Sl 78:32-55
Solo per grazia
La verità biblica che siamo salvati solo per grazia, attraverso
la fede, spesso si traduce solo in uno slogan da ripetere per contrapporci,
magari, ad altre comprensioni della fede cristiana. L'abbiamo però
veramente assorbita, fatta indubitabilmente nostra? Proclamiamo
la salvezza per grazia, di fatto, con grande incoerenza. "Sotto
sotto" riteniamo che la nostra fede, la nostra bontà,
la nostra umiltà, le nostre buone opere, oppure il fatto
che abbiamo "accettato" Cristo e l'Evangelo, sia questo
ad averci guadagnato l'attenzione o il favore di Dio. Ci sorprendiamo
talvolta a pensare o a dire: "Un po' di meriti li dobbiamo
avere pure noi, o no?".
Non è pero questa la testimonianza storica del popolo di
Dio che, certo, ha avuto momenti esaltanti di grande fedeltà,
spirito di sacrificio ed impegno, ma quante volte: "peccarono
ancora, …non prestarono fede, …lo adulavano e gli mentivano, …il
loro cuore non era sincero, …non erano fedeli al suo patto, …si
ribellarono a lui, …lo rattristarono, …ricominciarono a tentare
Dio, …non si ricordarono più della sua mano, ecc. ecc. e
si attiravano così severi giudizi da parte di Dio. Terribile,
non è vero? Avrebbe dovuto, Dio, disperarsi di un popolo
così e rivolgersi ad altri… Pensate "che razza di testimonianza"
di fronte al mondo!
Che nessuno pensi che la Chiesa cristiana, questo o quel gruppo
cristiano, "sia meglio" perché, magari, "ripieno
di Spirito Santo": non mi sembra proprio il caso di dirlo,
se non siamo del tutto ciechi.
Ciononostante: li fece arrivare alla sua terra santa e scacciò
le nazioni davanti a loro (54, 55). Che grazia straordinaria, quella
di Dio, che certo punisce severamente, ma poi ristabilisce, risana,
dà quello che ha promesso: non per la bontà del Suo
popolo, ma per la Sua gloria, per il Suo Nome, per la fedeltà
alle Sue promesse!
A volte, davvero, siamo come il fariseo del racconto evangelico
che pregava vantandosi di non essere come gli altri, di aver fatto
questo e quello, di essere "più spirituale" …di
quell'altro laggiù, che si batteva il petto riconoscendo
sinceramente la sua miseria. Indovinate, però, chi dei due
tornò a casa giustificato da Dio (Cfr. Luca 18:11 ss)?!
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