Liturgia/liturgiacena1749

Da Tempo di Riforma Wiki.
Versione del 21 mag 2020 alle 10:24 di Pcastellina (discussione | contributi) (Creata pagina con "Ritorno ----   <span style="font-weight:normal"><font face="Tahoma, sans-serif">Liturgia</font></span> <span style="font-weight:normal"><font face="Tahom...")
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Ritorno


 

Liturgia

che si deve osservare nella Consacrazione

ed Amministrazione

della Santa Cena del Signore.

 

Per uso della Chiese riformate della

Val Bregaglia

 

Stampata in Coira, anno 1749

 

 

In nome di Dio Padre, Figliuolo e Spirito Santo.Amen

 

Fratelli e Sorelledilettissimi in Cristo.

 

Essendo noi ora per consacrare e ricevere laCenadaGesù Cristoistituita, qual rimembranza dellaPassioneeMorte,che per noi poveri peccatori ha egli sofferto, ed essendo noi altresì avvisati dalSanto Apostolo Paolo,chel'uomo provianzitutto se stesso avanti dimangiare di questo pane e di bere di questo calice;acciocchémangiando e bevendo indegnamente non si mangi e beva la sua eterna condanna non facendo discernimentofra il pane e il vino comune edil corpo e il sangue di Gesù Cristo,facciamo con tutta l'attenzione e devozione queste tre Considerazioni:

1aChi sia quegli che viene a noi.

2aPer qual fine egli venga a noi.

3aCosa egli ci apporti venendo a noi

 

1a.Chi è quegli che a noi viene?È il Dio della gloria, ilPadrone dell'Universo,che non ha alcun bisogno di noi. È colui che, fattosi uomo, patì e morì per la nostra salvezza. Questo vuole adesso a noi venire, a noi creature vilissime, spogliate d'ogni bene, cariche d'ogni sorta di peccati, ed indegne perfino della vita che abbiamo.

 

2a.A qual fine viene egli a noi? Egli se ne viene non per sgridarci o punirci, perché l'abbiamo in tante e sì gravi maniere oltraggiato e vilipeso; ma viene soltanto qualMedicoa noi infermi per guarir le nostre spirituali malattie; qualMaestroper insegnarci il modo d'amarlo e di seguirlo, e qualGuidaper dimostrarci la strada dell'eterna salvezza.

 

3aCosa ci apporta egli venendo a noi?Ci apporta i tesori della sua grazia, i meriti della suaPassioneeMorte,le sue virtù, i doni del suoSanto Spirito,insomma quanto di buono, di ricco e di prezioso egli ha e possiede.

 

Ora chi di noi pertanto non s'umilierà dinanzi a questo grandeIddio,che vuol a noi venire, e non riconoscerà il suo niente, la sua bassezza, la sua indegnità, il suo demerito a riceverlo?

Chi di noi non si risolverà ad amare, a riverire e ad adorare unDiosì buono, sì clemente, sì benigno ed a cooperare al fine per cui egli a noi se ne viene?

Chi di noi finalmente non ecciterà in se stesso i più vivi sentimenti di gratitudine e di riconoscenza per i beni che questoIddiovenendo a noi, ci apporta? E sarà possibile che ad alcuno di noi dia più l'animo in avvenire d'offendere ed oltraggiare un così insigne benefattore?

 

Ah, riconosciamolo,miei dilettisimi Fratelli e Sorelle,riconosciamolo con un vero e sincero sentimento di confusione, d'esser noi affatto indegni che questo grandeIddioentri nelle anime nostre macchiate da tante colpe; ch'egli venga ad abitare in noi, i quali fino ad ora non lo abbiamo mai amato, come ci conveniva d'amarlo; ch'egli alla sua venuta ci arricchisca di tanti doni e favori, dei quali ci siamo resi del tutto immeritevoli. Umiliamoci pertanto dinanzi a lui profondamente ed in uno spirito di vera pietà e devozione, rivolgendoci a lui così indirizziamogli le nostre preghiere.

 

Preghiera

Onnipossente, eterno ed infinitamente benignoIddio,cui tutte le creature con ragione danno lode, amore ed adorazione, qual loroCreatore, Padre e Signore,concedi a noi poveri ed indegnissimi peccatori, che possiamo non soltanto consacrare e celebrare con vera fede, con un profondo rispetto e con una fervida devozione ilSanto Sacramentodella Cena, chel'Unigenito e dilettissimo tuo Figliuolo Gesù Cristoha istituito in memoria della suaPassione e Morte,quanto degnamente e con le dovute disposizioni dell'anima nostra accostarci a riceveve e mangiare questo pane celeste.del quale chiunque degnamente ne mangia non muore, ma vive in eterno.Esaudisci, o clementissimoIddio,la nostra umile preghiera perGesù Cristo Tuo Figliuolo e Signor Nostro,il qualeTecovive e regna nell'unità delSanto Spiritoper tutti i secoli dei secoli. AMEN

 

Gloria a Dio nei luoghi altissimi e pace sulla terra agli uomini di buona volontà.

Noi Ti lodiamo, Ti benediciamo, T'adoriamo, Ti glorifichiamo.

Grazie a Te rendiamo per la Tua gran gloria e beneficenza.

O Signor Iddio, Re del Cielo, Iddio Padre Onnipossente.

O Signor Gesù Cristo, Unigenito Figliuolo di Dio.

O Signore Iddio, Agnello di Dio, Figluol del Padre.

Tu che togli i peccati del mondo, abbi di noi misericordia.

Tu che togli i peccati del mondo. ricevi la nostra preghiera.

Tu che siedi alla destra del Padre, abbi di noi compassione.

Poiché Tu solo sei il Santo.

Tu solo sei il Signore.

Tu solo sei l'Altissimo, o Gesù Cristo, col Santo Spirito nella gloria di Dio Padre. AMEN

 

Il Signore sia con noi e ci dia il suo Santo Spirito.

Le parole, le quali ora udirete a leggere, stanno scritte nel Vangelo di San Giovanni, al Capitolo sesto.

Sia lode e gloria al nostro Iddio.

 

In verità in verità io vi dico, chi crede in me, ha la vita eterna.Io sono il pane della vita. I vostri Padri mangiarono la manna nel deserto, e sono morti. Questo è il pane, ch'è disceso dal Cielo, affinché chi ne mangerà non muoia. Il sono il pane vivo, ch'è disceso dal Cielo; se alcuno mangia di questo pane, vivrà in eterno. Ora il pane ch'io darò, è la mia carne. la quale darò per la vita del mondo. I Giudei adunque contendevano fra di loro, dicendo: come può costui darci a mangiare la sua carne? Però Gesù disse loro: in verità in verità io vi dico, se voi non mangiate la carne del Figliuol dell'uomo, e non bevete il suo sangue, non avrete la vita in voi. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, ha la vita eterna, ed io lo risusciterò nell'ultimo giorno.- - -ed egli dimora in me, ed io inlui. - - - Lo spirito è quello che vivifica, la carne non giova a nulla; le parole ch'io vi dico sono spirito e vita.

 

Sia lodato e ringraziato Iddio, il quale voglia, secondo la sua santa parola, perdonarci tutti i nostri peccati e concederci la grazia chedisecondo l'intenzione diGesù Cristoci accostiamo alla suaSantaMensaper mangiare di questo pane e per bere di questo vino consacrati, acciocché otteniamo la vita eterna.Amen.

 

Per eccitar vieppiù la credenza nostra in riguardo di questo divino ed ineffabileSacramentodelCorpoe delSanguediGesù Cristo,che stiamo ora per ricevere, facciamo la professione della nostraFedech'è contenuta in questi dodiciArticolidelSimbolo Apostolico.

 

Io credo in Dio Padre ….

 

 

 

Prefazione.

 

Innalziamo i nostri cuori al Signore, e rendiamogli grazie; poiché egli è infatti convenevole, giusto, ed a noi salutare, che in ogni tempo e luogo, e specialmente in questo giorno, ringraziamoTe, o Signore Padre Santo, Iddio Eterno ed OnnipossenteperGesù CristonostroSignore.

E perciò con gliAngeliedArcangeli,e con tutto ilCoro celestelodiamo ed esaltiamo ilTuo Nomeglorioso, celebrandoti ed incessantemente dicendo:

Santo, Santo, Santo il Signor Iddio degli Eserciti; il Cielo e la terrasono ripieni dellaTuagloria.

Sia Gloria aTe, o Signor Altissimo.AMEN

 

Umiliamoci vieppiù,dilettissimi Fratelli e Sorelle,dinanzi allasupremaMaestàdel nostroIddio,e con profondo rispetto, e vera compunzione dei nostri cuori così preghiamo:

 

Preghiera

 

O dolcissimo e dilettissimoGesù, Signornostro,Tuc'inviti a venir allaTua Santa Mensaper essere da Te saziati e ristorati. E chi siam mai noi, cheTuvuoi tanto onorare? Ah!Tuben lo sai e lo sappiamo ancor noi, che altro non siamo se non creature indegnissime e peccatrici, se non vermi vilissimi della terra, se non vasi ripieni di corruzione e d'iniquità. Ma sì grande ed eccedente è l'amorTuoverso di noi, che Ti vuoi degnare di venir a noi, anzi d'entrare in noi. Verremo dunque aTe,verremo, giacché si cortesemente ed amorosamente c'inviti a venire; ma verremo quali infermi per esser da Te risanati, quali deboli per esser da Te rinvigoriti, quali famelici per esser da te saziati. O benignità ineffabile! o clemenza inaudita! Rendici pertanto, o amabilissimo nostroSalvatore,degni di riceverti, poiché per quanto noi facessimo, non potremmo mai abbastanza renderci degni d'accoglier in noi unDiosì grande, qualTusei. Eccita in noi una vivaFede,una fermaSperanza,ed una ardenteCaritàper creder in Te, per sperar in Te, per amare Te, che sei il nostroIddio,il nostroRimuneratore,il nostroPadre.Spezza per mezzo d'un vero dolore e pentimento dei peccati commessi, i nostri cuori, e rinvigorisci con laTuagrazia il nostro già concepito proponimento di non più offenderti in avvenire, di non più peccare. Riconducici dai nostri antichi sviamenti sulla strada della salvezza, e rivestici dellaTuagrazia, della quale la colpa ci ha spogliati; acciocché in talmodo diveniamo un'abitazione degna dellaTua divina Maestà,e non corriam il rischio, invece di mangiare e bere la vita, dimangiarci e berci il nostro giudizio,e l'eterna nostra dannazione, dalla quale voglia Tu, o misericordioso e clementissimoIddio,liberarci per il merito diGesù Cristo, con la di cui preghiera a Te umilmente ci rivolgiamo.

 

Padre nostro …

 

Fratelli e sorelledilettissimi in Cristo.

 

Ascoltate ora con fede e devozione in qual maniera fu istituito, consacrato e celebrato ilSantissimo SacramentodellaCena del SignoredaGesù Cristo Signor nostro,colla di cui autorità, e nello stesso Senso, nel quale egli l'ha consacrato, sono ancor'io suo indegnissimoMinistrocon tutti i Fedeli qui nel suo Nome radunati, per consacrare al presente questo pane e vino; acciocché a noi sia veroMisterodel suo Corpo e sangue, ed una rimembranza, e comunione della suaPassione e Morte.Tal è la relazione che ci fa l'Apostolo SanPaolodi questa consacrazione nella Epistola Prima ai Corinzi, al Capitolo undecimo.

 

(La Consacrazione)

 

Gesù nella notte, in cui fu tradito e dato alla morte, prese il pane, e dopo d'aver reso grazie lo spezzò e disse:Prendete e mangiate: Qesto è il mio corpo, che per voi vien dato, fate ciò in mia memoria.Similmente prese egli ancora il vino, rendette grazie, ed il diede loro, dicendo:Bevete di questo tutti: Questa bevanda del nuovo Testamento è nel mio Sangue: qualunque volta ciò fate, fatelo in mia memoria,imperocché ogni qualvolta voi mangerete di questo pane e berrete di questo vino, annunzierete la morte del Signore, finché egli venga.

 

Detto ciò, il Ministro inviterà il popolo ad accostarsi alla Santa Comunione nella seguente maniera.

 

Venite ora dunque, o Voi tutti, che avendo primieramente provato ed esaminato voi stessi, se avete fede, pentimento e proponimento di non più peccare in avvenire, non vi credete indegni d'avvicinarvi a questaSanta CenadelSignore.Al contrario, coloro che fossero ancora peccatori ed impenitenti, si facciano sovvenire la formidabile e tremenda intimazione che fa loro il Santo Apostolo Paolo, chechi mangia di questo pane e beve di questo vino indegnamente, si fa reo del corpo e sangue del Signore e si mangia e beve il suo giudizio non discernendo il corpo del Signore.

 

RENDIMENTO

di

GRAZIE

Da farsi dopo la Santa Comunione

 

Dilettissimi Fratelli e Sorelle nel Signore.

 

Raccolgasi ora nuovamente ognuno di noi nel suo spirito, ed innalzando la sua mente aDio,esprimagli più col cuore che colla lingua i suoi interni sentimenti di gratitudine e di ringraziamento per il grande, sommo ed inestimabile benefizio or ora ricevuto, che si sia questo grand'Iddiodegnato d'entrar in lui, mediante laComunionedel suoCorpoe del suoSanguee così dia a lui lode, onore e gloria, dicendo:

 

Io voglio lodarti, o mio benignissimo ed amabilissimo Iddio, e glorificar sempre ed in eterno il Tuo Santo Nome.

Tutta la terra è ripiena dei Tuoi immensi benefizi, la Tua fedeltà, gloria e misericordia.

Ringrazi pertanto e lodi il Signore l'anima mia, e tutto ciò che avvi dentro di me, glorifichi il suo Santo Nome.

Poiché egli è propizio a tutte le nostre iniquità, e risana tutte le nostre infermità.

Misericordioso e clemente è il Signore, d'una somma longanimità e bontà. Egli non ci ha trattato secondo i nostri peccati, e non ci ha ricompensati a misura delle nostre iniquità e del nostro demerito.

Anzi quanto è distante il Cielo dalla Terra, e quanto è lontano l'oriente dall'occidente, tanto supera la sua bontà e misericordia tutte le nostre malvagità.

E siccome un Padre si muove a compassione verso i suoi Figliuoli, così Iddio ha misericordia di noi.

Conciosiacché quando eravamo ancora peccatori e suoi nemici, ci diede egli il suo proprio ed Unigenito Figliuolo; acciocché per lui vivessimo e ci salvassimo.

Egli ci ha fatto della sua carne un vero cibo, e del suo sangue una vera bevanda, e ci ha recata colla sua morte la vita eterna.

Annunzi pertanto la mia bocca le lodi del Signore, e lo glorifichi.

Sia lodato il nome del Signore dall'ora presente fino all'eterntà.

Dall'Oriente del Sole fino al di lui Occaso sia incessantemente lodato il nome del Signore.

Sovra tutte le Nazioni sia esaltato il nostro Signor Iddio, e sovra tutti i Cieli la di lui gloria; poiché egli è benigno e misericordioso in eterno.

AMEN

 

Per tutte le grazie da Te ricevute, e specialmente per questa singolarissima oggidì fattaci d'averci ammessi alla Comunione delTuo Corpo e del Tuo Sangue,sia dato a Te, siccome alPadreed alloSpirito Santolode, onore e gloria per tutti i secoli dei secoli. Amen.

 

Il Singore vi benedica e vi guardi, faccia Egli risplendere il suo volto sopra di voi e vi sia propizio. Alzi il Signore il suo volto verso di voi e vi dia la pace.

 

A M E N