da Dio".

Giovanni 10:26-27. "ma voi non credete, perché non siete delle mie pecore. Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono".

Romani 9:16. "Non dipende dunque né da chi vuole né da chi corre, ma da Dio che fa misericordia".