Qual è la volontà di Dio per la mia vita?

Siamo cristiani, amiamo sinceramente Cristo, la Sua Parola e desideriamo compiacerlo in ogni cosa. Quante volte, però, facciamo nella vita delle decisioni sbagliate che poi dobbiamo pagare ed alle quali ripariamo con fatica e dolore. Che siamo giovani con la vita davanti oppure no, dobbiamo sempre chiederci quale sia la volontà di Dio per la nostra vita, o per le decisioni che dobbiamo prendere. Ecco tre contributi che ci possono aiutare nel processo di discernere, comprendere, quale sia per noi la volontà di Dio. Il primo ci fornisce dieci punti da considerare sempre. Il secondo è una testimonianza tratta da un grande uomo di Dio del passato, George Muller. Il terzo è uno studio biblico del past. John Piper che ci aiuterà a distinguere fra i due sensi in cui può essere intesa la volontà di Dio.


I.

Come cristiani desideriamo fare la volontà di Dio. Spesso però troviamo difficile determinare esattamente quale sia la volontà di Dio per noi. I seguenti sono dieci principi tratti dalle Sacre Scritture che ti aiuteranno a discernere quale sia per te la volontà di Dio.

1. Dio ha un determinato progetto per la tua vita

Siamo stati creati da Dio, alla Sua immagine, per uno scopo. Proprio come Dio aveva un progetto specifico per Isaia prima ancora che egli nascesse (Isaia 49:1), per Geremia (Geremia 1:5) e per Paolo (Galati 1:15), così Dio ha anche un progetto per la tua vita.

"Infatti io so i pensieri che medito per voi», dice il SIGNORE: «pensieri di pace e non di male, per darvi un avvenire e una speranza" (Geremia 29:11).

"Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà" (Romani 12:2).

2. La prima e più importante volontà di Dio è che tu abbia un rapporto con Lui tramite Suo Figlio Gesù Cristo

Dio vuole che Gesù diventi per noi Salvatore e Signore affinché nel tempo e per l'eternità noi rimaniamo in comunione con Lui. Dobbiamo vivere in rapporto costante con Lui perché solo Lui è la nostra salvezza da tutto ciò che attenta all'integrità della nostra vita. La nostra vita deve essere legata consapevolmente alla Sua.

"Questo è buono e gradito davanti a Dio, nostro Salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini [tutti coloro che a questo sono stati predestinati] siano salvati e vengano alla conoscenza della verità"  (1 Timoteo 2:3-4).

3. Dio vuole che noi siamo discepoli di Cristo

Un discepolo è chi riceve con fiducia ed ubbidienza l’insegnamento di un maestro al quale è legato da grande ammirazione, fiducia e rispetto. Noi siamo legati a Gesù come nostro Maestro per imparare a pensare, a parlare ed agire come Lui ci insegna. Questo significa che i cristiani devono impegnarsi a seguire sempre la volontà rivelata di Dio, qualunque ne sia il costo.

"Diceva poi a tutti: «Se uno vuol venire dietro a me, rinunzi a sé stesso, prenda ogni giorno la sua croce e mi segua" (Luca 9:23).

4. La Bibbia è la nostra guida primaria per conoscere la volontà di Dio

In quanto Parola di Dio, la Bibbia è regola della fede e della condotta del Cristiano. In essa Dio stabilisce ciò che per noi è giusto e buono. La volontà di Dio è riassunta nei principi stabiliti nei Dieci Comandamenti ed essi vengono ampliati ed esposti in tutto l'insegnamento sia dell'Antico come del Nuovo Testamento. Il credente investiga le Scritture per trovarvi la testimonianza resa a Cristo. In esse lo Spirito Santo parla al singolo credente facendogli scoprire la volontà specifica di Dio.

"La tua parola è una lampada al mio piede e una luce sul mio sentiero" (Salmo 119:105).

5. Dio promette di darci la sapienza che ci serve se Gliela chiediamo in preghiera, sicuri che Egli così ce la concederà

Talvolta basta solo che noi chiediamo a Dio in preghiera di darci la sapienza per saper discernere la Sua volontà per la nostra vita.

"Se poi qualcuno di voi manca di saggezza, la chieda a Dio che dona a tutti generosamente senza rinfacciare, e gli sarà data" (Giacomo 1:5).

In Filippesi 4:6 Dio ci dice che dobbiamo pregare per qualsiasi cosa: "Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti".

6. Dio ci ha dato come guida personale lo Spirito Santo

Ogni autentico cristiano è giunto al ravvedimento ed alla fede attraverso l'opera dello Spirito Santo che spiritualmente lo ha rigenerato attirandolo efficacemente a Cristo. Il cristiano è stato così "immerso", coinvolto, nello Spirito Santo di Dio. E' così che può e deve chiedere allo Spirito Santo presente in lui affinché lo guidi nelle scelte della vita.

"quando però sarà venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annuncerà le cose a venire" (Giovanni 16:13).

7. Noi dovremmo pure prestare ascolto ai consigli di quegli uomini e donne di Dio che Egli ci ha posto accanto a noi o ci ha fatto incontrare

Spesse volte ciò di cui abbiamo bisogno per aiutarci a decidere ciò che è la volontà di Dio per noi è prestare ascolto ai consigli che ci può dare un uomo o una donna di Dio maturi nella fede, un genitore credente, un pastore, un insegnante di catechismo.

"La via dello stolto è diritta ai suoi occhi, ma chi ascolta i consigli è saggio. (...)  I disegni falliscono, dove mancano i consigli, ma riescono, dove sono molti i consiglieri" (Proverbi 12:15; 15:22).

8. La Bibbia dice che quando facciamo delle scelte che piacciono al Signore facciamo esperienza di una grande pace in noi stessi

Quando decidiamo fra due alternative sulle quali abbiamo pregato ("Devo scegliere l'una o l'altra?"), talvolta una delle due opzioni ci darà maggiore pace interiore. Quella scelta è probabilmente la volontà di Dio.

"L'opera della giustizia sarà la pace e l'azione della giustizia, tranquillità e sicurezza per sempre" (Isaia 32:17).

9. Dobbiamo confidare che Dio realizzerà sicuramente la Sua volontà nella nostra vita

Quel che Dio promette lo mantieme. Egli sempre porta a compimento ciò che si è proposto di fare, e questo include pure la nostra vita.

"Confida nel SIGNORE con tutto il cuore e non ti appoggiare sul tuo discernimento. Riconoscilo in tutte le tue vie ed egli appianerà i tuoi sentieri" (Proverbi 3:5-6).

"E ho questa fiducia: che colui che ha cominciato in voi un'opera buona, la condurrà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù" (Filippesi 1:6).

10. Dio ha dato a ciascuno di noi doni e capacità che dobbiamo usare al Suo servizio

Dio fornisce ad ogni cristiano le risorse necessarie per portare avanti ciò che Egli ci chiede. Se in un certo contesto riscontri di non esserci portato, di non avere i doni e le capacità adatte, probabilmente Dio non ti sta chiamando ad operare in quel settore (Vedi Romani 12:6-8; 1 Corinzi 12:1-11; Efesini 4:11-13, dove ci sono elenchi di doni spirituali e se ne discute.


Rammenta che il proposito ultimo di Dio per tutti noi è che Egli sia glorificato (1 Corinzi 10:31) e che avanzi l'Evangelo ed il Regno di Dio (Genesi 50:20 e Filippesi 1:12).


II.

Conoscere la volontà di Dio

Testimonianza di George Mueller

Quando si trattava di conoscere la volontà di Dio per la sua vita, George Mueller (1805-1898), evangelista e filantropo inglese, era particolarmente umile e dotato di sapienza. Uomo di fede e di preghiera, Mueller aveva istituito un famoso orfanotrofio a Bristol e fondato scuole, in patria ed all'estero, dedicate alla conoscenza delle Scritture. Le seguenti sono citazioni al riguardo tratte dai suoi scritti.

Conoscere la volontà di Dio è chiave della preghiera, della crescita e della fecondità spirituale della vita del cristiano. Ecco come George Mueller scopriva giorno per giorno la volontà di Dio.


III.

La conoscenza della volontà di Dio - una chiave universale!

Cristo insegna che conoscere la volontà di Dio e vivere in ubbidienza a quella volontà è la chiave che ci aprità tutte le porte! Dio è il vasaio, noi siamo l'argilla. Dio fa girare il tornio della Sua ruota da vasaio, ci plasma e ci modella bagnandoci nelle lacrime per renderci più simili a Cristo e così per poterci meglio usare per la Sua volontà. Abbandonati nelle Sue mani. Conserva bagnata la tua argilla con la preghiera quotidiana - una preghiera che sia secondo la Sua volontà.

"Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, gradito a Dio; questo è il vostro culto spirituale. Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà" (Romani 12:1-2).

Il modo in cui noi viviamo deve dare gloria a Dio e quindi ogni cosa che facciamo deve trasformarsi in un'occasione per testimoniare, attraverso il nostro comportamento in linea con la volontà rivelata di Dio,  le qualità di Dio impresse nel nostro carattere. Svolgere il nostro lavoro con onestà, giustizia, diligenza, amore, senza lamentarsi, in modo rispettoso ed ubbidiente, "fa buona pubblicità a Dio", esprime il valore che noi Gli diamo come cristiani e che Egli merita. Il lavoro diventa così espressione del nostro culto. Se non riusciamo, nel contesto del particolare lavoro che svolgiamo, ad onorare Dio come si conviene, è meglio cercarsi un altro lavoro, oppure questo potrebbe anche significare che il versetto 2 di questo testo per voi non si realizza come dovrebbe.

Il versetto 2 di questo testo è la risposta di Paolo su come noi si possa trasformare il nostro lavoro in culto. Dobbiamo essere trasformati, non solo nel nostro comportamento esteriore, ma nel modo in cui sentiamo e pensiamo - la nostra mente. Versetto 2: "Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà".

Diventate quel che siete

Coloro che credono in Cristo Gesù sono già in Cristo nuove creature acquistate con il Suo sangue. "Se dunque uno è in Cristo, egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate: ecco, sono diventate nuove" (2 Corinzi 5:17). Ora però dobbiamo diventare quel che siamo. "Purificatevi del vecchio lievito, per essere una nuova pasta, come già siete senza lievito" (1 Corinzi 5:7). "Vi siete rivestiti del nuovo, che si va rinnovando in conoscenza a immagine di colui che l'ha creato" (Colossesi 3:10). In Cristo siete stati resi nuove creature ed ora, giorno per giorno, vi andate rinnovando.

Qual è lo scopo del rinnovamento della nostra mente? "...affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio". Come possiamo discernere la volontà di Dio?

Due tipi di volontà di Dio

Quando nella Bibbia si parla di volontà di Dio, questo termine comporta due significati chiari e diversi fra di loro. Quale di questi è usato nel testo che stiamo esaminando? Conoscere la differenza fra questi due significati, infatti, è di importanza cruciale per comprendere una delle cose più grandi di tutta la Bibbia e che lasciano molti perplessi, cioè che Dio è sovrano su ogni cosa ma che pure vi sono molte cose che Egli disapprova. Questo implica che disapprova alcune fra le cose che Egli stabilisce che accadano e che comanda alcune cose che Egli impedisce. Per dirla in modo più paradossale: in un senso Dio vuole che certe cose accadano che Egli in un altro senso non vuole.

1. La volontà di Dio in quanto Suo decreto, o volontà sovrana

Consideriamo dei brani della Bibbia che ci fanno pensare in questo modo. Consideriamo prima brani che descrivono "la volontà di Dio" come il Suo sovrano controllo su tutto ciò che accade. Uno dei più chiari è il modo in cui Gesù parla della volontà di Dio nel Getsemani quando sta pregando. Egli dice, in Matteo 26:39: "Padre mio, se è possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio io, ma come tu vuoi". A quale volontà di Dio si riferisce questo versetto? Si riferisce al progetto sovrano di Dio che si realizzerà da lì a poche ore. Atti 4:27-28 dice: "Proprio in questa città, contro il tuo santo servitore Gesù, che tu hai unto, si sono radunati Erode e Ponzio Pilato, insieme con le nazioni e con tutto il popolo d'Israele, per fare tutte le cose che la tua volontà e il tuo consiglio avevano prestabilito che avvenissero". Volontà di Dio, così, era che Gesù morisse su una croce. Questo era il Suo piano, il Suo decreto. Non l'avrebbe modificato e Gesù si piega ad esso e dice: "Questa è la mia richiesta, ma fa come Tu ritieni meglio". Questa è la sovrana volontà di Dio.

Inoltre, non mancate di notare qui il punto cruciale, è che la volontà di Dio include i peccati degli uomini. Erode, Pilato, i soldati, i leader ebrei - nell'adempiere la volontà di Dio che Suo Figlio sia crocifisso, essi peccano ["Ma il SIGNORE ha voluto stroncarlo con i patimenti"
(Isaia 53:10)]. Abbiate così chiarezza su questo: Dio vuole che avvengano alcune cose che Egli odia.

Ecco un esempio da 1 Pietro. 1 Pietro 3:17 dice: "Infatti è meglio che soffriate per aver fatto il bene, se tale è la volontà di Dio, che per aver fatto il male
". In altre parole, può essere per volontà di Dio che dei cristiani soffrono facendo il bene. Egli ha in mente la persecuzione, ma la persecuzione dei cristiani che non lo meritano è peccato. Ecco così ancora come Dio talvolta vuole che avvengano certe cose che includono il peccato. "E' meglio soffrire facendo il bene, se quella è la volontà di Dio".

Di questa verità Paolo ne dà un sommario in Efesini 1:11: "In lui [Cristo] siamo anche stati fatti eredi, essendo stati predestinati secondo il proposito di colui che compie ogni cosa secondo la decisione della propria volontà
". La volontà di Dio è il governo sovrano di Dio su tutto ciò che accade. Vi sono molti altri testi biblici che insegnano come la provvidenza di Dio sull'universo si estenda fino all'ultimo dettaglio della natura e delle decisioni umane. Nemmeno un passero cade a terra senza la volontà del nostro Padre celeste ["Due passeri non si vendono per un soldo? Eppure non ne cade uno solo in terra senza il volere del Padre vostro" (Matteo 10:29)]. "Si getta la sorte nel grembo, ma ogni decisione viene dal SIGNORE" (Proverbi 16:33). "All'uomo spettano i disegni del cuore; ma la risposta della lingua viene dal SIGNORE (Proverbi 16:1). "Il cuore del re, nella mano del SIGNORE, è come un corso d'acqua; egli lo dirige dovunque gli piace" (Proverbi 21:1).

Questo è il primo significato della volontà di Dio: è il controllo sovrano che Egli esercita su ogni cosa. Chiamiamo questo la sua "volontà sovrana" o "volontà-decreto". Essa non può in alcun modo essere impedita. Si realizzerà sempre. "Tutti gli abitanti della terra sono un nulla davanti a lui; egli agisce come vuole con l'esercito del cielo e con gli abitanti della terra; e non c'è nessuno che possa fermare la sua mano o dirgli: «Che fai?»" (Daniele 4:35).

2. La volontà di Dio in quanto comando

L'altro significato di "volontà di Dio" che troviamo nella Bibbia è ciò che possiamo chiamare "volontà-comando". La Sua volontà è ciò che Egli ci comanda di fare. Questa è la volontà di Dio alla quale possiamo disubbidire e disattendere. La volontà-decreto di Dio si realizzerà, che ci piaccia o non ci piaccia. La volontà-comando noi la possiamo disattendere. Gesù, per esempio, dice: "Non chiunque mi dice: Signore, Signore! entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è nei cieli" (Matteo 7:21). Non tutti fanno la volontà del Padre suo. Egli lo afferma: "Non tutti entreranno nel regno dei cieli". Perché? Perché non tutti fanno la volontà di Dio.

Paolo dice in 1 Tessalonicesi 4:3 "Perché questa è la volontà di Dio: che vi santifichiate, che vi asteniate dalla fornicazione". Qui abbiamo un caso specifico di ciò che Dio ci comanda: santità, santificazione, purezza sessuale. Questa è volontà-comando di Dio. Tanti, però, non vi ubbidiscono.

Paolo, poi, dice in 1 Tessalonicesi 5:18: "in ogni cosa rendete grazie, perché questa è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi". Ecco ancora un aspetto specifico della Sua volontà-comando: rendete grazie in ogni circostanza. Molti, però, non fanno questa volontà di Dio.

Ancora un esempio: "E il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno" (1 Giovanni 2:17). Non tutti, però, rimangono in eterno. Alcuni sì, altri no. Dove sta la differenza? Alcuni fanno la volontà del Signore, altri no. La volontà di Dio, in questo senso, non si realizza sempre.

Concludo, quindi dicendo che, sulla base di questi come di altri brani della Bibbia vi sono due modi di parlare della volontà di Dio. Tutt'e due sono veri ed entrambi sono importanti da comprendere e credere. Il primo lo chiamiamo volontà-decreto di Dio (o la Sua sovrana volontà) e l'altra la chiamiamo volontà-comando di Dio. La Sua volontà-decreto si realizza immancabilmente, che ci crediamo oppure no. La Sua volontà-comando può essere disattesa, e lo è tutti i giorni.

Quanto queste dottrine sono preziose

Prima di collegarle a Romani 12:2, vorrei fare alcuni commenti su quanto entrambe queste verità siano preziose. Entrambe corrispondono ad un bisogno profondo che noi tutti abbiamo quando siamo feriti o facciamo l'esperienza di una grave perdita. Da una parte abbiamo bisogno della certezza che Dio abbia la situazione sotto controllo e che quindi è in grado di trasformare il mio dolore e il mio lutto in qualcosa che cooperi al mio bene ultimo perché Lo amiamo. D'altra parte abbiamo bisogno di sapere che Dio simpatizza con noi e non si rallegra nel peccato o nel dolore di per sé stesso. Questi due bisogni corrispondono alla volontà-decreto ed alla volontà-comando di Dio.

Per esempio, se da bambini siamo stati gravemente maltrattati e qualcuno ci chiede: "Pensi che questa sia la volontà di Dio?", abbiamo ora il modo di trovare in questo un senso biblico, o dare una risposta che non contraddica la Bibbia. Potremmo dire: "No, questa non è la volontà di Dio perché Egli ci comanda di non maltrattare nessuno, anzi, di amarci l'un l'altro. L'abuso che abbiamo subito ha trasgredito il Suo comandamento e quindi ha il Suo cuore  è pieno d'ira e di tristezza" ["Allora Gesù, guardatili tutt'intorno con indignazione, rattristato per la durezza del loro cuore, disse all'uomo: "Stendi la mano!" Egli la stese, e la sua mano tornò sana" (Marco 3:5)]. In un altro senso, però, era volontà di Dio che avvenisse (la Sua volontà sovrana), perché c'erano mille modo in cui l'avrebbe potuto impedire e non l'ha fatto. Non ne comprendo il motivo, ma non l'ha fatto".

In corrispondenza, poi, a queste due volontà, vi sono due cose delle quali abbiamo bisogno in questa situazione: una è un Dio abbastanza forte e sovrano da trasformare un male in un bene; l'altra è un Dio che è in grado di simpatizzare con noi. D'altro canto, Cristo è un Re pienamente sovrano, e nulla accade indipendentemente dalla Sua volontà ["E Gesù, avvicinatosi, parlò loro, dicendo: "Ogni potere mi è stato dato in cielo e sulla terra" (Matteo 28:18)]. Però, Cristo è un misericordioso Sommo Sacerdote, in grado di simpatizzare con le nostre debolezze e dolori ["Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre debolezze, poiché egli è stato tentato come noi in ogni cosa, senza commettere peccato" (Ebrei 4:15)]. Lo Spirito Santo conquista vittorioso noi e i nostri peccati quando vuole ["... i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d'uomo, ma sono nati da Dio" (Giovanni 1:13); "Poiché egli dice a Mosè: "Io avrò misericordia di chi avrò misericordia e avrò compassione di chi avrò compassione". Non dipende dunque né da chi vuole né da chi corre, ma da Dio che fa misericordia" Romani 9:15-16)]; ma Egli permette di essere spento, rattristato e fatto indignare quando Egli vuole ["Non rattristate lo Spirito Santo di Dio con il quale siete stati suggellati per il giorno della redenzione" (Efesini 4:30); "Non spegnete lo Spirito" 1 Tessalonicesi 5:19)]. La Sua volontà sovrana è invincibile, e la Sua volontà-comando può essere orribilmente contrraddetta e sfidata.

Abbiamo bisogno di entrambe queste verità - entrambe queste comprensioni della volontà del Signore - non solo perché la Bibbia sia sensata, ma per tenerci strettamente a Dio nella sofferenza.

A quale di queste volontà si riferisce Romani 12:2?

Ora, quale di queste due verità riguarda Romani 12:2? "Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà"

La risposta sicuramente è che Paolo si riferisce alla volontà-comando di Dio. Dico questo per almeno due ragioni. Una è che Dio non ritiene opportuno che noi si conosca la maggior parte della Sua volontà sovrana prima del tempo. "Le cose occulte appartengono al SIGNORE nostro Dio, ma le cose rivelate sono per noi e per i nostri figli per sempre, perché mettiamo in pratica tutte le parole di questa legge" (Deuteronomio 29:29). Se volete conoscere i dettagli futuri della volontà-decreto di Dio, non è necessario avere una mente trasformata, ma una sfera di cristallo! Questo non può essere chiamato trasformazione ed ubbidienza, ma divinazione, l'arte di predire il futuro!

L'altra ragione per la quale dico che la volontà di Dio in Romani 12:2 è la volontà-comando di Dio e non la volontà-decreto è che la frase "
affinché conosciate per esperienza". Essa implica che noi si approvi la volontà di Dio e che poi ubbidientemente ubbidiamo ad essa. Di fatto noi non dovremmo approvare il peccato o commetterlo, anche se fa parte della volontà sovrana di Dio.

Il significato che Paolo dà a Romani 12:2 è parafrasato quasi esattamente in Ebrei 5:14, che dice: "Il cibo solido è per gli adulti; per quelli, cioè, che per via dell'uso hanno le facoltà esercitate a discernere il bene e il male" (si veda un'altra parafrasi in Filippesi 2:9-11). L'obiettivo di questo versetto è questo: non cercare di curiosare nella volontà segreta di Dio, ciò che Egli ha progettato di fare, ma discernere la volontà rivelata di Dio che noi dovremmo fare.

Le tre fasi del conoscere e fare la volontà rivelata di Dio

Vi sono tre fasi nel conoscere e nel fare la volontà rivelata di Dio, cioè la Sua volontà-comando, e tutt'e tre esigono una mente rinnovata con il discernimento che dona lo Spirito Santo.

Fase 1

In primo luogo, la volontà-comando di Dio è rivelata con autorità finale e decisiva solo nella Bibbia. Abbiamo bisogno di una mente rinnovata per comprendere ed abbracciare ciò che Dio ci comanda nelle Scritture. Senza una mente rinnovata, noi solo distorceremmo le Scritture per oscurare i suoi comandi radicali alla rinuncia di noi stessi,. amore, purezza e suprema soddisfazione in Cristo soltanto. La volontà-comando autorevole di Dio si trova solo nella Bibbia.

Paolo afferma chiaramente: "Ogni Scrittura è ispirata da Dio e utile a insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, perché l'uomo di Dio sia completo e ben preparato per ogni opera buona". Notate qui, non "qualche opera buona", ma "ogni opera buona". I cristiani che spendono energia, tempo e devozione per meditare sulla Parola scritta di Dio sono ricchi spiritualmente e fecondi di opere buone!

Fase 2

La seconda fase della volontà-comando di Dio è l'applicazione della verità biblica a nuove situazioni che potrebbero anche non essere esplicitamente menzionate nella Bibbia. La Bibbia non ci dice chi dovremmo sposare, quale modello di automobile acquistare, se possedere o no una casa, dove andare in vacanza, che tipo di computer comprare, o quale marca di succo d'arancia bere... o mille altre scelte che dovremmo fare!

Ciò che è necessario è avere una mente rinnovata, cioè tanto plasmata e governata dalla volontà rivelata di Dio nella Bibbia da poter noi vedere e valutare tutti i fattori rilevanti con la mente di Cristo e discernere ciò che Dio ci chiama a fare. Questa è cosa molto diversa dal cercare costantemente di udire la voce di Dio che ci dice questo o quello. Coloro che cercano di condurre la loro vita "sentendo delle voci" o basandosi solo sulle proprie sensazioni soggettive, non sono in sintonia con Romani 12:2.

Vi è una profonda differenza fra il pregare e perseguire una mente rinnovata che discerna come applicare la Parola di Dio, e l'abitudine di chiedere a Dio di concederci nuove rivelazioni su quel che dovremmo fare. La divinazione non richiede trasformazione. L'obiettivo di Dio è quello di formare in noi una mente rinnovata, un nuovo modo di pensare e di giudicare, non solo ottenere nuove informazioni. Suo obiettivo è quello di trasformarci, santificarci, liberarci attraverso la verità della Sua Parola rivelata ["conoscerete la verità e la verità vi farà liberi ... Santificali nella verità: la tua parola è verità" (Giovanni 8:32; 17:17)]. La seconda fase, quindi, della volontà-comando di Dio è quella di discernere applicazioni della Scrittura a nuove situazioni della vita attraverso una mente rinnovata.

Fase 3

La terza ed ultima fase della volontà-comando di Dio è fare diversamente da quello che fa di solito la stragrande maggioranza della gente, cioè non riflettere prima d'agire! Mi avventuro a dire che il 95% del nostro comportamento non sia premeditato. La maggior parte, cioè, dei nostri pensieri, atteggiamenti ed azioni è spontaneo. E' solo far traboccare quel che ci portiamo dentro. Gesù disse: "Poiché dall'abbondanza del cuore la bocca parla. L'uomo buono dal suo buon tesoro trae cose buone; e l'uomo malvagio dal suo malvagio tesoro trae cose malvagie. Io vi dico che di ogni parola oziosa che avranno detta, gli uomini renderanno conto nel giorno del giudizio" (Matteo 12:34-36).

Perché considero questo parte della volontà-comando di Dio? Per una ragione. Perché Dio ci comanda cose come: Non arrabbiatevi. Non vi inorgoglite. Non concupite. Non siate in ansia. Non siate gelosi. Non siate invidiosi. Nessuna delle azioni qui menzionate è premeditata. Ira, orgoglio, concupiscenza, ansia, gelosia, invidia - sono cose che ci vengono su come un cibo non digerito, che provengono dal nostro cuore senza riflessione consapevole o intenzione. Ne siamo tutti colpevoli. Queste cose infrangono il comandamento di Dio.

Non è chiaro, quindi, che vi sia un solo grande dovere della vita cristiana:  essere trasformati mediante il rinnovamento della nostra mente? Fate sì che l'albero sia buono e porterà frutti buoni ["O fate l'albero buono e buono pure il suo frutto, o fate l'albero cattivo e cattivo pure il suo frutto; perché dal frutto si conosce l'albero" (Matteo 12:33)]. Questa è la grande sfida che ci è posta. Abbiamo bisogno di Cristo, che è morto per i nostri peccati. Abbiamo pure bisogno dello Spirito Santo, che ci conduca nella verità che esalta Cristo ed operi in noi l'umiltà che abbraccia la verità.

In questo dobbiamo impegnarci. Dobbiamo immergerci nella Parola di Dio. Saturare con essa la nostra mente e pregare che lo Spirito di Dio ci renda così nuovi che ciò che poi trabocca dalla nostra vita sia la buona, gradita e perfetta volontà di Dio.

[By John Piper. © Desiring God. Website: desiringGod.org].


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