Hortensia Gugelberg von Moos nata von Salis (1659-1715)
Nel 1695 Hortensia Gugelberg von Moos pubblicò a Zurigo una disputa teologica, scritta in tedesco. La traduzione approssimativa del titolo e: Dichiarazione di fede di una nobile dama evangelica riformata, stesa su cortese richiesta di un distinto ecclesiastico di fede cattolico romana; esaminata e discussa in 8 capitoli nel presente nuovo libretto chiamato “Messblum”. Editore era un noto teologo zurighese, Johann Heinrich Schweizer (1646-1733). “Messblum” fece una certa sensazione, soprattutto perché si trattava di una donna che osava esprimersi su argomenti teologici e lo faceva addirittura pubblicamente.
Da queste riserve l’autrice si difese pubblicando una “Risposta scritta”. Sostenne il suo diritto personale, come pure quello delle donne in generale, di esprimere pubblicamente la loro opinione. Esordi concedendo: “So bene che noi dobbiamo essere brave casalinghe,
che il nostro compito e quello di filare e cucire e che non dobbiamo occuparci dell’inutile erudizione, che suscita più domande che edificazione religiosa”, per presentare poi, una dopo l’altra, una serie di donne bibliche che illustrano come l’erudizione si addica invece alle donne. Lei stessa era straordinariamente dotta per la condizione femminile del suo tempo. Di lei si conoscono solo poche pubblicazioni: la Dichiarazione di fede (1695), i Colloqui conversazioni (1696), le Meditationes recentemente scoperte (1715), tre poesie stampate ed alcune lettere in vari archivi.
Hortensia nacque nel 1659 quale primogenita di Gubert von Salis-Soglio e di Ursula von Salis-Maienfeld. A 23 anni sposò il cugino Rudolf Gugelberg von Moos, capitano al servizio della Francia. Restata vedova senza prole, continuò a vivere nella casa del marito a Maienfeld (GR). Diverse fonti testimoniano che era versata in medicina, che curò molti malati e che si guadagnò la reputazione di esperta terapeuta ben oltre gli stretti confini della sua patria. Hortensia Gugelberg mori a 56 anni. Le poesie stampate in appendice all’orazione funebre sono numerose ed elogiano con enfasi barocca la sua erudizione.
In esse Hotensia viene detta “gloria della patria / lode delle donne / il più bei fiore della chiesa / eccellente d’intelletto / di grande spirito e temperamento / edotta in tutte le scienze / miracolo del nostro tempo / famosa e conosciuta dagli studiosi d’ogni dove.”
Si fanno i nomi di Galene, Cicerone, Fiatone, addirittura di Cartesio e la si paragona ad Anna Schurmann e Madeleine de Scudery, con le quali però non condivide oggi la gloria.
(Maya Widmer, Berna)