La necessità di cambiare il nostro modo di pensare (Marco 8:31-38)
In un articolo dal titolo: “Leggere le parole non significa capirle” dell’Accademia degli Uniti [1] si parla di come gran parte della nostra popolazione oggi sia analfabeta funzionale cioè: benché sappia leggere e scrivere (1) non comprende il senso di un testo; (2) non sappia costruire analisi articolate, e (3) che paragoni il mondo solo alle sue esperienze dirette. Paradossalmente, questo è il risultato dell’istruzione scolastica pubblica, usata da chi domina la nostra società per plasmare in un certo modo la mente delle persone. I “pre-giudizi” così formati era pure ciò contro il quale doveva combattere nella società del suo tempo, lo stesso Gesù quando si occupava della formazione dei Suoi discepoli. Ritroviamo questo nel testo del vangelo secondo Marco sul quale riflettiamo oggi: Marco 8:31-38.