4. Jesus--the man who dies for rebels

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Per amore Dio manda Suo Figlio nel mondo: l'uomo Gesù Cristo. A causa del Suo grande amore e generosità, Dio non ci abbandona nelle pur giuste conseguenze della nostra folle ribellione. Egli compie qualcosa per salvarci. Egli manda il proprio divino Figlio nel mondo e diventa un uomo: Gesù di Nazareth.
Gesù vive in armonia con quanto Dio prescrive nella Sua legge. A differenza di noi, Egli non vive in stato di ribellione contro Dio, ma si sottomette in tutto e per tutto a quanto Dio ci prescrive nella Sua Legge. Facendo sempre e solo ciò che Dio stabilisce, Egli non merita né morte né giudizio. Eppure Gesù muore. Sebbene Egli avesse il divino potere di guarire gli infermi, camminare sull'acqua, e persino di far risorgere i morti, Gesù permise di essere condannato a morte su una croce. Perché?
Gesù muore su una croce pagando Egli stesso la nostra pena e guadagnandoci il perdono di Dio. La Bibbia risuona dell'inaudita notizia che Gesù muore in sostituzione di ribelli come noi. Morendo al nostro posto, Gesù paga il debito che dobbiamo a Dio. Egli accetta di essere fatto oggetto dell'esecuzione della giustizia di Dio sui peccatori, affinché potessero essere disponibili a noi remissione dei peccati e perdono.

Tutti questo è per noi del tutto immeritato. Si tratta di un dono generoso dal principio alla fine.

Così dice la Bibbia: ...perché anche Cristo ha sofferto una volta per i peccati, il giusto per gl'ingiusti, per condurci a Dio. Fu messo a morte nella carne, ma vivificato dallo Spirito. (1 Pietro capitolo 3, versetto 18)

Egli stesso portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, affinché noi, morti al peccato, viviamo per la giustizia; e per le sue lividure siete stati guariti. (1 Pietro capitolo2, versetto 24)

Ma questo non è tutto! next...


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