Teopedia/Ad extra

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(Atti di Dio) ad extra

L'espressione "ad extra" in latino significa "verso l'esterno" o "verso l'esterno del sé". Quando si parla degli atti di Dio (Padre, Figlio e Spirito Santo rispettivamente, atti specifici attribuiti a ciascuna delle tre Persone della Santissima Trinità), l'espressione "ad extra" viene usata per indicare gli atti di Dio che sono rivolti verso il mondo esterno, ovvero le sue azioni che sono rivolte verso la creazione e che si manifestano all'esterno di se stesso. Gli atti di Dio "ad extra" comprendono tutti gli eventi e le azioni che Dio compie nella creazione, come la creazione del mondo, la redenzione dell'umanità attraverso la vita, la morte e la risurrezione di Gesù Cristo, la guida e la protezione delle sue creature e così via.

Le opere esterne di Dio sono le Sue opere di creazione, provvidenza e redenzione. Le opere esterne di Dio nella storia della redenzione implicano le disposizioni del Suo patto, i miracoli, le opere di giudizio e di salvezza, l'instaurazione del Suo regno e la messa in sicurezza della nuova creazione. Le opere di Dio nella storia redentrice si fondano sulla persona e sull'opera salvifica di Cristo. Di conseguenza, funzionano su una struttura già/non-ancora della Sua prima e seconda venuta.

Invece, gli atti di Dio "ad intra" sono le attività che Dio compie all'interno di sé stesso, che riguardano la Trinità e i rapporti tra le persone della Trinità. Ad esempio, la generazione del Figlio da parte del Padre o l'amore reciproco tra le tre persone della Trinità sono considerati atti di Dio "ad intra".

Questi termini sono stati usati da teologi e filosofi cristiani fin dai primi secoli dell'era cristiana per esprimere le loro idee sulla natura di Dio e la sua relazione con il mondo creato.

"La rivelazione della Trinità, in contrapposizione all'unitarismo implicato dal Giudaismo, può essere spiegata solo attraverso il cambiamento di prospettiva apportato da Gesù. La Trinità riguarda la vita interiore di Dio, e può essere conosciuta solo da coloro che condividono quella vita. Fintanto che guardiamo Dio solo dall'esterno, noi non vedremo mai oltre quell'unità, perché, come si sono resi conto i Padri della Cappadocia ed Agostino, le opere esterne (ad extra) della Trinità sono indivise (opera Trinitatis ad extra sunt indivisa). Questo vuol dire che un osservatore esterno non comprenderà mai la realtà interna di Dio, e non entrerà mai nella comunione con Lui che ci è promessa in Cristo. Gli ebrei potranno riconoscere l'esistenza di Dio e conoscere la Sua legge, ma senza Cristo essi non possono penetrare il mistero di quella divina comunione che i cristiani chiamano Santissima Trinità" (Gerald Bray, The Doctrine of God, Downers Grove, IL.: Intervarsity Press, 1993).

Riferimenti