Luca 1:26-38

 

Lo stupore di sentirsi oggetto della grazia divina

 

Anche Maria rimane stupita ed all’inizio incredula quando riceve dallo stesso angelo Gabriele l’annuncio che miracolosamente resterà incinta e darà alla luce Colui che sarà chiamato “Figlio dell’Altissimo” e il cui regno “non avrà mai fine”. Anche in questo caso è la sovranità e la potenza di Dio che realizzerà quest’opera umanamente impensabile.

Non solo quest’opera le sembra impossibile (a Dio tutto è possibile), ma Maria stessa si chiede perché mai proprio lei sia stata scelta per questo compito.

Maria, infatti, è una ragazzina palestinese del tutto ordinaria e nient’affatto speciale o particolarmente meritoria. Quando Dio sceglie, è inutile specularne il perché o fantasticare sui presunti meriti che la persona scelta avrebbe. Il più delle volte il senso dell’agire sovrano di Dio è del tutto insondabile, ma possiamo stare certi che la cosa è sempre ben fatta. Ciò che Dio si propone di fare, Egli lo porta sempre a perfetto compimento avvalendosi dei mezzi necessari per realizzarlo.

Che la scelta di Dio [compresa quella di Maria] non si basi su meriti o di dignità della persona in questione, è chiaro dalle parole stesse dell’angelo: “Ti saluto, o favorita dalla grazia” (28). Quando si parla di grazia, infatti, si parla sempre di un favore immeritato. Se, infatti, fosse cosa dovuta alla dignità o meriti della persona stessa, la Scrittura non userebbe il termine “grazia”, “…se è per grazia, non è più per opere; altrimenti, la grazia non è più grazia” (Ro. 11:6). Maria “ha trovato grazia presso Dio” (30).

E’ la stessa sorpresa che coglie oggi il credente che si sente personalmente chiamato da Dio e fatto oggetto delle benedizioni di Cristo. “Perché sono giunto a questo punto? Perché occuparsi proprio di me? So di non esserne degno”. Beh, sei stato favorito dall’insondabile e sovrana grazia di Dio. Come non esserne allora eternamente riconoscenti? Come non consacrare la propria vita con fiducia a Colui che ci ha fatto una tale grazia? Come non rispondere con Maria: “Ecco, sono la serva del Signore; mi sia fatto secondo la tua parola!”. “Faccio tacere in me ogni domanda, so che posso fidarmi e, per quanto difficile possa essere seguire la via che il Signore mi indica, io so che non ne resterò delusa e che sarà sempre per il meglio. Iddio sa che cosa sta facendo e non oserei mai contestarlo. “Non dipende dunque né da chi vuole né da chi corre, ma da Dio che fa misericordia” (Ro. 9:16); “O uomo, chi sei tu che replichi a Dio? La cosa plasmata dirà forse a colui che la plasmò: «Perché mi hai fatta così?»” (Ro. 9:20).

 

Sezione biblica - Brevi commenti al Nuovo Testamento  - _