La vita `troppo breve
per sprecare tempo ed energie nel preoccuparci ciò che gli altri pensano
di noi. Oppure
dovremmo preoccuparci di ciò che gli altri pensano perché, in questa
breve vita, questo è ciò che in realtà più importa? Dovremmo essere
radicalmente liberi da quel che pensano gli altri per non essere
accusati di essere un pecorone o uno che vuol solo compiacere gli altri?
Oppure ancora dovremmo tenere d’occhio ciò che gli altri pensano su ciò
che facciamo, per non essere accusati di essere maleducati, insensibili
e sgradevoli? La risposta non è semplice. Alcuni testi biblici sembrano
suggerire che di fatto importa ciò che gli altri pensano di noi. Altri,
invece, sembrano dire che non importa.
Per esempio, Gesù ci
ammonisce dicendo:
Guai a voi quando
tutti gli uomini diranno bene di voi.
Luca
6:26
Ed i Suoi nemici
vedevano in Lui indifferenza a ciò che gli altri pensavano di Lui.
Essi andarono da lui
e gli dissero: «Maestro, noi sappiamo che tu sei sincero, e che non hai
riguardi per nessuno, perché non badi all'apparenza delle persone, ma
insegni la via di Dio secondo verità.
Marco 12: 14
Paolo diceva che
se avesse cercato sol di compiacere gli altri, non sarebbe piû stato un
buon servitore di Cristo.
Vado forse cercando
il favore degli uomini, o quello di Dio? Oppure cerco di piacere agli
uomini? Se cercassi ancora di piacere agli uomini, non sarei servo di
Cristo.
Galati 1:10
Come siamo stati
approvati da Dio che ci ha stimati tali da poterci affidare il vangelo,
parliamo in modo da piacere non agli uomini, ma a Dio che prova i nostri
cuori.
1 Tessalonicesi 2:4
Sembra così che I
cristiani non si debbano tanto preoccupare di ciò che pensano gli altri.
D’alro canto,
Proverbi 22:1 dice:
La
buona reputazione è da preferirsi alle molte ricchezze; e la stima,
all'argento e all'oro
Sembrerebbe così
che la reputazione importa. Anche Paolo vigilava a che non fosse
criticato nel modo in cui amministrava il denaro raccolto per i poveri.
Evitiamo così che
qualcuno possa biasimarci per quest'abbondante colletta che noi
amministriamo; perché ci preoccupiamo di agire onestamente non solo
davanti al Signore, ma anche di fronte agli uomini.
2
Corinzi 8:20-21
Importava l’opinione altrui.
Paolo insegnava così
alla chiesa di Roma:
Or noi, che siamo
forti, dobbiamo sopportare le debolezze dei deboli e non compiacere a
noi stessi. Ciascuno di noi compiaccia al prossimo, nel bene, a scopo di
edificazione.
Romani 15: 1-2.
Inoltre, egli
insegnava che una delle qualifiche di un responsabile di chiesa dovesse
essere quella dell’irreprensibilità.
Bisogna inoltre che
abbia una buona testimonianza da quelli di fuori, perché non cada in
discredito e nel laccio del diavolo
1 Timoteo 3:7
Allo stesso modo
Pietro ci comanda di preoccuparci di ciò che pensano i pagani:
avendo una buona
condotta fra i pagani, affinché laddove sparlano di voi, chiamandovi
malfattori, osservino le vostre opere buone e diano gloria a Dio nel
giorno in cui li visiterà..
1 Pietro
2: 12.
Domanda
In che modo si può risolvere
la tensione esistente fra questi due gruppi di versetti?
Risposta
Rendendoci conto che il nostro
scopo nella vita è che
Cristo sarà
glorificato nel mio corpo, sia con la vita, sia con la morte.
Philippesi 1 :20
In alter parole,
Paolo ritiene della massima importanza ciò che gli altri pensano di
Cristo. La loro stessa salvezza dipende da ciò che pensano di Cristo. La
nostra vita, perciò, deve manifestare la Sua verità e la Sua bellezza.
Dovremo preoccuparci di ciò che gli altri pensano di noi come
rappresentanti di Cristo. L’amore lo esige.
Non dovremmo,
però, preoccuparci molto di ciò che gli altri pensano di noi di per noi
stesi. La nostra preoccupazione ultima deve essere per la reputazione di
Cristo, non per la nostra. L’accento non cade sul nostro valore o sulla
nostra eccellenza, oppure virtù, potere o sapienza. Cade sul fatto se
Cristo è onorato dal modo in cui la gente pensa di noi. Il nostro modo
di vivere promuove la buona reputazione di Cristo? La nostra vita
manifesta l’eccellenza di Cristo? E’ questo che dovrebbe importarci, non
se noi stessi riscuotiamo le lodi della gente.
Notate ancora
questa distinzione cruciale. La cartina di tornasole della nostra
fedeltà nel manifestare la verità e la bellezza di Cristo nella nostra
vita, non è l’opinione degli altri. Noi vogliamo che essi vedano Cristo
in noi e che noi Lo amiamo. Quando Giovanni Battista disse:
Bisogna
che egli cresca, e che io diminuisca
(Gv. 3:30), egli parlava pure di ogni vero cristiano. Dobbiamo insistere
sul fatto che non importa tanto ciò che siamo o facciamo, se non in
funzione di Cristo e della Sua reputazione. Io devo apparire di meno
come persona e Cristo deve essere esaltato in me. Devo vigilare a che la
mia ombra non cada su Cristo, ma la Sua su di me.
Sappiamo, altresì,
che gli altri possono essere spiritualmente ciechi nel Suoi riguardi, e
non perché non abbiano di Lui una buona opinione.
Gesù
disse:
Basti al discepolo
essere come il suo maestro e al servo essere come il suo signore. Se
hanno chiamato Belzebù il padrone, quanto pi chiameranno così quelli di
casa sua!
Matteo
10:25
Essi
possono pensare che Gesù sia un diavolo e noi persino peggio.
Gesù voleva che gli
uomini Lo ammirassero ed avessero fiducia di Lui. Questo sarebbe stato
la loro salvezza. Egli, però, non cambiava chi Lui era solo per
conquistare la loro approvazione. Neanche noi dovremmo cambiare chi Lui
era, o chi noi siamo in Lui.
Si, noi vogliamo
che la gente ci guardi con approvazioone quando facciamo vedere quanto
Gesù sia per noi infinitamente prezioso. Noi non oseremmo, però, rendere
l’opinione altrui la misura della nostra fedeltà. Essi possono essere
ciechi e resistenti alla verità. Allora il biasimo che portiamo non sarà
segno della nostra infedeltà o mancanza di amore.
Padre, a volte la via
di Cristo è complessa
per la nostra mente limitata e macchiata di peccato.
Perdonaci le volte in cui abbiamo giustificato
la nostra vanità nel nome di una buona reputazione.
O Signore, concedici, in questa breve vita,
la sapienza ed il coraggio
di compiacere agli altri o di dispiacere agli altri
solo per il nome di Cristo
e non per la nostra propria gloria.
Nel nome di Gesù. Amen.
John
Piper
Tratto da
Life Is A Vapor
©2004 Desiring God Foundation
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