Teopedia/Mandato culturale: differenze tra le versioni

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Versione delle 10:47, 10 giu 2021

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Il mandato culturale 

Nel giudaismo e nel cristianesimo, si intende per Mandato culturale l'ingiunzione divina che si trova in Genesi 1:28, laddove Dio, dopo aver creato il mondo e tutto ciò che è in esso, riconosce all'umanità i compiti di riempire, sottomettere, e regnare sulla terra come Suoi amministratori.

« "E DIO li benedisse; e DIO disse loro: «Siate fruttiferi e moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogatela, e dominate sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo e sopra ogni essere vivente che si muove sulla terra»" (Genesi 1:28).

"L'Eterno DIO prese dunque l'uomo e lo pose nel giardino dell'Eden perché lo lavorasse e lo custodisse" (Genesi 2:15).

"Poi DIO benedisse Noè e i suoi figli, e disse loro: «Siate fruttiferi, moltiplicate e riempite la terra" (Genesi 9:1).

Per "mandato" si intende un ordine, direttiva, istruzione di eseguire qualcosa. Per "culturale" si intende quanto concorre alla formazione dell'individuo e della società umana sul piano intellettuale e morale e all'acquisizione della consapevolezza del ruolo che gli compete nella società, ma anche lo sviluppo di arti e mestieri. E' pure quello che pure viene chiamato "civiltà", il complesso degli aspetti materiali, sociali e spirituali che identificano un popolo in una data epoca e zona, in particolare quelli ebraici e cristiani fondati sull'applicazione dei principi tratti ed elaborati nelle Sacre Scritture dell'Antico e del Nuovo Testamento.

Il mandato culturale è il comando di esercitare "il dominio" sulla terra, sottometterla e svilupparne le potenzialità latenti. Dio chiama tutte le creature umane, che sono state fatte a sua immagine, a riempire la terra della sua gloria attraverso la creazione di quella che comunemente chiamiamo cultura.

Il mandato culturale è dato a tutti. In Genesi 1:26-28, è dato ad Adamo ed Eva come rappresentanti di tutta l'umanità. In Genesi 9:1 è dato a Noè come rappresentante di tutta l'umanità post-diluviana.

Pertanto, il mandato culturale non riguarda solo per il popolo di Dio. Inoltre, non è legato unicamente all'Evangelo o al grande mandato evangelico (Matteo 28:18-20), che è un mandato distinto dato solo al popolo di Dio, discepoli e apostoli del Signore e Salvatore Gesù Cristo. Di fatto, solo il vero popolo di Dio (la chiesa) sarà in grado di adempiere al mandato culturale come era inteso, vale a dire quello dare gloria a Dio.

Nell'ambito del cristianesimo, il mandato culturale è stato sviluppato in modo più elaborato dal neo-calvinismo, che esplora le implicazioni per la società moderna e pluralistica di questa affermazione. Questo a partire dal pensiero e dall'opera di Abraham Kuyper (1837-1920)  teologo e politico olandese, primo ministro dei Paesi Bassi dal 1º agosto 1901 al 17 agosto 1905. Kuyper voleva risvegliare la chiesa da quello che considerava il suo sonno pietistico.

Kuyper è particolarmente conosciuto per l'affermazione: "Nessun pezzo del nostro mondo mentale deve essere isolato dal resto e non c'è un centimetro quadrato in tutto il dominio dell'esistenza umana su cui Cristo, che è sovrano su tutto, non gridi: "E' mio!" (Abraham Kuyper: A Centennial Reader, James D. Bratt, ed.).

Il famoso slogan "centimetro quadrato" di Kuyper riflette accuratamente la sua visione di cosa significa essere un discepolo di Gesù Cristo. Viene dal suo discorso inaugurale, "Sphere Sovereignty", all'apertura della Libera Università di Amsterdam nel 1880. Se consideriamo l'intera frase in cui appare questa frase, possiamo vedere quanto fosse grande la visione di Kuyper. Kuyper risponde retoricamente a potenziali schernitori che ammettono la teologia come disciplina cristiana ma rifiutano l'idea di un'università cristiana in cui anche la scienza, la medicina, il diritto, l'economia e altri campi siano considerati da un punto di vista biblico.

Si confronti questo con la definizione di Kuyper in Lectures on Calvinism, le Stone Lectures tenute al Princeton Seminary nel 1898. A differenza della visione luterana, che riguardava soprattutto la salvezza e la giustificazione per fede, la visione calvinista, secondo Kuyper, ha in vista “la sovranità del Dio Uno e Trino su tutto il cosmo in tutte le sue sfere e regni, visibili e invisibili” (p. 79).

Gesù è il Signore di tutta la creazione. La signoria di Gesù si estende in ogni ambito e aspetto della vita – non si limita alla sfera della chiesa o della pietà personale. Tutta la vita deve essere redenta. L'opera di Gesù sulla croce si estende su tutta la vita – nessuna area è esente dal suo impatto. Tutta la conoscenza è influenzata dalla vera conoscenza di Dio mediante la redenzione in Cristo.

La buona creazione di Dio è stata sconvolta dalla caduta. La redenzione deve essere intesa non solo a livello individualistico ma è una restaurazione della creazione.

Il Mandato Culturale è legato al concetto di Sovranità di sfera (Soevereiniteit in eigen kring). Ogni sfera (o settore) della vita ha le proprie responsabilità e autorità distinte come progettate da Dio – per esempio, comunità dedite al culto, alla giustizia civile, all'agricoltura, alla famiglia, ecc. – e nessuna area della vita è sovrana su un'altra. Quindi, né le istituzioni religiose né un'istituzione di giustizia civile (cioè lo Stato) dovrebbero cercare il controllo totalitario o qualsiasi regolamentazione dell'attività umana al di fuori della loro limitata competenza.

Il Mandato culturale è un rifiuto del dualismo. I dualismi sono false biforcazioni, dicotomie, contrasti o opposizioni, come il dualismo tra natura e grazia che ha dominato gran parte della Scolastica. La natura è l'ordine cosmico creato e sostenuto da Dio, non una categoria "non soprannaturale", e la grazia è il mezzo di Dio per rinnovare l'ordine cosmico, non è qualcosa di "non creativo" aggiunto alla natura (sebbene escatologico nella consumata glorificazione della resurrezione corporea alla vita eterna e alla trasformazione cosmica dei nuovi cieli e della terra).

Il Mandato culturale è purelegato al concetto di "Grazia Comune": Dio sostiene provvidenzialmente l'ordine creato, limitando i mali possibili e dando doni buoni non salvifici a tutta l'umanità nonostante la sua caduta nel peccato , la maledizione di Dio e la sua eventuale condanna dei non redenti.

La "legge", infine, è più del decalogo mosaico. E' l'ordine per la creazione (o le ordinanze di creazione) stabilito da Dio e include una varietà di tipi di norme culturali tra cui norme fisiologiche, psicologiche, logiche, storiche, linguistiche, sociali, economiche, estetiche, giuridiche e di fede.