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Senicidio

In antropologia, il senicidio è il termine che si usa per descrivere l'uccisione intenzionale di anziani all'interno di una comunità. Il termine deriva dal latino "senex", che significa "anziano", e "cidium", che significa "uccisione".

Il senicidio è una pratica che si verifica in diverse culture e società in tutto il mondo, sebbene non sia diffusa ovunque. Le motivazioni alla base del senicidio possono variare a seconda del contesto culturale e sociale, ma spesso includono ragioni economiche, sociali, politiche o religiose.

In alcune società, ad esempio, l'uccisione di anziani è vista come un modo per eliminare persone considerate un peso per la comunità o per risolvere problemi economici legati alla condivisione delle risorse. In altre culture, il senicidio può essere praticato come un atto di misericordia nei confronti degli anziani malati o deboli.

Ecco alcuni esempi di popolazioni che hanno praticato o praticano il senicidio:

  • Gli Inuit: alcuni gruppi di Inuit, noti anche come eschimesi, hanno praticato il senicidio come modo per alleviare la sofferenza degli anziani che non potevano più contribuire alla comunità a causa della loro età avanzata. Tuttavia, questa pratica è stata in gran parte abbandonata nel corso del XX secolo.
  • I Aborigeni australiani: alcune tribù di aborigeni australiani hanno praticato il senicidio come parte dei loro rituali religiosi, uccidendo anziani considerati posseduti da spiriti maligni o colpevoli di atti malvagi. Questa pratica è stata in gran parte abbandonata.
  • I Maya: alcune popolazioni maya nell'America centrale hanno praticato il senicidio come modo per eliminare gli anziani considerati un peso per la comunità, poiché non potevano più contribuire alla caccia, all'agricoltura o ad altre attività. Tuttavia, questa pratica è stata in gran parte abbandonata.
  • I Trobriandesi: un popolo dell'isola di Kiriwina, in Papua Nuova Guinea, ha praticato il senicidio come modo per eliminare gli anziani considerati un ostacolo per l'acquisizione di eredità e risorse.
  • I Vichinghi: alcune fonti storiche suggeriscono che i Vichinghi, in particolare quelli della Norvegia, hanno praticato il senicidio come modo per evitare che gli anziani diventassero un peso economico sulla famiglia e sulla comunità.
  • Gli Hunza: una popolazione dell'Himalaya, nel nord del Pakistan, ha praticato il senicidio come modo per mantenere l'equilibrio demografico nella comunità, limitando il numero di anziani che avrebbero potuto rappresentare un carico per la società.
  • Nell'antica Roma, il senicidio era considerato un atto orribile e immorale. Tuttavia, ci sono alcuni esempi documentati di senicidio. Ad esempio, nel 133 a.C., Tiberio Gracco, un politico romano, fu ucciso dai suoi avversari politici a causa delle sue riforme agrarie. Tiberio era un uomo anziano, e la sua uccisione fu vista come un atto di crudeltà e barbarie.
  • Nell'antica Grecia, il senicidio era considerato ancora più grave, poiché gli anziani erano considerati portatori di saggezza e conoscenza. Tuttavia, ci sono anche esempi di senicidio nella storia greca. Ad esempio, nel 399 a.C., Socrate fu condannato a morte per aver corrotto la gioventù ateniese e per aver introdotto nuovi dei. Socrate era un uomo anziano, e la sua condanna a morte fu vista come un atto ingiusto e immorale da molti dei suoi contemporanei.

Tuttavia, è importante sottolineare che la pratica del senicidio non è generalizzabile per tutta la popolazione di queste società e che molte di queste popolazioni hanno abbandonato questa pratica nel corso del tempo. Inoltre, molti popoli non hanno mai praticato il senicidio e hanno invece rispettato e onorato gli anziani come membri rispettati e importanti della comunità.

È importante sottolineare che il senicidio è generalmente considerato un comportamento non etico e contrario ai diritti umani e alla dignità degli anziani. In molti paesi, l'uccisione di anziani è considerata un crimine e viene perseguita penalmente.

Rapporto fra senicidio e eutanasia

La differenza principale tra eutanasia e senicidio è la volontarietà del soggetto coinvolto. L'eutanasia è l'atto di provocare la morte di una persona malata o sofferente per porre fine alle sue sofferenze, su richiesta esplicita della persona stessa o su autorizzazione della sua famiglia o del medico curante. L'eutanasia è quindi considerata un atto di compassione verso il malato.

D'altra parte, il senicidio è l'uccisione intenzionale di anziani all'interno di una comunità, senza il loro consenso e spesso contro la loro volontà. Il senicidio può essere praticato per vari motivi, tra cui l'eliminazione di anziani considerati un peso per la comunità o la risoluzione di problemi economici o sociali.

In entrambi i casi si parla di morte intenzionale, ma nella eutanasia la morte viene provocata su richiesta della persona coinvolta o su autorizzazione, mentre nel senicidio la morte viene provocata senza il consenso o contro la volontà della persona.

In sintesi, il rapporto tra eutanasia e senicidio è che entrambi sono forme di morte intenzionale, ma la differenza principale risiede nella volontarietà della persona coinvolta: nella eutanasia, la persona coinvolta esprime il desiderio di porre fine alle sue sofferenze, mentre nel senicidio la persona coinvolta non ha alcuna voce in capitolo sulla sua vita e sulla sua morte.

Il nazismo e senicidio

Il nazional-socialismo tedesco, noto anche come il regime nazista guidato da Adolf Hitler, ha sviluppato una filosofia basata sull'idea della superiorità della "razza ariana" e sulla necessità di purificare la società tedesca da elementi considerati "inferiori", tra cui gli anziani e gli handicappati. In particolare, il regime nazista ha promosso la pratica dell'eutanasia su un'ampia scala, in un programma noto come "Aktion T4". Questo programma, avviato nel 1939, prevedeva l'uccisione intenzionale di persone con disabilità fisiche e mentali, malattie ereditarie, malattie mentali e malattie croniche, tra cui gli anziani che non erano più in grado di lavorare o di contribuire alla società. Il programma "Aktion T4" è stato svolto attraverso il coinvolgimento di medici, infermieri e funzionari governativi, che hanno selezionato le persone da uccidere e organizzato i loro trasferimenti in istituzioni specializzate, dove venivano uccise tramite iniezione letale o gas.

Tuttavia, il termine "senicidio" non è stato usato esplicitamente dal regime nazista per descrivere queste pratiche. Invece, il termine utilizzato era "eutanasia", ma in realtà si trattava di una forma di eutanasia forzata che violava i diritti umani fondamentali delle persone coinvolte.

In sintesi, il nazional-socialismo tedesco ha sviluppato una filosofia che promuoveva la superiorità della "razza ariana" e la necessità di purificare la società da elementi considerati "inferiori", tra cui gli anziani e gli handicappati. Questa ideologia ha portato all'implementazione di un programma di eutanasia forzata su larga scala, noto come "Aktion T4".

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