Il cristiano fra il “già” e il “non ancora” (1 Pietro 1:17-21)

16 Settembre 2023 Paolo Castellina 0

Domenica 24 settembre 2023 – Sedicesima dopo la domenica della Trinità. Caduti gli illusori miti del progresso, questo mondo non crede più alle meravigliose utopie a cui guardava qualche generazione fa, ma prospetta con apprensione scenari distopici. Per molti non c’è e non vi sarà mai un altro modo di vivere, il resto sono solo, dicono, le futili residue illusioni dei sognatori. Dio stesso, però, ha già posto ben altre basi per il mondo, cioè il “nuovo” che è incentrato nella Persona del Salvatore Gesù Cristo e che opera, per quanto ancora imperfettamente, in coloro e tra coloro che si affidano a Lui. Essi testimoniano dell’escatologia inaugurata, il “già e non ancora” della certa speranza di cui parla l’apostolo Pietro nella sua prima epistola (1 Pietro 1:17-21), il testo che esamineremo oggi.

Consapevoli partecipanti del Regno di Dio fin da oggi (Marco 1:15-16)

10 Settembre 2023 Paolo Castellina 0

Plutocrati ed oligarchi dominano questo mondo controllando governi, nazioni ed organizzazioni internazionali. Facendo credere di essere “illuminati benefattori” si fanno beffe della democrazia e di Dio stesso. Il Suo sarebbe solo “il regno dei cieli”, ma non della terra sulla quale essi credono di esserne i soli signori. In realtà è Dio che ride e si fa beffe di loro (Salmo 2), perché essi non riusciranno nei loro intenti. Saranno i Suoi propositi a prevalere, perché è Dio che regna su ogni cosa. Il Regno di Dio è particolarmente presente ed operante nella Persona ed opera del Signore e Salvatore Gesù Cristo. In Lui e con Lui, qui ed ora, uomini e donne, rispondendo all’appello dell’Evangelo, partecipano allo sviluppo del Regno di Dio. Vediamo oggi come attraverso la sintesi della predicazione di Gesù che troviamo in Marco 1:15-16.

I paradossi di Gesù: essere disposti a perdere per trovare ciò che più conta (Marco 8:35)

2 Settembre 2023 Paolo Castellina 0

La locuzione “Mors tua, vita mea” (la tua morte è la mia vita) caratterizza sempre di più la vita a livello personale, sociale e internazionale di questo mondo. Quella competizione che cerca l’annientamento dell’avversario (o presunto tale) non conosce più remore. Per acquisire dominio “tutto è consentito” . Quanto ci guadagnerà chi adotta questo principio? A tutto questo si contrappone il paradosso affermato dal Salvatore Gesù Cristo che dice: “Chi vorrà salvare la sua vita, la perderà, ma chi perderà la sua vita per amor mio e dell’evangelo, la salverà” (Marco 8:35). Come comprendere, valutare ed applicare quanto Gesù ci dice? Lo vediamo oggi.

Un ottimismo in Cristo che ci mobilita (2 Corinzi 2:14-16)

27 Agosto 2023 Paolo Castellina 0

Siete pessimisti sul futuro del cristianesimo? Di fronte al sensibile declino contemporaneo della partecipazione alle attività delle chiese, all’impermeabilità di molti al messaggio cristiano, e all’apostasia strisciante nelle organizzazioni ecclesiastiche, l’immobilismo e il disfattismo sembra prevalere fra i credenti. “A che serve darsi da fare?”, dicono alcuni, “tanto…”. La Parola di Dio, però, è ottimista, ci sfida e continua a dirci: “…grazie siano rese a Dio che sempre ci conduce in trionfo in Cristo” (2 Corinzi 2:14-16). Che cosa voglia dire questo testo e perché rimane rilevante lo esamineremo oggi.

Non solo esercizio fisico (2 Pietro 1:3-11)

21 Agosto 2023 Paolo Castellina 0

Soprattutto se conduciamo una vita sedentaria, l’esercizio fisico regolare è essenziale per conservarci in salute. Lo stesso vale per l’aspetto spirituale della nostra vita. I preziosi doni che Dio ci fa in Gesù Cristo devono essere esercitati e sviluppati per crescere nella fede e nell’amore. La pigrizia non li pregiudica, ma ci rende disutili a Dio e sottosviluppati com’è dimostrato oggi da troppi credenti e comunità cristiane. Esaminiamo oggi questo sulla base del testo biblico di 2 Pietro 1:3-11.