John Stott nasce a Londra nel 1921 da Sir Arnold e Lady
Stott. Studia alla Rugby
School e al Trinity College di Cambridge
dove eccelle in francese e teologia. Si prepara poi al pasturato a Ridley Hall di Cambridge. Consegue un dottorato in teologia
nel 1983 e numerosi dottorati honoris causa da scuole
americane, britanniche e canadesi.
Conversione. Sebbene John Stott fosse confermato nella Chiesa
anglicana nel 1936 e prendesse parte formalmente all’istruzione religiosa
a scuola, rimane spiritualmente irrequieto. È consapevole della distanza che
lo separa da Dio e di quanto la sua vita sia incompiuta e lontana da quello
che sa di dover essere. È proprio questo che lo porterà a Cristo come la risposta
alle sue profonde necessità dopo avere udito, nel 1938 la predicazione di
un’evangelista presso l’unione giovanile cristiana alla Rugby School.
Influenza a livello locale. John Stott frequenta sin
da piccolo la sua comunità, la chiesa di All Souls nel West End di Londra
[www.allsouls.org], la stessa di cui
sarà poi predicatore fino in tarda età. Difatti, dopo la sua ordinazione
nel 1945, diventa assistente curato e poi rettore nel 1950. Va in emeritazione
nel 1975, ma vi continua a predicare a scadenza regolare. Secondo le parole
del suo biografo, Timothy Dudley-Smith,
“John Stott ha fornito
un modello per il ministero internazionale nel centro di una metropoli come
Londra, così ampiamente accolto che pochi oggi si
rendono conto di quanto il suo approccio sia originale e innovativo”. Centrale
per questo modello sono cinque criteri: la priorità
della preghiera, la predicazione espositiva, l’evangelizzazione regolare,
la cura pastorale delle persone alla ricerca e dei neoconvertiti, e l’addestramento
sistematico di assistenti e di leader. Assunta così la direzione della comunità,
il dott. Stott incoraggia i membri di chiesa a seguire
corsi settimanali di evangelizzazione e culti serali
appositamente preparati per gli “ospiti”, come pure corsi di discepolato nelle
case. Organizza culti infrasettimanali durante le ore di pausa degli impiegati
del circondario, incontri di preghiera, culti per bambini, come pure organizza
un centro comunitario di accoglienza. Prende molto
seriamente il ministero delle visite nelle case ed una volta persino si fa
passare per un senza tetto che dorme in strada per comprendere come si vive
in quelle condizioni.
La chiesa di All Souls, così, cresce numericamente durante gli anni 1950 e
1960 ed insiste, però, che questo non avvenga a scapito di altre chiese. Benché
incoraggiato a farlo, rifiuta di salire di grado nella carriera ecclesiastica
preferendo rimanere a lavorare nella comunità locale come aveva
sempre fatto. Il suo ruolo di pastore saggio, che valorizza la preghiera
e la cura delle persone è accompagnato dalla sua
incredibile capacità di rammentare nomi e circostanze.
Influenza in Gran Bretagna. Quando John Stott inizia il suo ministero, gli
evangelicali avevano poca influenza nella gerarchia
ecclesiastica anglicana. Segue, però, ed organizza i credenti evangelicali che da pochi crescono a dismisura negli anni
1960. Da questo movimento sorgono molte iniziative, la più
ragguardevole è il Congresso nazionale degli Anglicani evangelici del
1967 e 1977, presieduto da lui stesso. Diventa pure presidente del Consilio Evangelicale della Chiesa
di Inghilterra [www.ceec.info] dal 1967
al 1984 e presidente dell’Unione per la Lettura della Bibbia [www.scriptureunion.org.uk]
dal 1965 al 1974 e dell’Alleanza Evangelica Britannica [www.eauk.org] dal 1973 al 1974. E’ pure
coinvolto in un’associazione che si occupa dell’opera evangelistica
nelle università [Universities and Colleges Christian Fellowship (www.uccf.org.uk).
Serve come cappellano della Regina dal 1959 al 1991 e ne conserva ancora lo
statuto a tutt’oggi come Extra Chaplain.
John Stott lamenta l’anti-intellettualismo
che prevale in alcuni circoli cristiani. Egli accentua la necessità di “mettere
in rapposto la Parola antica con il mondo moderno”
e fonda l’Istituto londinese per il cristianesimo contemporaneo [The London Institute for Contemporary Christianity (www.licc.org.uk)]
nel 1982 che offre corsi nelle relazioni fra fede, vita e missioni fra laici
riflessivi.
Il suo slogan è “integrazione” e “penetrazione”. Integrare
nella propria fede ogni area della vita e inserirsi in ogni ambiente per affermarvi
la signoria di Cristo. David Edward parla
di John Stott come “dopo
William Temple egli è stato il ministro più influente
della Chiesa di Inghilterra” durante il 20° secolo,
e Alister McGrath rileva
come la crescita dell’evangelicalismo in Inghilterra
nel dopoguerra sia da attribuirsi a John Stott più di chiunque altro.
Influenza
internazionale. Nel 1970 la nomina di un nuovo vicario per
la chiesa di All Souls permette a John Stott di viaggiare ampiamente nel mondo invitato a tenere
conferenze soprattutto in università americane. Tra il 1952 e il 1977 partecipa
a più di 50 campagne evangelistiche nelle università
della Gran Bretagna, Nord America, Australia, Nuova
Zelanda, Africa ed Asia. È eletto vice-presidente della
International Fellowship of Evangelical Students (www.ifesworld.org) dal 1995 al
2003.
Uno dei maggiori contributi di John Stott all’evangelizzazione nel mondo è stato con il Congresso
Internazionale sull’Evangelizzazione nel Mondo, tenutosi a Losanna, in Svizzera,
nel 1974, significativa pietra miliare del movimento
evangelico. Come presidente del gruppo per la Teologia e l’Istruzione del
movimento di Losanna, dal 1974 al 1981, egli contribuisce fortemente alla
crescita della comprensione degli evangelicali fra
evangelizzazione ed azione sociale. Partecipa attivamente,
poi, nel redigere il Manifesto di Manila, documento prodotto dal secondo Congresso
Internazionale del 1989.
L’impegno di John Stott
per il rinnovamento evangelicale nella comunione
anglicana a livello mondiale lo conduce ad impegnarsi nella
Evangelical Fellowship della Comunione
Anglicana (EFAC), dal 1960 al 1981 come segretario generale onorario e dal
1986 al 1990 come suo presidente. Il suo desiderio di rafforzare i legami
fra i teologi evangelicali in Europa lo conducono
ad essere fra i fondatori della Comunione dei Teologi Evangelicali
Europei [Fellowship of European
Evangelical Theologians
(FEET)] nel 1977.
L’interesse che John Stott
manifesta per i problemi del Terzo Mondo lo spingono
ad essere fra gli organizzatori dell’organizzazione Tearfund (www.tearfund.org)
in cui serve come presidente dal 1983 al 1997 e pure della Armonia nel Messico (www.armoniamexico.info) come patrocinatore.
Attraverso i suoi contatti con pastori del Terzo Mondo, John Stott si persuade sempre di
più della necessità di fornire loro libri e borse
di studio. Nel 1971 egli costituisce l’Evangelical
Literature Trust, sovvenzionato ampiamente dalle entrate che
riceve dalla vendita dei libri da lui scritti. Nel
1974 si stabilisce un fondo (il Langham Trust) per fornire borse di studio per studiosi evangelicali intellettualmente capaci del Terzo Mondo che
permettano loro di conseguire dottorati e poi ritornare nei loro paesi per
insegnare nei seminari teologici. La fondazione Langham
include un settore per finanziare la produzione e la diffusione di letteratura
evangelica, come pure un settore che si occupa di promuovere la predicazione
biblica nel mondo.
I suoi libri. Il maggiore contributo internazionale di John Stott, però, sono stati i libri
da lui scritti, chiari, equilibrati, fondati biblicamente ed intellettualmente
rigorosi. La sua carriera di scrittore inizia nel 1954 quando il Vescovo di Londra gli chiede di scrivere la
guida per la Quaresima di quell’anno. Cinquant’anni più tardi, egli ha prodotto più di 40 titoli
e centinaia di articoli e contributi alla letteratura
cristiana. Il libro più conosciuto di John Stott, Basic Christianity ha venduto più di 2 milioni di copie ed è
stato tradotto in più di 60 lingue. Altri titoli includono: The Cross of
Christ, Understanding the Bible, The Contemporary Christian, Evangelical Truth, Issues Facing
Christians Today, The
Incomparable Christ, otto volume
di una serie di esposizione del Nuovo Testamento
dal titolo: The Bible Speaks Today e, più recentemente Why
I Am a Christian.
La bibliografia completa si può trovare in: http://www.johnstott.org/CC_Content_Page/0,,PTID326046|CHID719192,00.html
Una tale prodigiosa produzione letteraria è stata promossa da un’insolita
autodsciplina e dall’assistenza continua della sua
segretaria, Frances Whitehead
per oltre 50 anni.
John Stott non si è mai sposato, sebbene in alcune
occasioni si sia stato vicino a farlo. Egli riconosce
che con la responsabilità di una famiglia egli non avrebbe
mai potuto tanto scrivere, viaggiare e compiere l’opera del ministero
cristiano. Egli pure coltiva diversi hobby non legati al ministero nel campo
della natura e della fotografia. John Stott incoraggia tutti i cristiani ad interessarsi della storia
naturale e della conservazione della flora e della fauna, avendo fondato persino
un’organizzazione naturalistica cristiana nel 1983 A Rocha: Christians in Conservation (www.arocha.org).
Billy Graham considera John
Stott “il più rispettato ministro di Dio del mondo
d’oggi”, e John Pollock
lo descrive come: “Di fatto il leader indiscusso
dell’evangelicalismo mondiale contemporaneo”. Il suo biografo scrive
di lui: “Per coloro che lo conoscono e lo incontrano, rispetto ed affetto
vanno sempre insieme. È un amico sincero, disarmante, umile, pieno di humour
e charm. Di sé stesso, però egli dice
quello che ogni cristiano dovrebbe dire di sé stesso, semplicemente un figlio
amato del Padre celeste, un servitore indegno del suo amico e maestro, Gesù
Cristo, un peccatore salvato per grazia per la lode e la gloria di Dio”.