Teopedia/Dogmatismo

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Dogmatismo

Il dogmatismo, in senso peggiorativo, è la tendenza a sostenere le proprie idee o credenze in modo assoluto e senza accettare alcuna forma di dubbio o di critica. Questo atteggiamento può portare a un rifiuto totale delle opinioni altrui e a una chiusura mentale nei confronti di nuove informazioni o di alternative.

Il dogmatismo è spesso associato ad atteggiamenti fanatismo e intolleranza, e può manifestarsi in diversi contesti, inclusi quelli religiosi, politici, scientifici o filosofici. In questi ambiti, il dogmatismo può impedire il libero scambio di idee e la crescita dell'individuo e della comunità.

Per dogmatismo, termine peggiorativo, in generale, si intende una specie di fondamentalismo intellettuale, il fenomeno (studiato dalla psicologia della religione) per cui una persona si attiene in modo ostinato ed irrazionale a determinati principi (o dogmi), stabiliti dalla tradizione o consolidati dall'uso nel corso del tempo, rifiutando di discuterli o di sottoporli ad un esame critico quand'anche si volesse dimostrare che non sono fondati come si potrebbe credere. Il rigore per cui ci si attiene a certi principi per una malintesa lealtà verso autorità riconosciute.

Origine del termine

Il termine dogmatismo si deve al filosofo tedesco Immanuel Kant (1724-1804) e alla sua opera "Critica della ragion pura", il quale ha determinato il suo significato filosoficamente peggiorativo. Contrapposto da Kant allo scetticismo, "un principio del dubbio". Per Kant "il modo dogmatico di pensare è una fiducia cieca nella capacità della ragione di espandere un a priori" attraverso concetti senza critica, semplicemente sulla base dell'apparente successo di questa espansione.

Il dogmatismo è una qualsiasi concezione filosofica che accetta una verità indipendente da fatti ed esperienze, partendo da una serie di principi assunti come inconfutabili e indiscutibili e, per estensione, atteggiamento di intransigente rifiuto della discussione di principi assunti come assolutamente veri. Dottrina di chi pretende di basare i suoi postulati su un'autorità indiscutibile, che non ammette, cioè, né critica né discussione.

Aspetti psicologici

Il dogmatismo si manifesta come una difesa contro l'ansia che sopravviene quando si vedono mettere in questione concetti in cui ci si sente protetti ed a proprio agio, il rifiuto difensivo di cambiamenti. Le persone dogmatiche sono autoritarie ed intolleranti e considerano assurde e pericolose quelle idee che mettono in discussione le proprie credenze.

Spesso chi è affetto da dogmatismo non distingue le zone centrali da quelle periferiche del proprio sistema. Tenta di imporre agli altri ciò di cui è convinto difendendosi con un purismo idealista chi non la pensa come lui.

Il dogmatismo e l'intolleranza sono concetti strettamente correlati ma presentano delle differenze. Il dogmatismo si riferisce alla tendenza a sostenere le proprie idee in modo assoluto e senza accettare alcuna forma di dubbio o di critica, mentre l'intolleranza si riferisce all'incapacità di accettare le idee, le opinioni o i comportamenti degli altri, specialmente quando questi sono differenti dai propri. In sintesi, il dogmatismo è una posizione rigida e intransigente che può o meno comportare intolleranza, mentre l'intolleranza è l'incapacità di accettare l'altro, spesso motivata da pregiudizi o diffidenza, e che può o meno essere accompagnata da una posizione dogmatica. In ogni caso, sia il dogmatismo che l'intolleranza possono impedire il libero scambio di idee e la convivenza pacifica tra individui e comunità.

A differenza dall'intolleranza il dogmatismo riguarda le idee. Molti sono i fattori che possono formare una personalità dogmatica la cui origine è quasi sempre difensiva: rigidità, ansia, insicurezza, appartenenza a gruppi chiusi. Può voler dire difendersi contro le differenze delle società pluraliste, il voler salvare la propria identità arroccandosi, svalutando l'altro, opponendo la propria verità a quella altrui rimanendo ciechi di fronte alle proprie contraddizioni.