Liturgie/Valutare il culto al quale si partecipa: differenze tra le versioni

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Il sermone aveva di mira sia un uditorio di credenti (per incoraggiarli, istruirli, edificarli, rimproverarli, ecc.) che possibili non credenti presenti per esortarli al ravvedimento ed alla fede in Cristo? ☐
Il sermone aveva di mira sia un uditorio di credenti (per incoraggiarli, istruirli, edificarli, rimproverarli, ecc.) che possibili non credenti presenti per esortarli al ravvedimento ed alla fede in Cristo? ☐


La predicazione era applicata alla situazione attuale dell'uditorio, a livello personale, comunitario e sociale? Si riferiva a situazioni concrete dei fenomeni sociali contemporanei pertinenti al messaggio del testo? ☐
La predicazione era applicata alla situazione attuale dell'uditorio, a livello personale, comunitario e sociale? Si riferiva a situazioni concrete dei fenomeni sociali contemporanei pertinenti al messaggio del testo? Era inteso ad operarvi un concreto cambiamento? 


Alla conclusione del culto te ne sei andato informato, incoraggiato, condannato, sfidato ed esortato a obbedire al testo che è stato predicato (Neemia. 8:2, 7-8, 12, 13) ☐
Alla conclusione del culto te ne sei andato informato, incoraggiato, condannato, sfidato ed esortato a obbedire al testo che è stato predicato (Neemia. 8:2, 7-8, 12, 13) ☐

Versione delle 12:24, 30 ago 2022

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Valutare il culto al quale si partecipa 

Può capitare di essere presenti la domenica a servizi di culto di comunità cristiane diverse dalla nostra. Il seguente formulario può essere utile per darvi una valutazione che pure potrà essere utile per riflettere su quanto avviene nella nostra comunità e promuovere fedeltà ai criteri biblici che devono regolare il culto cristiano. Altri punti potranno essere aggiunti.


Luogo e data:

Nome di chi ha condotto il culto e chi ha predicato:

Titolo della predicazione:

Testo biblico della predicazione:

Il servizio di culto in generale

Vi è stato un solenne appello iniziale al culto ispirato dalle Scritture? ☐

(Il culto deve iniziare nel silenzio dell'assemblea che così vi si prepara, con solennità e rispetto, in modo consapevole di disporsi all'incontro di Dio. Questo esclude un carattere informale e casuale, cfr. Salmo 95; 96:8; "Sta' in silenzio dinanzi all'Eterno, e aspettalo" Salmi 37:7; Salmo 119:169-176).

La persona che ha condotto il culto, la musica, il canto ed i testi dei canti erano:

  1. Chiari e comprensibili ("E se la tromba dà un suono sconosciuto, chi si preparerà alla battaglia?" 1 Corinzi 14:18; Efesini 6:19; Colossesi 4:3-4) ☐
  2. Fedeli alle Scritture, dottrinalmente sani - proclamavano la verità biblica? ☐
  3. Il culto comprendeva il canto assembleale dei Salmi, così com'è prescritto dalle Scritture? (Cfr. Efesini 5:19; Colossesi 3:16) ☐
  4. Incentrati su Dio, il Cristo, lo Spirito Santo, le opere, il carattere e le promesse di Dio? (Davano a Dio la gloria dovuta al Suo nome con santo timor di Dio, cfr. Salmo 2:11; 29:2) ☐
  5. Non incentrati su chi conduce il culto, su chi fornisce l'accompagnamento musicale o sui partecipanti al culto? (Il culto non è uno spettacolo) ☐

Il culto si svolgeva secondo un ordine o sequenza distinguibile e coerente delle sue varie parti? ("Dio non è un Dio di disordine", 1 Corinzi 14:33 CEI) Confusione o freddo formalismo? ☐

Il culto dava lo spazio necessario alla lettura della Parola di Dio (Antico e Nuovo Testamento), letta chiaramente e con espressione? ☐

Il culto includeva la preghiera sia condotta che spontanea da parte dei partecipanti? ("Dunque, voglio che in ogni luogo gli uomini facciano preghiere, alzino verso il cielo mani pure, senza collera o rancore. E così preghino anche le donne: con abiti decenti, con modestia e semplicità", 1 Timoteo 2:8,9 TILC) ☐

Il culto s'incentrava su rendere onore e gloria a Dio attraverso la predicazione della Parola di Dio (cfr. 1 Timoteo 4:6,11,13,15-16; 2 Timoteo 4:1-4) ☐

Com'era il carattere dell'uditorio? Era rispettoso, devoto, gioioso, amichevole, accogliente? (Cfr. 2 Cronache 29:30; Luca 24:52,53; Ebrei 10:24-25) ☐


Il sermone

Il sermone era chiaramente e riconoscibilmente l'esposizione di un testo biblico - uno di quelli letti nella prima parte del culto? (Cfr. Atti 20:20-27) ☐

Il predicatore spiegava il contesto e l'ambientazione originale del testo biblico? - come l'uditorio originale l'avrebbe compreso?  (Cfr. "Sfòrzati di presentarti davanti a Dio come un uomo degno di approvazione, un lavoratore che non ha di che vergognarsi, uno scrupoloso dispensatore della parola della verità" (2 Timoteo 2:15 CEI; 1 Timoteo 4:16) ☐

Il predicatore continuava a riferirsi chiaramente al testo biblico di base (non se ne allontanava divagando) attraverso tutto il sermone (Cfr. Neemia 8:1-8; 2 Timoteo 4:2). Si poteva vedere chiaramente che ciò che diceva il predicatore proveniva dal testo stesso, dal suo significato o applicazione (Cfr. Atti 17:2; 20:32). ☐

Il predicatore riprovava, rimproverava, ammoniva, esortava, correggeva con franchezza, coraggio ed autorità come uno che effettivamente crede a ciò che afferma? ☐

(Cfr. "Ma tu riferirai loro le mie parole, sia che t'ascoltino o non t'ascoltino, poiché sono ribelli ... Ecco, io t'induro la faccia, perché tu l'opponga alla faccia loro; induro la tua fronte, perché tu l'opponga alla fronte loro; io rendo la tua fronte come un diamante più dura della selce; non li temere, non ti sgomentare davanti a loro, perché sono una casa ribelle'" Ezechiele 2:7; 3:8-9; 2 Corinzi 3:12; Efesini 6:20; "Ti scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesù che verrà a giudicare i vivi e i morti, per la sua manifestazione e il suo regno: annunzia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e non opportuna, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e dottrina. Verrà giorno, infatti, in cui non si sopporterà più la sana dottrina, ma, per il prurito di udire qualcosa, gli uomini si circonderanno di maestri secondo le proprie voglie, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole" 2 Timoteo 4:1-4).

Si potevano udire chiaramente e senza riserve parole come peccato, inferno, ira di Dio, giudizio e ravvedimento (Ezechiele 3:17; Luca 3:7; 24:47; 2 Corinzi 3:12; Efesini 6:20; 2 Timoteo 4:1-4; 1 Tessalonicesi 1:10)? ☐

L'Evangelo biblico era chiaramente predicato (Gesù è morto sulla croce per pagare il prezzo della redenzione del Suo popolo dai loro peccati ed è risorto - con un  chiaro appello al ravvedimento ed alla fede nel Signore e Salvatore Gesù Cristo (Cfr. 1 Corinzi 1:17,23. 2:2; 9:16) ☐

Il sermone aveva di mira sia un uditorio di credenti (per incoraggiarli, istruirli, edificarli, rimproverarli, ecc.) che possibili non credenti presenti per esortarli al ravvedimento ed alla fede in Cristo? ☐

La predicazione era applicata alla situazione attuale dell'uditorio, a livello personale, comunitario e sociale? Si riferiva a situazioni concrete dei fenomeni sociali contemporanei pertinenti al messaggio del testo? Era inteso ad operarvi un concreto cambiamento?  ☐

Alla conclusione del culto te ne sei andato informato, incoraggiato, condannato, sfidato ed esortato a obbedire al testo che è stato predicato (Neemia. 8:2, 7-8, 12, 13) ☐


Osservazioni generali

Cose che ritenevi non buone, utili, bibliche o necessarie. Cose che pensavi fossero buone, utili e biblicamente informate che potremmo includere nei nostri servizi di culto?