La grazia di Dio: il nostro bene più grande (2 Corinzi 12:2-10)

29 Giugno 2021 Paolo Castellina 0

Nel testo biblico proposto oggi alla nostra riflessione, l’apostolo Paolo parla di sé stesso, delle proprie esperienze personali. La sua vita era stata indubbiamente avventurosa ed oggi se ne sono fatti persino dei film. Paolo, però, non parla volentieri di sé stesso, e lo ammette esplicitamente dicendo di essere quasi stato “costretto” a farlo. Egli, infatti, era una persona umile che non amava vantare alcunché di quello che egli era o stava facendo. In effetti, Paolo si era proposto, nel suo ministero, di parlare esclusivamente del Signore e Salvatore Gesù Cristo e delle Sue virtù. Afferma, infatti, “…mi ero proposto di non sapere fra voi altro, se non Gesù Cristo e lui crocifisso” (1 Corinzi 2:2).

La profondità di un’amore (2 Corinzi 8:9)

17 Giugno 2021 Paolo Castellina 0

L’amore di Dio per creature umane perdute era ed è così profondo e forte da venire Egli stesso fra di noi in questo mondo nella persona di Gesù Cristo, tanto che, come dice la Bibbia, “…trovato nell’esteriore simile ad un uomo, abbassò sé stesso, divenendo ubbidiente fino alla morte e alla morte di croce” (Filippesi 2:8). Non si tratta di un mito, ma di un fatto senza paralleli nelle religioni e filosofie di questo mondo. In Gesù Dio, sotto l’impulso una grande, stupefacente ed immeritata compassione per la condizione umana, volontariamente si umilia, si abbassa, “si fa povero”, “si svuota” dell’eterna Sua gloria e perfezione per assumere la natura umana, in tutte le sue limitazioni, contraddizioni e miserie. Non solo questo, ma Egli sceglie la condizione dei più disagiati nella società, degli ultimi, e persino muore della morte riservata in questo mondo a coloro a cui è tolta ogni dignità.

Qual buon vento ti porta? (Romani 8:12-17)

25 Maggio 2021 Paolo Castellina 0

“Qual buon vento ti porta?”: cosÌ dice chi riceve la visita di qualcuno che non vedeva da tempo. E’ un modo di dire: come il vento sospinge le barche a vela e vi sono diversi tipi di venti (vento di terra, di mare, tramontana, libeccio, maestrale ecc.), così vi sono diversi tipi di “venti” o pulsioni che guidano l’essere umano, alcune interiori, provenienti, cioè, dal suo cuore (le sue “voglie”, passioni, desideri) e alcuni dall’esterno (quelli che si agitano nella società umana, ad es. le mode, le ideologie, le “tendenze”, quelli suscitati dalla pubblicità, dalla propaganda, dal conformismo, ecc. ). Dove spingono queste pulsioni? Verso la sicurezza di un porto, oppure verso le rocce sulle quali la nostra barca si sfracellerà? Verso un territorio ostile e nemico, oppure verso casa? Verso ciò che è bene o ciò che è male, verso “la vita” o verso “la morte”? Ecco ciò di cui si occupa il testo biblico sottoposto oggi alla nostra attenzione, dalla lettera dell’apostolo Paolo ai cristiani di Roma,

Quattro libertà che ci dona lo Spirito della Pentecoste (Giovanni 15:26-27; 16:4-15)

19 Maggio 2021 Paolo Castellina 0

Dopo la cocente sconfitta della crocifissione di Gesù, il gruppo di superstiti del movimento cristiano si ritira deluso, depresso, spaventato e privo di risorse. Aspetta solo che vengano a prendere pure loro. Qualcosa, però, improvvisamente accade che li trasforma in persone dinamiche, intraprendenti, forti, entusiaste e di successo. Li ritroviamo liberi dalla paura e arditi, con straordinarie risorse morali e spirituali, pronti a mettere sottosopra il mondo intero. Che cosa succede in loro? Ricevono quel che Gesù aveva loro promesso: lo Spirito Santo nel giorno di Pentecoste.
Quell’avvenimento lo continuiamo a celebrare insieme ad altri fatti fondamentali della fede e della storia cristiana come il Natale e la Pasqua. Non si tratta solo per noi cristiani di rievocazioni storiche, ma di realtà presenti che determinano la nostra vita. La presenza dello Spirito Santo continua ad avere per noi oggi lo stesso effetto di allora.