Lady Jane Grey

Lady Jane Grey, nobildonna inglese (Bradgate, Leicestershire, 1537-Londra 1554).

Pronipote di Enrico VII, il duca di Northumberland la diede in sposa a suo figlio con lo scopo di persuadere il mori-bondo Edoardo VI a designarla erede.

Regnò soltanto nove giorni perché il 19 luglio 1553 Maria Tudor la Sanguinaria si faceva proclamare regina e condannava a morte lady Jane e il marito lord Dudley.

L'esecuzione avvenne nel febbraio 1554.

Studiando il XVI ed il XVII secolo ci si accorge, purtroppo, di quanti personaggi furono condannatia morte per il credo che professavano. Il tribunale dell’Inquisizione fu in questo senso un simbolofin troppo efficace delle persecuzioni a danno degli eretici. Ma non fu solo il cattolicesimo a mietere vittime: anche il protestantesimo vanta i suoi martiri. L’Inghilterra anglicana, ad esempio, tra i tanti, conobbe il sacrificio di una donna dai nobili natali,Lady Jane Grey, nata nel 1537 da Henry Grey, marchese del Dorset e poi Duca di Suffolk, e daFrances Brandon, una nipote di Enrico VIII (in quanto figlia di Mary Tudor, sorella del re, e diCharles Brandon). La posizione sociale dei Grey era, proprio grazie alla parentela con la famiglia reale, assai elevata eFrances Brandon era terza nella linea di successione al trono inglese.I genitori di Jane erano persone fortemente religiose, ma estremamente formali e severi ed avevanoinoltre una smania di grandezza che speravano di soddisfare vedendo la loro figlia maggiore mogliedi Edoardo VI e regina d’Inghilterra.

In effetti questo loro desiderio sembrò realizzarsi allorquando il re, pur non volendo sposare la ragazza, la designò come sua erede al trono. Così accadde che, quando nel 1553 Edoardo VI morì, la famiglia di Jane si prodigò affinché ellavenisse incoronata regina, cercando in ogni modo di evitare che la notizia del decesso del regiungesse alle orecchie della sorellastra Mary Tudor, prima figlia di Enrico VIII e quindi legittima erede al trono.In tutto questo Jane fu vittima del volere della sua famiglia, perché personalmente non desiderava affatto divenire regina ed anzi, al contrario, cercò in ogni modo di dissuadere i suoi parenti da questa malsana idea. Ella era terrorizzata dalla prospettiva di regnare su un Paese in cui erano ancora vivi i ricordi dei roghi e delle persecuzioni che avevano caratterizzato il regno di Enrico VIII e, purtroppo per lei, le sue paure non erano affatto immotivate. I

l 19 luglio successivo, infatti, tra la felicità popolare, il Consiglio reale dichiarò ufficialmente che Mary Tudor, e non la figlia dei Grey, sarebbe stata incoronata. Jane fu così imprigionata nella Torre di Londra e condannata a morte. I genitori della ragazza, che pure erano gli unici responsabili dell’accaduto, firmarono l’atto e non scrissero mai alla figlia, né tentarono di salvarla.

Finiva così la breve vita di una povera martire che, solo perché manipolata dalla sua famiglia, si era ritrovata a concorrere per il trono di uno dei regni più potenti nell’Europa del XVI secolo.

Pur avendone in realtà il diritto (perché, comunque, Edoardo VI l’aveva designata come sua erede), ella nulla poté contro il volere del popolo che, stanco delle persecuzioni e delle morti sistematiche ed ingiustificate che Enrico VIII (il sovrano artefice dello scisma da Roma e perciò autore del diffondersi del protestantesimo in Inghilterra) aveva ordinato per eliminare ogni forma di opposizione al suo volere, in quel momento desiderava solo la pace e la stabilità interne, e credeva di trovarle in Mary Tudor.

Ma gli inglesi si sbagliavano perché durante il regno di questa regina le persecuzioni sarebbero divenute ancora più aspre. E così un’altra vita fu interrotta a causa del suo credo.

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