1.2.26

Adoriamo l'eterno Iddio, fonte dell'amore e della vita, Colui che ci ha creato. Adoriamo Gesù Cristo, il risorto, che vive in mezzo a noi. Adoriamo lo Spirito Santo, fuoco santo, che ci rinnova. Sia lode al vero Iddio, in ogni tempo e luogo, per la grazia di Gesù Cristo.

1.2.27

Dio ci invita con la Sua presenza salutare con queste parole: "Io sono il Signore, Colui che vi guarisce". Malati, depressi, invalidi, sconfitti, veniamo assetati di guarigione, quella che solo Dio ci può dare. Dio ci chiama per portare a Lui, il grande Medico, occhi aperti, orecchie che odono e cuori inteneriti. Ci inchiniamo di fronte a Lui con fede e grandi aspettative!

1.2.28

Chiamati oggi a rendere a Dio il culto che Gli è dovuto, è bene rammentarci che quando Dio apparve sulla terra nella Persona di Gesù, gran parte del mondo non Lo riconobbe e quindi non Gli rese l'onore e la gloria che Gli spettavano. Oggi chiediamo a Dio la fede che possa aprirci gli occhi per permetterci di vedere chi sia realmente Gesù, affinché Lo possiamo adorare in verità. Popolo di Dio, guardate, ecco il vostro Dio! Apriamo i nostri occhi per vedere la Sua gloria. Apriamo le nostre orecchie per udire la Sua sapienza. Apriamo le nostre mani per offrirgli doni. Apriamo la nostra bocca per cantare le Sue lodi. Apriamo il nostro cuore per offrirgli il nostro amore. Egli è il Signore!

1.2.29

Il Padre eterno, che ci ha amato e ci ha liberati in Cristo dai nostri peccati, che ci ama di quell'amore che mai ci abbandonerà, e che ci amerà per sempre, ci chiama oggi a rendergli il culto come Colui che solo è l'amore. Il Signore si abbassa fino a noi per ricevere l'amore del nostro povero cuore. Egli ci chiama per rammentarci della profondità dell'amore che Egli ha per noi in Cristo. Iddio cerca il nostro amore!

1.2.30

Il Signore Gesù, che oggi ci chiama ad adorarlo, è lo stesso Gesù che rifiuta la tentazione di adorare il maligno. Piuttosto che ricevere i gloriosi regni di questo mondo, Egli sopporta la vergogna della croce, ed oggi è Signore dei signori e Re dei re. In Lui ora sono racchiusi tutti i tesori della sapienza, della conoscenza, della gloria e della potenza. Con i santi di tutte le età, noi diciamo: «Degno è l'Agnello, che è stato immolato, di ricevere la potenza, le ricchezze, la sapienza, la forza, l'onore, la gloria e la lode» [Basato su Colossesi 2:3 ed Apocalisse 5:12].