CATECHISMO

della fede cristiana riformata

Il Catechismo Minore di Westminster del 1648, rielaborato nel 1864 da C.H. Spurgeon con testi biblici probanti e breve commento a cura del past. Paolo Castellina


21. In che modo Cristo, essendo Figlio di Dio, è divenuto un essere umano?

Cristo, il Figlio di Dio, è divenuto un essere umano assumendo un vero corpo (1) ed un'anima dotata di sentimenti (2). E' stato concepito per la potenza dello Spirito Santo nel ventre della Vergine Maria ed è nato da lei (3), rimanendo però privo della contaminazione del peccato (4).

1. Eb. 2:14. Poiché dunque i figli hanno in comune la carne e il sangue, similmente anch'egli ebbe in comune le stesse cose.

2. Mt. 26:38. Allora egli disse loro: «L'anima mia è profondamente triste, fino alla morte».

Eb. 4:15. Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con le nostre infermità, ma uno che è stato tentato in ogni cosa come noi, senza però commettere peccato.

3. Lu. 1:31,35. Ed ecco, tu concepirai nel grembo e partorirai un figlio, e gli porrai nome Gesù... Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell'Altissimo ti adombrerà; pertanto il figlio che nascerà sarà chiamato Figlio di Dio.

4. Eb. 7:26. A noi infatti occorreva un tale sommo sacerdote, che fosse santo, innocente, immacolato, separato dai peccatori ed elevato al di sopra dei cieli.

Commento. L'accenno al 'vero corpo' di Gesù è necessario perché storicamente vi erano coloro che sottolineavano troppo la sua divinità a scapito della sua umanità (docetisti). L'"anima ragionevole" significa semplicemente che Gesù, oltre ad avere un corpo aveva un'anima come noi dotata di sentimenti, ragione ecc. Cristo ha condiviso tutta la nostra umanità ad eccezione del peccato. La dottrina della nascita da Maria 'vergine' è necessaria perché solo per mezzo di un miracolo Gesù poteva nascere come vero uomo ma senza peccato. La santità di Gesù è dovuta all'intervento dello Spirito Santo e non da una speciale virtù presente in Maria.


22. In che modo Cristo svolge il suo compito di Redentore?

Cristo svolge il suo compito di Redentore in qualità di profeta (1), di sacerdote (2), e di re (3), e lo fa sia nel suo stato di umiliazione che di esaltazione.

1. At. 3:22. Mosè stesso infatti disse ai padri: "Il Signore Dio vostro susciterà per voi un profeta come me in mezzo ai vostri fratelli, ascoltatelo in tutte le cose che egli vi dirà".

2. Eb. 5:6. ...e altrove dice: «Tu sei sacerdote in eterno, secondo l'ordine di Melchisedek».

3. Sl. 2:6. ...e dirà: «Ho insediato il mio re sopra Sion, il mio santo monte».

Commento. La triplice funzione di Cristo come Profeta, Sacerdote e Re, è importante nella dottrina riformata, perché tocca diverse aree della fede cristiana.

In questo schema le funzioni di Profeta-Sacerdote-Re erano quelle che dovevano essere proprie all'essere umano, che il peccato ha corrotto e che Cristo ha ristabilito affinché fossero riprese dalla conversione e praticate dalla vera chiesa


23. In quale modo Cristo esplica la funzione di profeta?

Cristo esplica la funzione di profeta, rivelandoci (1), nella Sua Parola (2) e nel Suo Spirito (3), la volontà di Dio per la nostra salvezza.

1. Gv. 1:18. Nessuno ha mai visto Dio, l'unigenito Figlio, che è nel seno del Padre, è colui che lo ha fatto conoscere.

2. Gv. 20:31. Ma queste cose sono state scritte, affinché voi crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio e affinché, credendo, abbiate vita nel suo nome.

3. Gv. 14:26. ...ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre manderà nel mio nome, vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto.

Commento. E' importante sottolineare che il fondamento della vera conoscenza di Dio e della via di salvezza non possa che venire direttamente da Cristo e dal Suo Spirito. Questo non significa che non ci debbano essere credi, confessioni di fede o catechismi. Questi sono riassunti del pensiero biblico scritti da persone fallibili ed essi devono sempre essere subordinati all'autorità ultima della Scrittura. La differenza fra la fede riformata e quella di altre tendenze nell'ambito del cristianesimo o sétte è che la Bibbia è autorità ultima ed assoluta. Accanto alla Bibbia non può essere posta alcun altra autorità alla pari


24. In quale modo Cristo esplica la funzione di sacerdote?

Cristo esplica la funzione di sacerdote, nell'offrire una volta per sempre sé stesso come sacrificio atto a soddisfare la giustizia di Dio (1) e a riconciliarci con Dio (2), nonché nell'intercedere incessantemente per noi (3).

1. Eb. 9:28. ...così anche Cristo, dopo essere stato offerto una sola volta per prendere su di sé i peccati di molti...

2. Eb. 2:17. Egli doveva perciò essere in ogni cosa reso simile ai fratelli, perché potesse essere un misericordioso e fedele sommo sacerdote nelle cose che riguardano Dio, per fare l'espiazione dei peccati del popolo.

3. Eb. 7:25. ...per cui egli può salvare appieno coloro che per mezzo suo si accostano a Dio, vivendo egli sempre per intercedere per loro.

Commento. Cristo offre sé stesso in sacrificio per rendere giuridicamente possibile la salvezza di coloro che Dio ha predestinato alla salvezza. E' la dottrina riformata della "redenzione limitata". Gesù è morto per salvare il suo popolo dai suoi peccati (Mt. 1:21). Il sangue di Cristo è prezioso, è di valore illimitato, e, per quanto possa sembrare strano i benefici della morte di Cristo vengono offerti a tutti coloro che odono l'Evangelo, siano essi eletti oppure no. Ciononostante, coloro che di fatto accolgono l'Evangelo per la loro salvezza sono coloro che Dio Padre ha affidato a Cristo affinché fossero salvati (Gv. 17:2; 6; 10:15; 6:38,39; 17:9,10). Il versetto: "Egli è la propiziazione per i nostri peccati; e non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo" (1 Gv. 2:2) non significa che Cristo è morto per tutti senza eccezione, ma che Cristo è morto per moltissime persone, da tutte le nazioni del mondo, e non solo per pochi o per una nazione soltanto. Dobbiamo predicare l'Evangelo ad ogni nazione perché Dio ha persone in ogni nazione per cui Cristo è morto. Dobbiamo chiamare ogni individuo a ravvedersi e a credere perché non sappiamo chi sia scritto nel libro della vita


25. In quale modo Cristo esplica la funzione di re?

Cristo esplica la funzione di re rendendoci sottoposti a Lui (1) nel governarci e nel difenderci (2), nonché nel reprimere e vincere tutti i nemici nostri e suoi.

1. Sl. 110:3. Il tuo popolo si offrirà volenteroso nel giorno del tuo potere.

2. Mt. 2:6. Da te uscirà un capo, che pascerà il mio popolo Israele.

1 Co. 15:25. Bisogna infatti che egli regni, finché non abbia messo tutti i nemici sotto i suoi piedi.

Commento. Gesù esercita già nel presente la sua autorità di Re. Paolo dice ai credenti: "Egli ci ha riscossi dalla podestà delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato figliolo" (Cl. 1:13). (2) Il regno di Cristo è pure spirituale ed invisibile (Gv. 18:36; Lu. 17:20), (3) E' un regno che non avrà mai fine (Da. 2:44; 2 Pi. 1:11). (4) Il regnare di Dio è già stato inaugurato in Cristo e verrà a compimento nel futuro (1 Co. 15:25). Oggi ancora è presente il peccato, e perciò il dominio di Cristo non è ancora incontrastato, ma lo sarà un giorno. Alcuni ritengono che chiesa e regno di Cristo siano staccati e quest'ultimo ancora a venire (dispensazionalisti), altri credono che regno e chiesa coincidano (cattolici), i riformati credono che regno e chiesa si sovrappongano ma non coincidano ancora totalmente.


26. In che cosa consiste l'umiliazione di Cristo?

L'umiliazione di Cristo consiste nel suo nascere, ed in una condizione umile (1), nel vivere sottoposto alla legge (2) e a tutte le miserie di questa vita (3), come pure all'ira di Dio (4), nonché nel morire sulla croce (4), proprio la morte maledetta della croce (5), nell'essere sepolto, e nell'essere soggetto per un certo tempo al potere della morte (6).

1. Lu. 2:7. Ed ella diede alla luce il suo figlio primogenito, lo fasciò e lo pose a giacere in una mangiatoia, perché non c'era posto per loro nell'albergo.

2. Ga. 4:4. Ma quando è venuto il compimento del tempo, Dio ha mandato suo Figlio, nato da donna, sottoposto alla legge.

3. Is. 53:3. Disprezzato e rigettato dagli uomini, uomo dei dolori, conoscitore della sofferenza, simile ad uno davanti al quale ci si nasconde la faccia, era disprezzato, e noi non ne facemmo stima alcuna.

4. Mt. 27:46. Vero l'ora nona, Gesù gridò con gran voce dicendo: «...Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?».

5. Fl. 2:8. Trovato nell'esteriore simile ad un uomo, abbassò sé stesso, divenendo ubbidiente fino alla morte, e alla morte di croce.

6. Mt. 12:40. Infatti, come Giona fu tre giorni e tre notti all'interno del grosso pesce, così starà il Figlio dell'uomo tre giorni e tre notti nel cuore della terra.

Commento. Comprendere a fondo ciò che è significato per Dio "scendere", "umiliarsi", lasciare la sua infinita gloria per divenire uomo, e persino un uomo disprezzato, oppresso e maledetto, significa comprendere la grandezza del suo amore per noi, per me: ha fatto questo per me! poteva benissimo farne a meno! Sottoposto alla legge vuol dire: legato come noi alla sottomissione alla legge che Dio ha stabilito per ogni creatura umana.


27. In che cosa consiste l'esaltazione di Cristo?

L'esaltazione di Cristo consiste nel risorgere dalla morte il terzo giorno (1), nell'ascendere al cielo, nel sedere alla destra di Dio Padre (2), e nel ritornare l'ultimo giorno come giudice del mondo (3).

1. 1 Co. 15:4. ...che fu sepolto e risuscitò il terzo giorno secondo le Scritture.

2. Mr. 16:19. Il Signore Gesù, dunque, dopo aver loro parlato, fu portato in cielo e si assise alla destra di Dio.

3. At. 17:31. Poiché egli ha stabilito un giorno in cui giudicherà il mondo con giustizia per mezzo di quell'uomo che egli ha stabilito; e ne ha fato prova a tutti, risuscitandolo dai morti.

Commento. Quando Gesù compie, termina l'opera che si era prefisso sulla terra, Egli torna alla gloria che aveva prima (Gv. 17:5). (1) Il corpo di Gesù che risorge dalla tomba era lo stesso corpo che era stato crocefisso e sepolto, ma di qualità differente. Non era semplicemente una visione dei discepoli. (2) Gesù "ascende al cielo", scompare cioè dalla dimensione della materia sensibile, per entrare nella dimensione di Dio per noi non ancora direttamente sperimentabile. (3) Gesù "siede alla destra di Dio Padre", è collocato cioè in una condizione di straordinario onore. Questo sottolinea il fatto che noi dobbiamo sapere "con chi abbiamo a che fare" quando consideriamo Gesù. Gesù Cristo sta in una posizione che nessun altro ha mai avuto e mai avrà. Infine (4) Egli ha ricevuto l'incarico di giudicare il mondo ritornandovi al momento fissato. Il certo ritorno di Cristo (1) nessuno può stabilirne la data (Mt. 24:36), (2) Vi saranno segni che lo precederanno (Mt. 24:5-35; 1 Te. 5:3); (3) Sarà improvviso; (4) Sarà pubblico, tutti lo vedranno; (5) Quando tornerà i morti risorgeranno (Gv. 5:28); (6) Quelli ancora in vita al suo ritorno saranno istantaneamente trasformati (1 Te. 4:17; 1 Co. 5:10), (7) Vi sarà la separazione fra salvati e perduti. Ora però Cristo continua ad essere attivo in favore dei credenti come loro mediatore unico


28. Come possiamo arrivare a godere dei benefici risultanti dalla redenzione operata da Cristo?

Possiamo arrivare a godere dei benefici risultanti dalla redenzione operata da Cristo quando lo Spirito Santo (1) li applica efficacemente alla nostra persona (2).

1. Tt. 3:5,6. ...egli ci ha salvati non per mezzo di opere giuste che noi avessimo fatto, ma secondo la sua misericordia, mediante il lavacro della rigenerazione e il rinnovamento dello Spirito Santo, che egli ha copiosamente sparso su di noi per mezzo di Gesù Cristo, nostro Salvatore.

2. Gv. 1:12. ...ma a tutti coloro che lo hanno ricevuto, egli ha dato l'autorità di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome.

Commento. E' Dio - Spirito Santo che ora interviene come persona per applicare ciò che Cristo ha conseguito nell'esperienza delle persone che Dio ha scelto. Come avviene questo? Un peccatore, morto nel peccato e nelle trasgressioni ode predicare l'Evangelo. Egli è invitato a venire a Cristo. Però egli non lo vuole, resiste a questo. Allora lo Spirito Santo opera affinché lo voglia. Entra così nel cuore del peccatore e lo rigenera. Subito il peccatore comincia ad odiare il peccato e a desiderare Cristo. Egli si ravvede e crede. Così istantaneamente viene giustificato ed adottato. Da quel momento in poi, per il resto della sua vita, egli si terrà stretto a Cristo e si impegnerà a vivere con Lui e per Lui. Finalmente, nel grande giorno, verrà fatto risorgere dai morti e reso simile a Cristo in anima ed in corpo. E l'unica cosa che vorrà dire per tutta l'eternità è che la lode appartiene a Dio solo, perché per la sua salvezza non dovrà nulla a sé stesso!


29. In quale modo lo Spirito applica alla nostra persona la redenzione operata da Cristo?

Lo Spirito Santo applica alla nostra persona la redenzione operata da Cristo quando, chiamandoci a sé in modo efficace, produce in noi la fede (1) e ci pone in comunione con Cristo (2).

1. Ef. 2:8. Voi infatti siete stati salvati per grazia, mediante la fede, e ciò non viene da voi, è dono di Dio.

2. Ef. 3:17. ...perché Cristo abiti nei vostri cuori per mezzo della fede.

Commento. Cristo offre sé stesso in sacrificio per rendere giuridicamente possibile la salvezza di coloro che Dio ha predestinato alla salvezza. E' la dottrina riformata della "redenzione limitata". Gesù è morto per salvare il suo popolo dai suoi peccati (Mt. 1:21). Il sangue di Cristo è prezioso, è di valore illimitato, e, per quanto possa sembrare strano i benefici della morte di Cristo vengono offerti a tutti coloro che odono l'Evangelo, siano essi eletti oppure no. Ciononostante, coloro che di fatto accolgono l'Evangelo per la loro salvezza sono coloro che Dio Padre ha affidato a Cristo affinché fossero salvati (Gv. 17:2; 6; 10:15; 6:38,39; 17:9,10). Il versetto: "Egli è la propiziazione per i nostri peccati; e non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo" (1 Gv. 2:2) non significa che Cristo è morto per tutti senza eccezione, ma che Cristo è morto per moltissime persone, da tutte le nazioni del mondo, e non solo per pochi o per una nazione soltanto. Dobbiamo predicare l'Evangelo ad ogni nazione perché Dio ha persone in ogni nazione per cui Cristo è morto. Dobbiamo chiamare ogni individuo a ravvedersi e a credere perché non sappiamo chi sia scritto nel libro della vita


30. Che cos'è la chiamata efficace?

La chiamata efficace è l'opera dello Spirito Santo (1) in cui Egli, convincendoci della nostra colpevolezza davanti a Dio a causa del peccato, come pure della miseria in cui ci troviamo (2), illumina la nostra mente per farci conoscere Cristo (3) e rinnova la nostra volontà (4). E' l'opera per cui lo Spirito Santo ci persuade e ci mette in grado di abbracciare Cristo, offertoci per grazia nell'Evangelo (5).

1. 2 Ti. 1:9. ...che ci ha salvati e chi ha chiamati con una santa vocazione, non in base alle nostre opere, ma secondo il suo scopo di grazia, che ci è stata data in Gesù Cristo prima dell'inizio dei tempi.

2. At. 2:37. Or essi, udite queste cose, furono compunti nel cuore e chiesero a Pietro e agli apostoli: «Fratelli, che dobbiamo fare?».

3. At. 26:18. ...per aprire loro gli occhi e convertirli dalle tenebre alla luce, e dalla potestà di Satana a Dio.

4. Ez. 36:26. Vi darò un cuore nuovo e metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò dalla vostra carne il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne.

5. Gv. 6:44,45. Nessuno può venire a me se il Padre che mi ha mandato non lo attira... Ogni uomo dunque che ha udito e imparato dal Padre, viene a me.

Commento. Non c'è persona al mondo che mai accetterebbe l'Evangelo di sua propria forza, volontà ed iniziativa. "Ora l'uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perché gli sono pazzia, e non le può conoscere, perché le si giudicano spiritualmente" (1 Co. 2:14). Se Dio lasciasse questo alla sola iniziativa umana, nessuno mai accetterebbe l'Evangelo. La Scrittura dice: "E voi pure ha vivificati, voi che eravate morti nei vostri falli e nei vostri peccati" (Ef. 2:1). Ecco perciò l'opera dello Spirito Santo: Egli "vivifica" (Ef. 2:5), "crea in Cristo Gesù" (2:10), fa "nascere di nuovo" (Gv. 3:4,7), egli ci "risuscita con Lui" (Ef. 2:6). Dopodiché quello che prima ci pareva follia, ora "compunge il cuore" (At. 2:37), quella che prima pareva solo parola d'uomini, ora viene accettata "quale essa è veramente, come Parola di Dio, la quale opera efficacemente in voi che credete" (1 Te. 2:13). Da notare però: vi sono due pericoli da evitarsi se vorremmo essere certi di essere stati chiamati in modo efficace: (1) Aspettarsi una forte emozione religiosa, o una crisi particolare. Si può però avere forti sensazioni di diversa natura senza per questo essere rigenerati. La chiamata efficace può essere subitanea, ma pure graduale; (2) essere tentati di scusarci per non accettare l'Evangelo perché ancora non siamo stati rigenerati. Dobbiamo però attendere di "sentire qualcosa" prima di ravvederci e di credere? No, dobbiamo ravvederci e credere senza discussione o ritardo. Solo obbedendo all'invito dell'Evangelo potremo essere sicuri di essere stati rigenerati dallo Spirito Santo


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