Sei …in fase di crescita (come cristiano)?


E’ meraviglioso vedere i nostri figli crescere e maturare. E’ bello averli intorno come bambini, ma certo non vorremmo che rimanessero sempre così, per quanto “romantica” sia l’infanzia.

Allo stesso modo, come cristiani, noi nasciamo nella fede, facciamo i primi passi nella fede, e cresciamo nella fede. Come tutti i bambini, gli adolescenti ed i giovani, facciamo, anche in questo campo, “cose che non vanno”, e per questo veniamo giustamente corretti. Anche nella vita cristiana comportarsi e reagire come bambini non è uno scandalo, anzi, è normale. Ma rimarremo sempre così? No, non sarebbe giusto: chiunque affermi di essere un cristiano deve crescere, maturare, nella fede, nella qualità del suo carattere a misura di Cristo, e nella conoscenza della Bibbia.

Perché è la maturazione cristiana è necessaria? Perché non rimanere sempre “bambini” in Cristo? Quali benefici trae il cristiano dalla sua crescita?

1. In primo luogo la sua personale maturazione promuove l’unità nella chiesa. E’ provato, ed è un dato biblico, che coloro che maggiormente sono inclini a creare problemi nella chiesa siano soprattutto i credenti immaturi (vedi, per es. 1 Co. 3:1-3). Maturando, il cristiano vedrà accendersi in lui un appassionato desiderio di unità e di concordia spirituale. Più un membro di chiesa cresce nella fede, maggiormente armoniosa sarà la vita della chiesa.

2. Crescere spiritualmente significa, per un cristiano, sviluppare il dono del discernimento, la capacità di distinguere il bene dal male (Eb. 5:13,14). Godere di questo dono significa prevenire molti dolori nella vita cristiana. Più si cresce, meno facilmente si corre il rischio di cadere nel peccato e nell’ipocrisia. Più si cresce, meglio si saprà distinguere ciò che è bene e si eviterà il male,

3. Crescere come cristiani è un aiuto per evitare di essere ingannati da falsi maestri e da false dottrine. Questo è particolarmente vero quando il credente viene regolarmente nutrito con l’insegnamento di coloro che nelle chiese hanno l’autorità di ammaestrare (Ef. 4:11-14; cfr. Gr. 3:15; 23:4). Più si cresce, maggiormente si conosce.

4. Maturare in quanto cristiani significa essere sempre meglio in grado di pensare con chiarezza e in modo adulto. E’ importante diventare credenti adulti, perché “La follia è legata al cuore del fanciullo” (Pr. 22:15). Quando si cresce si smettono le cose da bambini (1 Co. 13:11). “Fratelli, non siate bambini di senno, ma siate bambini in malizia e uomini compiuti in senno” (1 Co. 14:20). Quando si considera la vita di una persona, la loro infanzia non dura che per breve tempo, così come la loro dieta a base di latte. Ciò che caratterizza la maggior parte della vita è il “cibo solido” e la maturità. Lo stesso è con la vita spirituale. Si inizia con l’infanzia, ma presto si cresce e si desidera cibo più sostanzioso. Persino per avere una comprensione di base dell’importanza della giustizia nella vita cristiana, è necessario crescere nella fede (Eb. 5:13).

5. Crescere in quanto cristiani significa essere meglio preparati per aiutare anche altri a crescere. “Fratelli, se uno è sorpreso in qualche fallo, voi che siete spirituali, rialzatelo con spirito di mansuetudine. Ma bada bene a te stesso, affinché non sii tentato anche tu” (Ga. 6:1). Quando Paolo dice: “voi che siete spirituali”, intende dire: voi che siete sicuri nella fede, stabili nel vostro cammino con Dio, maturi. E’ molto importante, in una comunità cristiana, avere molte persone davvero “spirituali”. Serviranno come esempio al gregge, e sono una miniera di sapienza per coloro che sono giovani e deboli nella fede.

6. Crescere come cristiani significa diventare un sempre migliore “cittadino del cielo”. Se sei un credente, ti rendi conto che questo periodo della tua vita ti sta preparando per essere cittadino del cielo? La tua cittadinanza celeste inizia qui sulla terra con una vita tesa alla santità: essa avrà compimento quando terminerà la tua vita sulla terra, Questo è il contesto dell’affermazione di Paolo che il Signore ha dato maestri alla chiesa “…finché giungiamo tutti all'unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio a un uomo perfetto, alla misura della statura della pienezza di Cristo” (Ef. 4:13)., quando cioè saremo con Lui al termine della nostra vita terrena. Ogni cristiano deve aspirare a crescere in questa vita. Più maturi diventiamo, maggiormente avremo la mente focalizzata alle cose celeste. Più avremo la mente così focalizzata, maggiormente utili saremo in questa vita e meglio pronti per la vita a venire.

 

La maturazione cristiana non è mai facile. A volte, affinché essa avvenga, è necessario che il Signore “ci poti” (Giovanni 15:2,5), altre volte significa passare per il fuoco dell’afflizione (Za. 13:9; 1 Pi. 1:6-8). Tutto questo, però, raggiunge sempre l’obiettivo che il Signore si pone. Facciamo allora nostro questo pensiero di Paolo: “Non che io abbia già ottenuto il premio, o sia già arrivato al compimento, ma proseguo per poter afferrare il premio, poiché anch'io sono stato afferrato da Gesù Cristo. Fratelli, non ritengo di avere già ottenuto il premio, ma faccio una cosa: dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso le cose che stanno davanti, proseguo il corso verso la mèta verso il premio della suprema vocazione di Dio in Cristo Gesù. Quanti siamo perfetti, abbiamo dunque questi pensieri; e se voi pensate altrimenti in qualche cosa, Dio vi rivelerà anche questo” (Fl. 3:12-15).

A.M.

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