
Nato ad Alzano (vicino a Bergamo)
in una famiglia dedita per lunga tradizione alla professione
forense, compie studi umanistici e teologici presso il monastero di
Santo Spirito a Bergamo. Nel 1541, viene nominato predicatore
nell'ordine dei Regolari Canonici Lateranensi e chiamato al convento
di San Frediano a Lucca. Qui, sotto l'influsso del Vermigli,
familiarizza con le idee della Riforma e, attraverso un nuovo e
diverso studio delle Scritture, matura la sua conversione al
Protestantesimo.
Allo scopo di poter liberamente professare la sua nuova fede, egli
lascia l'Italia nell'ottobre del 1551 e si rifugia in un primo
momento nei Grigioni, e successivamente a Ginevra, dove frequenta
Calvino.
Nel 1553 viene nominato professore di Sacra Scrittura nell'Alta
Scuola di Strasburgo. Il suo apprezzato insegnamento si svolge
sull'arco di dieci anni, accompagnato dall'estenuante controversia
che l'oppone al luterano Johannes Marbach (1521-1581) sulla Santa
Cena e sulla predestinazione.
Dopo una parentesi di attività pastorale nella parrocchia riformata
di Chiavenna, in Lombardia (1563-1567), egli riprende l'attività
accademica presso l'Università di Heidelberg. È qui che si
costruisce una solida reputazione di teologo, la cui erudizione e il
suo acume intellettuale si coniugano ad un vivo interesse per i
problemi pratici della Chiesa.
Utilizzando il metodo aristotelico, Zanchi propone una
chiarificazione concettuale che influenzerà in modo determinante il
laborioso processo di sistematizzazione della teologia riformata
precedente il Sinodo di Dordrecht (1618-1619).(1)
(1) Traduzione della "voce" ZANCHI Girolamo, curata dal Prof.
Emidio Campi per: ENCYCLOPEDIE DU PROTESTANTISME, Cerf/Labor et
Fides, Paris-Genève 1995. |
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