Usi obbedir tacendo e tacendo morir?

Conoscete questo motto storico del Carabinieri? Questa frase era stata stralciata dal poema “La Rassegna di Novara” scritta da Costantino Nigra, uomo politico, letterato, poeta (nato a Villa Castelnuovo (Torino) l’11 giugno 1828 – morto a Rapallo il 1° luglio 1907). In questo poema l’autore immagina che Re Carlo Alberto passi in rassegna il grande esercito dei Caduti nelle patrie battaglie.  Il verso completo dice: “Del Re custodi e della legge, schiavi, Sol del dover, usi obbedir tacendo“.

Ebbene, questo motto di valenti “servitori dello Stato”, che non si fanno mai domande, ma devono solo ubbidire, l’hanno applicato da tempo a tutta la cittadinanza per renderci acritici esecutori di tutto ciò che i governanti decidono, rendendolo persino una virtù, una “virtù latina”, secondo la prosa del Nigra. Hanno addestrato intere generazioni ad obbedire tacendo, già da prima del Fascismo, ed anche dopo il Fascismo. La “fiduciosa” ‘obbedienza acritica l’hanno ereditata pure “quelli di sinistra” quando è diventata “obbedienza al partito” (comunista).

E’ risuonata qualche giorno fa nel discorso del leader cinese Xi Jinping in occasione dei 100 anni del Partito Comunista Cinese, in cui esalta le “grandi conquiste” di quel regime tirannico sotto “la guida illuminata” del “socialismo alla cinese”. Ho sentito quel discorso (qui in traduzione italiana) e mi ha rammentato distintamente la boria e le “aspirazioni” del leader del Nazionalsocialismo germanico nel secolo scorso (stessa matrice filosofica).

“Usi ubbidir tacendo” è pure un atteggiamento che hanno inculcato ai cristiani imponendo acritica obbedienza alle autorità dello stato, applicando erroneamente i principi esposti dall’apostolo Paolo in Romani 13. Ve dasi al  riguardo l’articolo “Disobbedienza civile, ribellione e ruolo limitato del governo“.

All’ubbidienza acritica ci vorrebbero sottomettere pure nelle attuali questioni della “emergenza sanitaria”, dove guai a mettere in questione quanto disposto dagli “esperti”. Non siamo competenti! Fiduciosi dobbiamo pure ubbidire loro tacendo! Lo mette bene in evidenza un articolo di Stefano Re, “Addestrati ad ubbidire“.No, grazie! Proprio come cristiani proclamiamo la nostra antica confessione di fede che dice “Gesù Cristo è il Signore”, e non lo stato, né il partito, e neppure la chiesa. Per questo vi esorto a leggere e sottoscrivere “La dichiarazione di Warrenton sugli obblighi medici, etica biblica e autorità“. Il nostro unico Signore è Cristo e non rinunceremo mai all’atteggiamento critico e discernente verso qualunque altra autorità che pretenda completa ubbidienza.