GIROLAMO ZANCHI (1516-1590)



 

Nato ad Alzano (vicino a Bergamo) in una famiglia dedita per lunga tradizione alla professione forense, compie studi umanistici e teologici presso il monastero di Santo Spirito a Bergamo. Nel 1541, viene nominato predicatore nell'ordine dei Regolari Canonici Lateranensi e chiamato al convento di San Frediano a Lucca. Qui, sotto l'influsso del Vermigli, familiarizza con le idee della Riforma e, attraverso un nuovo e diverso studio delle Scritture, matura la sua conversione al Protestantesimo.

Allo scopo di poter liberamente professare la sua nuova fede, egli lascia l'Italia nell'ottobre del 1551 e si rifugia in un primo momento nei Grigioni, e successivamente a Ginevra, dove frequenta Calvino.

Nel 1553 viene nominato professore di Sacra Scrittura nell'Alta Scuola di Strasburgo. Il suo apprezzato insegnamento si svolge sull'arco di dieci anni, accompagnato dall'estenuante controversia che l'oppone al luterano Johannes Marbach (1521-1581) sulla Santa Cena e sulla predestinazione.

Dopo una parentesi di attività pastorale nella parrocchia riformata di Chiavenna, in Lombardia (1563-1567), egli riprende l'attività accademica presso l'Università di Heidelberg. È qui che si costruisce una solida reputazione di teologo, la cui erudizione e il suo acume intellettuale si coniugano ad un vivo interesse per i problemi pratici della Chiesa.

Utilizzando il metodo aristotelico, Zanchi propone una chiarificazione concettuale che influenzerà in modo determinante il laborioso processo di sistematizzazione della teologia riformata precedente il Sinodo di Dordrecht (1618-1619).(1)


(1) Traduzione della "voce" ZANCHI Girolamo, curata dal Prof. Emidio Campi per: ENCYCLOPEDIE DU PROTESTANTISME, Cerf/Labor et Fides, Paris-Genève 1995.

Tempo di Riforma - a cura del past. Paolo Castellina - Scrivici cliccando qui