I ministri della Chiesa

di Zaccaria Ursino (autore del Catechismo di Heidelberg)

Dopo aver esaminato come il quarto comandamento sanzioni ed autorizzi il culto pubblico di Dio e, di conseguenza, il ministero della chiesa, insieme all’onore ed all’uso ad esso connesso, sono ora necessarie alcune osservazioni sul ministero. Così facendo, esamineremo:

1. Che cos’è il ministero della chiesa?

2. Per che cosa esso è stato istituito?

3. Quali gradi di ministero vi sono?

4. Quali sono i doveri dei ministri della chiesa?

5. A chi dovrebbe essere affidato il ministero?

1. Che cos’è il ministero della chiesa?

Il ministero ecclesiale è l’ufficio che Dio ha istituito nella Sua chiesa ed al quale ha affidato la predicazione della Parola e l’amministrazione dei sacramenti secondo l’istituzione divina.

Il ministero della chiesa include, quindi, due cose: la predicazione della Parola e l’amministrazione dei sacramenti.

2. Per che cosa è stato istituito il ministero della chiesa?

a. Per la gloria di Dio. Dio non è solo lodato ed invocato privatamente, ma pure attraverso la voce pubblica dell’intera chiesa. “Benedite Dio nelle assemblee, benedite il Signore, voi che siete della stirpe d'Israele!” (Sl. 68:26).

b. Affinché possa essere il mezzo o lo strumento attraverso il quale uomini e donne sono convertiti a Dio. “Dio ha posto nella chiesa in primo luogo degli apostoli, in secondo luogo dei profeti, in terzo luogo dei dottori…” (1 Co. 12:28).

c. Affinché, in questo modo, Dio potesse adattarsi alla nostra debolezza ed infermità insegnando attraverso uomini.

d. Affinché gli uomini s’incoraggiassero l’un l’altro con il loro esempio di pietà, ed alla lode e culto di Dio. “Io annunzierò il tuo nome ai miei fratelli, ti loderò in mezzo all'assemblea” (Sl. 22:22).

e. Affinché Dio potesse, così, manifestarci la Sua misericordia, affidando a mani umane quella grande opera, il ministero della riconciliazione, adempiuto dallo stesso Figlio di Dio. "E tutto questo viene da Dio che ci ha riconciliati con sé per mezzo di Cristo e ci ha affidato il ministero della riconciliazione. Infatti Dio era in Cristo nel riconciliare con sé il mondo, non imputando agli uomini le loro colpe, e ha messo in noi la parola della riconciliazione" (2 Co. 5:18,19).

f. Affinché la chiesa potesse essere visibile nel mondo: così gli eletti possono conoscere a che cosa aderire, come per rendere i reprobi perfettamente inescusabili nel loro disprezzo e sforzo di rendere inefficace la voce e la vocazione che Dio rivolge al loro udito. “Ma io dico: forse non hanno udito? Anzi, «la loro voce è andata per tutta la terra e le loro parole fino agli estremi confini del mondo»” (Ro. 10:19; cfr. 2 Co. 2:14-16).

3. Quali gradi di ministero vi sono?

Alcuni ministri sono chiamati da Dio in modo immediato, mentre altri sono chiamati in modo mediato dalla chiesa. I profeti e gli apostoli furono chiamati nel primo modo indicato. I profeti erano ministri chiamati da Dio in modo immediato allo scopo di insegnare ed esporre la dottrina di Mosè e le promesse riguardanti il Messia; per denunciare ed eliminare la corruzione e gli errori nella chiesa e nello stato, e per pronunciare predizioni al riguardo della chiesa e del mondo, avendo essi la testimonianza e la certezza di non errare nelle dottrine che essi esponevano nel nome di Dio. Gli apostoli erano ministri chiamati da Cristo in modo immediato per rendere pubbliche le dottrine al riguardo del Messia già venuto in carne, e per diffonderle nel mondo intero, avendo simile testimonianza da parte di Dio di non errare nella dottrina.

I ministri chiamati in modo mediato sono: (1) gli evangelisti, che erano assistenti degli apostoli, inviati da loro a insegnare ed a stabilire diverse chiese. (2) I vescovi, o pastori, sono ministri chiamati dalla chiesa per insegnare la Parola di Dio ed amministrare i sacramenti nelle chiese locali. (4) Coloro che hanno funzione di governo sono ministri scelti dal giudizio della chiesa, allo scopo di esercitare la disciplina ed amministrare le cose necessarie all’ordine ed alla prosperità della chiesa. (5) I diaconi sono ministri scelti dalla chiesa per prendersi cura dei poveri, e provvedere alla distribuzione delle elemosine della chiesa.

4. Quali sono i doveri dei ministri della chiesa?

I doveri dei ministri della chiesa includono, in generale: (1) L’esposizione fedele e corretta della vera ed incorrotta dottrina della legge e dell’evangelo, così che la chiesa possa comprenderla. (2) La legittima amministrazione dei sacramenti, secondo l’istituzione divina. (3) Dare alla chiesa il buon esempio in ciò che costituisce la vita cristiana ed un comportamento pio. “…presentando te stesso in ogni cosa come esempio di opere buone; mostrando nell'insegnamento integrità, dignità” (Tt. 2:7). (4) Badare diligentemente al loro gregge. “Badate a voi stessi e a tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi, per pascere la chiesa di Dio, che egli ha acquistata con il proprio sangue” (At. 20:28). (5) Accordare dovuto rispetto e sottomissione alle decisioni della chiesa. (6) Vigilare a che vi sia appropriato rispetto ed attenzione verso i poveri.

5. A chi dovrebbe essere affidato il ministero?

L’apostolo Paolo insegna chiaramente, nelle lettere a Timoteo ed a Tito a chi ed a qual sorta di persone la chiesa dovrebbe affidare il ministero. (1) Ad uomini, e non alle donne. “…poiché non permetto alla donna d'insegnare” (1 Ti. 2:12); (2) A persone di buona reputazione sia nell’ambito della chiesa che all’esterno. “Bisogna dunque che il vescovo sia irreprensibile, marito di una sola moglie, sobrio, prudente, dignitoso, ospitale, capace di insegnare (...) Bisogna inoltre che abbia una buona testimonianza da quelli di fuori, perché non cada in discredito e nel laccio del diavolo” (1 Ti. 3:2,7). (3) A coloro che sono in grado d’insegnare, avendo una comprensione corretta della dottrina, e possedendo i doni necessari ad esporla. “Bisogna dunque che il vescovo sia irreprensibile, marito di una sola moglie, sobrio, prudente, dignitoso, ospitale, capace di insegnare…” (1 Ti. 3:2; 2 Ti. 2:15; Tt. 1:2).

 

Tempo di Riforma, a cura del past. Paolo Castellina