Silvia Andrea (1840-1935) Scrittrice
Silvia Andrea (pseudonimo di Johanna Garbald-Gredig) elaborò il suo intenso interesse per la storia dei Grigioni, facendo confluire le sue ricerche d’archivio in tre racconti, ognuno dei quali rappresenta un diverso periodo di storia retica: l’avvento del cristianesimo all’epoca dell’occupazione romana (Un apostolo), il declino del feudalesimo nell’alto medioevo (Donat von Vaz) e gli inizi della Riforma nel 16° secolo (Incontro alla luce). Riuniti sotto il titolo “Erzahlungen aus Graubuendens Vergangenheit“ (Racconti sul passato dei Grigioni), questi tre testi formano il primo libro di Silvia Andrea, pubblicato nel 1888.
Dopo il romanzo Faustine (1889), usci nel 1905 il romanzo storico Violanta Prevosti. La vicenda e ambientata nei torbidi dei Grigioni, all’inizio del 17° secolo, e si condensa attorno a due avvenimenti traumatici: lo scoscendimento di Piuro, che seppellì la ricca cittadina sopra Chiavenna nel 1618, causando un migliaio di morti, e il massacro di Valtellina del 1620, in cui perirono circa 300 riformati.
Con il più famoso libro sui torbidi dei Grigioni, Juerg Jenatsch di Conrad Ferdinand Meyer, il romanzo di Silvia Andrea ha poco in comune, eccetto il contesto storico. Il motivo principale non e l’eroismo virile esaltato in una figura storica, bensì la vicenda di un personaggio femminile che, in quanto fittizio, esula dalla storiografìa. Nel romanzo Violanta, l’immaginaria nipote di Giovanni Battista Prevosti di Vicosoprano (personaggio storico), viene coinvolta attivamente negli eventi politici del suo tempo. L’autrice riunisce cosi in questo romanzo due temi centrali della sua opera letteraria: la storia dei Grigioni e la situazione della donna di talento, alla quale la società stenta a riconoscere le sue esigenze spirituali.
Fra i libri di Silvia Andrea, Violanta Prevosti e quello che ha ottenuto il maggior successo: tradotto in italiano nel 1910, ristampato nel 1920 e nelle riedizione in reprint del 1996. Accanto alle sue opere di argomento storico, per le quali venne lodata ed ammirata ovunque, Silvia Andrea scrisse poesie e numerosi racconti, che apparvero in noti giornali e riviste. Quantunque fosse di lingua materna romancia, Silvia Andrea compose tutte le sue opere letterarie in tedesco. Nata nel 1840 a Zuoz, a 22 anni sposò il ricevitore di dogana Agostino Garbald e si trasferì con lui a Castasegna, il villaggio di confine in Bregaglia, dove visse fino alla morte nel 1935. Cominciò a pubblicare soltanto a 40 anni. Scrisse ininterrottamente anche nel periodo in cui allevava i suoi tre figli. Nel 1877 era nato il primogenito Andrea, nel 1880 segui la figlia Margherita e nel 1881 il secondo figlio Augusto. Nota e celebre ben oltre i confini della sua stretta patria, Silvia Andrea continuò a scrivere fino alla veneranda età di novant’anni.