Teopedia/Integrismo

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Integrismo

Il termine integrismo ​​​è oggi prevalentemente usato come sinonimo di Fondamentalismo o fanatismo religioso in senso lato per descrivere l'atteggiamento di coloro che promuovono in modo rigoroso le dottrine tradizionali dell'ortodossia affermata ed avversano qualsiasi cambiamento dottrinale o pratico con l'intenzione di mantenere integri ed inalterati tali principi.

In particolare il termine "integrismo" viene usato in opposizione al laicismo per definire coloro che sostengono l'integrazione, la commistione, di una particolare fede religiosa (in particolare il Cattolicesimo romano, o anche il Protestantesimo fondamentalista) alle leggi che regolano la vita della società dello stato; la presenza ed influenza determinante delle gerarchie ecclesiastiche nella vita dello stato. Il concetto è equiparabile alla situazione di alcuni paesi islamici nei quali alla religione ed al clero viene dato ruolo determinante ufficiale e visibilità nella vita dello stato.

Il termine "integrismo" può essere messo in rapporto al concetto di sétta proposto da Ernst Troeltsch, con il quale si descrive coloro che intendono isolarsi dalla società e dai suoi principi in contrapposizione alle chiese che sono disposte in vario grado ad integrarsi nella società.

Ernst Troeltsch (1865-1923) è stato uno dei più importanti teologi e filosofi della religione tedeschi del XX secolo. Nella sua opera più famosa, "Il cristianesimo e le religioni del mondo", Troeltsch definisce una setta come un movimento religioso che si sviluppa all'interno di una grande religione, ma che si distingue da essa per la sua enfasi su dottrine e pratiche particolari, spesso in conflitto con le autorità ufficiali della religione madre.

Secondo Troeltsch, le sette tendono a svilupparsi in un contesto di crisi o di cambiamento all'interno della religione madre, quando alcuni fedeli non sono soddisfatti delle dottrine o delle pratiche ufficiali e cercano nuove vie di spiritualità e salvezza. Troeltsch distingue le sette dalle chiese, che sono organizzazioni religiose più istituzionalizzate e riconosciute dalla società e dallo Stato.

Tuttavia, Troeltsch sottolinea che le sette possono evolvere e diventare chiese a loro volta, quando raggiungono una certa stabilità e riconoscimento sociale. Inoltre, egli ritiene che le sette possano svolgere un ruolo positivo nella storia religiosa, poiché spesso portano nuove idee e pratiche che possono arricchire la religione madre e portare a un rinnovamento spirituale.

Attinente è il termine integralismo, con il quale si intende in senso lato qualunque ideologia con cui si miri alla costituzione di un sistema omogeneo in cui non esista pluralità di ideologie e programmi: o conciliando e unificando tutte le posizioni esistenti; o rigettando e delegittimando tutte le posizioni diverse dalla propria, e rifiutando qualunque compromesso affinché quest'ultima prevalga su tutte le altre.

Origine del termine​​​​

Integrismo è un termine originalmente coniato dai cattolici liberali francesi al tempo della Rivoluzione francese per descrivere coloro che respingevano i princìpi della Rivoluzione (libertà, fraternità, uguaglianza) in favore delle dottrine insegnate dal Concilio di Trento e dell'ubbidienza al Papato.
Questo termine è pure collegato ai gruppi ultramontani del secolo XIX che reagivano contro il laicismo, proponendo di integrare nuovamente la religione alla politica.
Esso è usato oggi in senso peggiorativo per descrivere coloro che aderiscono al Cattolicesimo tradizionale nella forma precedente al Concilio Vaticano II. Cfr. Cattolici tradizionalisti.

Collegamenti esterni

Vedasi pure la wikipedia in: https://it.wikipedia.org/wiki/Integralismo_religioso