Teopedia/Attributi dell'essere

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Attributi dell'essere

Gli attributi dell'essere sono i tratti o le qualità che vengono generalmente attribuiti a Dio nella teologia e nella filosofia cristiana. Questi attributi sono considerati fondamentali per comprendere la natura di Dio e la sua relazione con l'universo.

Gli attributi dell'essere possono variare leggermente a seconda della tradizione filosofica o teologica di riferimento, ma alcuni degli attributi più comuni includono:

  • Onnipotenza: Dio è considerato onnipotente, ovvero ha il potere di fare qualsiasi cosa che sia coerente con la sua natura divina. Questo attributo è spesso associato alla creazione e al governo dell'universo.
  • Onniscienza: Dio è considerato onnisciente, ovvero conosce tutto ciò che è conoscibile. Questo attributo è spesso associato alla prescienza divina e alla capacità di conoscere il futuro.
  • Onnipresenza: Dio è considerato onnipresente, ovvero è presente ovunque nello spazio e nel tempo. Questo attributo è spesso associato alla presenza divina nella creazione e alla capacità di essere presente ovunque.
  • Eternità: Dio è considerato eterno, ovvero esiste da sempre e per sempre. Questo attributo è spesso associato all'immortalità e alla trascendenza divina rispetto al tempo.
  • Infinità: Dio è considerato infinito, ovvero non ha limiti o confini. Questo attributo è spesso associato alla grandezza e alla maestosità di Dio.
  • Perfezione: Dio è considerato perfetto, ovvero senza alcun difetto o imperfezione. Questo attributo è spesso associato alla santità e alla giustizia divina.

Gli attributi dell'essere sono spesso oggetto di discussione e dibattito tra i teologi e i filosofi cristiani, ma sono considerati fondamentali per comprendere la natura di Dio e la sua relazione con l'universo.

L'idea degli attributi dell'essere di Dio ha una lunga storia nella teologia cristiana, ma è stata formalizzata in modo particolare da Tommaso d'Aquino, un teologo e filosofo medievale del XIII secolo.

Nella sua Summa Theologiae, Tommaso d'Aquino ha sviluppato una dottrina completa sugli attributi dell'essere di Dio, considerando quelli che egli chiama "attributi negativi" e "attributi positivi". Gli attributi negativi sono quelli che indicano ciò che Dio non è, come ad esempio l'assenza di limiti o di imperfezioni, mentre gli attributi positivi indicano ciò che Dio è, come ad esempio l'onnipotenza o la sapienza divina.

Tuttavia, l'idea degli attributi dell'essere di Dio ha radici molto più antiche nella teologia cristiana. Gli attributi di Dio sono stati oggetto di discussione fin dagli inizi del cristianesimo e sono stati influenzati da numerose fonti, tra cui la filosofia greca e l'Antico Testamento.

Ad esempio, il filosofo greco Plotino (205-270 d.C.) ha sviluppato una dottrina sull'"Uno", un principio supremo che trascende l'universo e che ha influenzato la teologia cristiana successiva. Inoltre, l'Antico Testamento descrive Dio con numerosi attributi, tra cui la santità, la giustizia, la misericordia e la maestosità divina.

Tuttavia, è stato Tommaso d'Aquino a elaborare in modo particolare la dottrina degli attributi dell'essere di Dio nella teologia cristiana, che è stata successivamente adottata e sviluppata da molti altri teologi e filosofi cristiani.

Gli "attributi dell'essere" si riferiscono solo a Dio. Gli attributi di Dio sono caratteristiche uniche che definiscono la sua natura divina, e che si applicano solo a lui in quanto essenza divina. Questi attributi includono, ad esempio, l'eternità, l'onniscienza, l'onnipotenza, l'immortalità e la santità.

Le creature umane, invece, hanno le loro caratteristiche uniche che le distinguono da Dio e dagli altri esseri creati. Gli esseri umani, ad esempio, hanno la capacità di ragionare, di provare emozioni, di creare, di amare e di fare scelte morali. Queste sono caratteristiche che si applicano solo agli esseri umani, e non possono essere attributi divini.

In sintesi, mentre gli attributi dell'essere si riferiscono solo a Dio e alle sue caratteristiche divinamente uniche, le creature umane hanno le loro proprietà uniche che le distinguono dagli altri esseri creati.

Nella teologia cristiana si afferma spesso che gli esseri umani sono stati creati "a immagine e somiglianza di Dio" (Genesi 1:26-27). Questo significa che gli esseri umani condividono alcuni aspetti del carattere di Dio, come la razionalità, la creatività, la capacità di amare e di fare scelte morali.

Tuttavia, è importante sottolineare che questi aspetti non sono attributi divini, ma sono piuttosto caratteristiche che gli esseri umani hanno in quanto creature. Mentre gli attributi di Dio sono caratteristiche uniche che definiscono la sua natura divina, le caratteristiche delle creature umane sono derivate dalla loro relazione con Dio come creatore.

Inoltre, è importante notare che, a causa del peccato e della caduta dell'umanità, le caratteristiche umane sono state degradate e corrotte, e spesso si discostano da quelle di Dio. Tuttavia, attraverso la redenzione in Cristo, gli esseri umani possono essere rinnovati e restaurati nella loro immagine divina, e possono tornare a riflettere i caratteri di Dio nella loro vita.

In sintesi, mentre gli esseri umani sono stati creati "a immagine e somiglianza di Dio", le loro caratteristiche non sono attributi divini, ma sono piuttosto derivate dalla loro relazione con Dio come creatore. Tuttavia, attraverso la redenzione in Cristo, gli esseri umani possono essere rinnovati nella loro immagine divina e tornare a riflettere i caratteri di Dio nella loro vita.