Come seguito del
mio breve articolo sul fenomeno di Halloween, ritengo interessante proporre ai
lettori il seg. articolo a cura del Gruppo di Ricerca e di Informazione sulle
Sette, di Saluzzo (CN). [past. P. Castellina].
L’Europa sta tornando pagana? pare di sì.
Il ritorno alla religiosità arcaica, ossia alla pratica della magia e le forme di credulità superstiziosa, sono un campanello d’allarme. Siamo di fronte a una regressione fantastica nella storia dell’umanità.
Non si tratta più, ovviamente, di un paganesimo praticato da persone incolte, ma piuttosto è una scelta fatta da chi vive nel contesto di un pluralismo ideologico, in una società consumistica dove ha valore solo quello che serve a soddisfare i bisogni del momento.
Non è una novità che oggi ci sia un ritorno di religioso dove la pratica religiosa è fatta in vista di una autorealizzazione di salvezza che nulla ha a che fare con le vie di salvezza proposte dalle religioni monoteiste. In questa ricerca lasciata alla libera iniziativa, è quasi d’obbligo fare un cocktail di credenze: un po’ di cristianesimo vissuto con una visione taoista del cosmo, momenti di meditazione ispirata all’induismo, un pizzico di credenza nella reincarnazione e qualche movimento yoga, e ci si sente in armonia con il Tutto, accontentati nel bisogno di sentirsi a proprio agio con se stessi e con gli altri. Semmai, per maggior tranquillità. si può anche consultare qualche spirito via channelling.
Questo non è per fare dell’ironia, ma è per dire che è proprio in questo contesto che si colloca il risveglio dei paganesimi negli aspetti di ritorno del religioso e del sacro in credenze e culti arcaici, di neopaganesimo teorizzato e di nuove gnosi. Sono tentativi culturali che vorrebbero ricondurre l’occidente alle sue originarie fonti pagane.
Forme arcaiche di ritorno del religioso e del sacro sono il ricorso ai maghi, ai guru, ai cartomanti, ai medium, la ricerca di contatti con gli spiriti della Natura, la sacralizzazione e venerazione della Madre Terra, certe riprese di feste popolari di tradizione pagana, ecc.
I teorici di questa nuova cultura, sulla scia di Nietzsche, sostengono che bisogna permettere alla civiltà occidentale di riappropriarsi delle sue radici. Secondo loro il cristianesimo è stato una deviazione dalla spiritualità e dal sacro perché ha creato la distinzione tra Dio e il cosmo, tra Dio e l’uomo. Si tratta ora di ritornare a una forma di religiosità politeistica quale era presente in Europa prima della comparsa del cristianesimo. A sostegno di questa tesi dicono che un sistema che accetta la pluralità dei culti è il fondamento dello spirito di tolleranza, quindi della pluralità religiosa, di costumi, economica, politica.
«Pensiamo che i popoli debbano vivere secondo il loro ritmo, che le culture debbano svilupparsi sugli schemi di pensiero ai quali proprio esse hanno dato origine. Il giudaismo è certamente perfetto per gli Ebrei, come lo è l’islam per gli Arabi» (GRECE, Gruppo di Ricerche e Studi per la Civiltà Europea, Dix ans de combat culturel pour une Renaissance, Parigi 1977, pag. 199). Di conseguenza l’Europa deve tornare alle sue radici interiori che sono indoeuropee e non giudeo-cristiane.
Di qui l’interesse, a partire dalle regioni del Nord, per la riscoperta delle antiche religioni celtiche, normanne, druide che praticano magia, stregoneria, satanismo e la ricerca delle radici naturali come fanno le comunità ecologiche, o le radici dello spirito come fanno nei movimenti di ispirazione orientale. Alcuni riti attingono al patrimonio pagano indoeuropeo: celebrazioni dei solstizi e altre celebrazioni simboliche comunitarie festive della Natura e dell’Energia Cosmica. Sono tutte manifestazioni che si ritrovano anche nella New Age (l’era dell’Acquario che soppianterà l’era dei Pesci in cui è fiorito il cristianesimo).
È un’altra forma dell’odierno paganesimo. Lo gnostico è colui che conosce per via di una rivelazione e attraverso tale rivelazione, si salva. La salvezza dipende quindi da se stesso e in questo è pagano. Si può dire che tutti i Nuovi Movimenti, sentendosi detentori della Conoscenza assoluta, si presentano come gli unici portatori di salvezza in attesa di sostituirsi al cristianesimo che considerano ormai giunto al suo termine storico.
Come credenti, cosa pensare di questi sconvolgenti testa-coda delle masse cristiane? Sarà un processo irreversibile di allontanamento? Solo Dio lo sa. Tuttavia, in mezzo a queste confusioni di ricerche spirituali, si può individuare una autentica sete di Dio e di un intimo personale rapporto con Lui. In sostanza c’è ricerca di significato, bisogno di verità e di bontà che hanno il loro fondamento in Dio stesso, creatore di tutto ciò che esiste.
Noi sappiamo che è Dio stesso a risvegliare questo desiderio nei cuori delle persone.
Noi siamo chiamati portare questo annuncio.