La fonte di ogni grazia
All’insegna della grazia
n avvocato ed oratore americano del secolo scorso, Robert Ingersoll, era diventato famoso per le conferenze che teneva dappertutto contro la fede in Dio e contro il cristianesimo in particolare. Una sera, dopo aver fatto un infiammato discorso contro la fede personale in un Salvatore, fece un gesto teatrale. Tirò fuori il suo orologio da tasca e disse: "Adesso dar a Dio l’opportunità di provare che esiste ed onnipotente. Lo sfido a fulminarmi ed ad uccidermi proprio qui ed entro cinque minuti!". Ci fu un grande silenzio, e la gente cominciava a sentirsi imbarazzata. Alcuni lasciarono la sala, incapaci a resistere alla tensione nervosa che si era creata. Una donna persino svenne. Alla fine dei cinque minuti, l’ateo, baldanzoso e con aria derisoria disse: "Visto? Dio non esiste! Sono ancora vivo e vegeto!". Alla fine della conferenza un giovane disse ad una donna credente li presente: "Certamente quell’Ingersoll questa sera ha provato qualcosa!". La risposta della donna, per, fu memorabile. "Si, vero", disse, "ha dimostrato che anche il peccatore pi sprezzante non può esaurire la pazienza di Dio in cinque minuti!". Un uomo li presente poi aggiunse: "Questa sera mentre stavo venendo qui due giovinastri mi si sono parati davanti, prendendosi gioco di me e sfidandomi a colpirli con i pugni. Certo avrei potuto farlo, ma io non certo rispondo per le rime a tutti quelli che mi provocano. Io credo che, allo stesso modo, il Signore non fulmina a morte tutti coloro che Lo sfidano. Dovremmo essere riconoscenti che oggi ancora Egli ancora vuole usarci grazia e manifestarci il Suo amore nonostante tutto, invece che la Sua ira".
Si, la grazia di Dio come Egli ce la manifesta nella persona del Salvatore Gesù Cristo qualcosa che noi dovremmo cercare di ben comprendere.
Domenica scorsa abbiamo incontrato il Salvatore Gesù Cristo che si presenta fra la folla di coloro che si recavano per essere battezzati nel fiume Giordano da Giovanni, il profeta. Ci eravamo chiesti: Che fa Gesù, il santo e puro Figlio di Dio fra coloro che cercano un profondo rinnovamento della loro vita, e che confessano i loro peccati a Dio, chiedendo a Dio di essere rigenerati? A questa domanda abbiamo risposto come Egli cos confermi con la Sua autorità la validità e la necessita di quel gesto, e poi come sia proprio in quel contesto Egli viene proclamato il solo che possa rendere possibile la guarigione e la rigenerazione del cuore umano.
Il testo biblico previsto per oggi proviene dall’Evangelo secondo Giovanni, al primo capitolo, ed inizia con un’ulteriore testimonianza di Giovanni Battista al riguardo del Salvatore Gesù Cristo. Eccolo:
"Giovanni testimoni di Lui e gridò: "Questi Colui del quale dicevo: Colui che viene dopo di me mi ha preceduto, perché era prima di me". E noi tutti abbiamo ricevuto dalla Sua pienezza grazia sopra grazia. Poiché la legge stata data per mezzo di Mosè, ma la grazia e la verità sono venute per mezzo di Gesù Cristo. Nessuno ha mai visto Dio; l’unigenito Figlio, che nel seno del Padre, quello che l’ha fatto conoscere "(Gv. 1:15-18).
Oggi focalizzeremo la nostra attenzione cos su ulteriori aspetti della
gloria di Cristo come ci vengono proclamati e testimoniati dall’Evangelista
Giovanni nei versetti che dicono: "noi tutti abbiamo ricevuto dalla Sua
pienezza grazia sopra grazia. Poiché la legge stata data per mezzo di Mosè, ma
la grazia e la verità sono venute per mezzo di Gesù Cristo".
I. "noi tutti abbiamo ricevuto dalla Sua pienezza"
’evangelista Giovanni, sia a livello personale che come portavoce di tutti i discepoli di Gesù del suo tempo, testimonia di avere ricevuto dalla "pienezza" di Cristo. In altra occasione egli dir come il suo fecondo incontro con Cristo gli avesse dato una gioia incontenibile che pure desiderava condividere con altri (1 Gv. 1:4).
Che cos'è e in che cosa consiste la "pienezza di Cristo" di cui egli qui parla?
In Colossesi 2:9 l’apostolo Paolo scrive: "in Lui (Cristo) abita corporalmente tutta la pienezza della deità".
1. Risorse illimitate. Il Salvatore Gesù Cristo non un uomo dalle risorse e capacita limitate. In Lui si manifesta Dio nella Sua ricca e generosa disponibilità di grazia. Da un essere umano, per quanto eccellente possa essere, sappiamo di poter ricevere solo un aiuto limitato. Cristo per ha dimostrato di saper rispondere ad ogni bisogno di fondo dell’essere umano. E’ stato scritto: "Cristo sapienza per la tua ignoranza, forza per la tua debolezza, giustizia per la tua colpevolezza, santificazione per la tua corruzione, redenzione dalla schivati della tua apostasia" (R. Fuller).
Molti anche nel campo del cosiddetto cristianesimo, per rispondere ai loro bisogni, fanno appello a santi e madonne. Che assurdità: in Cristo abbiamo la pienezza delle risorse e della disponibilità di Dio. Di chi altri potremmo aver bisogno, se abbiamo Cristo?
Ad un certo punto della Sua carriera molti lasciano Cristo, scandalizzati dalle Sue parole. Alla domanda di Gesù rivolta ai dodici: "Volete andarvene anche voi?" Pietro risponde: "Signore, da chi ce ne andremo? Tu hai parole di vita eterna" (Gv. 6:68).
2. Non a pochi. Questa disponibilità di risorse Egli la manifesta, poi, non ad un’élite di persone super-spirituali o iniziati alle tecniche della mistica, ma a tutti coloro che con fiducia si affidano a Lui. Qualcuno potrebbe dire: "Io non sono una persona religiosa, non capisco queste cose". Un altro: "Nella mia vita io le ho combinate troppo grosse: certo quel Gesù non vorrebbe aver a che fare con me". Un altro: "Io non me ne intendo di spiritualità: queste cose non fanno per me". Credi di essere troppo un peccatore per poter sperare di ricevere alcunché da Gesù? Ma Gesù venuto proprio a cercare un tipo come te, per liberarti dalla tua miseria. Credi di essere troppo materialista per comprendere la spiritualità? Ma Gesù venuto proprio per persone come te, affinché siano liberate dalle catene del loro materialismo.
Non c'è nulla al mondo che ti potrebbe impedire di ricevere le benedizioni di Cristo se non il tuo ostinato e stupido orgoglio di non volere ammettere di aver bisogno di Lui, la tua ostinata e stupida volontà di autosufficienza.
Cristo pienamente sufficiente e disponibile per venire incontro a tutti i tuoi bisogni profondi, chiunque tu sia.
3. Testimonianze vive. E’ l’esperienza viva di cui testimoniano uomini e donne nel corso della storia che, guardando indietro nella loro esperienza di fede riconoscono come abbiano, sia pure immeritatamente, ricevuto dall’abbondanza della grazia di Dio.
John Bunyan, nel ‘600, aveva passato gran parte della sua vita in carcere in Inghilterra a causa dell’Evangelo in cui credeva e si ostinava a predicare. In carcere per poté scrivere meravigliosi classici di spiritualità riformata che hanno contribuito per secoli a formare credenti in tutto il mondo. Nell’introduzione alla sua autobiografia spirituale dal titolo: "Grazia che abbonda al maggior peccatore", che porta per sottotitolo: "Una breve relazione della copiosa misericordia di Dio in Cristo verso il suo povero servo John Bunyan", egli scrive:
"In questo mio discorso, voi potete scorgere molto; molto, voglio
dire, della grazia di Dio nei miei confronti; io ringrazio Dio perché la posso
considerare abbondante, perché passata sopra i miei peccati, e anche alle
tentazioni di Satana. Ricordo le paure, i dubbi, e i mesi tristi, con
conforto... Oh il ricordo dei miei gravi peccati, delle mie grandi tentazioni,
e dei miei grandi timori di perire per sempre! Essi rinfrescano nella mia mente
il ricordo del grande aiuto, del grande sostegno che ho avuto dal Cielo, e
della grande grazia che Dio ha esteso a un miserabile come me".
Come dice il nostro testo biblico, si tratta davvero dell’esperienza di ricevere con abbondanza:
II. "grazia sopra grazia"
i, dalla "pienezza di Cristo" l’evangelista Giovanni dichiara di aver ricevuto "grazia sopra grazia" . Di che cosa si tratta e in che modo essa per lui si accumula e moltiplica?
La parola "grazia" un termine legale, e significa "condono della pena". Ecco un uomo, giustamente condannato alla pena capitale a causa del suo crimine, il quale riceve un giorno la notizia che il capo dello stato, nella sua magnanimità, gli ha concesso una grazia del tutto immeritata. Quell’uomo stato "graziato". Immaginate per quest’uomo che non solo abbia ricevuto la grazia di uscire di prigione libero, ma, fuori dalla porta del carcere veda una limousine che viene ad accoglierlo e l’autista lo porti in un magnifico residence, dove potrà vivere senza che gli manchi nulla. E’ troppo davvero..., direste voi, impossibile. Eppure quest’uomo possiamo dire di aver ricevuto "grazia sopra grazia".
E’ esattamente ci che accade alla persona che si affida al Salvatore Gesù Cristo.
Grazia un concetto centrale ed imprescindibile per la fede cristiana: la grazia ci che può rendere santo un abietto peccatore. Un cristiano ha detto: "Io non sono quello che potrei essere, io non sono quello che dovrei essere, io non sono quello che vorrei essere, io non sono quello che spero di essere; ma io ringrazio Dio che non sono pi quello che ero, e cos posso dire con il grande apostolo: Per la grazia di Dio io sono quello che sono" (J. Newton).
Grazia implica che davanti a Dio noi tutti siamo peccatori condannati irreparabilmente perché trasgrediamo giorno per giorno le leggi oggettive che Dio ha stabilito per l’essere umano. Siamo trasgressori e ribelli a Dio. Meritiamo solo il peggio. Eppure, nella Sua misericordia, Iddio ci offre in Cristo una via d’uscita. Egli paga per noi, e noi possiamo uscire liberi dal carcere perché il debito stato pagato da Cristo. Basta fare appello al Suo dono.
Subito dopo per scopriamo che la sua generosità non finisce nemmeno ancora qui. Scopriamo che Cristo stato costituito pure fonte di ulteriori doni per tutti i Suoi discepoli, i quali, per fede, partecipano alle Sue virtù. Noi siamo stati ricevuti nella grazia di Dio per la grazia e l’amore di Dio Padre verso Cristo, nostro Mediatore, e come tali diventiamo "eredi di ogni cosa".
Ai cristiani di Roma, preoccupati per le difficoltà che avrebbero incontrato a causa della loro fede, egli scrive: "Certamente colui che non ha risparmiato il suo proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donerà anche tutte le cose con lui?" (Ro. 8:32).
Scrivendo ai cristiani di Efeso Paolo prega Dio che Egli dia loro: "secondo le ricchezze della sua gloria, di essere fortificati con potenza... di conoscere l’amore di Cristo che sopravanza ogni conoscenza... per essere ripieni di tutta la pienezza di Dio", e conclude: "Ora a colui che può... fare smisuratamente al di l di quanto chiediamo o pensiamo... a Lui sia la gloria... per tutte le generazioni" (Ef. 3:14-21).
Come Capo della Sua chiesa, Cristo continua a distribuire a ciascuno dei
suoi membri una porzione dei Suoi doni: non vorremmo noi metterci nella
condizione di riceverli?
III. "grazia e verità
’evangelista Giovanni afferma che Dio un Dio che dona generosamente grazia su grazia. Al versetto 17 il nostro testo poi afferma: "la legge stata data per mezzo di Mosè, ma la grazia e la verità sono venute per mezzo di Gesù Cristo". Esso mette in evidenza come la legge sia stata un dono che Dio ha fatto all'umanità tramite Mosè, ma che in un certo senso la grazia sia un dono ancora maggiore
della legge.
1. La legge come dono. Si, un grande e prezioso dono che Egli ha fatto all'umanità, e di cui il popolo di Israele fiero possessore e divulgatore, quello della Legge di Dio data tramite Mosè.
Anche la legge un dono della grazia. Essa stata ispirata a Mosè dalla stessa Parola che si fatta uomo in Cristo. Essa ci mostra quanto possa essere meravigliosa ed armoniosa la vita a cui Dio ci chiama; essa ci fa ritirare con orrore da ci che meschino, sporco ed ingiusto. Senza la legge saremmo rimasti solo delle bestie dei campi che mai sollevano la loro testa, soddisfatte del loro foraggio e della loro bestialità. Nella Sua legge Iddio ci ha dato delle stelle secondo le quali orientare la nostra vita, la legge ci risveglia ad aspirare a qualcosa di pi grande e migliore di ci che siamo, ci ha fatto vedere le infinite possibilità alle quali potremmo giungere. D’altro canto la perfetta legge di Dio ci spaventa perché ci fa vedere la miseria nella quale siamo, ed fonte di frustrazione quando scopriamo di non riuscire a raggiungere quelle vette. Saremmo cos portati o ad essere ipocriti, falsamente ligi alla moralità che essa impone o a giustificare un livello pi basso di ci che la legge ci indica.
Da Dio abbiamo per ricevuto in Cristo un dono migliore.
2. La grazia, dono maggiore. Quali sono i limiti della legge e il maggior valore della grazia, che pure non la soprassiede. Un’illustrazione potrebbe aiutarci a comprendere.
La legge potrebbe essere assomigliata al piccolo specchietto che il dentista usa infilandolo nella bocca del paziente. Con il suo specchietto il dentista può scoprire se vi sono cavità o carie nei denti, ma certo non lo usa per trapanare o per estrarre il dente. Lo specchietto può mostrargli dove siano le cavità o la carie, ma non fornire la soluzione del problema.
La legge potrebbe essere assomigliata alla lampadina tascabile che usiamo quando in casa nostra si spenta la luce perché una valvola si bruciata. Con la lampadina tascabile ci facciamo strada nel buio fino alla cantina o al solaio dove si trova il quadro elettrico. Con essa cerchiamo quale sia la valvola bruciata, ma non mettiamo la lampadina tascabile al posto della valvola. Per ristabilire la corrente, mettiamo una valvola nuova.
La legge potrebbe anche essere assomigliata al piombino del muratore del quale si serve per vedere se un muro diritto. Se riscontra che il muro non diritto abbastanza, non sr il piombino che potrà risolvergli il problema, ma gli attrezzi adatti...
La legge ci mostra dove stia il problema, ma non ci d la forza o la capacita per essere ci che Dio si aspetta da noi. Solo la grazia di Dio in Cristo può rigenerare la nostra impotenza, renderci disponibili quelle risorse spirituali che sole possono farci essere ci che dovremmo.
Predicare la legge, senza Cristo, vuol dire parlare al vento, descrivere grandi ideali che nessuno avrà veramente la forza di realizzare, come tanti discorsi che oggi si sentono dai pulpiti della politica, delle religioni e delle chiese corrotte.
3. La verità. L’ultimo punto del nostro testo che la verità venuta attraverso Cristo. Che significa? Forse che prima di Cristo non ci fosse verità? Certo no. Dio ha lasciato e lascia dovunque tracce della verità, tanto che nessuno può scusarsi e dire di non aver mai udito la verità se non ha mai udito di Cristo.
Il nostro testo intende dire che Cristo finalmente ha portato una religione di verità, di realtà, non di apparenza e di ipocrisia. Si tratta di una religione veramente efficace e rilevante: non di una teoria o di una pia speranza, ma qualcosa che incide profondamente sulla realtà, e si provata tale. Provata col fuoco e nei modi pi drastici, come pure nei casi pi impossibili, essa ha funzionato. Non abbiamo qui un mondo di ombre e di simboli, belli ma privi di sostanza: ecco un mondo di solidi fatti sui quali si possono poggiare i piedi con sicurezza e sapere che nulla riuscii a scalzarli. L’apostolo Paolo scrive con fierezza: "Infatti io non mi vergogno dell’Evangelo di Cristo, perché esso la potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede" (Ro. 1:16). Ecco un Signore, Gesù Cristo, che salva, che salva di fatto, nel modo pi completo ed oggettivo. Il cristianesimo biblico la dottrina che il Dio infinito e personale la realtà ultima, e che una persona può accostarsi apertamente al Dio santo sulla base dell’opera storica ed oggettiva compiuta da Cristo Gesù e su quella soltanto.
Conclusione
n Cristo la religione assume una nuova atmosfera, unica nel suo genere. La salvezza non pi qualcosa che si guadagna come tutte le religioni affermano, ma qualcosa che viene dato. Nel Nuovo Testamento la grazia sta al centro di ogni cosa; e questo vuol dire che viene concessa senza che noi la dobbiamo pagare. Essa deve essere accolta con fiducia e portata a casa. Essa per coloro che non la meritano, e che sanno di non meritarla. Si tratta per di qualcosa di estremamente produttivo e carico di conseguenze. Qualcuno ha detto: *Se vuoi che un uomo sia grande, agisci verso di lui come se fosse grande, e lui si eleverà verso di esso".
"Noi tutti abbiamo ricevuto dalla Sua pienezza grazia sopra grazia. Poiché la legge stata data per mezzo di Mosè, ma la grazia e la verità sono venute per mezzo di Gesù Cristo".
(Paolo Castellina, febbraio 11, 1998. Tutte
le citazioni bibliche, salvo diversamente indicato, sono tratte dalla versione
Nuova Diodati, Ediz. La Buona Novella, Brindisi 1991).